Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: PerNarnia99_    23/01/2014    1 recensioni
I quattro Pevensie sono re e regine di Narnia da dieci anni ormai, Jadis è stata sconfitta anni or sono, Aslan non si vede dall'ultima battaglia.
Ora, però, per i quattro fratelli che hanno regnato su Narnia con saggezza, valore e bravura, è tempo di fare i conti con sentimenti mai provati e riprendere le armi per prepararsi ad una nuova guerra.
-Dal testo-
"Non è forse vero quello che ti sto dicendo?" gli chiese puntando i suoi occhi limpidi ed ora oscurati da lacrime su quelli del fratello
"Aslan approverebbe comunque" borbottò l'altro
"Qui non si parla di Aslan, si parla dei nostri stessi fratelli" e una lacrima sfuggì al controllo di quegl'occhi pronti a piangere da un momento all'altro
"Non ti lascerò andare, mi costasse anche il trono" concluse con un tono che non ammetteva repliche afferrando l'altra per i fianchi e affondando il viso nell'incavo di quel collo marmoreo, liscio e dannatamente seducente
[Peter/Susan] [Edmund/Lucy] [Incest!]
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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Il giorno era appena sorto a Cair Paravel, e al castello la servitù si muoveva lesta per preparare ogni cosa ai quattro sovrani. Come al solito, furono svegliati per primi Susan e Peter, in quanto maggiori, e dopo Lucy ed Edmund, tutto sotto richiesta della signora Castoro che voleva il riposo assoluto per i due piccoli sovrani. Piccoli, si fa per dire, erano passati dieci anni da quando i quattro Pevensie erano stati incoronati e ormai tutti e quattro erano in grado perfettamente di svolgere i compiti da re e regine. La colazione si svolse in modo silenzioso, forse per la sonnolenza che ancora pervadeva le membra dei sovrani, o forse perchè ognuno pensava a cosa dovesse fare quel giorno. Peter, come sempre, era seduto a capotavola, con alla destra Susan e alla sinistra Edmund, ed accanto a quest'ultimo sedeva Lucy.
"Sarà meglio sbrigarsi, Lucy, ci attendono gli allenamenti oggi" disse in tono premuroso la Dolce, che in quei dieci anni aveva cambiato ben poco del suo aspetto. Era una regina buona e come suggerito dall'epiteto, molto dolce. La piccola non se lo fece ripetere due volte e si alzò con la sorella diretta verso l'esterno. Nel contempo, il fauno Tumnus arrivò accanto a Peter annunciandogli che Oreius lo aspettava nel suo studio per discutere di questioni fondamentali. Riprese così un altro giorno a Narnia, terra tranquilla e pacifica dall'arrivo dei Pevensie.
"A volte penso che sarebbe bello rivedere la mamma, chissà come sta ora, è passato così tanto tempo.." disse Lucy a fine giornata sdraiata sul suo letto accanto ad Edmund che era venuto per parlarle della festa da organizzare in onore del ventiquattresimo compleanno del Magnifico
"Lucy, a Narnia il tempo passa molto più veloce, ricordi quella volta che per tutto il pomeriggio fosti ospite di Tumnus e appena tornata erano passati soltanto pochi minuti?"
"Lo so Ed, ma a te non manca?" disse guardandolo con una nota di malinconia nella voce, certo, stare a Narnia le piaceva, ormai era casa sua, ma non poteva smettere di pensare a chi avesse lasciato in Inghilterra.
"Abbiamo un regno a cui pensare, mia cara sorella" concluse lui alzandosi dal letto ed uscendo dalla stanza. Quando Lucy fu sola nel suo letto non potè fare a meno di percepire il profumo di Edmund impregnato sul suo cuscino, e sorrise, perchè era in assoluto il profumo più bello di tutto l'universo.
Nel frattempo, Peter era nel suo studio a capo chino, con le tempie che gli pulsavano per il forte mal di testa che lo affliggeva ormai da ore, qualcuno bussò, e dalla porta fece capolino la chioma nera pece di Susan
"Pete, ti andrebbe una passeggiata a cavallo?" disse soavemente sorridendo all'evidente stanco re
"Non ti sembra un pò tardi per uscire con i cavalli, Sue?" lei non fece altro che sorridere ancora di più
"E allora dove sta il bello?" gli ammiccò e Peter tornò ai suoi dieci anni quando giocava alla caccia al tesoro insieme a lei, che le rivolgeva sempre quello sguardo quando lui preferiva farsi indietro, timido per com'era. Lei timida invece, non lo era mai stata, aveva sempre affrontato tutto a testa alta con l'aria di chi sembra non stancarsi mai di nuove avventure e sfide, nascosta nel suo guscio di ragazza introversa. Peter cedette, come al solitò, e seguì la sorella lungo i corridoi accoglienti del castello e poi giù alle stalle dove inforcarono i loro cavalli percorrendo i parchi lì vicini, stretti uno accanto all'altra in silenzio, godendosi quel momento puro di ritrovata giovinezza e spensieratezza che ormai avevano passato da un bel pò di tempo.

Writer's corner :)
Eccoci qui! Sono così emozionata per la mia prima storia c':
vorrei spiegarvi alcune cose, prima fra tutti che probabilmente inserirò nomi di posti che non esistono realmente nè nel libro nè nel film; secondo i miei calcoli, la storia non dovrebbe poi essere così lunga, ma non vi aspettate che tutto accada subito perchè ci saranno colpi di scena fino all'ultimo capitolo *ehehe*
spero di aggiornare entro tre giorni, a meno che le mie amabili e generose professoresse non decidano di riempirmi una pagina intera di diario con i compiti per il giorno dopo!
Detto questo, auguro una buona lettura a tutti e che la fortuna possa essere sempre dalla vostra parte *Effie Trinket è uno stile di vita ormai*
-Fè c:
  
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