Anime & Manga > Saiyuki
Segui la storia  |       
Autore: YamaMaxwell    06/06/2008    3 recensioni
Extra dedicati a WE ARE
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Primo Extra per questa serie, ambientato qualche mese dopo la fine della storia

Primo Extra per questa serie, ambientato qualche mese dopo la fine della storia. . . Dedicato a Sanzo e ai piccoli sogni d'ognuno di noi


Da ascoltare, se l'avete, con 'Una ragione di più' di Massimo Di Cataldo















IL GIORNO IN CUI LA MIE LABBRA SFIORARONO LE TUE


Quanto tempo era passato?
Domanda praticamente inutile.
I giorni, se non addirittura i minuti, che erano trascorsi si erano impressi nella memoria.
Ogni attimo vissuto sembrava estremamente vuoto e pesante. Un macigno che non poteva assolutamente passare inosservato, nemmeno per una persona tutto d’un pezzo come lui.
“Tutto questo è quanto di più patetico io abbia mai visto”
Si accese svogliatamente una sigaretta, lasciandola consumare praticamente sulla sua bocca, ormai arsa. La staccò da se solamente quando la cenere gli scivolò sulla candida canotta concretamente linda.
La domanda non era più ‘quanto tempo era passato’, ma ‘quanto tempo ancora doveva aspettare’..
Aspettare cosa poi?
……
Alzò leggermente gli occhi puntandoli senza indugio verso il sole. Li chiuse, inesorabilmente abbagliato.
Deglutì maledicendo la sua vita.
Lui, che aveva vissuto sempre con uno scopo…ora che l’aveva portato a termine….. che cosa avrebbe fatto?
Non che questo suo pensionamento improvviso lo amareggiasse più di tanto.
Più che altro era la continua attesa di un qualcosa che sembrava non voler tornare.
Se n’era andata via un paio di mesi prima, dicendo che aveva una cosa molto importante da fare.
Da allora non aveva più fatto ritorno.
E lui?
Lui era rimasto seduto su quella panchina in legno, costruita da Hakkai e Shuni, ad attendere.
Fino a qualche mese prima il suo umore sempre nero era praticamente invariato. Ora sembrava sprofondato in abissi sempre più profondi.
Che fosse lei la causa di tutta quella sua improvvisa noia?
Qualunque fosse stata la risposta lui passava le sue giornate a rimirare il vialetto dalla quale era partita sulla sua moto, sorridendo.
I suoi capelli al vento, il suo abbigliamento così imprevedibile, il suo fare sbruffone.
Sentì il tintinnio di ghiaccio.
Sanzo- Si è addormentato?- Chiese, lasciando cadere la cicca ormai consumata sul terreno.
La ragazza annuì porgendogli la bibita fresca- Non sai che dramma! Avrà solo un mese ma rompe già quanto lo zio!
Il voltò del bonzo si colorì appena- O come la madre…
Si portò le mani sui fianchi- Tsè, nemmeno fra cent’anni avrò la capacita di rompere le scatole alla gente come te! U__U
Sanzo- Punti di vista!
Gli si sedette accanto- …Nemmeno oggi è all’orizzonte…
Abbassò appena il bicchiere- Non so di chi tu stia parlando.
Seiry sbuffò- Perché non lo ammetti? Farà bene anche al tuo umore, sai!
Sanzo- Tsk, ammettere che?
La giovane scosse la testa- ..Sai che la miglior strategia per far tornare una persona è dire ‘torna’?
Il biondino bevve tutto d’un sorso la bibita ghiacciata. Non disse nulla.
Seiry- Non vuoi che lei torni?….come vuoi- Si rialzò- Non sarò certo io a fare ciò che devi fare tu!….. ti dico solo che Shun non fa che dire ogni giorno ‘Voglio che torni Reiji!’. Alla fine vedrai tornerà per lui! Si si, sicuramente!
Mollò il bicchiere per un istante ma lo riafferrò al volo.
Seiry ghignò- Torno da Bokunii, non vorrei si svegliasse e iniziasse a sentirsi presto! In quanto a piagnistei ha preso da suo padre!
Sanzo- E di te che avrebbe preso?
Seiry- Indubbiamente la bellezza!- Rispose orgogliosa.
Sanzo- Tsk…..- Si voltò sorridendo appena.
La sentì allontanarsi alle sue spalle.
Guardò nuovamente il vialetto completamente sgombro.
”Ammettere…..ammettere cosa?”, si chiese burbero.
Posò il bicchiere sul praticello e si accese un’altra sigaretta.
E’ strano come le persone si accorgano di quanto valga una cosa solamente quando non la si ha più.
Inclinò leggermente il busto in avanti, posandosi con i gomiti alle ginocchia.
”Torna…. Torna da me”


