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Autore: Hope_James    18/01/2014    0 recensioni
Adele era una donna forte e tenace ormai, ma prima di arrivare dov'era adesso aveva dovuto rinunciare a tutto, soprattutto alla sua felicità, alla sua famiglia, ed alle persone che la circondavano.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Lee Ryan
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
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Il Segreto di Adele!
Adele era una donna forte e tenace ormai, ma prima di arrivare dov'era adesso aveva dovuto rinunciare a tutto, soprattutto alla sua felicità, alla sua famiglia, ed alle persone che la circondavano.
Sin da ragazzina aveva sempre avuto una forte attrazione per le ragazze, questo aveva causato in lei enormi disagi, era trattata come una "diversa" perchè in quella cittadina, i gay non erano accettati, perchè considerati dei diversi, oltre ad essere motivo di disagio pubblico e forte imbarazzo.
A scuola non aveva amici, nessuno voleva stare con lei, nessuno le parlava, e chi lo faceva era solo per prenderla in giro e deriderla.
Insomma la scuola era sempre stata un inferno per Adele che da sempre era attratta dalle ragazze soprattutto da una in particolare la sua compagna di banco Emilia.
All'età di 16 anni iniziò a lavorare nell'unico Night Club per soli uomini di quella piccola cittadina del Kent il "Blue Night".
Il proprietario era un forestiero e non conosceva affatto la ragazza, che ovviamente era truccata molto forte, vestita se così si poteva dire ed indossava una parrucca.
Di giorno era una studentessa modello, con la passione per la musica ed il mondo discografico, di notte era una ballerina di Lap Dance che faceva divertire uomini facoltosi e non.
Il lavoro le andava abbastanza bene, e lo studio anche, ma ultimamente Adele era davvero stanca e le capitava spesso di addormentarsi in classe proprio come in quel momento.
-non è così signorina Rollins?-urlò improvvisamente la professoressa facendola svegliare di colpo.
-si professoressa..-fece la ragazza poco convinta.
-allora mi dica cosa ho detto finora..-fece la donna mettendola alla prova. La ragazza non rispose e la donna la cacciò fuori dall'aula.
Adele uscì dall'aula e si affacciò alla finestra che dava sul giardino della scuola, quell'edificio tutto sembrava tranne che una scuola per quant'era sgangherata.
Poco lontano un ragazzo la stava guardando quasi con curiosità, sapeva solo il suo nome, ma non le aveva mai parlato, e non sapeva neanche lui il vero motivo.
Così le si avvicinò con cautela, le posò una mano sulla spalla facendola sobbalzare per lo spavento.
-scusami non volevo spaventarti..-fece il ragazzo dispiaciuto.
-non preoccuparti Lee..-rispose lei solare.
-come sai il mio nome?-fece stupito il ragazzo.
-è la scuola, pure le pareti sanno il tuo nome..-rispose semplicemente.
-touche..-fece lui. Iniziarono così un'interessante conversazione, conoscendosi per la prima volta nella loro vita, per la prima volta nella vita Adele stava parlando con qualcuno.
La campanella suonò interrompendo così la loro conversazione e riportandoli alla realtà, si salutarono ed ognuno riprese la propria giornata scolastica.
I giorni trascorrevano così come i mesi, e senza accorgersene era già trascorso un anno, Lee ed Adele erano inseparabili, lui era diventato il suo migliore amico, ed anche l'unico.

Era un normalissimo e freddo pomeriggio, Adele stava studiando e tra due ore sarebbe dovuta andare a lavorare al Blue Night, quando improvvisamente bussarono alla porta.
-VADO IOOO..-urlò per farsi sentire dai suoi e correndo alla porta curiosa come mai.
-ciao Lee..-fece sorpresa uscendo e facendo accomodare il suo amico in giardino.
-allora che succede?-domandò poi curiosa, il ragazzo aveva una strana luce negli occhi colmi di felicità.
-ce l'ho fatta Adele, ho fatto un'audizione a Londra qualche giorno fa, mi hanno preso, farò parte di una Boy Band..-la ragazza come sentì quelle parole gli saltò al collo felice per lui, felice perchè finalmente quel ragazzo a cui tanto voleva bene, aveva realizzato il suo sogno e poteva finalmente andarsene da quella realtà, certo il suo migliore amico le sarebbe mancato ma sapeva che era giusto così, doveva lasciarlo andare per il suo bene. Qualche giorno più tardi Lee partì per Londra così i due dovettero salutarsi con la promessa che avrebbero mantenuto i contatti, dopo tutto lui era il suo unico amico e non voleva perderlo.
