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Autore: Molecola    26/01/2014    1 recensioni
l'odore di disinfettante dell'ospedale è denso, ma a me piace, sa di pulito. non so che fine farò. starò bene probabilmente ma se cosi non fosse quale sarebbe il mio più grande rimorso? Joy mi sorride aiutandomi a sistemare la flebo. come si fa? come si fa a sopravvivere a tutto questo?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi sono sempre chiesta come fosse possibile che persone che pensavamo di conoscere cosi bene poi si rivelassero  solo ombre delle persone che abbiamo conosciuto. Ci avete mai fatto caso? Quante volte proprio chi ci ha detto che sarebbe stato sempre al nostro fianco è andato via e invece chi in silenzio ci fissava è restato? Il letto dell’ospedale è scomodo, l’ago della flebo nel mio braccio brucia, mi piacciono gli ospedali, volevo fare il medico. Nessun posto mi sembrava adatto come questo per passarci la giornata. Ma quello sarebbe stato un lavoro, la sera poi sarei tornata a casa, ma ora quanto pare una casa non l’avevo più.
  • Non è venuta nemmeno oggi?- mi schernisce la ragazza ricoverata nel letto accanto al mio
  • No..-
  • Rassegnati, non verrà-
  • Non sa che sono qui-
  • Ah no? Ma ti prego! Vittimista come sei appena ti hanno ricoverato glielo hai detto- mi ammutolisco, se fossimo in condizioni normali le risponderei male, ma non mi sembra il caso. Carolina ha un tumore al cervello che le fa dire tutto quello che le passa per la testa e molto probabilmente ha ragione in ogni caso.
  • Beh comunque secondo me è decisamente meglio- la guardo confusa
  • Cioè?-
  • Nel momento del bisogno rimane solo chi ci tiene davvero, la gente davanti alle difficoltà scappa, sceglie quello che è più semplice, sceglie ciò che la fa stare bene non ciò che ama. Morale? Si sempre allegra, non ti ammalare mai e si sempre perfetta, cosi ti ameranno tutti-
  • Non sarebbe amore..-
  • Beh nemmeno il suo se ti lascia qui in questo posto da sola-
  • Forse lo sa che non sono da sola-
  • Ma per favore! Se io amassi una persona come lei ha decantato di amare te mi farei l’oceano a nuoto per  essere qui. Che poi non capisco, aspetti questa ragazza ma stai con occhioni azzurri-
  • È complicato-
  • Bah se io avessi una ragazza che ogni giorno è qui, che mi sta vicino,che mi pettina i capelli, mi legge un libro prima di dormire, che mi porta la mia cioccolata preferita, che mi canticchia Ligabue anche se lo odia non penserei a una probabile stronza che se io schiattassi ci berrebbe su una birra e se ne fotterebbe-
  • Non credo che non se ne fotterebbe niente-
  • Ah si?-
  • Credo che sia preoccupata..-
  • Tu la vedi qui?io no!che poi, io ho visto come guardi joy! Secondo me è Joy che ami non quella li che non si è nemmeno degnata di chiederti come stai! Sei davvero cosi sicura di amare la “stronza”- bella domanda? Sono sicura di amarla? O è solo una convulsa illusione, un morboso attaccamento al suo ricordo, una distorsione di quello che è. E se io non fossi stata innamorata di lei ma solo di quella che pensavo fosse. Se la persona che ho visto negli ultimi tempi fosse la vera lei io non potrei mai provare amore. Non potrei amare il suo egoismo, il suo essere cosi vuota..