***** *****

Un altro giorno.
Un altro noiosissimo giorno si apprestava a continuare.
Nuovamente il sole puntava alto nel cielo, senza che nessun albero fermasse i suoi raggi.
Tutti erano andati ai rispettivi lavori.
Solo lui passava il suo tempo seduto su quella panchina, che ultimamente stava iniziando quasi a odiare.
Sentì la gola secca e la sua mente vagò verso una bibita fresca.
Quel giorno però nemmeno Seiry era in casa, era andata in paese col bambino. Le mancavano i pannolini, aveva detto.
Bah.
Lui aveva capito di amare quel frugoletto dalla prima volta che i suoi occhi avevano incontrato quel musino così..dolce. Però, questo non significava ammetterlo con gli altri. Sarebbe stato sfottuto a vita. Quindi cercava di mantenere un tono freddo e distaccato, almeno in gruppo.
”Mi sto rammollendo”, commentò prima d’alzarsi, furioso con se stesso.
Guardò la casetta di Hakkai e Tomo, la più distante da lui.
Poi c’era quella di Seiry e Goku, al centro.
E infine quella più grande, su due piano, dove abitava con Gojyo, quasi sempre assente ultimamente. Senza dubbio era la più vicina a lui.
Si girò stancamente e fece qualche passo.
Alzandosi di scatto però dovette appoggiarsi qualche istante sulla panchina. Colto da un leggero giramento di testa.
Sanzo- Dannata pressione!!!- Commentò acido odiando sempre di più la sua stessa persona.
Si girò di scatto.
Un rumore.
Un rumore fin troppo familiare.
Un rumore atteso da tempo.
Strinse la presa sulla panchina lasciando che il legno sfregasse sul suo palmo.
La moto si fermò proprio accanto a lui.
Lei si tolse la bandana che le avvolgeva i capelli, lasciandoli così in balia del vento.
Reiji- Sanzo!
Lui deglutì a fatica.
Quanto gli era mancato quel nome pronunciato con tale delicatezza!
Se ne accorse solo in quel momento di quanto avesse disperatamente desiderato vederla tornare, sentire nuovamente il suono della sua voce.
Sanzo- Sei in ritardo- Furono le uniche parole che uscirono dalle sue labbra.
Reiji- E’ già nato???..o nata, dipende….
Sanzo- Bokunii. Ha un mese.
La giovane sbuffò, lasciando andare le mani sulla carrozzeria.
Balzò giù.
Reiji- ..e per il resto?.. come state?- Chiese avvicinandosi con lentezza.
Sanzo- Solite cose.
Reiji si fermò a un passo da lui- Si- Sorrise- Sempre solite cose!- Portò lo sguardo più in là, sulla casa- Posso portare i miei bagagli dentro?
Sanzo si spostò appena, liberandole il passaggio.
Reiji- Loquace come sempre, eh?- Sorrise nuovamente, camminando indietro fino alla moto.
La guardò prendere le sue valigie e addentrarsi verso la casa.
La seguì istintivamente.
Perché?
Eppure l’aveva aspettata per così tanto tempo?
Perché non riusciva che a essere sempre più scontroso?
….
Reiji- Sono tutti in giro?- Domandò sedendosi sul comodo divano.
Sanzo- Si.
Reiji- Goku fa sempre il taglia legna?- Ridacchiò appena.
Il bonzo sbuffò- Purtroppo per il mondo, si.
Lei rise, un sorriso aperto, senza più coperture.
L’osservò meglio.
Indossava dei pantaloni bianchi e una maglietta smanicata solamente da un lato beije.
Reiji- Allora, passo il rodaggio?- Chiese divertita.
Lui si voltò. Afferrò il pacchetto di malboro e prese una sigaretta.
