Fanfic su artisti musicali > Super Junior
Segui la storia  |       
Autore: Viki_chan    20/01/2014    2 recensioni
- Seconda serie di (s)fortunati eventi -
Anna-chan ha vissuto qualche giorno in Corea, nel quale ha avuto modo di conoscere meglio se stessa e un mondo che da sempre l'ha affascinata. Tornata a Tokyo da qualche mese, il suo breve periodo a Seoul diventa un sogno da cui svegliarsi definitivamente.
Ma è davvero possibile dimenticare?
E soprattutto, è davvero solo lei a soffrire di questa situazione?
Evento #1: Nuova vita, nuovo lavoro, vecchia Anna
Evento #2: Cambi di programma, una faccia conosciuta e il ritorno di Anna-chan
Evento #3: Amiche deluse, telefonate inaspettate e cosmetici
Evento #4: Pensieri umani, pennarelli scarichi e messaggi cifrati
Evento #5: yakitori francesi, hotel blindati e il libro
Evento #6: le stesse parole, il silenzio e la crisi
Evento #7: l'uomo alla porta, luci drammatiche e accordi disattesi
Evento #8: Gimpo, le fan e la colazione per due
Evento #9: Provocazioni, Kim Camille e il sorriso di Ryeowook
Evento #10: lo schedule, la Kyobo e l'evento dell'anno
Evento #11: la sposa, i manager e la fine della discussione
Evento #12: l'appartamento, lo sguardo di Siwon e il ritorno
Evento #13: Il volo, il Capitol e la tenda bianca
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Riassunto delle puntate precedenti (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2412974&i=1):

Anna-chan è una ragazza italiana che vive a Tokyo. Quando le scade il visto, su consiglio dell'amica Ayane, decide di andare in Corea per richiederne uno nuovo. Le sue prime ore in terra coreana sono complicate: cacciata da un ristorante italiano, trova rifugio in una guesthouse catapecchia. E' ancora Ayane - l'unica persona che sa della sua fuga dal Giappone - a consigliarle di andare alla SM Entertainment, l'unica azienda coreana di cui entrambe conoscono l'indirizzo. Anna, fan da sempre dei Super Junior, si presenta al grattacielo e, con uno stratagemma, riesce ad entrare. Presa dal panico, viene salvata dal signor Freddi, venuto in Corea per montare un set per un video musicale. Anna viene presentata a Mr Park, manager dei Super Junior, come fotografa di talento. Una serie di (s)fortunati eventi la portano poi a conoscere il gruppo, a lavorare per loro e a conoscere le persone dietro alla patina scintillante di idol di successo.
Durante questo periodo Anna dimentica la sua situazione: senza soldi e con un'identità falsa, Anna deve scegliere che strada prendere per salvaguardare il suo futuro. Messa davanti alla realtà, è costretta ad accettare di tornare in Italia con il signor Freddi.
All'aeroporto di Incheon, però, scopre che il signor Park ha preparato una nuova vita per lei, a Tokyo, lontana dai Super Junior ma vicina alla sua vecchia vita.

 

Una Serie di (s)fortunati eventi 2 



Evento #1



Aoyama, 4 settembre 2013


Ci sono delle volte in cui ciò che ho vissuto pochi mesi fa mi sembra solo un sogno.
Le persone che ho conosciuto, gli eventi che mi hanno travolta, le foto che ho scattato.
Ci sono delle volte in cui non ricordo di essere stata davvero a Seoul.
Mi chiedo se ciò che talvolta mi torna alla mente non sia solo frutto della mia immaginazione.
La primavera a Seoul” leggo a voce bassa, avvicinando alla bocca un po' di ramen bollente.
Sto diventando spedita, dopo cinque mesi di studio intensivo, l'hangul non è più così difficile da capire.
Alzo lo sguardo, fuori dal kombini in cui mi sono rifugiata dopo il corso di coreano, una coppia di giovani giapponesi passeggia mano per la mano.
Camminano lentamente e si godono la brezza fresca.
Matsu-kun mi invita a passeggiare ogni giorno.
Ayane-chan mi spinge ad accettare ogni qualvolta le arriva voce del mio ennesimo rifiuto.
Sospiro, abbasso di nuovo lo sguardo sul libro.
La primavera a Seoul dona di nuovo luce e colore alla città. Sul fiume Han le famiglie...
Il mio telefono inizia a vibrare.
Mi muovo di scatto e le bacchette cadono su libro macchiandolo.
Impreco in silenzio, in italiano.
Moshi-moshi?
“Anna, sono io” dice una voce femminile dall'altro capo della cornetta. “Abbiamo modificato il piano per le riprese del nuovo spot di Sakura.”
“Domani mattina controllerò le modifiche sul planning, grazie” commento abbassando le bacchette.
“No, Anna. Le riprese si faranno stasera, al Ueno Park, davanti al Museo Nazionale” dice la signora Nakamura in tono sbrigativo. “Lei sta arrivando, vorrei che tu fossi lì ad accoglierla.”
“Sono ad Aoyama ora, se prendo la metro sarò lì tra meno di mezz'ora” rispondo scattando in piedi.
“Manderò Bon Ha sul set con le modifiche alla sceneggiatura.”
“Modifiche?”
“Lo sponsor ha cambiato le carte in tavola” commenta con un tono così piatto da suonare forzato. “Fate del vostro meglio per non sembrare impreparate.”
Riattacco, butto i miei appunti in borsa e corro fuori.


