Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Eos BiancaLuna    25/01/2014    4 recensioni
[Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo]
Roma, giorni nostri. Una ragazza sta per essere travolta dagli eventi ma non si aspetta assolutamente nulla. Conduce una vita normale, studia lingue straniere ma ben presto capirà che la sua strada è un'altra, quella dell'artista. Tra una passione improvvisa per un attore, ed il musical in cui egli recita, Adelaide decide di andare al Gran Teatro a vedere "Romeo&Giulietta, Ama e cambia il mondo". Qui tutto avrà inizio...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 1 – La ragazza

 

Finalmente il giorno della partenza era arrivato. Adele non ce la faceva più a stare in quella triste casa di montagna, insieme al padre della sua migliore amica, che per la seconda volta non si era dimostrato per niente ospitale.

Mentre aspettavano il “FrecciaRossa” alla stazione di Trento, Katia iniziò nuovamente a lamentarsi  -Uffa… questo trolley mi pesa troppo, aiutami!-.

Adele chiuse la conversazione telefonica con la mamma, per avvisarla che tra 10 minuti sarebbero partite, e lanciò un’occhiata divertita all’amica più bassa di lei e più affaticata -Hai svuotato casa di tuo padre! Ti sto già portando i peluche e i quadri, tutte “ste buste…-.

 Katia, sbuffando, lasciò il trolley che cadde a terra mentre la voce annunciava l’arrivo del treno. -Dai su un ultimo sforzo!- le intimò Adele ridendo, erano sfinite per lo sforzo di portare tutti quei pesi, ma contente perché tornavano a casa.

Una volta salite a bordo, dopo che si era creata una fila di passeggeri nell’attesa che le signorine si sistemassero, Katia decise di schiacciare un pisolino. -Che fai, dormi?- le chiese l’amica ad alta voce di proposito, e non avendo alcuna risposta aggiunse -No dai, giochiamo a battaglia navale!-. Katia girò la testa dall’altra parte sbuffando.

 -Ma come? Dopo tutti i ragni che ti ho dovuto ammazzare in camera, è cosi che mi ringrazi?-  Adele scoppiò a ridere mentre la sua migliore amica abbandonava l’idea di dormire e apriva la borsa delle provviste.

Tirò fuori un panino con prosciutto cotto e salsa rosa -Ok dai prendi i quaderni e le penne…prima però aspetta ho fame…- e lo morse avidamente. Adele scosse la testa; le voleva bene come una sorella nonostante il caratteraccio.

Katia finì avidamente il panino e iniziò a disegnare le navi sulla carta -Sono proprio contenta di averlo lasciato con la dispensa mezza vuota quello stronzo- disse con gli occhi bassi.

L’amica si fermò a guardarla -E dai non dire cosi…è vero si comporta sempre male, ma è sempre tuo padre…-, Katia si infuriò, lasciò la penna e prese il cellulare -Fammi avvisare che siamo partite piuttosto!-.

Dopo circa due ore di viaggio le ragazze si trovavano fuori dall’Emilia-Romagna e Katia continuava a lamentarsi del padre, Adele la ascoltava come sempre e cercava di darle dei consigli.

Ad un certo punto, dopo un istante di silenzio in cui l’amica guardò il paesaggio oltre il finestrino, Adele esclamò –Aspetta un momento!-.

 Katia si concentrò su di lei -Che hai? Stai male?-, lei rise -No… mi sono ricordata, anzi ti ricordi quando stavamo a Roma, per fare quel colloquio di lavoro prima che partissimo?-.

 L’amica annuì, -Quel manifesto del Gran teatro! Quello di Romeo e Giulietta! Ti avevo chiesto se ti andava di andarlo a vedere- continuò Adele.

-Ah si, si andiamoci, quando c’è?- rispose Katia. -Dal 17 di questo mese! Oggi è 19! Dai adoro quella storia!- l’entusiasmo di Adele aveva già fatto tornare il broncio all’amica che era tornata a guardare fuori. -E chi sono gli attori?- le chiese senza interesse, Adele ci pensò su -Boh, sul manifesto c’era la foto della compagnia ma non ho capito chi fa Romeo e chi fa Giulietta-.

Katia continuò a chiedere -Ma la storia di cosa parla?-, la sua amica la guardò torva -Stai scherzando vero? Shakespeare ti dice niente?-.

Dopo un momento di risate, Katia che aveva smesso di essere presa in giro per la sua gaffa, sussurrò -Forse qualcosa di letteratura inglese…-.

 Continuarono a parlare della tragedia delle famiglie Montecchi e Capuleti di Verona fino a che non arrivarono a Roma Termini.

Alla stazione le aspettavano i genitori di Adele, quando scesero chiesero a entrambi come mai alla partenza una settimana prima, avevano una valigia per ognuna, e adesso il doppio tra buste e borsoni.

Le ragazze spiegarono la decisione di Katia di svuotare casa del padre e quando salirono sul treno regionale che le avrebbe portate a casa, ne risero ancora e finalmente si riposarono un po’.

Adele parlò ancora di Romeo e Giulietta  finché Katia dovette scendere perché era arrivata. -Oh ricordati eh! Ama e cambia il mondo è il titolo completo- le disse e lei annuì -Si ho capito! Dai ci organizziamo in settimana,  ciao!-. Si baciarono sulle guancie e Katia scese al binario dove l’aspettavano la madre e la zia.

