Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: MyTrueColors    19/01/2014    0 recensioni
Flashfic semplice e schietta, buttata giù così com'è nata, dalle domande che assillano la mente di ciascuno di noi. E che riguardano sempre una persona. Il tuo guaio
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I let you kill me A volte mi chiedo se io non abbia davvero sbagliato tutto con te.
In realtà capita molto spesso.
Forse sbagliavano i miei occhi, ma se si illuminavano al solo vederti io non potevo farci nulla.
Sbagliavano le mie mani? Cominciavano a muoversi freneticamente, ad arrossarsi.
E il mio sorriso? Il mio sorriso forse ti infastidiva? Dico quello scoppiava spontaneo, improvviso, come un temporale d'estate, non appena i nostri sguardi si incrociavano, oppure tu mi sfioravi. Esplodeva, ed era uno di quei sorrisi nervosi. Di quelli che ti arrotondano le linee del viso, che ti rendono paffute e gonfie le guance, perchè sono sorrisi che non riesci a mantenere, a controllare; dalle labbra passano agli occhi.
E gli occhi si illuminano. La fiamma di una di quelle candele, di quelle colorate e profumate, che ti avvolgono. Ti avvolgono come in un abbraccio, come in uno di quelli in cui ti volevo stringere fino a strozzarti.
Era proprio quello il problema, forse.
Il controllo.
Quello che non avevo mai con te. Il controllo di me stessa, dei miei atteggiamenti, delle mie reazioni.
Non avevo più il controllo su nulla quando c'eri tu, perdevo ogni sicurezza, crollavano davanti ai miei occhi. Una vita per crearle, un attimo di te per distruggerle.
In effetti erano molte le cose che non avevo, o che non erano abbastanza per te.

 E sai qual è il problema?
 Che la candela si accende e si spegne, si accende e si spegne continuamente, e sei sempre tu ad avere l'accendino in mano, sei sempre tu a decretare il momento in cui sono viva e il momento in cui sono morta.
 Ma come ogni candela, la cera si consuma, si scioglie. Io mi sono sciolta, sono dovuta ripartire da zero per ricrearmi.
 Mi hai usato troppo, e tutto questo spegnermi e accendermi a tuo piacere, in continuazione, quanto ti conveniva, quando ti servivo, mi ha distrutto totalmente.
 E adesso che avresti bisogno di un po' di calore che ti riscaldi e di un lume che ti riempia gli occhi di nuova luce? Adesso? Adesso dove sono? E dove sei tu?
Io so solo di non esistere più.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: MyTrueColors