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Autore: Dreamless_    21/01/2014    1 recensioni
Un gruppo di amici si ritrova ad affrontare i segreti celati dietro la morte del loro amico David.
Ben presto scopriranno che niente è come sembra, e che non c'è nessuno di cui potersi fidare...
Genere: Sentimentale, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Eravamo tutti al suo funerale.
Mentre la bara veniva collocata sotto terra mi girai verso Thomas che era al mio fianco.
Il suo sguardo era perso nel vuoto, mi voltai verso gli altri e notai che ognuno stava reagendo in maniera diversa.
Ben fissava il terreno sussurrando qualcosa, Nick al contrario seguiva con lo sguardo la bara.
I suoi occhi erano lucidi, molto probabilmente stava trattenendo le lacrime.
James era distante, fissava la scena impassibile.
Distolsi lo sguardo e tornai a guardare i familiari di David. 
Il padre sosteneva la madre che continuava a piangere incessantemente, mentre il fratello, serio, sembrava riflettere profondamente su qualcosa.
David era un ragazzo per bene, buono e ingenuo.
Mi ritrovai a pensare a cosa sarebbe successo se i suoi genitori avessero scoperto che gli assassini del loro carissimo figlio si trovavano proprio al suo funerale.
Ripensai all'incidente di qualche giorno prima, al modo in cui James discusse tremendamente con David per chissà quale ragione.
Io e Thomas eravamo sui divanetti del Midnight, il locale dello zio di Ben, quando Nick venne di corsa verso di noi, evidentemente nel panico sbraitando di seguirlo.
Lo seguimmo ridendo, avevo bevuto parecchio quella sera, ricordo che il nostro sorriso scomparve quando entrammo nella sala dietro il locale dove c’erano bottiglie e scatole.
Inizialmente non misi a fuoco la persona riversa per terra in una pozza di sangue, poi osservando meglio vidi che era David.
Scossi la testa per allontanare quei pensieri.
Finito il funerale tutte le persone presenti si diressero verso la famiglia Standford per le condoglianze, io non riuscivo a muovermi di un millimetro.
Mi voltai verso James che ormai si stava avvicinando alla sua macchina a grandi passi, mentre Nick e Ben erano rimasti immobili proprio come me.
-Dobbiamo andare Kayla.
Thomas mi aveva preso per mano e mi stava guidando verso la madre di David.
Dovevo ricompormi velocemente, non dovevamo per nessun motivo comportarci in modo strano.
-Lydia, volevamo porgerle le nostre più sentite condoglianze.
Iniziò Thomas. Io mi limitai ad annuire in silenzio.
-Grazie mille ragazzi. 
Lydia ci abbracciò, poi si diresse da altre persone.
Non riuscivo più a sopportare quell'atmosfera, avevo bisogno di andarmene velocemente da lì.
Passammo davanti a Ben e Nick facendogli cenno che dopo avremmo parlato e arrivati alla macchina di Thomas trovammo James parcheggiato lì di fronte che molto probabilmente ci aspettava.
Appena ci vide scese di macchina e si appoggiò sul cofano.
-Come è andata?
La sua freddezza a volte mi stupiva.
-Male.
Risposi semplicemente. James mi fissò.
-Non possiamo permetterci di crollare o avere crisi. Eravamo d’accordo ricordi?
I miei pensieri tornarono di nuovo a quella sera. Era vero, avevamo fatto una promessa.
-Lo so, ma questo non cambia il fatto che mi senta uno schifo.
Replicai acida. 
-James è andato tutto bene, rilassati nessuno avrà alcuna crisi.
Aggiunse Thomas tenendomi ancora per mano.
-Sarà bene.
Concluse lanciandomi un’ultima occhiata. 
In lontananza vidi che anche Nick e Ben si stavano dirigendo nella nostra direzione.
-Ragazzi, ho bisogno di una vodka liscia.
Esordì Ben. Nick alle sue spalle non riusciva neppure a parlare.
-Andiamo da me, ho una bella scorta di alcolici.
Annuì James sorridendo. 
-Ok andiamo. 
Finalmente Nick parlò.  
Eravamo tutti d’accordo così io e Thomas entrammo in macchina e appena partirono James, Nick e Ben gli andammo dietro.
James viveva in una villa isolata dal resto della città, le prime volte che uscivamo con lui ho sempre pensato che vivesse in un monolocale da solo, perché parlava sempre al singolare, come se non ci fosse mai nessun’altro in casa a parte lui.
Dopo un po', quando eravamo più in confidenza, scoprii che viveva con suo padre, che era sempre fuori per lavoro, mentre sua madre se ne era andata quando lui era piccolo, mi sembra di ricordare all'età di cinque anni.
Non so quale lavoro faccia suo padre, ma l’immensa villa con due piscine in cui viveva era davvero meravigliosa.
Arrivati James aprì il cancello e parcheggiamo nella piazza dove c’era l’entrata.
La grande fontana centrale dove erano rappresentati due angeli mi aveva sempre messo inquietudine. C’era qualcosa di sinistro nel loro sguardo.
Entrammo e ci dirigemmo subito nella sala, io mi gettai sull'immenso divano di pelle, sdraiandomi, e Thomas si mise vicino a me, sotto le mie gambe.
Nick e Ben si sistemarono nei divani davanti a noi, mentre James si era diretto verso il carrello con la scorta di alcolici.
Ben come aveva detto si gettò su una bottiglia di Vodka, Nick si impadronì del Whisky mente io presi senza alcun dubbio il Jack Daniels.
Ne bevvi una sorsata e porsi la bottiglia a Thomas, ma lui scosse la testa.
Forse non gli andava un super alcolico di prima mattina.
-Ragazzi, non so voi ma era proprio quello che ci voleva!
Esclamò Ben, ridendo. Mi voltai e vidi che era già quasi a mezza bottiglia. 
Il ragazzo aveva sempre bevuto.
-Stasera festa da Rachel?
Chiese dal nulla James.
-Certo. Ormai sarà mesi che Rachel stressa tutti con questa festa.
Esordii. James si voltò a guardarmi. Odiavo quando mi lanciava certi sguardi davanti agli altri.
Fortunatamente Thomas sembrò non farci caso.
-Cerchiamo di goderci questa serata. Da domani la polizia sarà fissa a scuola e la pressione da sopportare sarà molta.
Disse Nick. 
Aveva ragione, da domani avremmo dovuto recitare a perfezione la parte dei bravi ragazzi.
-Ci vuole un brindisi.
Esclamò dal nulla Thomas. Ci girammo tutti a guardarlo.
-Un brindisi?
Gli chiesi confusa.
-Già. Un brindisi per l’ultima nottata senza pensieri che possiamo passare. Da domani sarà tutto diverso.
Mi misi a sedere e passai un bicchiere a Thomas.
-Hai ragione.
Avvicinammo tutti le bottiglie, mentre Thomas e James i bicchieri per fare il brindisi.
-All'ultima notte brava.
Urlammo. 
Non potevo lontanamente immaginare il baratro in cui saremo caduti dopo quella sera.
  
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