Quando il treno ripartì i genitori di Adele le chiesero come era andata la “vacanza” se si erano divertite e com’era il clima, la ragazza gli raccontò tutto ma ormai pensava solo ad andare a vedere quel musical.

 Trascorso qualche giorno,  Katia le mandò un messaggio per saperne di più,ma lei doveva studiare, e le rispose che si sarebbe fatta viva appena poteva.

Una tarda mattinata verso la fine di ottobre, Adele stava tornando dall’università quando alla fermata della metro lo sguardo le cadde su un altro manifesto del musical di Romeo e Giulietta- Ama e cambia il mondo.

 Rimase subito colpita dal ragazzo vestito di blu raffigurato: i capelli mossi che gli ricadevano sul viso, i baffetti e la decorazione sulla giacca che lasciava intravedere la camicia bianca semiaperta. Aveva una luce sul volto che lo faceva sembrare biondo.  

Si avvicinò meglio e sussurrò “Questo sarà Romeo? ”, poi guardò l’altro vestito di rosso, un tipo dall’espressione iraconda, un guanto alla mano destra e i capelli rasati a zero. Erano in atteggiamento conflittuale. “Dal 17 ottobre al Gran Teatro” lesse e realizzò di non sapere dove fosse.

Appena tornò a casa si precipitò al computer per informarsi. 

Katia stava giocando con Tarzan, il suo gatto tigrato, quando le squillò il cellulare. Si alzò dal divano e molto svogliatamente andò a rispondere. -Oi Ade! Allora?- disse sbadigliando, dall’altra parte la mittente della chiamata sorrise.

- Ciao! Ho scoperto che il Gran Teatro è a Saxa Rubra, ci si arriva facilmente anche con i mezzi-, Katia la interruppe –Ok. Aspetta che vedo chi sono gli attori, mi hai proprio incuriosita- e accese il pc.

Però Adele l’aveva preceduta -Allora Romeo è Davide Merlini, terzo classificato a “X-factor” 2012 e lei è Giulia Luzi…ma chi è questa Giulia?-.

Katia cercò su internet il sito del Gran Teatro -Come chi è? Ha fatto i “Cesaroni” e anche “Un medico in famiglia”- le rispose.

Adele ci pensò un attimo- Ah si… credo di aver capito! Dai sono carini! Quando andiamo a prendere i biglietti?-.

L’amica cercò una data ed un orario che andasse bene per entrambe e decisero che sarebbero andate a vedere lo spettacolo sabato 9 novembre alle 16:00.

 -Va bene dai per i biglietti abbiamo ancora tempo- disse infine Katia. -Si- le rispose Adele -poi vediamo!- e si congedarono.

 La sera Adele pensò a come organizzare qualcosa per la festa di Halloween,visto che mancava pochissimo al 31. Aveva da poco iniziato una lista degli invitati quando si rese conto che la sua mente era altrove.

Tornò al computer e scoprì che la prima di Romeo e Giulietta c’era stata all’arena di Verona il 2 e 3 ottobre, ma lei ancora non sapeva chi era il ragazzo vestito di blu sul manifesto.

Cercò i personaggi del cast sulle pagine Facebook e mentalmente pensò “Sarà forse… Mercuzio?”, trovò finalmente la pagina ufficiale del personaggio e quando vide la foto profilo rimase senza parole .

 “E’ lui? Oddio… è ancora più… bello! No cioè, magnifico”, capelli lunghi mossi e biondi, un viso d’angelo, espressione che incanta e quel blu dei suoi vestiti che Adele ribattezzò subito “Il Blu Mercuzio”.

Il ragazzo che era riuscito a farle girare la testa in foto non era lo stesso del manifesto alla stazione della metro, ovvero Benvolio, il cugino di Romeo.

Adele  inizialmente pensò che i due fossero la stessa persona ma poi guardò meglio; il ragazzo del manifesto non era vestito di quel blu oltremare come quello che adesso aveva di fronte sullo schermo del pc, e non aveva quei capelli biondi, anche se tinti e non si chiamava Luca.

 “Luca…” pensò Adele, Luca Giacomelli Ferrarini il nome completo. Anche il nome era perfetto secondo lei. Leggendo la biografia del ragazzo scoprì che aveva 30 anni, data di nascita 20 marzo 1983, e che aveva già preso parte a diversi musical come “Cats”, “Happy Days” e ”Titanic, il racconto di un sogno”.

Figlio unico del soprano veronese Alida Ferrarini, che nel mese di giugno, a 66 anni se ne era andata per colpa di una malattia.

“No…” pensò la ragazza con gli occhi improvvisamente lucidi “Ha perso la mamma da poco?” e le venne in mente tutto il dolore che lui dovette aver provato 4 mesi prima. Quel ragazzo cosi perfetto secondo lei, che non dimostrava neppure 30 anni!

-Adelaide vieni ad aiutarmi per favore? La cena è quasi pronta-, la voce di sua madre dalla cucina la riportò sulla terra.

 -Si arrivo!- rispose dopo qualche istante e si precipitò al piano inferiore, ma mentre scendeva le scale aveva un unico pensiero fisso: Luca.

Quel nome l’avrebbe tormentata a lungo.

 

   
 
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