  • Non lo so..-
  • Cosa ami di lei?-
  • Non lo so…forse come mi guardava..-
  • Stai scherzando?? Le persone non sia amano per come si comportano con noi! Quindi che fai se un serial killer ti regala dei fiori lo ami perché con te è buono?-
  • Letizia non è un serial killer-
  • Era un esempio-
  • L’amavo! Di questo ne sono sicura, avrei dato la vita per lei! e lei amava me-
  • Minchiate, non dimentichiamo mai le persone che abbiamo amato. Le cerchiamo prima che sia troppo tardi tipo ora-
  • Come fai a essere cosi cinica?e comunque io non sto morendo come…- mi blocco
  • Come..me?- abbasso lo sguardo
  • Oh andiamo non fare la buona di sto cazzo. Si, sto morendo, lo sappiamo entrambe e proprio perché sono in questa merda di situazione che i tuoi problemi mi sembrano stupidi! Insomma ami Joy e lei ama te e tu stai qui a rimurginare su questa tipa che magari si sta pure per sposare! No, non stai morendo ma sei in luogo che puzza di morte ovunque e ancora devi capire cosa è importante e cosa no? Vorrei essere più poetica e più smielata, essere la dolce compagna di stanza che ti ascolta mentre ti danni la vita per un amore che ormai è finito per sempre ma scusami se ora come ora preferisco guardare uno stupido film e non pensare che molto probabilmente io per queste cazzate non potrò più dannarmi- il silenzio ci cade addosso leggero
  • Carolina?-
  • Che c’è’?-
  • Hai paura?- silenzio – di morire intendo-
  • Lo avevo capito! Si, ho paura!-
  • C’è sempre un’altra opzione-
  • Non mi farò aprire il cervello in due!-
  • Potrebbe salvarti..-
  • Non credo..-
  • Ma Giuseppe ha detto..-
  • Giuseppe?- scoppia a ridere – tu lo vedi?no, non c’è! Sono tutti bravi a parlare ma appena sentono puzza di morto scappano-
  • Sei tu che l’hai mandato via, magari è qui fuori ogni giorno..-
  • Ma la vuoi smettere?.
  • Di fare che?-
  • Non siamo in una fottuta puntata di Grey’s Anatomy, dove l’amore è per sempre, la gente si cornifica e poi fa pace ed esiste il destino. Questa è la vita vera! La gente muore e le persone si trovano le situazioni più semplici-
  • Ti prego..-
  • Cosa?-
  • Fatti operare!-
  • No!-
  • Ti prego!-
  • Stà zitta e fammi vedere la televisione!-




Sono fuori nel giardino dell’ospedale con addosso un enorme coperta di lana, Joy mi sta parlando di come è andata la mostra! È una pittrice e molto probabilmente la persona più acculturata che conosca. Ci siamo incontrate la prima volta alla proiezione del film. “la vita di Adele”! ci ero andata con l’arci e tra le ragazze che si erano accodate c’era questa ragazza dagli occhi di un azzurro fortissimo, la pelle pallida e il giubbino stretto nero che le fasciava un corpo morbido ma sodo. Ricordo ogni singola parola che ci scambiammo dopo il film
  • Cioè daiiii le infila una mano sotto la gonna li al bar davanti a tutti e poi le dice: ah no guarda, mi farai sempre tenerezza ma non ti amo- ironizzai con le altre
  • Beh infatti quello era sesso, l’amore è diverso- la sua voce calma e pacata mi raggiunse
  • Oh su quello non può essere solo sesso, le si leggeva negli occhi che l’amava ancora. L’ha lasciata per mettersi con una del suo stesso ambiente con gli stessi interessi e con le stesse menature da finta intellettuale, ha scelto la strada più semplice-
  • Finta intellettuale?-
  • Si,secondo Emma è una finta intellettuale! Tratta Adele come se fosse un ignorante, si atteggia come un Dio solo perché conosce Klimt, sto cazzo, alle scuole superiori tutti lo hanno studiato Klimt-
  • Nervosetta?-
  • No non si tratta di questo-
  • Mollata da poco-
  • Anche se fosse che ci azzecca con la situazione?- mi guardò e mi sorrise divertita
  • Andiamoci a mangiare un panino al mc donalds va!-
  • Sono vegetariana!-
  • Tutte tu le disgrazie eh?-
  • Che vorresti dire?-
