Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
Segui la storia  |       
Autore: the spirit eater    19/01/2014    1 recensioni
" Io che avevo espresso il desiderio che una donna si innamorasse di me ero stata punita con il vestito di un principe e se anche fosse stato solo per una notte, questa volta, avrei protetto almeno una maga con tutte le mie forze."
FanFic ambientata in quasi contemporanea con la serie originale, spero vi piaccia :)
I personaggi della serie originale vengono solo nominati, non compaiono mai.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lei era seduta nel posto vicino alla finestra.

Sorprendevo spesso il suo sguardo perso fuori dalla finestra a contemplare quel mondo che sembrava non tangerla. Neanche la brezza che saltuariamente le muoveva i capelli lisci e neri come la notte (ancora più dello standard asiatico) sembrava toccarla veramente.

Non si truccava rispettando le norme dell'istituto che frequentavamo, aveva risultati sportivi e scolastici ottimi, non eccellenti, ma superiori alla media, le dita magre e affusolate incorniciavano il suo splendido viso quando portava una mano per reggersi la guancia.

Ne ero perdutamente innamorata da circa un mese. In meno di una settimana mossi i primi passi: tentai di parlarle impugnando tutto il mio coraggio.

I primi risultati erano scarsi ma dopo un po' iniziò a rispondermi, pur sempre aggiungendo “che seccatura” ogni tot parole.

In meno di un mese diventammo amiche.

Fu in quel periodo che Kyubey si fece vivo.

Era una tranquilla notte d'inverno quando vidi la bestiolina candida posarsi sulla rientranza del muro, fuori dalla finestra. Non avevo paura di lui.

Gli aprii pensando fosse un gatto smarrito, seguii il solito discorso di circostanza che tutte noi Puella abbiamo sentito almeno una volta.

Rifiutai in modo deciso: la mia vita era bella così com'era. Non volevo combattere streghe e non avevo desideri da esaudire.

Mi hanno detto che se una maga ha potenziale Kyubey insiste e la assilla finché non accetta, con me non fu pedante. Scomparve e lo rividi solo tempo dopo.

Successe qualche settimana dopo:

“Rei...posso parlarti di una cosa?”

“Certo Haruka, con me puoi parlare di tutto!”

“I miei genitori hanno deciso di trasferirsi...” Disse con lo sguardo basso, nascondendo le belle mani in grembo.

Rimasi sconcertata “Dove?”

“A 40 chilometri da qui. E' per permettere a mio padre di assumere un posto di più grande rilievo...”

Ne fui sollevata “Allora ci potremo vedere spesso! Infondo basta prendere un treno a testa e ci troveremo a metà strada!”

“Hai ragione” Rispose guardandomi con uno sguardo strano, quasi impietosito. Lei aveva già intuito come sarebbe andata a finire. In fondo era a conoscenza dei sentimenti che provavo per lei.

Da quel momento iniziò una mia caduta a livello psicologico: per me averla vicino, amarla anche se non dichiaratamente, era come essere un bambino che contempla un videogioco in un negozio sapendo di non poterlo comprare ma continuando a ripetersi che risparmiando un giorno lo farà suo quando è cosciente che sicuramente qualcuno lo prenderà prima di lui.

Ma ora il negozio e il gioco erano distanti ed era come se continuassi a guardare sul catalogo online se il gioco era ancora disponibile in modo ossessivo. Social network, blog, commenti, il forum della sua nuova scuola,tentavo di trovare indizi di una possibile relazione in modo disperato, ossessivo.

Poi si trasferì ancora e i messaggi che mi mandava si fecero sempre più radi mentre la distanza tra noi aumentava.

100,300,400 kilometri era sempre più distante...

Poi arrivò quel giorno: un commento sul bf seguito da una foto: “Al festival Yakkun mi ha portata sulla terrazza! Ero tanto felice e il cuore mi batteva a mille :) poi mi ha detto <> e mi sono sentita felice come mai prima d'ora!” la foto la ritraeva mentre baciava un ragazzo dal volto anonimo. In seguito le nostre comunicazioni rasentarono quasi lo zero.

Ma se fosse finita lì sarebbe stato tutto ok. Tornò a Tokyo tre mesi dopo.

Era completamente cambiata: più solare, più sicura di sé, più bella che mai. Non era rimasta la benché minima traccia di quella giovane insicura e fragile. Ormai era sbocciata.

Tornammo grandi amiche ignorando il fatto che la distanza aveva logorato oltremodo il nostro rapporto.

La vidi mettersi con un banale ragazzo per lasciarlo poco dopo, la vidi uscire con amiche nuove, la vidi truccarsi e la sentii dire cose cattive sugli altri: non in modo simpatico come un tempo ma con fare cattivo ed impietoso.

