Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Danytav86    26/01/2014    0 recensioni
Ispirato al film fatto Capitan Harlock.
Spero sia di vostro gradimento!
Ciao!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harlock, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yama corse per tutta la nave, che ormai cadeva a pezzi, alla ricerca del Capitan Harlock. Dopo aver affrontato tutti quelli che gli impedivano di proseguire, riuscì a trovare il suo capitano e a liberarlo. Però, il comandante supremo era riuscito a raggiungerlo, sconfiggendo i suoi amici. Yama guardò il Capitan Harlock e poi disse:
< Capitano, lei vada via da qui e faccia venire l’Arcadia, a lui ci penso io!> Il capitano disse:
< Yama io non posso … > e lui:
< Capitano vada, noi abbiamo ancora bisogno di lei. Non possiamo permettere che vi succeda qualcosa! > e lui disse:
< Va bene, ma stai attento … > e Yama acconsentì. Il Capitan Harlock, dopo aver avvisato via radio, coloro che erano rimasti sull’Arcadia, si diresse  verso l’uscita, eliminando tutti coloro che cercavano di fermarlo. Arrivato l’uscita, lo raggiunse anche Yama con i suoi amici, ma, davanti all’uscita c’ero io. Tutti ne rimasero sorpresi, allora Yama disse:
< Marika spostati … è arrivata l’Arcadia, lasciaci passare! > Io mi girai e vidi la nave, poi mi girai di nuovo verso il Capitan Harlock e il suo equipaggio, puntai la pistola sul capitano. Yama gridò:
< Che cos’hai intenzione di fare? Fermati! > lo guardai e dissi:
< Non posso permettervi di scappare … > e Yama:
< Che cosa stai dicendo? > io gli risposi:
< Taci. Quest’uomo deve morire! > Yama voleva intervenire, ma il Capitan Harlock lo fermò. Yama esclamò:
< Capitano ... > e lui:
< Non preoccuparti Yama, andrà tutto bene >. Yama anche se furioso, si fermò. Allora io dissi:
< Bene, Capitan Harlock hai deciso di arrenderti? > e lui:
< Marika, non voglio farti del male. Voglio solo parlarti … > ed io:
< Davvero? Pensavo ci fossimo chiariti … Io non voglio ascoltarti! > e lui:
< Non importa, io lo farò lo stesso. Uccidimi se vuoi, ma credi che così avrai fatto giustizia? Mi hanno definito un criminale, ma non è la verità. Io sono un essere umano come voi, che aveva solo voglia di tornare a casa e punire le ingiustizie fatte >. Io con il cuore, che mi batteva forte, dissi:
< Ancora con queste sciocchezze, basta! > con la mano tremante stavo per sparargli, ma un pezzo della nave si staccò e colpì l’uscita, dove mi trovavo. Persi l’equilibrio, ma poi mi ripresi. Il Capitan Harlock disse:
< Ascolta, l’unica cosa importante per me è che il mio equipaggio si salvi. Io rimarrò qui e tu potrai uccidermi … ma loro dovranno essere lasciati liberi! > Io rimasi turbata e il mio cuore cominciò a battere all’impazzata. Yama gridò:
< Capitano che cosa state dicendo? Noi abbiamo bisogno di voi! > Il Capitan Harlock gli sorrise. Io alla vista di quel sorriso esclamai:
< Perché vuoi salvarli? In fondo, sono solo tuoi subordinati > e lui disse:
< No, non lo sono. Loro sono i miei amici e la mia famiglia > Yama e gli altri si emozionarono a tali parole, io persi tutta la voglia di ucciderlo e capì qualcosa d’importante. A un certo punto, intervenne una voce che disse:
< Stupida ragazza, che aspetti a uccidere il Capitan Harlock? > Io guardai verso quella voce. Lo stesso fecero anche il capitano e i suoi compagni e notammo che a parlare era il comandante Shiba, con, in mano un fucile che aveva dei raggi mortali. Io risposi:
< N – non posso, quest’uomo  è buono ed è un vero capitano. E’ disposto a morire per i suoi compagni. Ora sono veramente convinta che lui si sia, seriamente, pentito per quello che ha fatto > Yama, il capitano e gli altri mi guardarono con gioia. Yama mi disse:
< Vuoi dire che hai perdonato il Capitan Harlock? > Io acconsentì. Il comandante Shiba, gridò:
< Sei proprio una stupida! > cercò di spararmi, ma un altro pezzo della nave si staccò e ci fece perdere l’equilibrio. Nonostante ciò il comandante mi sparò, colpendomi alla spalla ed io caddi nel vuoto. Tutti, compreso il Capitan Harlock, rimasero scioccati. Yama furioso gli sparò e lo uccise, il capitano si gettò nel vuoto per cercare di raggiungermi. Yama disperato gridò il suo nome, ma la nave cadeva a pezzi, così Yama insieme ai suoi amici, salì velocemente sull’Arcadia. L’Oceania precipitò. Io, intanto, continuavo a cadere sempre più velocemente e pensavo che per me fosse arrivata la mia fine. A un certo punto guardai in alto e vidi che il Capitan Harlock, mi stava raggiungendo e mi salvò. Lo guardai, il mio cuore continuava a battere all’impazzata, poi dissi:
