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Autore: BellaSwan95    05/06/2008    2 recensioni
Sentii gli affilati canini penetrare in prossimità del polso. Per un momento mi parve perfino una sensazione piacevole,come se mi stesse facendo solletico..ma in cuor mio sapevo che di lì a pochi secondi la situazione mi sarebbe sfuggita di mano. Edward Cullen e Isabella Swan
Genere: Romantico, Triste, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentii gli affilati canini penetrare in prossimità del polso.

Per un momento mi parve perfino una sensazione piacevole,come se mi stesse facendo solletico..ma in cuor mio sapevo che di lì a pochi secondi la situazione mi sarebbe sfuggita di mano.

Cominciai a sentire il sangue che pulsava,un terribile bruciore,e poi eccolo…il veleno che s’insinuava come un ospite indesiderato. Trattenni a stento un urlo di terrore e cercai di concentrarmi su ciò che stava accadendo. Tentai di rizzarmi sulla schiena,di poggiare i gomiti sulle lenzuola del letto a mo’ di sostegno,ma il dolore aumentava…e aumentava la mia incapacità di fare un qualsiasi sforzo fisico.

Volevo piangere..gridare…quell’inferno doveva finire.

Il bruciore nelle vene crebbe a dismisura e fui sul punto di ritirare il braccio violentemente,ma sapevo che Edward non me lo avrebbe permesso. Mi teneva la mano,e quando si alzò per sedermisi accanto,incrociai il suo sguardo..un misto di afflizione,dolore,tristezza. Tentai di rivolgergli un tenero sorriso,ma i muscoli della bocca erano bloccati,non riuscivo a muovere nulla..

-Bella…- mormorò lui poco dopo,e fu un vero e proprio sussurro.

Aveva forse paura di disturbarmi?

Si.

Perché quando udii la sua voce desiderai immensamente chiudergli la bocca,farlo stare zitto.. le parole in quel momento non avrebbero risolto niente.

Nel frattempo la fitta al polso cominciava ad estendersi,proseguiva su per il braccio…la clavicola…il petto…il ventre…e poi giù fino alla gamba…

Come in un film,quel dolore mi fece ricordare cosa un tempo mi aveva tanto intimorito,sapendo che quel momento sarebbe arrivato..

 Rividi l’ingenua Renée che mi accompagnava all’aereoporto di Phoenix..

..il veleno scorreva nelle vene ininterrottamente.

L’espressione di Charlie al mio arrivo..felice che finalmente ci sarebbe stato qualcuno a preparagli il pranzo..

..un’altra terribile fitta alla gamba destra.

Jake ed io su di quella nostra panchina naturale a First Beach..

..emisi un gemito.

-Bella,amore?- era ancora la sua voce,che non faceva altro che irritarmi.

No avevo la forza di rispondergli,ma fui capace di lanciargli un’occhiata che avrebbe dovuto risultare inceneritoria..ma lui fraintese e,assalito dalla preoccupazione,mi si avvicinò lentamente.

Poggiò una sua mano fredda sulla mia fronte e premette..cosa diavolo stava facendo?

Il dolore non era lì..

Poi mi scostò una ciocca dal viso imperlato di sudore e prese a carezzarmi delicatamente..

..e quelle carezze per un momento mi parvero rassicuranti..dolci…

Ma appena sentii il dolore farsi sempre più forte in prossimità di entrambi i polsi,lo allontanai con una mano..che lui riuscì ovviamente ad evitare.

Quindi l’afferrò e intrecciò le sue dita alle mie.

-Shhhh amore…tutto finirà tra poco…- sussurrò,chinandosi sul mio corpo inerme.

-E-e-dwa..-

Le parole mi si bloccarono in gola.

Fui capace di esprimermi con poco più di un gemito.

-No,no..fai silenzio ora..- fece lui in tutta risposta,rivolgendomi un altro di quei suo sguardi afflitti.

Avrei desiderato che non si preoccupasse così tanto,in fondo lui stesso diceva che tutto avrebbe avuto fine di lì a poco..

Sapevo che se ne avesse avuto la possibilità,avrebbe pianto.

E quel pensiero che mi attraversò veloce la mente,bastò a ricordarmi che nemmeno dai miei occhi sarebbe più sgorgata una sola,misera lacrima..

