Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: PerNarnia99_    26/01/2014    3 recensioni
I quattro Pevensie sono re e regine di Narnia da dieci anni ormai, Jadis è stata sconfitta anni or sono, Aslan non si vede dall'ultima battaglia.
Ora, però, per i quattro fratelli che hanno regnato su Narnia con saggezza, valore e bravura, è tempo di fare i conti con sentimenti mai provati e riprendere le armi per prepararsi ad una nuova guerra.
-Dal testo-
"Non è forse vero quello che ti sto dicendo?" gli chiese puntando i suoi occhi limpidi ed ora oscurati da lacrime su quelli del fratello
"Aslan approverebbe comunque" borbottò l'altro
"Qui non si parla di Aslan, si parla dei nostri stessi fratelli" e una lacrima sfuggì al controllo di quegl'occhi pronti a piangere da un momento all'altro
"Non ti lascerò andare, mi costasse anche il trono" concluse con un tono che non ammetteva repliche afferrando l'altra per i fianchi e affondando il viso nell'incavo di quel collo marmoreo, liscio e dannatamente seducente
[Peter/Susan] [Edmund/Lucy] [Incest!]
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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Re Edmund il Giusto, scrutava assorto l’orizzonte e il sole che piano piano andava a spegnersi sempre di più. Appoggiato al balcone della sua grande stanza, nel cuore del Giusto aleggiava una sconfinata tristezza: il regno di Partisien aveva dichiarato guerra proprio quella mattina a Narnia. Peter era sbiancato in viso quando due messaggeri di quel regno lo avevano informato, ma non aveva minimamente accennato al voler sapere il motivo. Così, Edmund, che pensava non ci sarebbero state più guerre a Narnia, si era ritrovato a rispolverare la vecchia armatura con il leone dorato in bella vista. Odiava la guerra, l’aveva odiata dieci anni prima quando vedeva la faccia sofferente di tutti i suoi soldati mentre venivano trafitti, uccisi, feriti, gli occhi iniettati di sangue dei nemici, il grido agghiacciante di Peter quando era stato ferito, e si ricordava anche di come lui stesse per morire se non fosse stato per Lucy. Sorrise un po’ amaramente, Lucy in quella guerra aveva salvato così tante vite, mentre lui, che ne era stato l’artefice, aveva portato in guerra troppi soldati che non fecero mai ritorno a casa. Un leggero bussare lo fece sussultare e subito dopo la figura di sua sorella Susan comparve raggiante e fiera come sempre.
“Mi dispiace disturbarti, Edmund” disse raggiungendo l’altro e osservando insieme a lui lo spettacolo infinito davanti ai loro occhi
“Volevi qualcosa?” ruppe il ghiaccio il ragazzo
“In realtà, volevo che tu potessi venire a conoscenza della ragion per cui siamo in guerra con Partisien” sussurrò, ma quel sussurro gli provocò sorpresa: perché sua sorella sapeva e lui no? La esortò a proseguire
“Il re di Partisien mi voleva come sua sposa, ma Peter non ha dato la sua benedizione” disse la donna con un’espressione infelice dipinta su quegli occhi azzurri come il cielo limpido d’estate
“E perché no? Peter sa quanto ci servano alleati, e Partisien potrebbe esserlo” d’un tratto il re capì perché il Magnifico quella mattina non abbia voluto sapere il motivo della dichiarazione di guerra, perché lui già sapeva
“Edmund..” ma non terminò perché scoppiò in lacrime abbracciando il fratello che la tenne stretta a lui senza lasciarla. La regina si diede un contegno asciugandosi le lacrime e staccandosi da quell’abbraccio così spontaneo, così giusto. “io ho pregato Peter di non darmi in sposa, io sono la causa di tutto questo, ma, cerca di capirmi, sposarmi avrebbe significato lasciare Narnia, e lasciare voi, come avrei fatto? Io non volevo la guerra Ed, non la volevo sul serio” concluse con la voce scossa dai singhiozzi, ma Edmund non avrebbe mai potuto accusarla di aver fatto quella scelta, perché le sembrò di aver davanti a sé la ragazza che lo aveva cresciuto e che ad ogni lite con Peter lo abbracciava, ora era cresciuta, erano cresciuti, ma Susan non era condannabile ad avere la colpa della guerra che stava per scoppiare.
“Sue, lo so che non volevi la guerra, ma si risolverà tutto, te lo prometto” le sorrise e lei, un po’ più serena uscì dalla sua stanza e raggiunse lo studio di Peter che era con la testa china fra scartoffie e mappe geografiche e probabilmente neanche si sarebbe accorto di Susan se lei non si fosse seduta di fronte a lui muovendo la sedia
“Oh, mi hai fatto spaventare” disse con occhi stanchi il re
“Pete, ho deciso, voglio sposare il re di Partisien. Non voglio una guerra a causa di un matrimonio” disse decisa con il cuore martoriato, ma il Magnifico sembrò avere un sussulto a quelle parole, come sbalordito
“Non se ne parla sorella, non ti avrei dato comunque in sposa ad un uomo di quel genere anche se tu avessi voluto, e poi, Partisien cercava solo il pretesto per far scoppiare una guerra”
“Sì ma forse se io mi sposassi con lui potrei almeno porre una tregua, Peter, Narnia è stata in pace per così tanto tempo, i soldati non sono pronti ad impugnare di nuovo le armi” continuò imperterrita, decisa a far ragionare il fratello