Da quando sono tornata da Seoul lavoro alla Young Advertising, un'azienda di pubblicità.
La signora Nakamura mi chiama Direttore della Fotografia, ma in realtà non so nemmeno io che lavoro faccio di preciso.
Sto sul set, faccio da tramite tra il cast e la troupe, organizzo le riprese, talvolta scelgo gli abiti giusti.
Sono una segretaria con più poteri decisionali del normale, forse.
La squadra di produzione con cui lavoro di solito conta circa trenta membri.
Quando arrivo sul set, allestito nel piazzale d'ingresso del museo nazionale accanto a Ueno Park, mancano all'appello almeno una decina di persone.
Mi avvicino al tavolo che ci fa da sala riunioni nelle riprese esterne e vi trovo Harry Thompson, uno dei registi della Young Advertising, intento a dare gli ultimi compiti a parte della troupe.
“Ho bisogno che tutto sia pronto il prima possibile” gli sento dire. “So quanto è fastidioso dover adattarsi ad un set montato da altri, ma fate in modo di mettervi comodi e fare come al solito il vostro meglio.”
I tecnici davanti a Harry fanno un mezzo inchino e si disperdono nel piazzale, rimettendosi subito al lavoro.
“Anna” mi saluta notando il mio arrivo, in modo informale.
Dio benedica l'America, penso. “Grazie al cielo sei arrivata.”
“Cosa è successo?”
“Cosa non è successo, vorrai dire” commenta lui scuotendo la testa. “Hai presente il nostro piano di produzione interno, giorno, madre e figlia? E' diventato esterno, notte, lei, lui e l'altra. Un disastro.”
Harry sbuffa, poi mi passa un copione coperto da post it. “Io non so come hanno fatto a convincere la Nakamura a stravolgere ogni cosa, ma qui devono esserci di mezzo dei pezzi grossi.”
Annuisco, poi mi volto verso il set.
“Da quanto siete qui?” chiedo notando che è praticamente pronto.
“Mezz'ora circa. Lo sponsor ha mandato una squadra di operai a montare il set al posto nostro, mentre il loro agente trattava con la Nakamura. Sapevano che non avremmo potuto dire di no.” risponde. “Ecco che arriva Bon Ha.”
Bon Ha è una ragazza di un paio d'anni più piccola di me, con lunghi capelli neri e gli occhi a mandorla. E' una studentessa coreana, venuta a fare uno stage alla Y.Ad., sperando di diventare una marketing planner.
E' simpatica, spigliata. La signora Nakamura la chiama “la mia assistente”. Ed è una brava assistente, anche se non mi piace definirla così.
“E' arrivata Sakura, è al trucco” mi dice con il suo perfetto giapponese accademico, così diverso dal mio, migliorato e smussato dal lungo periodo trascorso a Tokyo.
Harry ci guarda un istante, poi prende alcuni appunti dal tavolo e scuote la testa.
“Di quanto tempo avete bisogno per essere pronti a girare?” gli chiedo.
“Tutto quello che riesci a darmi, Anna” risponde con un mezzo sorriso. “La troupe è dimezzata: ho dovuto mandare a casa alcuni dei ragazzi. Un turno di venti ore è disumano.”
Sospiro e mi volto verso le persone rimaste.
Molti dei volti che vedo sono gli stessi che erano con me questa mattina all'alba per un servizio fotografico a Harakuju.
“Devo andare da Sakura. Facciamo del nostro meglio per finire il prima possibile, ok?”
Harry annuisce e, dopo aver fatto un cenno anche verso a Bon Ha, si incammina verso le telecamere.
“Allora, la nostra attrice è pronta?” chiedo a Bon Ha.
“Si da un sacco di arie” borbotta lei in coreano.
E' il nostro linguaggio segreto.
Commenti, reazioni vietate, battute.
Io e Bon Ha parliamo in coreano da quando è arrivata, un paio di settimane fa, dopo che mi ha scoperto studiare nei ritagli di tempo libero. Lei è la persona più entusiasta dei risultati del mio corso intensivo.
La guardo, sorrido, poi procedo verso il camper trasformato nel camerino di Sakura, nuova stella dei dorama giapponesi nonché la testimonial di punta del profumo di cui stiamo per girare la pubblicità.