Sarei diventata una creatura dannata..con un solo ed unico scopo: uccidere..dissetarsi.

A quel punto sentii la fitta aumentare fin troppo…il dolore oramai si era impossessato dal mio corpo e quasi non mi resi conto di essermi rizzata sulla schiena e di aver nascosto il volto tra le ginocchia.

Ero conscia del fatto che avevo ripreso ad urlare,scatenando l’angoscia di Edward,ora sul letto insieme a me. Mi cingeva le spalle con un braccio e con una mano mi accarezzava vigorosamente i capelli,per buona parte incollati al viso .

-Bella,sta arrivando anche Carlisle..non devi aver paura..-

Possibile che il suono di quel nome riuscisse in qualche modo a rassicurarmi?

No…non potevo sperare in un suo arrivo..sarei morta di lì a pochi minuti.

Edward poteva rassicurarmi quanto voleva,ma non avrebbe di certo ottenuto il risultato desiderato.

-Edward…sto per mor-ri..-

-No,no…shhh…non pronunciare quella parola.- fece lui,la voce rotta dall’ansia.

Appoggiò il suo volto ai miei capelli e sentii il suo freddo respiro gonfiarmeli.

 

Mi chiesi,dentro di me,mentre il dolore cresceva,cosa mi sarebbe accaduto se fossi sopravvissuta a quell’inferno..

..chissà..forse Edward mi avrebbe portata a caccia..

…sarei finalmente apparsa bellissima agli occhi di tutti…

..certo,avrei dovuto accettare l’idea di possedere una nuova macchina,di andare alla Darthmouth…

 

Ma non potevo concentrarmi su tutto ciò mentre ero conscia del fatto che la mia morte si stava avvicinando. Come potevo anche lontanamente immaginare che sarei riuscita a sottrarmi a..a..alla mia fine?

Pensare quelle parole mi fece involontariamente rabbrividire.

Edward,al mio fianco,se ne accorse e mi strinse a sé con ancora più forza.

Avrei voluto dirgli di lasciarmi sola,che quel contatto mi faceva impazzire,ma sapevo che non se ne sarebbe mai andato. Quindi,non so quale volontà divina,mi fece evitare di ringhiargli contro.

 

Ed ecco che il dolore aumentava…lo sentivo..

-Noooooooooooo!!!!!!- gemetti,in preda alla disperazione.

-Bella,Bella! Ti prego,predonami!!- urlò Edward disperato al mio fianco,afferrandomi le mani.

-Basta!Basta!!!!- e sfuggii prontamente alla sua presa,- Vattene! Lasciami stare!!!-

-Bella,ascoltami..-

-No,nooo!!-

Ormai il mio corpo era scosso da un incessante tremito che mi fece ritornare alla mente…Jake..

Non ero padrona dei miei movimenti,urlavo e gemevo involontariamente..strappavo con forza i lembi delle lenzuola,come se quei gesti avessero potuto aiutarmi..

-Bella,ti scongiuro..-

Perché non la finiva? Come diavolo poteva pretendere che lo stessi ad ascoltare quando ero sicura che la morte mi avrebbe raggiunta da un momento all’altro?

Eppure riuscii a non gridargli contro,perché ero capace di percepire il suo senso di colpa..quel senso di colpa che non doveva esistere..

-Amore,ascoltami,ora…-

Ma le parole diventavano suoni sempre più distanti,confusi..non erano nitidi,ma parevano dei ricordi,ricordi che avevo impresso a fatica nella mia mente.

-Bastaaa…nooo…-

Anche le mie grida,a quel punto,sembravano irriconoscibili.

Mi rannicchiai rapidamente in un angolino di quell’immenso letto,evitando ancora una volta la presa di Edward..

Nascondendo il volto tra le ginocchia,gli rivolsi un’occhiata disperata che lui ricambiò con uno sguardo altrettanto afflitto..addolorato,causa del suo stesso masochismo.

Perché? Perché?

Io lo avevo implorato..

..io avevo desiderato quell’inferno..

..ed ora lui se ne sentiva la causa.

 

Il mio cuore avrebbe smesso di battere di lì  a pochi minuti,e prima che si fermasse anche il respiro,dovevo trovare la forza per parlargli,dirgli addio in modo rassicurante.

