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Autore: Mary P_Stark    20/01/2014    7 recensioni
Quattro sono gli elementi. Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Quattro sono i gemelli Hamilton, depositari di questi antichi poteri. Loro sono le storie che qui narrerò, intrise di amore e magia. Winter, primo tra i gemelli, è rinchiuso in un gelido dolore da cui non vuole uscire, dopo la morte della moglie. Neppure il figlio Malcolm riesce completamente a liberarlo da questa prigione volontaria. Potrà la sua antica fiamma, Kimmy, riportarlo a nuova vita? SERIE "THE POWER OF THE FOUR" - 1° RACCONTO
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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- Questa storia fa parte della serie 'The Power of the Four'
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Epilogo.

 

 

 

 

Le scarlet carson che aveva fatto preparare a Spring erano perfette e, all'interno del vaso di cristallo in cui le aveva messe, splendevano come rubini sotto il sole marzaiolo che scintillava sulle loro teste.

Il marmo freddo e grigio della tomba di Erin non sminuiva per nulla la loro bellezza e Kim, nel poggiare il vaso dinanzi alla lapide, sorrise soddisfatta tra sé e annuì a Malcolm, in piedi al suo fianco.

«Direi che dovrebbero piacerle. Che ne pensi?»

«La mamma le adorava» annuì il bambino, sorridendo nell'afferrare saldamente la mano della donna.

Un lieve venticello batteva la collina del cimitero dove era stata tumulata la madre di Malcolm e, nel cielo terso, rade nubi si rincorrevano tra loro come puledri lasciati liberi di correre nella prateria.

Piccoli passerotti ballonzolavano qua e là beccando il terreno erboso, e graziosi pettirossi pigolavano sui rami dei frassini che adombravano quella porzione di cimitero, allungando sul terreno sinuose ombre scure.

Nel complesso, la giornata era splendida.

Winter si era recato ad una riunione con le alte sfere del NOAA perciò, in occasione dell'anniversario della morte di Erin, Kim si era presa l'impegno di accompagnare Mal al cimitero al posto suo.

E, in fondo, era una cosa che desiderava fare da tempo.

Era strano, visto che potevano parlarsi ogni qualvolta c'era la nebbia, o se lei si recava nei pressi di stagni o laghi, eppure sentiva che quella era la cosa giusta da fare.

Le sembrava che renderle omaggio a quel modo fosse una maniera carina di far evolvere il loro curioso rapporto.

«Kimmy...»

Riscuotendosi dai suoi pensieri, la donna si volse per osservare il visino pensieroso del bambino e, vagamente sorpresa, mormorò: «Cosa succede, Mal?»

«Tu e il papà state insieme, vero?»

Levando un sopracciglio con aria curiosa, replicò: «Sì, Mal. Siamo fidanzati. Sai cosa significa, vero?»

Il bambino annuì, ancora dubbioso, e le domandò ancora: «Un giorno vi sposerete?»

Cominciando a subodorare qualcosa, Kim lo attirò verso una panchina di pietra posta nelle vicinanze di un carpino bianco e, dopo averlo fatto accomodare, gli sistemò il colletto della giacca.

«Un domani, sì. Perché?»

Storcendo la bocca a cuore, Mal mugugnò: «E la gente che si sposa vuole dei bambini, giusto?»

A quel punto Kim sorrise, intuendo dove volesse andare a parare e, avvolte le spalle del bambino con un braccio, lo attirò a sé e disse sinceramente: «Io e tuo padre non ne abbiamo parlato. Per il momento, stiamo imparando a conoscere ciò che negli anni, di noi, è cambiato e/o scomparso. Inoltre, è divertente uscire a cena, o andare al cinema, e tenersi mano nella mano, come se fossimo due adolescenti. Questa parte, noi non l'abbiamo mai vissuta.»

«Cosa c'è di divertente?» borbottò dubbioso Malcolm, fissandola stranito.

Ridacchiando, Kim replicò: «Lo capirai tra qualche anno. Comunque, visto che amo tuo padre, e amo te, non me ne andrò da nessuna parte e sposerò Winter. Ma per quello abbiamo tempo. Come abbiamo tempo per pensare a un figlio. Qualora lo volessimo, però, tu rimarrai sempre il mio Mal, non temere. Nel mio cuore c'è posto a sufficienza per te, per un fratellino o una sorellina, per ciò che verrà. E, se non dovesse arrivare nessuno a tenerti compagnia, ci sarò comunque io. E tuo padre.  Siamo e saremo una famiglia.»

Non ancora del tutto convinto, Malcolm le domandò mogio: «Non è che, perché io ho ancora la mamma, tu...»

«Oh, tesoro!» esalò Kim, stringendolo a sé con forza per poi dargli un sonoro bacio sui neri capelli. «Avrai sempre due mamme, credimi. Certo, ai tuoi amichetti non potrai mai dire di poter parlare ancora con Erin, ma saprai sempre di poter contare su me e lei, e penso sia una bella cosa, ti pare? Chi altri può dire di avere due mamme?»

Malcolm ci pensò su un momento prima di dire: «Peter. Ma la sua matrigna è insopportabile... e non fa i biscotti.»

Kim scoppiò a ridere e, nel tornare a levarsi in piedi, sollevò anche Malcolm per allontanarsi dalla collinetta del cimitero.

A mezza voce, poi, commentò ironica: «Allora, mettiamola così; chi può dire di avere due mamme che adorano il proprio figlioletto?»

«Per te lo sono? Un figlio, intendo» le domandò il bimbo, aprendosi in un sorriso speranzoso.

«Denoto in te la stessa testardaggine di tuo padre, sai, Mal?» gli fece notare lei, levando un sopracciglio con evidente sarcasmo.

Malcolm sghignazzò.

«Comunque, sì. Per fugare ogni tuo dubbio, te lo ripeterò fino allo sfinimento... e ti bacerò tutte le volte che ti lascerò davanti a scuola, prima di andare al lavoro.»

A quel punto Malcolm impallidì, sinceramente turbato e, scuotendo mani e testa con veemenza, esclamò terrorizzato: «No, ti prego! Ci credo! Ma non farlo, ti supplico! Mi prenderebbero in giro un casino!»

Kim ghignò serafica e chiosò: «Sapevo che avresti capito.»

Malcolm tirò un sospiro di sollievo e, nell'afferrare la mano di Kimberly, tornò a sorriderle dicendo: «Quando siamo soli, però, non mi dispiace.»

«Speravo lo dicessi» ridacchiò Kim, chinandosi per dargli un bacio sulla guancia.

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N.d.A: e con questo capitolo ho concluso la storia di Winter. La settimana prossima ripartirò con "Mille Petali Rossi", la storia dedicata a Spring.

Vi ringrazio per avermi seguita fino ad ora, e spero vorrete proseguire questo viaggio con me e la famiglia Hamilton. Ci sono ancora un sacco di avventure da vivere! :)

Spero che, come prima storia, vi abbia appassionato.

  
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