Fanfic su artisti musicali > Taylor Swift
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Autore: Scarlet Lilium    16/01/2014    1 recensioni
So don't you worry your pretty little mind because people throw rocks at things that shine.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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A New Beginning.

*e il Grammy per miglior performace country va a… The Civil Wars*

Mi girai su un fianco, sospirai osservando la sagoma appena visibile della finestra.

*…Il Grammy come miglior canzone country va a… Merry Go’ Round*

La voce che non proclamava il mio nome sembrava fin troppo reale e vivida nella mia testa, mi tirai la coperta sopra le orecchie, come se ne avessi abbastanza di quella litania.

*Miglior Album Country quest’anno va a… Tim McGraw con Two Lanes of Freedom. Complimenti Tim!*

Già, complimenti… Digrignai i denti, arrabbiata e delusa. Soffocai uno strillo nel cuscino, non volevo svegliare mamma. Mi misi a pancia in giù con gli occhi che minacciavano di mandare lacrime amare.

*E, il premio, come miglior Album dell’anno va a…* Nel buio della mia stanza lo stomaco si stringeva, così come si era stretto il giorno dei Grammy. Il cuore saltava un battito e mi obbligavo a trattenere il fiato. *Macklemore e Ryan Lewis!* Nella mia mente li rivedevo andare a ritirare quel premio che era stato mio, che egoisticamente, doveva essere mio. Strinsi i pugni, alzai il cuscino a coprirmi la testa ed urlai. Frustrazione, tristezza, rabbia. Io ero Taylor Swift, ero qualcuno, ma i Grammy erano stati implacabili con il loro giudizio unanime: non ero più parte dell’Olimpo della musica. Arrivarono le lacrime e sgorgarono calde e salate, impregnarono la stoffa e si mischiarono alle mie urla soffocate.

Non so’ quanto tempo rimasi ferma, nel mio letto, ad ascoltare soltanto il battere del mio cuore contro le costole, forse un’ora o dieci ore dopo presi sonno e sprofondai nel ricordo di quella maledetta serata.

 

“Taylor! Alzati!” una porta che si spalanca a qualche metro da me, una risata vaga. Uno scalpiccio veloce, qualcuno salta sul letto “Taylor vuoi buttare il tuo culone famoso giù da quel letto?!” è la voce di Abigail, la riconoscerei tra mille. Non mi muovo, voglio solo che se ne vada. Se le raccontassi che ho di nuovo sognato i Grammy si arrabbierebbe. Quante volte da quel 26 Gennaio li ho sognati, li ho pianti, non ci ho dormito. Abigail mi ha consolata, spronata ad andare avanti, ma dopo due mesi si era stufata di ripetermi le stesse cose. Voleva che tirassi su la testa, ero sempre stata una guerriera. La cosa che mi faceva più arrabbiare era che aveva ragione, maledettamente ragione.

La luce irrompe  violenta nella stanza, mi copro gli occhi con la mano; rotolo sul fianco finendo a pancia in giù e mi immergo nella coperta. Sento chiaramente lo sbuffo scocciato della mia amica, la coperta mi viene tolta violentemente lasciandomi totalmente scoperta, l’aria dei primi di Aprile mi investe provocandomi un tremito. E’ frizzantina, oltremodo fredda per una giornata soleggiata come quella.

Apro un occhio, poi un altro rassegnandomi e mi alzo. Altro non faccio se non sbuffare sonoramente, chiudo la finestra con poca grazia “odio l’aria fredda” e lancio un’occhiata carica di critiche alla ragazza nella stanza, poi mi rilancio sul letto.

“Abbiamo un quinto album da scrivere” alzo la testa e noto con sommo disappunto la chioma riccia di Abigail che spunta dal mio armadio, sceglie un completo dai colori pastello e me lo lancia addosso senza troppe cerimonie. Fosse stato qualcun altro avrei già cominciato ad urlare per la sgradita apparizione.

Mi accorgo di come Abigail sia allegra, felice, l’energia sembra fremere attorno a lei. Esattamente il contrario di quello che mi sento io.

“Non fare quella faccia Taylor, i Grammy li vincerai un’altra volta. E’ una vita che fai musica, non dirmi che una sconfitta può fermarti” si siede sul bordo del letto e mi prende una mano “è stato un momento negativo della tua carriera, vorrei anzi, vorremmo tutti evitare che si ripeta” mi sorride. Abigail può illuminarmi le giornate solo mostrando quella fila di denti bianchi, senza di lei cosa farei? Mi era sempre rimasta vicina e anche questa mattina, con una sola occhiata, aveva capito che il sogno si era ripresentato.

Non faccio nemmeno in tempo a sorriderle complice che lei si alza “Scott ti aspetta nello studio e c’è una sorpresa per te. Muoviti!” dice lasciando la stanza, mentre la scia di profumo agli agrumi continua a volteggiare nell’ambiente. Fisso la sua figura che percorre il corridoio e sparisce imboccando le scale.

Abigail mi spronava ad andare avanti, mi faceva capire che comunque fosse andata a finire, lei sarebbe rimasta con me e quando sorrisi mi accorsi che l’aria di Aprile non era poi tanto fastidiosa.

 

Spazio autrice:

Ehi ciao!

Questa è la mia prima FF e sono un po' tesa. Di solito non condivido con gli altri i miei scritti, mi sembrano sempre troppo penosi. Ho cominciato con questo scritto su Tay, che è la mia cantante preferita e sarà a capitoli. Spero possa piacervi. Inondatemi di recensioni, mi farebbe molto piacere un vostro parere.

Alla prossima J

  
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