Reiji- No, non fumare… può far male al mio bambino.
Sanzo si paralizzò.
Come a rallentatore si voltò, non riuscendo a evitare però la caduta della cicca.
Guardò esterrefatto il viso serioso di lei.
Viso che però lasciò lentamente spazio a una risata.
Reiji- AHAHAHAH!!!!! Scusa scusa!…. – Si piegò in due, allungando una mano per scusarsi- Non volevo farti fumare, così ho detto la prima cosa che mi è passata in mente! Scusa! Ahah!… Non volevo prenderti in giro… eh eh!
Il bonzo rilassò la mascella.
Si girò e entrò in cucina.
Reiji- ..Sanzo!- S’alzò, raccogliendo poi la sigaretta- Sanzo- Lo inseguì- Non volevo farti arrabbiare, scusa!
Lui si fermò, puntandogli due occhi poco promettenti addosso.
Reiji si aggiustò i capelli dietro le orecchie- Pensavo capissi subito stessi scherzando!- Spiegò calma- Non prendertela per il mio dire, non ne vale la pena!
Sanzo- Questa maglietta…
Reiji- Hn?
Sanzo- E’ pessima!
Reiji- O___o….. AHAHAH!!! XD ok ok, me ne sto! Non aggiungo altro- Fece un passo indietro portandosi le mani sulla bocca.
Lui scosse il capo. Roteò gli occhi.
Per poco non credeva di morire d’infarto!
Reiji- Senti, mi offri qualcosa? Ho una fame incredibile! Ho tirato il viaggio più che potevo!
Sanzo- Tsè, puoi servirti anche da sola, no?
Lei fece spallucce- Oh si! Se me ne dai il permesso, si!- Si avvicinò allo scaffale dove Hakkai nascondeva a Goku metà delle cibarie della casa- Tu? Tu che mi racconti invece?
Il bonzo si accese finalmente la sua beata sigaretta- Nulla.
La demone aprì il pacchetto con degli okonomiyaki sotto vuoto- Sempre di poche parole, eh?- Sorrise- Sono contenta che nulla sia cambiato qui!
Lui fece per parlare, ma si morse la lingua.
Voleva dirle che in fondo non era mancata per così tanto tempo.
Ma sarebbe stato corretto affermare ciò?
Lui aveva passato tutte quelle lunghissime e noiosissime giornate ad aspettarla.
Minuti interminabili.
E ora che l’aveva finalmente davanti non riusciva a farci un discorso sensato?
Era proprio un uomo burbero e insensibile come tutti affermavano..ma la cosa che più odiosa del suo essere era che tutto questo gelo si ribaltava con maestria solamente su di lui.
Che cosa patetica.
La guardò mangiare di gusto. Ogni tanto lei alzava lo sguardo e gli sorrideva.
Passò così un’altra ora, come se nulla fosse. Come se quei giorni di interminabile attesa non fossero mai esistiti.
Reiji raccontò le sue piccole avventure vissute nei due mesi che era mancata. In fondo non si era poi così annoiata, almeno così gli sembrava.
TOC TOC
Un timido bussare fermò i suoi allegri racconti.
Seiry- REIJI!!!!!!!!!!!!!!!!- Irruppe nella cucina saltando addosso alla demone- QUANDO SEI ARRIVATA???? QUANDO??? QUANDO??????? >_________________<
Reiji deglutì appena e poi allontanò l’amica con gentilezza- Questo pomeriggio- Sorrise cortesemente.
Hakkai- Ben tornata, Rei-san!
La ragazza sorrise- Ma quanto siamo formali, Hakkai-kun!- Si alzò e diede due baci al ragazzo- Tutto a posto?
Hakkai- Si ^___^
Seiry- Hei hei!
A me non lo chiedi? >____<
Reiji- Sanzo mi ha detto già tutto...ma…… dov’è?
Il suo viso s’illuminò- E’ in casa mia con Tomo… vuoi vederlo?
Reiji sorrise. Una risposta più che loquace direi.