Il manager dell'attrice è un uomo basso e tarchiato, così diverso dall'unico manager che ricordo con tenerezza, mister Park.
“E' già arrivato il cappuccino che Sakura ha chiesto?”
“Io non sono una runner” commento porgendogli la mano. “Sono Anna, la direttrice della fotografia di questo set e lei è Bon Ha, la mia assistente.”
L'uomo mi stringe la mano ma non si scusa.
Sono troppo giovane, troppo donna, troppo occidentale per avere un ruolo di rilievo nella produzione.
Tipico.
Continuo a sorridere e guardo alle sue spalle, cercando di scorgere la star dentro al camper.
“Fra quanto sarà pronta?” chiedo.
“Il suo partner non è ancora arrivato e voi fate fretta a Sakura?”
L'uomo fa un mezzo sorriso e borbotta qualcosa.
“Sono in contatto con il suo manager, mi ha assicurato che saranno qui a minuti” mento, un piede già voltato verso la regia. “Il cappuccino di Sakura arriverà a momenti, prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno”
L'uomo annuisce e torna verso il camper.
“Te l'avevo detto” commenta Bon Ha ancora in coreano. “Intrattabili.”
“Cosa sai del suo partner?”
“La signora Nakamura non mi ha voluto dire niente” risponde sospirando.
“Mi occupo io di questo. Tu vai a controllare se Harry ha bisogno di una mano” dico alzando il braccio in direzione di Kato, il tuttofare del set. Mentre Bon Ha parte in missione, il ragazzo mi si avvicina con un bicchiere di Starbucks in mano.
“Dimmi che hai qualche buona notizia per me.”
Kato sorride: oltre che a essere il tuttofare più svelto e efficiente del mondo, ha la peculiare caratteristica di sentire ogni discorso e notare ogni particolare del set.
“Hanno modificato il plot circa due ore fa, ma l'ufficialità è arrivata almeno un'ora dopo. L'attore è arrivato. Pare che non abbia ricevuto la sceneggiatura, però” dice. “Arriva direttamente dall'aeroporto. E' coreano, giovane, pare sia così famoso che hanno dovuto tenere il suo programma nascosto praticamente a tutti, per non rischiare un'invasione di fan.”
“Con chi è venuto?”
“Un manager e un truccatore personale. E' già al make up. Appartiene a una di quelle organizzazioni a cui la Y.Ad. non può dire di no.”
“Lo avevo sospettato” commento. “Quello è il cappuccino per Sakura?”
Kato annuisce.
“Allora vai da lei e cerca di non far innervosire il suo manager. Grazie mille, non sai quanto tu mi sia utile.”
Il ragazzo mi sorride e a passo spedito raggiunge il camper di Sakura. Dall'altro lato del set, noto una grande auto scura che prima non c'era.
Prima che io possa far altro, Bon Ha mi viene incontro, trafelata.
“Il nostro lui è arrivato” prende un respiro profondo. “Non sa assolutamente cosa deve fare.”
“Portagli questa” le dico porgendole la mia sceneggiatura. “Lo hai visto? E' davvero così famoso?”
Bon Ha annuisce e si massaggia le costole.
“Ci mancava un'altra celebrità” commento a voce bassa.
“Il suo manager mi ha spedito a cercare qualcuno che gli spieghi in dettaglio il copione.”
“Il copione? Ma se non deve nemmeno parlare!” esclamo sfogliando i fogli che Bon Ha si è rifiutata di prendere. “Questi attori mi faranno impazzire.”
“Non è stato lui a chiederlo, ma quel manager...” commenta lei facendosi piccola piccola. “E' terribile. Mi ha trattata come una bambina” aggiunge in coreano.
“Allora andiamoci insieme, mi farai da interprete. Lasciami cinque minuti per leggermi questa cosa” dico iniziando a camminare verso il tavolo. “Poi vedremo di affrontare questo manager.”
Bon Ha annuisce e, senza aggiungere altro, mi lascia sola con il copione.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Super Junior / Vai alla pagina dell'autore: Viki_chan