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Autore: Kurumi    20/01/2014    0 recensioni
La pioggia fa ammalare ma, allo stesso tempo, permette a due cuori di unirsi e di amarsi.
Cosa c`entra? Bé, è ciò che è successo a loro due, inconsapevolmente...
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daiki Aomine, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola nota: Mina è la cugina di Kagami (nella mia One Shot).
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Si sfiorarono ed entrambi divennero rossi in viso.

"Ma perché arrossisco in questo modo?! Non mi era mai capitato!".

Aomine la guardava senza farsi notare.

"È davvero carina, una ragazza speciale".

Continuarono a camminare.

Un silenzio imbarazzante.

Iniziò a piovere e fu proprio quella pioggia a dare una svolta alla loro storia.

Si ripararono dentro ad un combini.

-Proprio adesso doveva piovere?- -Che sfortuna, ma già che siamo qui. Tu non hai fame?-.

Mina si mise a gironzolare per il combini e prese un panino.

-Vuoi qualcosa?-, gli domandò.

-No, grazie-.

Mina si piegò in avanti per prendere un pacchetto di patatine e la sua gonna sia alzò mettendo in mostra un paio di mutande blu mare con una palla da basket sopra.

Aomine, per quanto la cosa fosse da maniaci, restò con gli occhi incollati sul suo sedere.

"C...Carine...".

Si rimise eretta.

-Taiga mangiava spesso queste patatine, ora non le può nemmeno vedere!-, sorrise.

-Ah... Davvero?- -Stai bene? Hai il viso tutto rosso- -S.Si, sto` benissimo-

-Eheh, sembra che hai visto un fantasma- -Vuoi pagare o no?- -Si, si-.

Andò alla cassa e pagò.

-Ora cosa facciamo? Fuori piove e non abbiamo da ripararci-.

Il cielo tremò.

-Non ho paura di quattro gocce ma non ho la minima intenzione di beccarmi un fulmine in testa-, disse Mina, con voce tremolante.

Aomine fece una smorfia.

-Dovremmo restare qui finché non smette- -E se dovesse durare tutta la notte?-

-Resteremo qui tutta la notte allora- -Ed io dovrei passare la notte fuori con uno come te?-

-Che c`è che non va in me?- -Eheh, nulla, proprio per questo. Sei perfetto-, Mina camminò qualche passo più in là sotto il portico ed ascoltò il rumore della pioggia.

"Il rumore dell`acqua che cade dal cielo è bellissimo ma quello dei fulmini... quelli sono... spaventosi".

Deglutì.

-Stai tremando. Hai freddo?- -No, sto` bene-, lei si voltò e gli sorrise, -e tu?-

-Non ho freddo-.

"E se dovessero arrivare dei fulmini? Che faccio? Non voglio che lui scopra questa mia paura... Mai".

Il suo viso divenne leggermente preoccupato.

-Vieni- -Dove vuoi andare?- -Nel parco. Ci infiliamo in una casetta- -Eh? Ma sei impazzito? È lontano il parco e po...-.

Le mise in testa la sua giacca e la prese per mano, camminandole di fronte a passo di marcia.

"Mi ha dato la sua giacca per non farmi bagnare ma io non volevo dire questo. Ora lui si sta` completamente inzuppando".

Mentre camminavano gli osservava le spalle.

"Prenderà l`influenza così...".

Arrivarono al parco e si infilarono in una delle casette gioco per bambini.

Stavano seduti uno di fronte all`altro, in silenzio.

Mina tolse la giacca di Aomine e la tenne sulle ginocchia, dopodiché si tolse la sua e la mise intorno a lui.

-Che fai?- -Ti prenderai un raffreddore- -Con tutta l`acqua che ho preso ormai non ne vale più la pena-

-Allora ti impedirà di prendere la febbre, no? Raffreddore e febbre sono un mix orribile-.

La giacca di Mina era una M, anche se lei normalmente dovrebbe indossare delle S.

-Questa giacca era di Taiga, finché non l`ho vista e l`ho obbligato a darmela- -Ora capisco perché sia così larga-

-Eheh, già-.

Mina guardò fuori la pioggia e i nuvoloni neri.

Rimase inginocchiata di fronte a lui.

"No, sto` tremando...".

Cercò di trattenere i brividi di freddo ma era difficile.

Aomine fece il gesto di togliersi la giacca per ridargliela ma lei appoggiò la mano sulla sua, fermandolo.

-No, tienila- -Stai tremando come una foglia- -Ignorami- -Come faccio? Sei proprio di fronte a me-.

Mina indietreggiò e si sedette il più distante possibile da lui.

-Così va meglio?-, chiese.

Aomine si sedette vicino a lei e la afferrò per la vita, avvicinandola a se.

-Aomine...-, lei lo guardò.

-Sei davvero fredda- -Ma asciutta-, sorrise, -scusami, ti ho bagnato la giacca-

-Si sarebbe bagnata comunque- -Ma al contrario non ti saresti inzuppato tu-

-Ma ora ho la tua giacca, no?- -È almeno calda?- -S.Si-.

