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Autore: blueflaws    26/01/2014    2 recensioni
Se ci pensa ancora più attentamente, Harry non saprebbe nemmeno dire il giorno, il mese, l’ora, i minuti, i secondi esatti in cui Louis Tomlinson è entrato nella sua vita. Crede che ci sia sempre stato, nel cono d’ombra della sua vista e che poi sia solamente entrato. Con gentilezza.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Solo tu, tra gli spazi vuoti
Autore: endlessrandomthoughts
Fandom: One Direction
Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Raiting: Verde
Genere: Introspettivo, Sentimentale
Note: AU


Solo tu, tra gli spazi vuoti.


 
 
Harry non sa dire esattamente quando gli è successo, nel caos frenetico che è la sua vita, di innamorarsi. Semplicemente si è ritrovato nel bel mezzo di quel sentimento e non può, ne tanto meno vuole, tornare indietro.
Non quando il pensiero di lui è l’unica cosa che lo tiene a galla in quel mondo che continua ad essergli ostile, a screditarlo. Quando lui è il pensiero fisso che lo tiene ancorato con i piedi ben saldi a terra, a non fargli mai perdere di vista ciò che è e non cosa gli altri vogliono che diventi.
Se ci pensa ancora più attentamente, Harry non saprebbe nemmeno dire il giorno, il mese, l’ora, i minuti, i secondi esatti in cui Louis Tomlinson è entrato nella sua vita. Crede che ci sia sempre stato, nel cono d’ombra della sua vista e che poi sia solamente entrato. Con gentilezza.
Un sorriso gli si dipinge sulle labbra al ricordo, mentre si preme il cappello sui ricci e alza la sciarpa a coprire meglio che può il viso, prima di attraversare la strada. Odia davvero doverlo fare, nascondersi per andare da lui, ma è famoso e i paparazzi pronti a curiosare per l’ennesima volta nella sua vita privata, sono l’ultima cosa che vuole. Cammina svelto stando a ridosso degli edifici, finché non raggiunge un fabbricato ormai in disuso. Dà un colpetto al chiavistello e la porta si apre cigolando, mentre si intrufola dentro. Fa appena pochi passi, quando una voce amplificata dall’eco lo raggiunge. “Harry, sei tu?”
Sorride di nuovo mentre si muove in quella direzione, fino a scorgere una parte di muro rientrata rispetto al resto della stanza. Abbandonato in terra c’è un materasso che ha visto tempi migliori e tra le coperte sta seduto un ragazzo. Ha i capelli castani, alcune ciocche più lunghe che gli ricadono sulla fronte e sul collo, gli occhi di un azzurro intenso, il viso piccolo e un po’ sporco.
Harry percorre gli ultimi metri che li separano praticamente correndo, Louis ha giusto il tempo di alzarsi che si ritrova le labbra del ragazzo incollate alle sue. Passano minuti interi così, a baciarsi, sussurrandosi sciocchezze sulle labbra.
Poi si staccano e si sistemano dove poco prima stava Louis e Harry gli avvolge le spalle magre con il suo giaccone.
“Ehi, ho portato il pranzo.” Tra le mani tiene una busta con due pizze e del cibo d’asporto cinese. Lo sguardo riconoscente che Louis gli rivolge fa stringere lo stomaco a Harry, ma nessuno dei due ragazzi dice una parola, come da accordo. Mangiano tranquilli, Harry che gli infila gamberetti fritti tra le labbra e Louis che gli passa spicchi di pizza. Le loro risate riempiono la stanza vuota.
Quando Louis si sente sazio, si lascia andare indietro fino a stendersi sulle coperte, subito seguito da Harry, le loro teste vicine che quasi si sfiorano. Harry gli accarezza piano i capelli, districando dolcemente le ciocche e arricciandole sulle proprie dita. Louis chiude gli occhi e si lascia coccolare, finché il suo respiro si fa lento e regolare.
Harry se lo tira contro, stringendoselo al petto da sotto il giaccone e gli posa degli leggeri baci nel pezzetto di pelle dietro l’orecchio, stando ben attento a non svegliarlo.
Nonostante potrebbe avere tutto ciò che desidera, dalle cose materiali, all’attenzione delle persone, tutto ciò di cui veramente gli importa è lì, tra le sue braccia, fragile e forte come nessuna persona mai ha incontrato prima nella vita. E per quanto tante volte la condizione di Louis lo spaventi e lo abbia più volte spinto a cercare di portare il ragazzo con sé, sa che Louis ha bisogno del suo tempo e dei suoi spazi. Harry non vuole sembrare egoista, ma preferisce un vecchio magazzino abbandonato alla vastità del mondo al di fuori di quelle mura, se serve a proteggere Louis. Non sono il posto ne la condizione, ma la persona ad essere speciale.
Si accorge di essersi addormentato quando apre gli occhi e fuori si è fatto più buio. Se ne sta immobile per un po’, mentre gli ultimi residui di sonno lo abbandonano, poi allunga una mano a cercare Louis, trovando il posto accanto a sé ancora caldo, ma vuoto. Volta di scatto la testa, un pensiero terribile che gli sfiora la mente, ma si rilassa subito quando si specchia negli occhi del ragazzo. È seduto a gambe incrociate sul materasso, una coperta avvolta attorno alle spalle e lo sta fissando.
“Ho trovato un vecchio giornale qui fuori. L’hanno fatto ancora”. C’è una nota di accusa nella sua voce, e Harry storce la bocca perché non suona bene su di lui. Allunga una mano fuori dal giaccone e la posa sul ginocchio di Louis, che al tocco addolcisce un po’ lo sguardo.
"Perché lasci che ti gettino costantemente fango addosso? Sei una bella persona, Haz. Forse… forse dovresti lasciare che vedano tutto questo.” È la prima volta che Louis accenna alla cosa, da quando la loro storia è cominciata e, per un attimo, Harry è sorpreso. Poi però scuote la testa e lo avvicina di nuovo a lui.
Non può farlo. Gettare in pasto ai giornali, al mondo intero, loro. Louis sarebbe solo un senzatetto e Harry la pop star che l'ha salvato. Nessuno saprebbe che a essere salvato, in realtà, è stato Harry grazie alla semplicità di Louis, alle sue risate contagiose, e a un vecchio pallone da calcio a cui manca qualche pezzo di cuoio con il quale ogni tanto gli insegna a palleggiare.
"Perché lo rovinerebbero."
Louis ha lo sguardo fisso su di lui, le fronti che si toccano e Harry può vedere quanto limpidi sono i suoi occhi.
"Non posso permettere che sminuiscano l'unica cosa bella che ho" gli dice mentre avvicina le labbra alle sue, baciandole piano, le mani saldamente intrecciate tra loro.
Lui, che da quando ha cominciato la sua carriera, ha sempre dovuto dare qualcosa agli altri - una canzone da poter cantare, uno scoop di cui parlare - finalmente ha trovato una persona a cui basta solo il suo amore.



   
 
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