Nel frattempo, Edmund era nella stanza di Lucy, per darle la triste notizia di quella guerra, e la trovò seduta al suo scrittoio che scriveva una lettera con la sua calligrafia perfettamente lineare
“Lucy” la richiamò semplicemente, e quella alzò lo sguardo sorridendo al fratello “temo che per noi sia tempo di indossare di nuovo le armature e impugnare le spade” e il sorriso della Valorosa si spense di colpo
“Cosa? Una guerra?”
“Partisien ci ha dichiarato guerra proprio stamane, volevo essere io a comunicartelo” come lui stesso aveva già previsto, la sorella pianse, ma era comprensibile, era stata lei a scoprire Narnia in fondo
“Lucy, promettimi una cosa” le disse accogliendola fra le sue braccia e venendo a contatto con la sua pelle calda e liscia
“Cosa, fratello?” gli chiese smettendo di piangere ed alzando lo sguardo su quello del Giusto
“Tu non dovrai combattere questa guerra” lei si scostò violentemente da lui
“Non puoi chiedermi questo, sai che combatterò”
“Lucy non voglio che ti accada nulla” disse rigidamente Edmund ma li scosse la testa
“So cavarmela da sola Edmund” e con questa frase concluse il discorso, mentre lui si dirigeva fuori dalla stanza.

Qualche ora dopo, alla luce lunare che risplendeva in cielo ormai da ore, il re Supremo camminava per i corridoi ormai vuoti del castello, e fra tutte, si affacciò alla porta lasciata semichiusa della stanza della Dolce, che dormiva sonni agitati, ricoperta dai suoi candidi capelli sparsi qua e là sul cuscino bianco neve. La guardò per istanti che sembravano interminabili, poi richiusa la porta continuò la sua passeggiata, sussurrando amaramente “è ora di tornare a combattere”


Writer's corner :)
Bene bene bene! Buongiorno a tutti, o buonasera, dipende da quando leggerete ahaha
Allora, volevo ringraziare le 35 visite del prologo, per me è stupendo un inizio così, quindi davvero, grazie, spero che possiate continuare a leggere :)
Parliamo del capitolo, volevo chiarire due cose importanti:
-come avete letto nel prologo, i quattro Pevensie non hanno scordato la loro provenienza, come invece succede nel libro dato che non riconoscono più il lampione. Io ho preferito che loro ricordassero ancora, anche se non è così nella realtà.
-in secondo luogo, non farò parlare i personaggi come nel libro (scusate la ripetizione) quindi con parole del tipo 'sorella regina' oppure 'mi consenta, mio caro fratello re' ecco, chi ha letto il libro probabilmente ha capito a cosa mi riferisco, io odio i dialoghi in questo modo, perciò ho preferito usare un linguaggio colloquiale e con qualche accenno di queste espressione. Ma credo che il fatto del loro modo di parlare così scioltamente e informalmente derivi anche dal fatto che non hanno scordato le loro origini.
Per il resto, come vedete entrano in guerra con un regno di cui il nome è inventato da me, il motivo è anche spiegato, ma c'è qualcosa di più che da una maggiore spiegazione al comportamento di rifiuto da parte di Peter e Susan che vedrete fra qualche capitolo ;)
Che dirvi, spero che il capitolo vi piaccia, se avete qualche dubbio, qualche critica costruttiva, se la storia non vi piace o volete semplicemente farmi sapere cosa ne pensate, potete recensire o mandarmi un messaggio privato :))
Buona domenica a tutti voi <3
-Ica
  
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