Mi sentivo smarrita ma felice, andava ancora tutto bene fino a quando non decise di lasciarmi, di dirmi che ormai aveva capito le intenzioni “distorte” che avevo nei suoi confronti, che anche tempo prima mi era amica solo per opportunismo. Mi vomitò addosso tutte le cose nascoste, tutte le cattiverie che si era tenuta dentro.

Me ne andai senza mostrare grandi reazioni. Appena fui sola scoppiai a piangere e l'unica cosa che riuscii a fare fu quella di chiamare Kyubey urlando, con la voce spezzata dal pianto. L'animaletto fu lì in massimo novanta secondi.

“Vuoi tu Rei Hiaru stringere un patto con me diventando una puella magi?”

“Sì, lo voglio” dissi piangendo

“Esprimi il tuo desiderio”

“Voglio che Haruka Kiriho diventi come un tempo pensavo che fosse! E voglio...voglio che lei mi ami!”

“Il tuo desiderio è stato esaudito”

Seguì tutta la procedura che ora potrei definire di inscatolamento dell'anima.

 

Già dal giorno dopo tutti se ne erano accorti: Haruka era tornata com'era fino a poco tempo prima: riservata, schietta, pura e semplice.

Le sue nuove amiche si allontanarono subito da quella ragazza: non era né abbastanza frivola, né abbastanza trasgressiva.

Ero al settimo cielo, ma solo nelle ora quotidiane.

Le poche volte che uscivo la notte per combattere le streghe commettevo orribili atrocità: ero incapace a combattere ma mi ero resa immediatamente conto della mia abilità nel persuadere le altre ragazze. Non potevano resistere alle mie parole, obbedivano ciecamente ai miei ordini finendo spesso e volentieri uccise dalle streghe.

La mia psiche stava subendo duri colpi: tutto quel sangue, tutte quelle grida, era davvero valsa la pena dovervi assistere creando un fantoccio che non era che l'immagine che io avevo di Haruka?

Dopo poco tempo ci mettemmo insieme, ero felice ma non abbastanza. Sentivo che tutto questo era falso, che non c'era nulla di reale, che quello schifoso animale di nome Kyubey mi aveva ingannata approfittando di un mio momento di profonda debolezza.

Poi arrivò il giorno in cui tutti i castelli di carta caddero, anzi bruciarono fino a che non rimase che cenere al vento.

Eravamo a casa mia, non c'era nessuno. Furono pochi momenti ci trovammo distese sul letto.

Le nostre labbra si incontrarono, non era una cosa strana succedeva abbastanza spesso, ma questa volta c'era qualcosa di diverso. C'era più passione, c'era più foga.

Mi schiacciò sotto di lei, con le mani iniziò a percorrere tutta la superficie del mio corpo. Si soffermò sui miei glutei: mise la mano nell'interno della coscia, mi toccò dove nessuno mi aveva mai toccata.

La sua lingua si muoveva sul mio collo, le sue mani risalirono.

Rimase seduta a cavalcioni sul mio basso ventre mentre si sfilava la maglietta e si tolse il reggiseno. I suoi seni di misura non troppo generosa ma nemmeno scarsa erano di uno splendido candore.

Non potei evitare di toccarli, accarezzarli, pizzicarli. La mia bocca scese sul suo petto, la mia lingua voleva sentire il sapore del suo seno.

Ci trovammo nude in poco. I nostri corpi, le nostre mani, le nostre lingue si univano. Il piacere era grande, non ero mai stata così appagata.

l dolore iniziale non era stato particolarmente intenso.

Sentivo il culmine che stava per arrivare, mi bloccai, la lanciai lontana. Mi rendevo conto in quel momento che ormai lei era solo un pupazzo il cui scopo era soddisfare i miei sentimenti, le mie pulsioni. Lo sentivo da come mi toccava, come manovrata con dei fili, costretta ma convinta di farlo perchè lo voleva.

Di Haruka non era rimasto nulla.

“Vattene” Le dissi guardandola con odio.

“Perché?” Era spaesata, triste ma non sembrava particolarmente colpita.

“Tu non sei Haruka, Haruka è morta! Vattene, muori anche tu! Non voglio più rivederti!” Le lacrime scendevano. Mi facevo schifo, ero un essere orribile, schifoso.

“Va bene” Rispose con un filo di voce.

La guardai con sguardo spaventato “Cosa?”

“Se non mi vuoi più vedere, non mi vedrai mai più, io voglio solo la tua felicità...” Erano parole vuote, pronunciate da un guscio vuoto sotto l'effetto della magia.

“E allora sparisci!” Se ne andò dopo essersi rivestita in fretta.

Solo il giorno dopo capii quanto era forte il sortilegio di Kyubey. Haruka si era uccisa, si era buttata giù da un cavalcavia poche ore dopo che era uscita da casa mia.

