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Autore: TheSandPrincess    17/01/2014    3 recensioni
Sdraiato sul tappeto della biblioteca reale, con accanto Rapunzel, Eugene si chiede come abbia fatto, a vivere senza tutte queste storie.
Si chiede come abbia fatto, a vivere ignorando gli splendidi racconti racchiusi nelle pagine sparse tutto attorno a lui.
E, soprattutto, si chiede come abbia fatto, a vivere senza poter vedere gli occhi verdi di Rapunzel brillare come smeraldi sotto al sole.
Non ha ancora capito di essere semplicemente
sopravvissuto.
[Eugene/Rapunzel ♥]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Rider/Eugene Fitzgerald, Rapunzel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sensazioni {rediscovering the world}
 
 
 
 
 
 


 
Da qualche parte, Rapunzel lo chiama, ma Eugene non riesce a distinguerla, impegnato com’è a seguire i passi sicuri della donna che l’ha preso sotto braccio.
 
 
 
«Eugene!»
La voce limpida e squillante di Rapunzel attraversa il mercato, facendosi strada tra il brusio prodotto dalla folla.
E anche se sono anni ormai che nessuno lo chiama più così – che lui non si chiama più così –, e anche se quelle due sillabe sanno ancora di amarezza e di abbandono e di sogni infranti, lui si volta.
Perché, per qualche motivo, quando è lei a pronunciarlo, accarezzando le lettere come fossero un frutto prelibato, quello stesso nome smette improvvisamente di essere associato ai ricordi di un tempo infelice, e comincia invece a parlare di rinascita, di seconde possibilità, di vita.
E la sua anima non può fare a meno di rispondere.
 
 
 
Ci sono così tanti odori, così tanti suoni, così tanti colori nella piazza, che sembra impossibile distinguerli l’uno dall’altro. Eppure, quando lei  gli passa vicino, viene investito da un’ondata di freschezza.
 
 
 
Eugene guarda il fazzoletto viola teso davanti a sé.
L’ha pagato due monete – un furto, a voler essere sinceri, per un pezzo di stoffa tanto misero.
Eppure, Rapunzel, accanto a lui, lo ammira come se fosse il regalo più bello che abbia mai ricevuto, stringendolo delicatamente con le sue manine, gli occhi grandi di gioia.
È talmente vicina che Eugene può sentire il profumo dei fiori che porta intrecciati ai capelli, assieme a quell'inspiegabile odore di pulito che in qualche modo non la abbandona mai.
È talmente vicina che i loro corpi quasi si toccano.
Talmente vicina che, pensandoci bene, forse ne è valsa la pena, di spendere quelle due monete.
 
 
 
È allora che, tra quei tanti colori, riesce finalmente a distinguerla, mentre si muove sulle note della musica come se non avesse fatto altro per tutta la vita. 
 
 
 
Quando è stata l'ultima volta che ha preso in mano un libro?
Non se lo ricorda. Forse quando ha riposto “Le Avventure di Flynnigan Rider” sotto il materasso del suo letto, prima di scappare dall’orfanotrofio.
E ora, sdraiato sul tappeto della biblioteca reale, con accanto Rapunzel, Eugene si chiede come abbia fatto, a vivere senza tutte queste storie.
Si chiede come abbia fatto, a vivere ignorando gli splendidi racconti racchiusi nelle pagine sparse tutto attorno a lui.
E, soprattutto, si chiede come abbia fatto, a vivere senza poter vedere gli occhi verdi di Rapunzel brillare come smeraldi sotto al sole.
Non ha ancora capito di essere semplicemente sopravvissuto.
 
 
 
Come se questo non fosse il primo assaggio che le è concesso della vita, del mondo attorno a lei, di tutto quello da cui la sua torre l’ha tenuta lontana per così tanto tempo.
 
 
 
Eugene lancia uno sguardo oltre lo stretto uscio che li protegge, preoccupato.
Spera che le guardie non lo trovino. Non oggi, non adesso, non quando c’è Rapunzel con lui.
La ragazza soffoca una risatina, premendo la schiena contro il muro, come se fosse tutto un gioco.
E, per qualche motivo, quando si volta a guardarla, anche lui non può fare a meno di sorridere.
Non lo prenderanno. Non oggi, non adesso, non qui.
È vicina, Rapunzel, tanto vicina da poterla quasi sfiorare.
Eppure, per qualche motivo, Eugene si guarda bene dal farlo.
Addenta invece il pasticcino che ha in mano, sorridendo ancora.
È il più buono che abbia mai mangiato.
 
 
 
Vuole ballare con lei. Vuole seguire i suoi piccoli piedi nella danza, per il semplice piacere di starle vicino.
Ogni volta che si incrociano allungano le mani.
Riescono quasi a sfiorarsi, ma restano sempre troppo lontani.
 
 
 
Con il fazzoletto viola in mano, Eugene osserva la copia che Rapunzel ne sta riproducendo sul pavimento della piazza.
Vorrebbe convincersi che non ci sia assolutamente nulla di speciale in quel disegno, che non ci sia motivo di guardarlo tanto rapito, ma sa bene che starebbe mentendo a se stesso.
«Ti piace?»
Rapunzel si passa un braccio sulla fronte, e alza lo sguardo verso di lui, sorridente.
Eugene le tende una mano, per aiutarla ad alzarsi, e lei la afferra, intrecciando le proprie dita delicate e sottili con le sue.
Sono sporche di gesso, calde e impolverate, ma a lui non importa.
«È bellissimo»
 
 
 
 
 
 
Quando si raggiungono, finalmente, Eugene sente il fiato che gli si mozza.
Prende la mano di Rapunzel nella sua, e la musica si ferma, assieme al resto del mondo.
Le sue dita sono ancora impiastricciate di gesso, e a lui ancora non importa.
Sono vicini, troppo vicini perché lui riesca a ignorare il profumo dei fiori intrecciati nei suoi capelli, e il modo in cui quei suoi occhi verdi continuano a guardarlo, troppo grandi perché lui possa evitare di affogarci dentro.
Per un attimo, prima che una voce spezzi l’incantesimo, si chiede se le sue labbra siano dolci come il bignè mangiato poco prima.
















Yaw.

Prima di tutto, avviso che non ha senso non è colpa mia.
Ahahahahahahahah il fatto è che tutta questa cosa era nata come raccolta, sfruttando i prompt della challenge 5_sense di livejournal - solo che poi ovviamnete le cose mi sono sfuggite di mano, e le drabble sono diventate dei flash, legati dal testo in corsivo, che si ricollega poi al pezzo finale.
Per chi fosse curioso, i prompt utilizzati per ciascuna drabble sono, in ordine: sound, smell, sight, taste e touch - in pratica, i cinque sensi ;)
L'idea che ha dato il via a tutto è che Rapunzel abbia in qualche modo aiutato Flynn non solo a ritrovare Eugene, ma anche a riscoprire il mondo in generale (ecco il motivo del titolo), e non so quanto questo si possa poi percepire da quello che ho scritto, ma mi sono resa conto che non avrei potuto scriverlo in altro modo - come al solito, del resto xD
In ogni caso, spero sinceramente che questa storia vi sia piaciuta, e che valga il tempo che ho speso a cercare di dare a tutto un senso logico :)

-TheSandPrincess-
  
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