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Autore: CrazyFantasyWriter    26/01/2014    6 recensioni
Tutti conoscono la storia di Harry, Ron ed Hermione, ma non tutti sanno la storia dei Malandrini, di Lily, di Frank, di Alice e di tutti gli altri ragazzi che hanno dovuto affrontare per la prima volta nella loro vita un grosso pericolo.
Ci sarà tanto amore e tanto romanticismo, ma anche tanta azione e soprattutto moltissima magia, il tutto concentrato nell'ultimo anno a Hogwarts.
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Dal testo:
James asciugò le lacrime dal viso della ragazza e disse:
“Così sei ancora più bella”
Poi si avvicinò a lei e la fissò nei bellissimi occhi verdi. Anche Lily guardò negli occhi James e in quel momento non vide il solito ragazzo arrogante, ma un bel ragazzo che aveva amato anche quando insieme ai suoi amici aveva fatto le cose più impensabili.
[ ]
“Sono venuto a parlarvi di una cosa piuttosto delicata” esordì il preside, [ ] “Si tratta della profezia di cui vi ho scritto nella lettera"
[ ]
“Per la barba di Merlino... Io testimone di nozze!”
[ ]
Lily sorrise e si passò una mano sul ventre.
“Harry, andrà tutto bene”
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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NOTA: Ciao a tutti i lettori di questa ff per l'ultima volta :( Sono agitatissima, insomma, è l'ultimo capitolo! Si chiariranno molte cose anche se è un finale freddo e "leggermente aperto" dico leggermente perchè sarebbe aperto se nessuno avesse letto i romanzi della Rowling. So che probabilmente non farò piangere nessuno con questo capitolo ed era esattamente quello che volevo fare. Non voglio stufarvi o farvi consumare una confezione di fazzoletti essendo drammatica, voglio solo trasmettervi i sentimenti di due personaggi secondari che hanno scoperto la morte di Lily e James quasi nello stesso momento.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportata e sopportata fino ad adesso. Ringrazio un mio amico che è tale e quale a James come carattere, quindi per me non è stato difficile immaginarmi le discussioni che Ramoso aveva con Lily e nemmeno il suo comportamento verso il mondo che lo circondava. Ringrazio quelli che hanno recensito, commentato, messo la storia nelle categorie, detto che passavano a dare un occhiata e poi non sono passati... si, ringrazio anche voi, perché il fatto di trovare sempre qualcuno a dirmi : "Hei, bella questa storia!" mi ha fatto dimenticare di quelli che hanno promesso di leggere,  ringrazio anche i lettori silenziosi, perché quei numerini nella casella delle visualizzazioni sono dovuti solo a voi <3

Ormai sapete che questa è la ff che ho più a cuore in assoluto, nemmeno il "Settimo anno", che è la prima che ho scritto, mi è piaciuta così tanto, quindi spero di avervi trasmesso quello che provavo io scrivendo e di non avervi mai delusi.

Adesso la smetto con le blaterazioni da scrittrice pazza e vi lascio alla lettura ricordandovi che se vi fa piacere ho in corso: "Harry Potter e tutta unìaltra avventura" e "L'altra faccia della medaglia"
Kisses!!!

Capitolo 36- Epilogo

Severus Piton raggiunse Godric's Hallow, non poteva credere che Lily, la sua Lily fosse morta.

Spalancò la porta di casa Potter e entrò, vide il corpo del mago che lo aveva umiliato per anni e capì che a Lily era toccata la stessa sorte.

Corse al piano di sopra, piangendo. Gli girava la testa, era stato un codardo, uno stupido. Lui sapeva che quella feccia di Minus li aveva traditi, lo sapeva, ma l'orgoglio aveva preso il sopravvento e non era riuscito a dirlo a Silente.

Aprì la porta della camera e vide la donna che amava con tutto sé stesso a terra, morta.

Si dovette appoggiare ad una parete per non svenire.

“No, Lily, no...” mormorò, poi si trascinò fino al suo corpo e la prese fra le braccia, come lei non gli aveva mai permesso di fare.

La strinse al suo petto pensando solo a quanto era stato egoista e idiota a stare dalla parte del suo assassino. Ma adesso le cose erano cambiate, il Signore Oscuro era scomparso nel nulla, era stato sconfitto.

Le lacrime cominciarono a rigargli il viso e i singhiozzi scossero il suo corpo più volte.

“Ti amo, Lily... Ti amo” disse stringendola forte, annusando il profumo dolce dei suoi capelli, sfregando con il proprio viso quello candido della donna che amava.

“Perché non mi hai mai amato, perché?” gridò e ricominciò a piangere, incapace di allontanarsi da quel corpo così perfetto, con le curve al posto giusto, con le lentiggini un po' ovunque, con quegli occhi verdi, stupendi. Quegli occhi che adorava più di qualunque cosa.