  • Che l’essere umano è nato per essere onnivoro-
  • Mi sembra di sentir parlare il mio migliore amico-
  • Ha ragione! La carne ti fa bene!-
  • Apprezzo il pensiero ma davvero sto bene cosi grazie- presi la bici e feci per salirci
  • Ehi, aspetta non ci siamo nemmeno presentate.. io sono Joy-
  • Ciao Joy, io sono Ginger!-
  • Ginger?-
  • È un soprannome, dicono che assomiglio a una tipa di un film che si chiama cosi-
  • E un nome vero non lo hai?-
  • Mi chiamano tutti cosi! E poi a questo punto anche Joy non è un nome vero!-
  • Touche! Piacere io sono gioia!-
  • È una gioia conoscerti-
  • Non hai davvero fatto questa battuta, vero?-
  • Mi sa proprio di si! Piacere Giorgia! Ma davvero chiamami Ginger!- Sali in bici e andai via. La rividi  innumerevoli volte, in innumerevoli situazioni, giocava nella squadra di calcetto di una mia amica. Mi faceva ridere, mi faceva respirare. Quando ti spezzano il cuore non riesci a respirare, muovi la cassa toracica, il diaframma, è tutto un movimento caotico che urta e solleva il cuore e quando è a frantumi fa male perfino soffiarci sopra. Faceva male, parlare con lei, scherzarci, andarci a fare un giro le domeniche pomeriggio faceva dannatamente male. Quale persona in fase di guarigione  deciderebbe ti farsi un altro taglio quando quello precedente sanguina ancora?
  • E quindi non vi vedete più?- mi chiese un giorno Joy parlando di Letizia
  • No..-
  • La ami ancora?-
  • Non lo so-
  • L’hai mai amata?-
  • Si-
  • Quanto?-
  • Che domanda è? Vuoi che ti allarghi le braccia?-
  • Quanto l’hai amata?-
  • Tanto-
  • Tanto quanto basta o tanto?-
  • Ma che significa? Amore è amore-
  • È qui che ti sbagli. Puoi amare qualcuno ma non amarlo abbastanza, abbastanza da accettare le sue stranezze, i suoi problemi-
  • L’amavo tanto quanto basta-
  • E lei?-
  • La vedi?-
  • No-
  • Ecco!-
  • Sei arrabbiata con lei?-
  • No, non le faccio una colpa, nella vita ci vuole coraggio e non tutti lo hanno-
  • Pensi che fosse una codarda?-
  • No, penso che semplicemente per lei io non ne valessi la pena-
  • Per me la vali..-
  • Cosa?- mi voltai di scatto
  • Per me vali la pena!so che non ti sono indifferente, lo vedo da come ridi con me. i tuoi occhi sono cambiati, sono sei più afflitta, ma hai una paura,hai paura che se finalmente con me fossi felice non avresti più motivi per piangerti addosso - mi afferrò e mi bacio. Fece male. Un male da morire, era come se qualcuno avesse versato addosso al mio corpo bruciato e graffiato un quintale di sale. Mentre il cuore veniva trafitto da mille aghi e mi obbligava ormai infatuata a non staccarmi da Joy pensai a una frase di Grey’s Anatomy: “questo non è il dolore della morte, è il dolore della vittoria”!




Pioveva, pioveva cosi forte che Joy era totalmente esaurita, odiava guidare con la pioggia
  • Che cazzo, non si vede niente!-
  • Dai su, calmati! Di li,gira di li- stavamo insieme da mesi ormai. Avevo scordato Letizia? No! Amavo letizia? Non lo so! Volevo stare con Joy? Si, terribilmente!
  • Ma dove è sto ospedale?ah eccolo! Allora io parcheggio, tu entra cosi c’è meno fila per la tac-
  • Ok, amore!-
  • Adoro-
  • Cosa?-
  • Quando mi chiami amore-
  • Svenevole!-
  • Ah si eh? La prossima volta che mi mandi dei cuoricini ti dirò la stessa cosa- scoppiai a ridere e usci dalla macchina. Era una visita di controllo. Ogni tanto la milza mi faceva strani scherzi cosi per sicurezza ero stata mandata li. Joy ci mise una vita a trovare parcheggio, quando usci dallo stanzino delle visite lei era li con i capelli bagnati sugli occhi e un sorriso che adoravo. Un sorriso che le si cancello subito dal volto quando lesse i risultati. Non pianse. I miei occhi erano una diga pronta a cedere, sapeva che se per caso avesse pianto io non avrei più smesso.