Dopo brevi saluti la sua attenzione fu tutta catalizzata su quel frugoletto intento a dormire nella sua culla.
Tomo- Si è addormentato come un sasso! Si vede che l’hai fatto trottare oggi!
Seiry- Vuoi prenderlo? Mica si sveglia!
Reiji scosse la testa- Semmai dopo, quando si sveglia!….- S’avvicinò lentamente e l’osservò incuriosita.
Seiry- E’ bello vero?- Commentò quando Tomo fu uscita dalla stanza.
Reiji- E’ splendido….. L’hai chiamato Bokunii alla fine?
Fece segno d’assenso col capo- …. Non lo ammetterà mai ma Sanzo ne è rimasto molto colpito. Credo anche sia felice di questo nome!
La giovane sorrise- Ne sono sicura!………….Ma quando è nato?
Seiry- Un mese fa, il nove aprile!
Il viso della demone si rabbuiò per un istante per poi distendersi del tutto- E’ proprio vero…..ogni giorno qualcuno nasce e qualcun altro lascia questo mondo…. È il ciclo della vita.
Seiry- Era un anno dalla sua morte, vero?….
Reiji- Si….sono contenta che Bokunii sia nato quel giorno però!
Seiry- Anche io…. un pochino mi fa pensare che le cose vanno avanti da sole!- Accarezzò con dolcezza il visino del figlio- …e a te? Com’è andata?
Reiji- Bene… il viaggio è stato più lungo del previsto. O almeno così mi è sembrato…. Non è stata tanto l’andata quanto il ritorno… Avevo come l’impressione di essermi persa qualcosa di importante…
Seiry sorrise sorniona- …. Ti sei infine chiarita?
La ragazza si passò una mano fra i capelli- Forse.
Seiry- Il tuo essere così pragmatica ha qualcosa di incredibile!
Reiji- Hai ragione- Sorrise.

