Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Ricorda la storia  |      
Autore: _ClyssiasChange_    18/01/2014    2 recensioni
{Jack x Elsa}
***
Atterrai delicatamente sopra la ringhiera scura, ricoperta appena da un leggero strato di brina, con stupore notai la finestra che affacciava sopra questo spazio aperta, e sul ciglio una giovane ragazza – diciassette, diciotto anno immagino-, mediamente alta, fisico snello fasciato da una camicia da notte azzurra che non mi sembrava affatto pesante, lunghi capelli biondi molto chiari riuniti in una treccia, pelle candida e un paio di guanti turchesi alle mani, che erano posate sul viso.
Mi incuriosì, perché non aveva freddo? Insomma, a vederla era umana … una normalissima umana.
La vidi velocemente asciugarsi le lacrime che scendevano dagli occhi più profondi che avessi mai avuto l’occasione di incontrare in tutta la mia vita, per poi dirigersi davanti alla ringhiera e appoggiarsi ad essa coi gomiti, lasciandosi accarezzare da quello che per lei doveva essere gelo.
Mi incantai quasi a guardarla, a cercare di imprimere nella mente ogni dettaglio di quel viso perfetto, dalle labbra color ciliegia al naso piccolo, all’espressione così seria e matura.
***
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Someone like me.
 
 
Quella sera il vento era piuttosto calmo, anche troppo per i miei gusti, per un normale essere umano potrebbe esserci un freddo insopportabile, ma per me, il guardiano del ghiaccio per eccellenza, era una giornata normalissima, anche troppo noiosa anzi, ci sarebbe voluto un po’ più di brio, più divertimento.
Scorsi un castello non troppo distante da me, con un veloce gesto del braccio feci alzare il mio bastone, volando velocemente verso il balcone che sporgeva dal palazzo.
Ero sinceramente curioso di sapere chi viveva in quella reggia, di sicuro qualche reale snob … forse avrei potuto divertirmi un po’, risi al pensiero.
Atterrai delicatamente sopra la ringhiera scura, ricoperta appena da un leggero strato di brina, con stupore notai la finestra che affacciava sopra questo spazio aperto, e sul ciglio una giovane ragazza – diciassette, diciotto anni immagino-, mediamente alta, fisico snello fasciato da una camicia da notte azzurra che non mi sembrava affatto pesante, lunghi capelli biondi molto chiari riuniti in una treccia, pelle candida e un paio di guanti turchesi alle mani, che erano posate sul viso.
Mi incuriosì, perché non aveva freddo? Insomma, a vederla era umana … una normalissima umana.
La vidi velocemente asciugarsi le lacrime che scendevano dagli occhi più profondi che avessi mai avuto l’occasione di incontrare in tutta la mia vita, per poi dirigersi davanti alla ringhiera e appoggiarsi ad essa coi gomiti, lasciandosi accarezzare da quello che per lei doveva essere gelo.
Mi incantai quasi a guardarla, a cercare di imprimere nella mente ogni dettaglio di quel viso perfetto, dalle labbra color ciliegia al naso piccolo, all’espressione così seria e matura.
-Non ne posso più- sibilò, dopo un lasso di tempo che non potevo definire.
-Di cosa può stufarsi una principessa?- fu questo il mio primo pensiero.
Era vicino a me, se solo fosse a conoscenza della mia presenza probabilmente non si comporterebbe così, ne sono sicuro. Urlerebbe forse.
-Devo riuscire a dormire, domani sarà il giorno dell’incoronazione e devo controllarmi- con una forte ansia si allontanò e girandosi di scatto avanzò verso la camera, la seguii, ormai perplesso e curioso.
-Non devo fare del male a nessuno, devo solo stare calma, finché avrò i guanti andrà tutto bene- il suo respiro si faceva sempre più affannato ad ogni parola, mi sembrò una persona molto triste, ma in tutta sincerità non ne capivo il motivo.
Mentre si tormentava le mani, ancora coperte dai guanti, con terrore, guardai la camera, parecchio grande, con le pareti ricoperte da uno strato di carta da parati azzurra (che sia il suo colore preferito?), in alcuni punti mi sembrava bruciata, ripassata inutilmente; mi appoggiai alle tende annoiato.
Ed io che volevo divertirmi.
Stavo per andarmene quando il fruscio che il tessuto di uno dei guanti che indossava la ragazza mi fece rendere conto che se li stava sfilando.
-Devo allenarmi in vista di domani … - sospirò.
-Ma cosa ha da borbottare una principessa? Bah- mi lasciai sfuggire.
-Cosa?- si girò di scatto, nella mia direzione – C’è nessuno?- corrucciò l’espressione del viso, per poi riprendersi.
-Cosa c’è che non va in me?- deglutì, mentre la mia sorpresa mi impediva di muovermi.
Lei mi aveva sentito.
-Sarà l’agitazione. Sì, è così- si ripeté, intenta a togliersi anche l’altro guanto.
Si guardò le mani, bianche come la sua carnagione, e vidi il suo corpo irrigidirsi, gli occhi ansiosi e preoccupati, e le labbra serrate come a voler comandare a sé stessa di non parlare.
Dopo qualche secondo che passò immobile, andò a prendere due oggetti – una palla dorata con una croce e uno scettro- e la sua espressione riprese ad essere tesa, a tentare di essere concentrata inutilmente.
Assottigliai lo sguardo per cercare di capire cosa stava facendo, e a quel punto gli oggetti che teneva in mano si ghiacciarono. E per una volta la colpa non era mia.
Questa volta ad andare in panico fui io, cosa diavolo è successo? Non sono stato io!
Respirai affannosamente e, se prima questa stanza mi sembrava troppo grande, ora sembrava che mi soffocasse; la principessa sembrava nella mia stessa situazione.
-NON DÌ NUOVO!- urlò, mentre i suoi occhi divennero lucidi.
Si accasciò contro la parete, e piangendo, il suo corpo stava facendo ghiacciare tutto ciò che le era vicino.
-Perché non posso essere normale?-  tra i suoi singhiozzi udii questa domanda, e se il Jack che ero fino a qualche ora prima avrebbe provato a farla ridere, questa volta scappai, incapace di trovare anche la più stupida soluzione.
Volai via, passando davanti alla luna e per una volta dubitai di lei.
Perché scegliere un destino così anche per quella ragazza?
 
 
 
 
 
Clyssia’s Crazy Corner
Ok, ho scritto ‘na roba atroce, doveva essere diversissima, anche più bella, però boh … mi è venuto più naturale scrivere questo.
Il POV è ovviamente del nostro Jack Frost e la principessa di cui parla non è altri che Elsa di Frozen (quel film è di una meraviglia … wow. Senza contare che sono diventati la mia nuova OTP lei e Frost (y) ).
Beh, ho cercato di far vivere i sentimenti di Elsa attraverso la visione ingenua, spaventata e confusa del nostro guardiano.
Spero vi sia piaciuta e aspettatevi taaaaaaaaante altre cose su loro due, lol.
Kiss Clyss <3
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: _ClyssiasChange_