Rimasero in silenzio.

-Ti stai addormentando?- -Forse... No, non credo...-.

Stettero ancora in silenzio.

A Mina vibrò il cellulare. Fece per prenderlo ma lui la bloccò.

-Che succede?- -Non rispondere- -Perché? E se fosse urgente?- -Non lo fare-.

"Che lo dica..."

Mina ritrae la mano.

"..perché ha paura che..."

Gli sorrise.

"...possa andarmene?".

-Va bene- -G.Grazie-.

Ad Aomine vibrò parecchie volte, il cellulare, ma lui non lo degnò di nessuna attenzione.

"Che ragazzo strano".

Sorrise.

La pioggia cominciò a scendere più piano finché non smise del tutto.

-Ha smesso!-, disse lei.

-Già...- -Era ora, no?- -Si-.

Uscirono dalla casetta e Mina diede ad Aomine la sua giacca. Lui fece per ridargli la sua ma lei lo fermò.

-Tienila, almeno starai all`asciutto- -Non si è mai sentito di una gentildonna, non credi?-

-Ho capito, signor gentleman, mi ridia la giacca- -Subito-, sorrisero.

Camminarono fino a casa di lui.

-Ti accompagno?-, le chiese.

-No, grazie, ce la posso fare- -Anche questo non è da gentleman- -Non fa niente-.

Fece per andarsene ma si voltò verso di lui e gli diede un bacio sulla guancia.

-Grazie per la bella giornata passata insieme, ci vediamo, ok?-, detto questo se ne andò.

Aomine restò a guardarla finché non riuscì più a vederla.

 
Il giorno dopo alla Seirin.

Mina si stava dirigendo alla palestra.

-Aida, come procedono gli allenamenti?- -Direi piuttosto bene. Kuroko e Kagami si stanno allenando in disparte-.

Lì vide passarsi la palla.

"Sono piuttosto sudati...".

-Come mai?- -Vogliono allenarsi su una nuova tecnica di Kuroko che comprende anche Kagami-

-Capisco...-.

Aida osservò gli altri.

-Stanno facendo tutti del loro meglio-, commentò Mina.

-Già. Se continueranno così il loro livello aumenterà vertiginosamente- -Speriamo in bene-.

Alla porta spuntò Momoi.

"Ma quella è... Satsuki Momoi, l`amica d`infanzia di Aomine".

-Oh, c`è l`innamorata di Kuroko-, disse, acida, Aida.

-Da come la chiami sembrerebbe che tu la odi- -Quella non fa altro che pensare alla grandezza del seno!-.

"Oh, che carattere strano".

-Tetsu.kun!!!-, si gettò su Kuroko.

"Accipicchia, è espansiva...".

-Tetsu.kun, sei cattivo! Ieri dovevamo vederci eppure non sei venuto!-

-Sono molto dispiaciuto, Momoi.san, ma ho dovuto allenarmi con Kagami tutta la sera-.

"Quindi si allena anche la sera, eh? Kuroko è strepitoso... Si, anche mio cugino lo è".

-Cattivo!-.

Si voltò verso Mina e la fissò.

-U.Uh...-.

"Ma che vuole? Mi sta` fissando!".

Corse verso di lei e la prese per mano.

-Posso parlarti un momento?- -Certo-.

Le due uscirono.

-Io... Aomine.kun mi ha detto che siete usciti insieme ieri- -Si- -Di solito Aomine.kun non fa queste cose, non ha amiche donne al di fuori di me-.

"È... gelosa?".

-Quindi... Aomine.kun sembrava davvero felice oggi, tanto che ha partecipato agli allenamenti. Per favore, prenditi cura di lui-

-C.Cosa stai dicendo, Momoi?-.

"Non è gelosa è... felice?".

Sorrideva.

-Non avevo mai visto Aomine.kun così felice, nemmeno quando giocò per la prima volta a basket-

-Momoi...- -Sono sicura che fra di voi potrebbe nascere... amore-

-E.Eh?! N.Non dire cose così affrettate, Momoi-

-Io me lo sento, Kagami.chan! E spero che da adesso in poi potremmo essere migliori amiche!-.

"Cosa?! Migliori amiche?!".

-Certo che possiamo essere amiche, Momoi- -Grazie al cielo! Ora siamo amiche per la pelle!-.

"Io credo che non abbia capito la differenza tra amiche e migliori amiche".

Momoi corse via, salutandola.


-Ci vediamo!-, le disse, prima di sparire.

"Accidenti...".

Mina tornò in palestra.

-Cosa ti ha detto?- -Nulla ma a quanto pare siamo diventate migliori amiche-

-EEEEEH?!-, fecero tutti.

-Dopotutto le ragazze con le tette grandi si capiscono, così quelle dalle tette piccole-, tutti annuirono, consenzienti.

Aida fulminò tutti quanti.

-Cento giri del campo a corsa! ORA!-, poi fissò anche Mina, -Le tettone non fanno eccezione!-

-V.Vado!-, anche Mina fu costretta a correre.
 
  
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