Joy mi sistema la copertina addosso,mi ha portato un panino vegetariano, la guardo, che sia questo l’amore? Sono stata cosi tanto abituata a vederlo come due chiacchiere la telefono e qualche cuoricino su skipe che non  riesco a catalogare i sentimenti che ha lei per me. ogni giorno è qui, si prende cura di me, nei momenti critici mi ha perfino lavata e vestita. Non è scappata..mai, nemmeno un attimo di tentennamento. Non mi ha mai detto ti amo. Che strano…persone che mi avevano decantato il mondo sono state capaci solo di una letterina piena di parole vuote e lei che non esprime mai nessun sentimento è qui ferma impassibile da mesi… quanto diciamo con facilità la parola amore. Ci bastano due conversazione su face book e una passeggiata di un ora per dire di aver trovato la persona della nostra vita, siamo cosi stupidi, cosi vuoti. È davvero a questo che siamo arrivati? A vedere amore dove non c’è ed a non riconoscerlo poi quando ci prende a sberle? Come ho potuto credere a parole vuote e non ai gesti di Joy
  • Ti amo- le dico di un fiato – no, non comincerò a dire che amo i tuoi occhioni, le tue mani, il fatto che tu sappia farmi ridere anche mentre ho un tubo in gola, dirò invece che amo il fatto che c’eri mentre mi infilzavano le braccia, ti dirò che se tu fossi nella mia situazione io farei le stesse cose. Non ti dirò che non ho amato letizia o Simona, perché le ho amate, però non importa se loro mi abbiano amato abbastanza quando basta come dici tu e sai che c’è? Che non importa nemmeno il fatto che io le abbia amate come non ci fosse un domani, conta il fatto che ora sono qui e che se questo fosse l’ultimo giorno di vita io sarei felice di passarlo qui in questo giardino con te. Conta il fatto che se morissi, è il colore dei tuoi occhi l’ultima immagine che vorrei avere. nella vita bisogna sempre rischiare e non importa se andrà male,  tutte le cose che ci sono successe servono a farci diventare quello che siamo. Si penso ancora a volte a lei ma se mi chiedessero con chi è che voglio svegliarmi, con chi è che voglio vedere l’irlanda bevendo birra io direi te. Io sceglierei sempre te-
  • E se lei tornasse?-
  • Non lo farà-
  • E se lo facesse?-
  • Io sceglierei te in qualunque caso, in qualunque situazione, sceglierei te anche se tutto il mondo mi dicesse di non farlo, scegliere te anche se volesse dire lasciare tutto. sai cosa dice il mio migliore amico? Che prima o poi si decide di lasciare ciò che ci fa male e scegliere se stessi, ecco io scegliendo me sto scegliendo te!-
  • Ho detto “ti amo” a delle persone senza provarlo-
  • Ok..che centra ora questo?-
  • Ho usato una parola che non conoscevo per esprimere cose che non corrispondevano
  • Io ti faccio un discorso serio e tu te ne esci cosi?-
  • No..non capisci. Non posso dirti ti amo-
  • Non mi ami?-
  • Si, certo. Ma non avrebbe senso dirtelo, perderebbe di valore perché è una frase che ho usato e riusato-
  • E quindi?-
  • E quindi preferisco dirti che se Letizia fosse tornata e tu avessi scelto lei, io ti avrei lasciato andare senza dire una parola-
  • Perché non ero abbastanza importante?-