Quella sera la cena fu parecchio movimentata.
Si erano tutti radunati a casa di Gojyo e Sanzo, solamente perché risultava l’abitazione più grande.
Shuni- Racconta! Racconta! Com’è andato il viaggio?- Continuava a chiedere impaziente di mille risposte.
Reiji- Calmati! Guarda che mica è stato così interessante come puoi pensare!
Shuni- L’hai portato con te???
La sua bocca si inarcò in un ghignetto divertito- Ovviamente si. Ma è ancora imballato nella mia stanza! Domani lo apro e te lo mostro!
Shuni- Che bello! Potrò finalmente vedere il tuo famosissimo cavalletto!!! WOW WOW! >____<
Reiji- Non c’è da esaltarsi così tanto, sai?
Lui scosse il capo contrariato- Affatto! Invece è entusiasmantissimo!
Reiji- Smettila di coniare parole senza senso!- Sorrise divertita.
Sanzo lasciò uscire con nervosismo il fumo della sigaretta.
Tutta quella confusione lo irritava alquanto.
Senza contare che aveva pure dovuto assistere alla scena ‘raccapricciante’ di Shuni che saltava al collo di Reiji.
Uno ripugnanza totale!
S’alzò senza riflettere troppo.
Seiry- Te ne vai di già?- Chiese avvicinandosi.
Il bonzo tirò un occhio al bambino addormentato che lei teneva saldamente tra le braccia- Odio tutto ciò.
Seiry- Hei- Fece un passo veloce- Non pensi che dovresti parlarle?
Sanzo- E di cosa?
Si sporse in avanti- Questo lo sai solo tu- Gli sussurrò.
Sanzo- Ringrazia che hai un neonato fra le mani altrimenti….
Goku- SANZO!!!!!
Il biondo si portò una mano sulla testa.
Goku- Te ne stai già andando???- Piagnucolò- E’ da molto tempo che non siamo tutti insieme…possibile che la lontananza di Reiji ti sia passata così inosservata?!!
STONK
Lui un pugno non riuscì a evitarlo.
Il bonzo uscì dalla stanza doppiamente irritato.
Seiry- Scusa, ti sei beccato il mio pugno di prima?- Inchinò leggermente il capo.
Goku- Quello stupido- Si massaggiò il capo, borbottando.
Seiry- Tu sei l’ultima persona che potrebbe parlare, Son Goku!
Goku- Hei! Chi è che si è dichiarato la prima volta???
Seiry- Si, ma chi è che ci ha provato la prima volta???!!
Gojyo sbattè leggermente una bottiglia di sakè sul tavolo- Lasciate andare quel bonzo senza cervello! Continuiamo noi a divertirci!
Seiry sbuffò- No. Basta. Boku ha già visto troppo per oggi! Ora deve riposare!
Gojyo- Ma….
Seiry- Niente ma! Goku?!
Il ragazzo sbuffò- Se se…- la seguì riluttante salutando con un cenno svogliato della mano.
Hakkai- Forse dovremmo andare anche noi, si è fatto tardi. Tanto avremo tutto il tempo per vederci, giusto Reiji?
Lei annuì- Si. Per un po’ resterò qui..
Shuni- Cosa significa ‘per un po’???’
Reiji- Devo ancora risolvere una cosa lasciata in sospeso…….
Shuni- E l’hai da fare qui la cosa in sosp…
Tomo- Ora basta!- Gli tappò con poca grazia la bocca- Buonanotte Rei, notte stupido kappa. Ci vediamo domani.
Gojyo- Notte odiosa befana!
Tomo fece una leggera linguaccia per poi afferrare il fratello per un braccio e trascinarlo fuori.
Shuni- Cosa deve fare secondo voi?
Tomo- Qualunque cosa sia la rimanderà sicuramente a domani, quindi per stasera stai tranquillo!- Commentò piatta.
Hakkai- Penso non dovresti trastullarti così tanto, Shun-chan!
il demone abbassò il capo- Già….. anche perché tutte le risposte che voglio le so già.
Tomo- E togliti sto vizio di parlare al prato! Vai a casa su. Ci si vede!
Shuni- Notte- Sorrise cordialmente.
Appena furono lontani, fece passare un braccio intorno alla sua vita- Cosa succederà ora?- Chiese dubbiosa.
Hakkai posò la mano sulla spalla di lei- Proprio non so dirlo- Sorrise dolcemente.
In realtà, in cuor suo, sembrava di vedere la risposta a quella domanda più nitida che mai.
…….