I giorni dopo quegli eventi non mi sono chiari: ricordo pezzi del funerale, lacrime, falsità e dolore. Poco tempo dopo avrei incontrato Yuba e circa un anno più avanti Arka.

 

E ora stavo lì a guardare il bellissimo corpo nudo di quella dea della guerra europea e non riuscivo a pensare che non fosse bello e finalmente capivo perché celavo a me stessa quei ricordi.

Arka e Barry mi avevano detto che io ero fondamentale. Avevano ammesso senza saperlo che la morte di Haruka era stata un qualcosa di necessario. Mi sembrava un insulto ma allo stesso tempo mi ero ricordata di quanto in realtà io la odiassi per come era diventata, ero felice della sua dipartita.

Ora era chiaro perché Kyubey mi aveva scelto e perché avevo tutto questo potenziale: la mia psiche era completamente contorta, i miei sentimenti aggrovigliati la mia mente mi mentiva e anche il mio cuore.

Stavo ancora piangendo quando Arka mi si avvicinò e mi abbracciò, completamente nuda.

Mi spogliò e mi portò in mezzo all'acqua. Mi cosparse con quel liquido fresco,. Mi sentivo rinascere, rinvigorire. Prendeva l'acqua con le mani posizionate in modo da formare una coppa. Mi cosparse prima il capo, poi le spalle, il petto. Tutto mentre mi girava attorno camminando in modo leggero nel liquido scuro che rifletteva la luce della luna.

Fui al centro di quello che sembrava un antico rito di purificazione per almeno venti minuti. Il mio cuore era ancora devastato ma ora ne ero cosciente, potevo tentare di aggiustarlo.

Arka ormai era entrata nella mia vita, ormai io l'amavo. Non amavo l'immagine che io avevo di lei, amavo lei e basta. E per lei avrei salvato questo mondo, avrei combattuto per salvare Madoka Kaname, avrei brillato tanto da diventare il centro delle attenzioni di Arka. Perché era questa l'unica cosa che veramente volevo.

Avrei fatto di tutto anche a costo della mia stessa vita.

“Arka” lei mi guardò, interruppe quella specie di danza rituale puntandomi i suoi grandi occhi innocenti addosso, mi stava ascoltando.

“Io combatterò La Corte” il suo viso si riempì di gioia e iniziò a saltellare, ultimamente capiva sempre di più quello che dicevo.

“Ma non lo farò per Madoka Kaname, lo farò per te Arka!” strinsi i pugni, diventai vagamente rossa in volto. Lei mi guardò e mi abbracciò. Da lontano avremmo potuto sembrare due statue, restammo immobili mentre i nostri seni si incontravano, le nostre braccia si intrecciavano e il mio mento era appoggiato sulle sue spalle.

“Arka...bene vuole te” poche parole un semplice concetto: lei mi voleva bene, probabilmente come se ne vuole ad una sorella. Avevo una passione per gli amori impossibili a quanto pare...

Sorrisi, mi staccai da Arka ed uscii dal laghetto.

Non avevo bisogno dei miei vecchi vestiti, ora non avevo più un identità divisa in due, io ero solo Il Principe Azzurro. Mi trasformai, coperta con i miei vestiti da Puella. Mi sentii a mio agio.

Invitai Arka a combattere, avrei dovuto affrontare un duro allenamento.

Poche parole uscirono dalla mia bocca “Addio, Rei Hiaru”

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ED ECCO IL QUARTO CAPITOLO! 
VI CHIEDO GENTILMENTE DI SEGNALARMI SE DEVO AGGIUNGERE AVVERTENZE O CAMBIARE RAITING PERCHE' NON SONO UN ESPERTO DI QUESTE COSE !
LA SERIE STA' PEER GIUNGERE AL FINALE PENSO CHE IN MASSIMO DUE-TRE CAPITOLI SAREMO ALLA CONCLUSIONE!
GRAZIE MILLE AI (POCHI) CORAGGIOSI LETTORI CHE SONO ARRIVATI FINO A QUESTO PUNTO, MI SCUSO PER IL CAPITOLO PRIVO DI AZIONE, NON SONO RIUSCITO A TAGLIARE SUL PASSATO DI REI XD

NEL PROSSIMO CAPITOLO: REI NON SI SENTE PIU' UMANA ED E' PRONTA A DIVENTARE UNA PUELLA NEL 100% DEL SUO TEMPO! UNA STREGA MOLTO POTENTE ARRIVA IN CITTA'! ARKA IN PERICOLO DI VITA! TUTTO QUESTO SUL PROSSIMO CAPITOLO: ADDIO REI HIARU! (DISPONIBILE TRA UNA SETTIMANA, SI SPERA)

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica / Vai alla pagina dell'autore: the spirit eater