Un altro pianto si mescolò al suo.

Severus si voltò e vide che il figlio di Lily era ancora vivo, Silente gli aveva detto la verità.

Lo osservò per qualche istante. Sulla fronte aveva una saetta rossa, probabilmente dovuta all'impatto con Lord Voldemort. Somigliava spaventosamente al padre, nonostante fosse ancora così piccolo, ma aveva gli occhi di Lily.

Gli occhi verdi che non avrebbe mai dimenticato.

* * *

Sirius era nella casa che gli aveva lasciato il suo vecchio zio. Era un po' che faceva avanti e indietro per il corridoio, era arrivato anche a lui il messaggio da Silente, non poteva stare tranquillo dopo aver letto quelle parole.

Alla fine si decise. Prese dall'attaccapanni il mantello e uscì di casa.

Osservò il cielo, stava albeggiando, ma si poteva ancora vedere la luna piena di quella notte, era meglio lasciare Remus tranquillo.

Pensò alla casa dove viveva Peter e si smaterializzò.

Riapparse davanti ad un imponente cancello. Era socchiuso, così lo aprì ed entrò. Raggiunse la porta d'ingresso e batté tre volte con il battente in metallo dorato.

Nessuno rispose, così bussò ancora.

Per la seconda volta non ricevette risposta.

Prese la bacchetta e la puntò contro la serratura:

“Alohmora”

La porta si aprì e Sirius poté entrare.

“Peter!” esclamò rimanendo nell'ingresso, “Sono io, Felpato”

Era tutto buio tranne la cucina.

C'era qualcosa che non andava.

Sirius si tolse il mantello e lo gettò a terra, poi andò fino alla stanza illuminata.

Sembrava tutto in ordine... nessun segno di lotta. I piatti erano perfettamente impilati nella credenza e una bottiglia di Idromele Barricato era poggiata sul bordo del lavandino.

Sirius fece per avvicinarsi, ma un bicchiere rotto lo ostacolò. Il mago abbassò lo sguardo, c'erano tutti i pezzi di vetro sparpagliati sul tappetino sotto il lavandino, si inchinò e ne afferrò uno in mano, lo annusò: era stato usato.

Poi qualcos'altro catturò la sua attenzione. Lì, vicino ai cocci, c'era qualcosa di vermiglio. Sembrava... si, somigliava proprio ad un dito. Non senza ribrezzo Sirius lo sfiorò con la mano, era un dito vero. Un dito tranciato di netto dalla mano di Peter.

Svelto, scappo' dalla casa, diretto da James. Forse lui si era salvato, forse lui era ancora vivo, gli avrebbe raccontato di Peter e avrebbe messo al riparo lui, Lily e il suo figlioccio, Harry.

La scena che si parò davanti hai suoi occhi quando comparve davanti a casa Potter gli stinse il cuore bloccandogli l'aria nei polmoni.

La porta era stata sfondata, c'erano dei pezzi di stipite che bloccavano l'entrata, Sirius li vide.

Attraversò il vialetto e li raggiunse. Con un gesto della bacchetta spostò le macerie ed entrò. James era lì, steso a terra.

Fu allora che Sirius capì. Si chinò vicino al suo migliore amico e brucianti lacrime di rabbia gli solcarono il viso.

Era tutta colpa sua. Sapeva che Peter nascondeva qualcosa, eppure era stato lui a suggerire a Lily e James di farlo diventare il loro Custode Segreto. Era stato un errore imperdonabile.

Sfiorò con una mano tremante i capelli di James. Quei capelli che non aveva mai visto in ordine.

“E' stato Peter. Jamie, non ci dovevamo fidare di lui, perdonami...” sussurrò piangendo. Una fitta lo trapassò all'altezza del cuore. Perché doveva stare così male per colpa degli altri perché... Perché l'unica persona che avrebbe mai risposto al nome di "famiglia" l'aveva abbandonato per sempre...

Tirò un respiro profondo e strinse a pugno la mano con cui aveva accarezzato l'amico.

“Ti prometto che lo ucciderò. Farò di tutto per ucciderlo” detto ciò uscì dall'abitazione, senza curarsi di andare a vedere Lily, sarebbe stato solo più difficile. Era lei ad aver visto il suo lato più sensibile e in quel momento non poteva permettersi debolezze.

Si sfregò furiosamente il volto, prima che l'aria autunnale potesse congelargli le lacrime sulle guance.

Deciso, ritornò alla casa di Peter e lo vide.

Piccolo, insignificante, stupido...

Un topo, ecco cos'era sempre stato...

Furibondo si lanciò su di lui.

Marlene era stata uccisa, così come: James, Lily e molto probabilmente anche Harry, che erano morti per colpa di Peter.

Doveva vendicarli. Ormai non aveva più nulla da perdere.
 

  
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