Eccola li.
Nuovamente vuota.
Immersa in quel buio e in quel silenzio così piacevole.
Passò una mano sul legno raffinato e ci si sedette sopra, spossato.
Quella sera una splendente luna illuminava leggermente l’atmosfera. Permetteva giusto di vedere a un palmo del suo naso, nulla più. Ma era già qualcosa.
S’accese una sigaretta, gesto che avrebbe potuto compiere benissimo anche al buio più completo.
Non sarebbe sicuramente riuscito a dormire, tanto vale non provarci nemmeno.
Pensava che quando lei sarebbe tornata i suoi pensieri avrebbero cominciato a dargli riposo. Invece nulla. Continuavano a tartassarlo d’ora in ora.
Forse perché non riusciva a essere chiaro nemmeno con se stesso.
Eppure sarebbe bastato così poco.
Ammettere un qualcosa di così semplice però….risultava per lui la cosa più complessa.
Sbuffò più e più volte non trovando pace.
Alzò leggermente lo sguardo puntando gli occhi su un mucchietto di stelle tutte raggruppate.
Reiji- Vista qualcuna?
Serrò le dita che tenevano la sigaretta. Non un gesto di più.
Reiji- Scusa- Passò la panchina e si sedette dall’altro estremo- Ho fatto piano apposta. Non volevo disturbarti ma..alla fine non ho resistito- Fece una linguaccia.
Sanzo scorse la sua espressione a malapena.
Reiji- Non socchiudere così gli occhi. Nel buio è impossibile vedere! A meno che……Chiudi gli occhi!
Sanzo- Come?
Reiji- Dai, chiudili!- Gli si avvicinò posandogli una mano sulle palpebre- Abituati al cupo, senza sforzi!
Lui sentì i suoi muscoli, tesi come una corda di violino, stendersi a poco a poco.
Prese un respiro più forte.
Reiji- Aprili.
Aprì lentamente gli occhi trovandola poco distante da lui.
Ora la vedeva.
Sanzo- Ti sei cambiata la maglia- Commentò notando una camicia color panna che le cadeva morbida sulle spalle.
Reiji- Beh si… l’altra mi sembrava non fosse dovutamente apprezzata!
Lui inarcò un sopracciglio.
Reiji- Dimmi, ne hai viste di stelle cadenti?- Alzò il capo.
Sanzo- Non ne ho nemmeno cercate.
Reiji- Perché le vedi di tuo, giusto?- Sorrise.
Il bonzo borbottò qualche insulto.
Gettò un occhio verso di lei.
Si.
Ora la vedeva.
Era li.
Però… era sempre così lontana.
Reiji- Sai…
Il silenzio si ruppe.
Reiji- Un tempo avrei avuto da esprimere mille desideri…. Essere forte tanto da sopportare tutto ciò che la vita mi buttava addosso… riuscire a proteggere le persone che amavo….. tornare a dipingere come un tempo… e un altro mucchio svariato di cose!- Abbassò leggermente il capo- Fino a ieri avrei saputo chiaramente cosa esprimere.
Sanzo- E oggi?
Lei sorrise, voltandosi verso di lui- Oggi no. Non ho nulla da esprimere. Regalerò la veduta di queste stelle a qualcuno che ne ha realmente bisogno!
Sanzo- E cosa è cambiato?- Chiese realmente incuriosito.
Sogghignò- Tutto, direi.
Lui la osservò perplesso.
Reiji- Oggi ci sei tu, Sanzo.
Una semplice frase.
Una semplice frase con effetto devastante.
Sanzo- OH CAVOLO!- Esclamò lanciando via la cicca che gli si era consumata tra le dita, scottandolo appena.
Reiji rise- … in fondo non sei poi così diverso dagli altri! Anche la tua vena comica è molto calcata!
Sanzo- U_____U* vuoi morire???
Reiji- Mi mancava…….- Sorrise- Mi mancava questa tua frase… era la cosa che mi mancava di più!
No.
Questa volta non poteva voltarsi.
Non poteva nascondersi dietro un velo di indifferenza.
Doveva capire.
Doveva capire la ragione delle sue parole.
……
Ma non ce ne fu ne il tempo…e successivamente nemmeno più il motivo.
…..
Reiji gli si avvicinò lentamente- Mi sei mancato- Sussurrò appena.
Lui non si mosse.
Sentì solamente calde labbra poggiarsi sulle sue.
In quell’unico istante sentì tutte le domande svanire, come fosse scoppiata una bolla di sapone nei suoi pensieri.
Ogni paura, ora, era dileguata.






Vorrei entrare dentro i tuoi pensieri e scavare un anfratto per me.
In quelle tue ametiste così sostenute il mondo sembra come rinascere.
Se dovevo chiedere alla vita una ragione per continuare a portare avanti il mio corpo non potevo riceverne risposta migliore.
Quella ragione sei diventata tu.
Tu ridai vita ai miei sogni.
E io non sono riuscita a non perdermi completamente in te.

Ora non voglio lasciarmi sfuggire più nemmeno un istante della mia vita.
Ho aspettato troppo tempo questo momento.
E finalmente è arrivato…..


…..il giorno in cui le mie labbra sfiorarono le tue











THE END OF “the day when my lips touched yours”






11/10/2006



  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saiyuki / Vai alla pagina dell'autore: YamaMaxwell