La partenza di Lee l'aveva segnata nel profondo, ma allo stesso tempo le aveva dato la determinazione di lottare e andare avanti, e soprattutto di lasciare per sempre quella città.
Come se non bastasse aveva iniziato una relazione con la figlia del suo capo Natalie la quale si era innamorata di Adele a tal punto da doverla lasciare per amore.
Quella relazione da prima clandestina venne allo scoperto quando un giorno Mike(il proprietario e padre di Natalie)trovò le due ragazze in una delle stanze adibite per i clienti.
Da allora Adele fu licenziata e Natalie spedita altrove, lontana da quella città e da quella ragazza di cui si era perdutamente innamorata.
Negli anni che aveva lavorato al Blue Night però Adele aveva raccolto un bel gruzzoletto di soldi così dopo essersi diplomata fece armi e bagagli e si trasferì a Londra.
Gli anni trascorsero anche a Londra, Adele non aveva più sentito Lee ma seguiva la sua carriera con affetto, aveva tutti i suoi cd ed ogni volta che lo ascoltava era come se lui fosse con lei, ed ogni volta che sentiva la sua voce le si formava un mezzo sorrisetto compiaciuto e soddisfatto.
Adesso Adele lavorava come barista nei migliori locali della città, ma non era una semplice barista, lei da qualche tempo aveva iniziato a lavorare in una casa d'appuntamento non era il massimo delle sue aspettative, ma si era invaghita della donna che la gestiva, così senza rendersene conto si fece trascinare in questa cosa.
Era un giorno come tanti, Adele stava lavorando, aveva appena finito con un cliente e stava aspettando che ne arrivasse un altro così nell'attesa si fece un caffè parecchio forte, era quasi sera e lei era stanca, e visto che poi doveva andare a lavorare al Club aveva bisogno di qualcosa che la tenesse sveglia.
-salve ragazzi cosa posso fare per voi?-fece una delle ragazze che stavano all'ingresso.
-salve bellezza cerchiamo qualche bella ragazza che sappia fare felice il nostro piccolo Lee, vedi è tanto triste perchè la sua Samantha lo ha lasciato e noi non sappiamo proprio come curare le ferite del suo cuore..-fece con voce soave un ragazzo.
-l'unica disponibile in questo momento è Nicole, ve la mando subito..-fece la ragazza con occhi languidi. Intanto Adele aveva sentito tutto, gettò il suo caffè nell'immondizia e andò all'ingresso ad accogliere il suo prossimo cliente, ma come lo vide gli venne un colpo, era Lee, il suo amico Lee, non poteva essere vero, adesso Adele aveva davvero paura.
-ma ciao ragazzi, allora chi di voi è venuto per divertirsi un pò?-fece con voce provocante.
-lui..-fecero i ragazzi indicando Lee che intanto in cuor suo aveva riconosciuto la sua piccola Adele.
-d'accordo, allora io mi rapisco per la prossima ora il vostro amico, voi intanto se vi annoiate c'è qui la mia amica Tamara che vi terrà compagnia..-e così dicendo prese Lee per mano e lo accompagnò nella sua camera e lo fece accomodare chiudendo la porta a chiave per non essere disturbata.
-che ci fai qui Adele?-fece con voce triste il ragazzo. Adele a quella domanda si sentì morire, il ragazzo l'aveva riconosciuta e adesso si sentiva in un terribile imbarazzo. Si sedette accanto a lui che intanto aspettava una risposta, mentre lei si sentiva sporca, stupida, tutte le sue difese erano crollate e adesso era troppo fragile per dire qualsiasi cosa. Le sue paure presero il sopravvento in lei facendola crollare in un pianto quasi disperato, che Lee si sentì in colpa per quella domanda, ma accolse la sua migliore amica tra le sue braccia, adesso che l'aveva ritrovata avrebbe fatto di tutto pur di non perderla.
-tranquilla tesoro è tutto ok..-fece premuroso abbracciandola e cullandola. Rimasero così per tutta l'ora, parlando come non facevano da tempo, si era finalmente liberata di quel peso enorme che l'aveva accompagnata per anni, adesso era finalmente se stessa, adesso che aveva ritrovato il suo Lee era finalmente felice, e desiderava solo lasciare quel posto.
L'ora era giunta al termine, anche se non avevano fatto nulla entrambi si sentivano meglio, e Lee le promise di tornare a trovarla per continuare la loro chiacchierata.
Lee aveva mantenuto la sua parola, andava ogni giorno a trovare la sua piccola Adele che qualche sera dopo ritrovò la sua Natalie.
Adele era al Club e come ogni sera stava lavorando, Lee l'aveva chiamata per prenotare il privè e lei ovviamente glielo riservò di buon grado, le faceva sempre piacere vederlo.
