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Autore: Lynn Lawliet    19/01/2014    1 recensioni
Gli altri se ne sono andati tutti, compresi Francis e Antonio, già da parecchio. Ognuno di loro, quel pomeriggio come quelli degli anni passati, ha avuto parole gentili per lui. Parole gentili per lui che è morto, anche se nessuno ne ha mai avute quando era in vita.
Nemmeno Elizaveta.
Elizaveta che non ha pianto quando se n’è andato, e Elizaveta che non piange adesso che di lui sono rimaste solo una tomba vuota fra le colline e due date incise nella pietra chiara: 10 aprile 1224- 25 febbraio 1947.
Buon Dio, che definizione riduttiva.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LEI NON HA MAI PIANTO
 
Elizaveta è ferma immobile. È pieno inverno e lassù, fra le colline tedesche ammantate di bianco, si gela; a lei, però, non importa: guarda fissa la pietra chiara a pochi metri da lei.
Una tomba? Che cosa stupida. Come se il suo corpo fosse là sotto da qualche parte.
Lui non c‘è in ogni senso possibile: quel giorno si è allontanato senza voltarsi e nessuno l’ha più visto. E poi, tombe e corpi da piangere sono cose da umani: lui era una nazione e come tale lo si sarebbe dovuto trattare. Ma Ludwig, quando era successa la cosa, non aveva voluto sentir ragioni.
Ormai ha iniziato a cadere leggera la neve e sarebbe ora di andare a casa.
Gli altri se ne sono andati tutti, compresi Francis e Antonio, già da parecchio. Ognuno di loro, quel pomeriggio come quelli degli anni passati, ha avuto parole gentili per lui. Parole gentili per lui che è morto, anche se nessuno ne ha mai avute quando era in vita.
Nemmeno Elizaveta.
Elizaveta che non ha pianto quando se n’è andato, e Elizaveta che non piange adesso che di lui sono rimaste solo una tomba vuota fra le colline e due date incise nella pietra chiara: 10 aprile 1224- 25 febbraio 1947.
Buon Dio, che definizione riduttiva. Non è assolutamente possibile pensarlo in questi termini: in lui c’era semplicemente… troppo. Troppo ego, troppa autostima, certo… ma anche troppe qualità. Perché ad Elizaveta lui piaceva: in qualche modo, nonostante tutti i suoi difetti, non era mai riuscita a odiarlo davvero. Non si sopportavano, questo era certo, ma in qualche modo al contempo c’era qualcosa in entrambi che li portava inevitabilmente a gravitare insieme, come asteroidi vaganti nello spazio. E, Elizaveta l’aveva sempre saputo, due asteroidi che gravitano intorno allo stesso centro di massa non possono fare a meno di finire con lo scontrarsi, nel tempo. Tempo che lui non aveva avuto.
Per questo Elizaveta non piange: fra loro non c’è mai stato nulla per cui valesse la pena di piangere, nulla che non fosse un’un inevitabile rotta di collisione. Ma a che avrebbe portato il loro scontro? Non passa giorno che lei non se lo chieda. Si sarebbe potuto trattare di rabbia, dolore… ma magari anche di qualcos’altro.
Non che le importi poi molto, in effetti. Però è un po’ come quando ti prude la schiena in un punto che non riesci a raggiungere: tenti di arraffare la risposta ma questa rimane fuori dalla tua portata, qualsiasi cosa tu faccia.
E forse è questo che, tutti gli anni, la spinge a rimanere sulla tomba di lui fino a che non scende la sera e le dita iniziano a diventarle insensibili per il freddo: senza neanche rendersene conto, aspetta una risposta che non arriverà.
Anche quest’anno, intorno a Elizaveta si fa buio; la neve riflette le luci delle vicine città accendendo le nuvole di giallo. È sicuramente bellissimo, si dice la ragazza con un sorriso, ma in quel momento, quando lui se n’è andato, la giornata era ancora più bella: il sole splendeva e il cielo era blu, blu di Prussia…
 
 
 
Noticina dell’autrice depressa.
Fic senza pretese scritta dopo la lezione di storia di oggi, in cui abbiamo parlato di Prussia e Impero Austroungarico.
Per tirarvi su, cito testualmente, le parole della mia prof quando abbiamo cambiato argomento e ci siamo spostati su “Francia e Inghilterra” : […] e l’esercito francese ha penetrato le difese inglesi e occupato alcune delle regioni vitali dell’impero britannico […].
È inutile dire che sono scoppiata a ridere come una scema senza che nessuno capisse il perché… bah, e dire che a me nemmeno piace troppo la Fruk… XD
  
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