 

-Edward?- riuscii a mormorare,rivolgendogli un rapido sorriso.

Probabilmente credette che fossi riuscita a superare il dolore..e finchè ci avrebbe creduto,io lo avrei assecondato. Sentii le sue braccia circondarmi e sollevarmi dal letto,per poi trascinarmi sulla poltrona davanti alla vetrata della camera. Mi fece accomodare sulle sue ginocchia e a stento riuscii a resistere all’impulso di fuggire e urlare come poco prima..la fitta in ogni punto del mio corpo non cessava di aumentare.

-Hai visto? E’ finita…- mormorò lui,ravviando i miei capelli all’indietro.

-E pensare che ci eravamo fatti tanti problemi…- proseguì,sorridendomi.

Io ricambiai il sorriso e istintivamente mi portai una mano al petto.

-Cosa c’è?- domandò,preoccupato.

-Non batte più.-

Sentii che presto gli occhi si sarebbero riempiti di lacrime.

Attesi.

Attesi che il dolore divenisse sempre più forte in modo da far sgorgare quelle maledette lacrime..ma non avvenne.

-Edward..io..-

-Cosa?-

-Perché non piango?- mi parve una domanda stupida e infantile.

Lo vidi abbozzare un tenero e rassicurante sorriso. Io tentai di ricambiare,ma il risultato fu una disgustosa smorfia.

Ma cosa stava succedendo?

-Mi ha sorpreso.- proferì Edward,ad un tratto,rivolgendo il suo sguardo alla luna che si intravedeva tra gli alberi.

-Cosa?-

-La tua trasformazione.-

Trasformazione..?

L o guardai inebetita,attendendo una spiegazione plausibile. Ma notando la mia espressione non fece altro che sorridermi ancora una volta.

-Senti ancora il dolore?- chiese,sfiorandomi il volto delicatamente.

Dolore?

-N-no..- balbettai,domandandomi cosa stesse farneticando.

-Davvero..mi ha sorpreso..appena ho visto il tuo sorriso,ho capito che tutto era finito. – e pronunciò quelle ultime parole emettendo un sospiro di sollievo.

-Finito..cosa..?-

E improvvisamente tutto riaffiorò alla mia mente,ricordi nitidi e ben definiti che probabilmente avevo tentato di eliminare.

..I canini di Edward che perforavano la mia pelle..

..I miei pensieri che andavano a Renée,Charlie,Jake..

..il dolore che si propagava a macchia d’olio..

E poi il definitivo arresto dei battiti del mio cuore..nemmeno una lacrima che mi rigava il volto..

 

Spontaneamente poggiai una mano sul braccio e al contatto lo sentii duro,come marmo,freddo..e bianchissimo,troppo bianco…a quel modo sarei di certo risultata un’albina.

-Perché è stato tutto così veloce?- chiesi all’improvviso,ricordando le volte in cui Alice mi aveva detto che il tormento si sarebbe prolungato per più giorni..

-Non lo so.- ammise Edward,una nota di curiosità nella voce suadente.

-L’importante è che ce l’hai fatta.-

-Se lo dici te…- mormorai,la mente improvvisamente piena di troppi pensieri.

-Che intendi dire Bella?-

-Era meglio se fossi morta…-

-Non voglio nemmeno sentirti dire una cosa del genere.- mi rimproverò, e in quel rimprovero riuscii a cogliere un’antica tristezza.

-Però ci avevo quasi sperato…-

Edward mi rivolse un’occhiata interrogativa.

-Quando hai parlato di Carlisle…sapevo che non sarebbe arrivato prima della mia fine.- confessai,ricordando il dolore che avevo provato sentendo che la morte si avvicinava.

-Bella.- sussurrò Edward,prendendomi il volto tra le mani, e incatenando il suo sguardo al mio.

-Ti amo.- proseguì,la voce che traboccava di sincerità.

-Anch’io.-

-Non ti lascerò mai.-

-Prometti.-

-Lo prometto.-

-Qualunque cosa diverrò?-

-Qualunque cosa.-

E pronunciando quelle parole,posò le sue labbra di marmo sulle mie,altrettanto fredde e dure. Dischiudendole,aprimmo gli occhi contemporaneamente e nei suoi vidi il riflesso di una nuova Bella Swan.

  
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