Improvvisamente entrò una ragazza davvero bella, aveva la stessa età di Adele, ed era di una sensualità unica. Indossava un vestitino mono spalla corto bordeaux, decoltè grigio scuro con tacco alto, capelli castani ricci sciolti messi tutti d'un lato, trucco quanto basta e due occhi verdi che avrebbero incantato chiunque, quegli stessi occhi che lei non avrebbe mai dimenticato per tutta la vita.
-Natalie..-fece piacevolmente stupita Adele.
-ci conosciamo?-fece la ragazza.
-sono Adele ti ricordi di me?-
-Adele Rollings?-domandò la ragazza.
-in persona..-fece Adele con il sorriso sulle labbra.
-oddio Ade, quanto tempo..-fece Natalie abbracciandola.
Le due ragazze iniziarono a chiacchierare tra loro, man mano la gente entrava e così Adele dovette mettersi a lavoro, senza un attimo di tregua.
-ciao piccola..-fece Lee improvvisamente abbracciandola caloroso come sempre.
-ciao tesoro..-rispose lei abbracciandolo a sua volta.
-dai forza che ti accompagno al tuo tavolo..-disse poi schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia e lasciandogli il rossetto.
-solo perchè sei tu, non mi levo questa schifezza dalla faccia ricordalo..-fece lui facendole l'occhiolino.
-muoviti va..-fece lei ridendo e prendendolo per mano, accompagnando Lee ed i suoi amici al loro tavolo.
-allora?chi era quella bellezza con cui stavi parlando?-domandò curioso.
-Natalie..-rispose la ragazza continuando a camminare.
-quella Natalie?-domandò curioso il ragazzo.
-proprio lei..-fece la ragazza raggiungendo il tavolo dei ragazzi.
Accompagnati i ragazzi al tavolo prese le loro ordinazioni, e tornò al suo posto, dove trovò una Natalie al quanto contrariata.
-che ti succede Nat? tutto ok?-domandò la ragazza preparando i cocktail.
-si è tutto ok..-fece irritata.
-Nat è solo Lee rilassati..-fece tranquilla Adele e facendo tranquillizzare quella che un tempo era la sua donna.
-tesoro io ho tanto da fare, non mi va che resti da sola, se vuoi ti accompagno da Lee, e stai un pò con loro..-propose.
-ma si dai, è tanto che non lo vedo quel matto..-fece ridendo Natalie.
-io ho quasi fatto e ti accompagno, intanto vuoi niente?-domandò poi.
-no, te lo ordino dopo così dovrai tornare da noi..-fece sorridendole maliziosa.
-d'accordo tesoro come vuoi..-fece lei facendole l'occhiolino.
-eccomi sono pronta possiamo andare..-disse poi uscendo dal bancone, con una mano teneva il vassoio e con l'altra teneva la mano della sua Natalie.
-gente eccomi qui, ti lascio anche Nat, e vedi di trattarmela bene chiaro?-fece poi a Lee.
-rilassati la piccola Nat è in buone mani..-fece facendole l'occhiolino.
-sarà meglio per te tesoro, Nat che ti porto?-domandò poi alla sua amica.
Presa anche l'ordinazione di Natalie, salutò i ragazzi e tornò al bancone a preparare il cocktail della ragazza.
Cocktail dopo cocktail era giunto il momento di fare una pausa, così Adele si preparò un cocktail molto forte e poi andò a fare una visitina al tavolo dei suoi amici.
-ehi piccola..-fece Lee già brillo con quel sorriso disarmante. Natalie stava ballando con Duncan, e Lee intanto continuava a bere.
-posa questo bicchiere, e balla con me..-fece divertita per provocarlo un pò.
-subito dolcezza..-fece alzandosi in piedi e avvicinandosi alla sua amica, stringendola saldamente stretta a se.
-ti voglio bene piccola..-disse schioccandole un sonoro bacio sulla guancia.
-anch'io ti voglio bene scemotto..-rispose lei arruffandogli i capelli con fare protettivo.

Natalie ormai era sposata, ma non era felice con suo marito a dire il vero non lo era mai stata e adesso che aveva ritrovato la sua Adele voleva ricominciare da dove avevano interrotto.
Da quel giorno le due ragazze ripresero a vedersi giorno dopo giorno, Adele riscoprì l'amore per la sua Natalie si licenziò dalla casa d'appuntamento dove lavorava, Lee di questo ne fu estremamente felice, inoltre lo era ancora di più sapendo che le due ragazze si erano ritrovate, e si amavano più di prima, era però anche molto preoccupato per la sua Adele, Natalie era sposata e a quanto aveva saputo il marito era un tipo poco raccomandabile e violento.
