Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: AyeRivaille    25/01/2014    2 recensioni
"Che diavolo vuole da me? Che diavolo vuole dalla mia vita?! Come fa ad essere così freddo anche in una richiesta come questa? NON DOVREBBE ESSERE IN CAMERA SUA A DIVERTIRSI ADESSO?!
Dunque, io mi chiedo... Sono le 4.45/5.00 di mattina, inizio primavera, fa ancora freddo, siamo sperduti nel niente, ed è ancora buio... Quante cavolo di possibilità ci sono che lui, proprio lui, l'Heichou in persona abbia avuto la mia stessa idea e sia
uscito a prendere aria? Quante?! Rispondo io. NEMMENO UNA. Nemmeno mezza. Nemmeno un millantesimo di miliardo di milione di mezza (millantesimo?). Odio questa cosa. La odio. Il dolore ha lasciato spazio alla rabbia.
Ho l'impressione che potrei andargli vicino e spaccargli ogni minimo osso di quel corpicino minuscolo (...)"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo, personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Scivolo via. Voglio solo scivolare via. Andarmene da qui. Non voglio più vedere. Non voglio più sapere. Tutto questo tempo buttato. Tutto questo tempo sprecato. Tutto questo tempo buttato via in un amore che sapevo essere impossibile. Come ho potuto avere speranza? Stupida. Lei è perfetta. Lei è la ragazza perfetta. Carina, simpatica, sempre dolce, sempre perfetta... E poi c'è da più tempo. Era ovvio che si sarebbe fatta amare da lui. Era ovvio che sarebbe andata a finire così. Ovvio. Una certezza...


Ma forse è meglio prima raccontarvi chi sono e qual è la mia storia ma soprattutto di cosa sto parlando.

Allora, sono una ragazza che fa parte della Legione Esplorativa, in particolare della squadra del Caporalmaggiore Levi Rivaille: ho 22 anni, nata il 21 marzo, primo giorno di primavera e il mio nome è Shina Rose, come le mura. Eh già, sono nata in una famiglia benestante e i miei genitori sono i tipici religiosoni bigotti e conservatori, attenti all'etichetta più che alla vita reale, severi, rigidi e piuttosto assenti per i propri figli. I tipici aristocratici insomma. Ecco per quale motivo il mio carattere non poteva che prendere due strade. O sarebbe diventato bigotto e conservatore oppure scapestrato ribelle e controcorrente. E ovviamente la scelta si è diretta verso il secondo. Pestifera, goffa, sempre in movimento ma pigra in maniera abnorme, sono cresciuta facendo danni e confusione a destra e a manca. Invano mia madre provava ad insegnarmi le buone maniere, quelle che si addicono ad una signorina del mio rango, appena potevo mi dileguavo dalle sue lezioni di bon ton per rincorrere una farfalla o giocare a fare il soldato della Legione Esplorativa con uno dei miei due fratelli Axel. Ed effettivamente tra me e Axel e Maximilien, il fratello maggiore, c'era davvero da impazzire. Mamma passava il tempo a rincorrerci gridando "Shina, scendi dall'albero!" "Axel, non saltare nelle pozzanghere!" "Maximilien sta attento ai tuoi fratelli!". Soprattutto io e Axel eravamo tremendi. Lui è più piccolo di me di 4 anni mentre Maximilien più grande di me di 6. Quest'ultimo era la nostra salvezza e il nostro idolo. Ci aiutava sempre quando combinavamo qualcosa, ci portava dappertutto, ci faceva da genitore vero, quello che noi, in realtà, non abbiamo mai avuto. Perché i nostri genitori in realtà tenevano più all'etichetta e all'onore che a noi. Nostra madre sembrava la tipica donna ritratta nei quadri: pudica e religiosa, andava tutti i giorni in chiesa, rigida, severa, attenta all'etichetta. Mio padre lo stesso, severo, rigido, sempre intento nelle sue faccende, non si occupava mai di noi, se non per la nostra educazione, che curava lui stesso (mai sia che dei ragazzi benestanti come noi andassero in una scuola pubblica!). Curava lui stesso sia l'educazione di Axel e Maximilien, sia la mia, costringendoci per ore seduti ai banchi mentre lui ci spiegava la filosofia, la religione, la matematica. Ricordo perfettamente che noi stavamo seduti a questi banchi mentre lui, con una mano dietro la schiena e una davanti a tenere un libro, leggeva ad alta voce e poi ci spiegava ciò che aveva appena letto. Ricordo anche che ogni cinque minuti si interrompeva per gridare a me e ad Axel di smettere di tirarci palline di carta e prestare attenzione, e Maximilien, svegliato dall'urlo, silenziosamente si riscuoteva senza far accorgere che si era addormentato con la testa ripiegata in avanti.
Per questo motivo, per l'assenza dei nostri genitori, Maximilien era la nostra guida, il nostro idolo, l'esempio da seguire. E lui ci voleva davvero un bene spropositato. Eravamo proprio un bel trio, e ci divertivano davvero da pazzi insieme.