  • Perché saresti stata felice. Dalla prima volta che ti ho visto mi veniva naturale cercare in tutti i modi di farti ridere, man mano è diventato uno scopo primario, tu ridevi, eri felice e io stavo bene! Se stare con lei era quello che volevi io non ti avrei mai fermato. Non ti dirò ti amo ma ti dirò che tutte le volte che ti ficcano un ago nella pelle io vorrei essere li al posto tuo, preferisco dirti che non capiterà mai che tu abbia bisogno di me e che io non ci sia e tra il dirtelo e farmi trovare vicino a te quando apri gli occhi preferisco la seconda. Preferisco dirti:”ti sento”! perché è cosi, sento il tuo profumo ovunque, sui maglioni appena lavati, in aula studio, quando leggo un libro nuovo, ti sento e ti vedo ovunque,nelle ossa, nel cuore, nelle vene-
  • Ti sento anche io..- le sorrido spontanea, un colpo di tosse mi scuote
  • Su forza, entriamo dentro, che fa freddo- mi abbraccia forte, posso sentire il suo profumo



Entro in camera, Joy è andata a prendersi delle patatine alla macchinetta, non vedo l’ora di dire  Caroline che finalmente ho capito, che aveva ragione lei, che la vita è troppo corta per vivere nel passato, per dirle che ho visto Giuseppe seduto sulla panchina sotto alla nostra finestra, per dirle che molto probabilmente è venuto tutti i giorni, per dirle che deve farsi operare che c’è ancora speranza, per dirle di lottare, che non è da sola. Per dirle che le voglio bene anche se spesso è tagliente quasi cattiva, che le voglio bene con tutte le sue fisse perché è cosi che si vuole bene a qualcuno. Per dirle che aveva ragione. Per dirle che è vero: chi ama resta! Ma il suo letto è vuoto. Non è come al solito, non è come quando si alza per andare a fare un giro , la carrozzina è li, vicino al letto, il lenzuolo è macchiato di sangue. Ornella, l’infermiera che più preferisco entra in camera e mi guarda scioccata
  • Ginger..-
  • Dove è Carolina?-
  • Ecco..è in sala operatoria-
  • Ha deciso di operarsi?- sorrido
  • No Ginger..-
  • Ma allora che è successo..-
  • Il cuore non ha retto a tutti quei farmaci, il dottor Murazzi sta cercando di salvare le pareti..- mi siedo pacatamente cercando di fare mente locale
  • Si salverà?-
  • Il sangue non ha affluito al cervello per molto tempo, se anche dovesse farcela non potrà camminare ne muoversi ne respirare da sola-
  • Ma vivrà?-
  • No…-
  • Ma hai detto..-
  • Ha firmato il modulo contro l’accanimento terapeutico, non vuole essere mantenuta dalle macchine-
  • No, non è vero! Carolina non lo avrebbe mai firmato- Ornella abbassa lo sguardo ed esce dalla camera. Ecco cosa vale davvero.. Dovevo trovare il suo letto vuoto per capirlo. Dovevo non sentire più la sua voce per accettare il fatto che l’unica cosa che conta è il presente, che va vissuto perché non si potrà più fare un secondo giro sulla giostra, io l’ho capito ma lei..lei non c’è più. È ingiusto, non saprà mai che Giuseppe l’amava ed era qui fuori, non saprà mai che io le volevo bene, non mangerai mai più di nuovo il budino al pistacchio,non la sentirò più inveire contro il telegiornale, guardare film sdolcinati fingendo di non piangere. Lei non c’è più e un letto vuoto è un simbolo abbastanza straziante.



È passata una settimana da quando Carolina è morta. La sua mancanza è infima, si fa sentire nei momenti di calma, quando sto per prendere il sonno o quando il silenzio è denso. Non scorderò mai il tatuaggio sul suo braccio: “Carpe Diem”! già..cogli l’attimo..lo farò..lo farò per lei, lo farò per me. lo farò perché ho bisogno di respirare e beh il passato è abbastanza asfissiate. Siate forti, siate coraggiosi, mettete da parte il passato, fate in modo che vi sia di aiuto ma che non vi condizioni mai. Joy mi prende la mano, le sorrido pacata,tra meno di un ora entrerò in sala operatoria, sorrido, andrà tutto bene. Lo se lo so.
  
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