Come ogni giorno a quell'ora Adele era a casa in attesa che la sua Natalie arrivasse da lei puntuale come sempre, per trascorrere quell'ora insieme.
Era sotto la doccia quando sentì bussare alla porta, velocemente indossò l'asciugamano attorno al corpo e con l'altra nei capelli andò ad aprire alla porta convinta che fosse Natalie.
-eccomi Nat..-si bloccò di colpo vedendo che la sua Natalie era accompagnata da un uomo, il marito.
-Nat che succede?chi è quest'uomo?-domandò preoccupata Adele.
-scusami..-le mimò velocemente Natalie prima di essere cacciata via da quello che era suo marito.
-beh che vuoi?-fece Adele cercando di rimanere calma.
-adesso me la pagherai puttana così la prossima volta prima di scoparti mia moglie ci penserai bene..-fece l'uomo prendendo Adele per il collo e sbattendola al muro con violenza.
Natalie intanto chiamò Lee, sapeva che in quel momento Adele avrebbe avuto bisogno di lui, fortuna volle che lui rispose subito, gli disse di sbrigarsi,che era importante, Adele aveva bisogno di lui adesso, poi senza dare il tempo al ragazzo di replicare chiuse la chiamata, suo marito stava salendo in auto, e a quanto aveva potuto vedere Adele era conciata male.
Lee che intanto era alla casa discografica, ricevuta la chiamata di Natalie andò nel panico, senza dire nulla a nessuno uscì da quell'edificio come una furia, salì in auto e a tutta velocità si recò dalla sua Adele. Arrivato davanti l'abitazione però trovò la porta semi aperta, entrò con cautela, chiamandola, ma senza ottenere alcuna risposta. La paura diventò sempre più forte in lui, fin quando non la trovò stesa sul pavimento della cucina priva di sensi e senza vestiti.
-piccola che ti hanno fatto?-domandò in lacrime prendendo la testa della ragazza tra le mani, mentre le lacrime avevano invaso il suo viso.
Velocemente la vestì con una tuta, la prese in braccio, la caricò in macchina e a tutta velocità si recò all'ospedale dove gli prestarono soccorso.
Si sedette in sala d'aspetto e nell'attesa chiamò Duncan, dopo tutto era corso via come una furia, meritavano una spiegazione qualunque.
-ma dove cazzo sei?-sbottò giustamente furioso.
-sono in ospedale, qualcuno è entrato in casa di Adele e l'ha picchiata, l'ho trovata per terra priva di sensi..-fece il ragazzo in lacrime.
-arriviamo..-disse senza dargli diritto di replica chiudendo la chiamata. In pochi minuti i ragazzi erano arrivati, chiedendo novità e spiegazioni al loro amico, che non rispose, insieme a loro c'era anche Natalie, Lee come la vide andò fuori di testa, per lui era solo colpa sua se adesso Adele era ridotta in quello stato.
Dopo una lunga attesa finalmente un dottore uscì e subito Lee si avvicinò a lui preoccupato, il dottore lo tranquillizzò, aveva avuto una piccola commozione cerebrale dovuta alla caduta, ma stava bene, anche se aveva i segni di una violenza sfociata anche sessualmente. A quelle parole gli occhi di Lee divennero colmi di rabbia e odio verso quell'essere che aveva fatto del male alla sua Adele, ed era deciso più che mai a fargliela pagare amaramente.
-se vuole può entrare a vederla..-disse il dottore rivolto a Lee che ovviamente non se lo fece ripetere due volte ed entrò in camera dell'amica.
Adele come vide Lee scoppiò in un pianto liberatorio, non pensava che Natalie, la sua Natalie, quella che aveva amato alla follia per anni sarebbe arrivata a farle un gesto simile.
Era delusa, ferita, tradita dalla donna che amava, lei non desiderava altro che un pò di felicità, era l'unica cosa che desiderava dalla sua vita e nient'altro.
-calmati piccola, nessuno ti farà più del male..-le sussurrò Lee con fare protettivo calmandola del tutto.

I giorni trascorsero in fretta, Adele si era ripresa e adesso poteva finalmente tornare a casa, ma Lee era in pensiero per lei, così fece trasferire la ragazza da lui e non volle sentire ragioni. Adele accettò di buon grado, Lee era un amico fantastico, gli doveva tutto, persino la sua vita, sapeva che insieme a lui poteva essere felice anche solo come amici.
Lee dal canto suo si stava innamorando ogni giorno di più di quella meravigliosa ragazza che lo considerava la persona più importante della sua vita, e anche se sapeva che molto probabilmente non sarebbe mai stato ricambiato, avrebbe fatto di tutto per renderla felice.
FINE!
   
 
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