Poi, all'età di 23 anni Maximilien decise di arruolarsi nella Legione Esplorativa, andando contro tutti i piani di mio padre che già lo vedeva sposato ad una bella signorina di una famiglia nobile, con una carriera politica impeccabile che tanto avrebbe portato onore alla nostra casata. Dopo lotte e discussioni lui riuscì a farsi valere e lasciò casa per andare incontro al sogno di libertà che da sempre aveva avuto nella testa e nel cuore. Inutile dire le lacrime e gli abbracci di quel giorno. Sia io che Axel ci addormentammo dopo tutta la giornata di pianto abbarbicati a Maximilien sul divano, e così passammo tutta la notte (lo so che avevo già 17 anni, ma il mio fratellone rimane sempre il mio fratellone, ecco!). Un anno dopo anche io presi la sua stessa decisione dopo averci pensato non poco, non perché avessi paura, ma perché l'idea di lasciare da solo Axel in quella casa mi spaventava. Temevo che potesse diventare come loro, ma adesso, a distanza di quattro anni so di aver fatto la cosa giusta, perché Axel non è cambiato di una virgola da allora. Entrai nella Legione per gli stessi ideali di mio fratello ma anche per un altro motivo. Avevo bisogno di dimostrare alla mia famiglia, e anche a me stessa, che io non sono come loro, che io sono forte, indipendente, che io non ho paura. Avevo bisogno di dimostrare a tutti che io, Shina Rose, come il vento che soffia su questa terra oppressa, sono libera.


E insomma eccomi qua, nella Legione Esplorativa, quattro anni dopo, grata di essere ancora viva e con un considerevole numero di titani uccisi sulle spalle, a vedere un misero barlume di speranza di libertà dall'oppressione dei titani, alimentata da quel ragazzino, Eren Jaeger, che sembra avere la chiave (letteralmente) per aprire la porta della verità su tutta la faccenda.
Eccomi qua, sulla soglia della porta, con una risma di fogli in mano, immobile, non vista, a vedere la persona che ho amato per tutto questo tempo che si bacia con un'altra persona, una mia compagna, Petra per la precisione. Eh beh, era ovvio no? Come potevo pensare che ad una persona come... Lui potesse piacere una come me? Una come me che non fa altro che fare danni, che non è mai ordinata, che si comporta come un vero maschiaccio, che è così impacciata e ridicola? Lei invece è perfetta per lui. È carina, simpatica, sempre dolce, femminile, sempre perfetta... E poi c'è da più tempo. Era ovvio che l'avrebbe fatto innamorare. Ovvio. Una certezza.

Scivolo via. I fogli glieli farò vedere un'altra volta, adesso temo proprio che l'Heichou sia occupato, e non abbia proprio voglia di parlare con me.

 

Grazie per aver letto! ^^
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Dunque dunque dunque... 
Dopo tanto tempo eccomi qua con un'altra storia! E, strano ma vero, questa volta non è una one-shot, ma avrà parecchi capitoli (non preoccupatevi, non vi 
lascio a metà storia, odio le cose lasciate a metà c;) Dunque, lasciate perdere questo primo capitolo, teoricamente sarà una storia con un minimo di umorismo 
(Avevo pensato ad un finale comico, ma penso proprio che lo cambierò perché altrimenti mi linciate XD) Quindi, spero che vi piaccia, e che seguirete anche i 
Prossimi capitoli ^^

P.S Maximilien l'ho scritto volontariamente con la e consapevole che si scriva con la a. L'ho fatto solo perché mi piace molto di più graficamente, e perché penso
che a prima lettura, se l'avessi scritto con la a noi che siamo italiani spontaneamente lo avremmo letto Maximilian, e dire Maximilian a me non piace XD 
Lo stesso vale per Shina… Le mura sarebbero "Sina" ma in italiano tenderemmo a leggerlo come è scritto, mentre in realtà il nome che io voglio dare al mio
 personaggio è "Shina" ^^

Grazie ancora e alla prossima puntata! (ho sempre sognato di dirlo c':) 


AyeRivaille

  
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