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Autore: 1D voice    26/01/2014    5 recensioni
Il mio nome è Mariana Brook, ho 17 anni e vivo con Margaret, mia madre adottiva.
Avete mai sentito parlare della leggenda del filo rosso?? no?? be rimarrete sorpresi quando scoprirete cos'è capace di fare questo filo...buona lettura
trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Vk3Bd_h1oos
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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-Un’antica leggenda Giapponese narra che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona  a cui siamo destinati, il grande amore, l’anima gemella. Le anime unite dal filo rosso, sono destinate prima o poi ad incontrarsi. Potranno passare anni, decenni, ma prima o poi le circostanze ci condurranno a questa persona speciale: non si può sfuggire al destino. Neanche le grandi distanze temporali o spaziali potranno impedire alle due persone di incontrarsi. Il filo rosso non potrà essere tagliato o spezzato da nessuno: il legame che simboleggia è forte, e niente e nessuno potrà metterlo alla prova.-

-wow…dissi sbalordita.

Mi presento, sono Mariana Brook , una ragazza di 17 anni, spigliata, dolce e sognatrice, bassina, carnagione olivastra e lunghi capelli neri. Questa è una delle infinite leggende che mi racconta Margaret, mia madre adottiva. Margaret è una donna sulla 70 che ha viaggiato per il mondo sin da piccola. Non è mai stata sposata, non ha mai avuto figli e una volta terminate le sue tappe ha deciso di adottare me, e levarmi da quello che comunemente viene chiamato orfanotrofio ma che io chiamavo: inferno. Quando Margaret mi ha presa con se avevo 13 anni. Mi ha salvata e non mi ha mai fatto mancare nulla. È sempre disponibile e paziente con me. Non ho mai frequentato la scuola perché Margaret paga maestri privati per istruirmi .Abitiamo più o meno al centro di Londra in una grande e antica casa. Margaret è una di quelle donne benestanti, una di quelle donne sempre profumate e ben vestite. Porta i suoi capelli bianchi sempre ben raccolti e il suo viso porta i segni di una vita vissuta in pieno. Le unghia delle sue mani sono sempre smaltate di rosso e il sorriso sulle sue labbra è sempre presente. Quando sono giù di morale si siede sulla poltrona accanto al camino e comincia a narrare una leggenda. Io sistemo i cuscini per terra e con le gambe incrociate e la testa poggiata sulle mani e comincio ad ascoltarla. Oggi è un giorno di questi, il mio morale è un po’ a terra, dalla mia camera vedo di continuo coppiette innamorate così ho chiesto a Margaret quando e se avrei mai incontrato l’amore della mia vita, lei in tutta risposta ha cominciato a parlare appunto del “filo rosso”.

-credo sia la leggenda più bella che abbia mai sentito

-sapevo ti sarebbe piaciuta, non scoraggiarti piccola mia, li fuori c’è un bel giovanotto che aspetta solo te.

-non ne sarei così sicura…dissi abbassando la testa.

-Mar guardami. Disse con voce calma chiamandomi con il mio soprannome.- Niente e nessuno potrà mai spezzare il filo rosso, ricordalo.

-grazie…dissi alzandomi per poi abbracciarla.- vado di sopra, notte Margaret e sogni d’oro.

Erano le 21.00 arrivata quest’ora correvo di sopra , mi poggiavo sulla ringhiera del grande balcone e…
-1 2 3 una luce, 1 2 3 due luci, 1 2 3 tre luci… amavo contare la distanza di tempo che ci voleva per far accendere le luci per la strada, fino a vedere tutta Londra illuminata da questi puntini bianchi. Uno spettacolo. Forse una cosa un po’ stupida ma che avevo l’abitudine di fare sin da piccola.
 
 
P.O.V Harry

-1 2 3 una luce, 1 2 3 due luci, 1 2 3 tre luci…

-Harry la smetti di contare le luci? Vieni qui che dobbiamo finire di provare. Disse Niall con la bocca piena.

-arrivo! Ok forse vi state chiedendo se sono impazzito, no, non lo sono. Il fatto è che amo vedere le città che ci ospitano illuminarsi a quest’ora della sera. Gli hotel in cui alloggiamo si affacciano la maggior parte delle volte sulla città. ricordo che quando ero bambino proprio alle21.00 prendevo la mano di mia sorella e uscivamo fuori per contare la distanza che serviva ad una luce per accendersi dopo un’altra. Oggi siamo a Londra e il panorama da qui è magnifico. Rientro dentro e vedo i ragazzi armati di chitarra e testi che aspettano solo me per provare. Mi siedo su un divano e con il testo tra le mani mi chiedo se qualcun altro al mondo avesse questa strana abitudine che ho io. Sorrisi e ripresi e cominciai  a cantare.
 
 
Ciao ragazze…
Spero che vi piaccia il primo capitolo di questa nuova ff, mi ha ispirato proprio questa leggenda. Fatemi sapere :*

Mar:
  
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