< Capitano, perché mi stai salvando? Io ti ho sempre odiato … > e lui:
< Perché io capisco il tuo odio, ma poi hai creduto in me e mi hai perdonato. Non posso permettere che una ragazza innocente perda la vita … > Io, con le lacrime agli occhi e il cuore che mi batteva, sembrava che mi scoppiasse, dissi:
< Capitano, non avrei mai pensato che tu avessi tali sentimenti >, lui disse:
< Lo so … In fondo  sono conosciuto come il Capitan Harlock, il pirata o lo spettro delle galassie, privo di sentimenti >. Io, lo abbracciai e dissi:
< Grazie e ti prego, perdonami! > lui mi strinse e disse:
< Non ho niente da perdonarti … > Io e il Capitan Harlock stavamo precipitando, ma per fortuna, Yama con l’Arcadia ci salvò. All’interno della nave, Yama ci raggiunse e rivolgendosi al capitano disse:
< Capitano, state entrambi bene? > e lui acconsentì. Io mi alzai e con le lacrime agli occhi, dissi:
< Grazie Yama. Chiedo scusa anche a te e agli altri dell’equipaggio. Perdonatemi, ma il mio dolore era troppo forte! > lui mi sorrise. La mia ferita alla spalla, era molto grave e avevo perso molto sangue, caddi a terra. Il Capitan Harlock mi sollevò e mi teneva tra le braccia, poi disse:
< Vedrai, ce la farai! > Io sorridendo, dissi:
< Non lo so, ma forse è giusto così. Io sono una persona spregevole >. Intervenne Yama:
< Non dire sciocchezze, una ragazza come te non può esserlo! > Io sorrisi di nuovo, poi guardai il Capitan Harlock e dissi:
< Capitano, sono contenta di aver aperto gli occhi e di essere riuscita a capire chi sei realmente. Ora, se la mia punizione è quella di morire fra le tue braccia, lo accetto con gioia >. Allora il capitano disse:
< Che cosa stai dicendo? Non morirai, io non lo permetterò > poi Yama disse:
< Marika, non capisco le tue parole. Sono così diverse da quelle che ci dissi la prima volta … > ed io:
< Già … ma Yama, quando qualcuno decide di dare ascolto al suo cuore, può capire quale sia la verità >. Il Capitan Harlock, disse:
< Non pensavo che tu … > ed io:
< … Che io fossi innamorata di te? Bè, neanche io, ma quando sull’Oceania, tu mi parlasti, per la prima volta, con il cuore in mano, io capì che ero sempre stata innamorata di te >. Allora Yama, aggiunse:
< Eri innamorata del capitano … > ed io:
< Si, ma fino da allora ho sempre soppresso il mio amore, perché non lo credevo possibile. Ora che ti ho detto tutto, Capitan Harlock, facendo anche chiarezza dentro di me, posso anche morire. Addio mio amato capitano … > Persi i sensi e stavo per morire, ma il capitano mi strinse tra le braccia e ordinò a Yama, di dirigersi a tutta velocità su Marte. Yama lo fece e dopo essere atterrati, mi portarono di corsa all’ospedale, il vecchio Josè li raggiunse. Lì, il Capitan Harlock mi consegnò ai medici. Il dottore gli disse:
< Noi faremo di tutto per salvarla, ma le sue condizioni critiche! Ora dobbiamo andare … > Il vecchio Josè, Yama e il capitano aspettarono la fine dell’operazione e notizie dai medici. Dopo un po’, il medico che mi aveva operato uscì, allora il vecchio Josè gli disse:
< Allora dottore, che notizie mi dà? Si salverà? > il dottore gli rispose:
< L’operazione è riuscita, ma ora dipende tutto da lei. Se riesce a superare la notte, si salverà >. Il vecchio Josè, ringraziò il dottore e rimase con me, mentre il Capitan Harlock e Yama, tornarono sull’Arcadia in attesa di notizie. La notte passò ed io riuscì a sopravvivere, il vecchio Josè andò subito a riferirlo al Capitan Harlock e a Yama, che ne rimasero felici. Io dopo essermi ripresa, uscì dall’ospedale e andai verso l’Arcadia, mi fermai davanti al portellone della nave e gridai:
< Capitano mi sono salvata, grazie! > Allora il Capitan Harlock, si alzò dal suo trono e venne verso lo portellone, che si aprì, poi rimase immobile sulla nave a guardarmi. Io felicissima, corsi da lui e lo abbracciai, lui mi fissava con uno sguardo sereno, poi dissi:
< Ora andrai via? > e lui:
< Si … > Io con le lacrime agli occhi dissi:
< Ti rivedrò? > e lui:
< Certamente … > ed io:
< Non vedo l’ora che ciò avvenga, di nuovo! > e lui:
< Davvero? > ed io:
< Sì. Non ti dimenticherò mai, ormai sei entrato nel mio cuore e ci resterai per sempre! > Lui mi sorrise e mi ringraziò, io lo abbracciai di nuovo. Dopo avermi guardato un ultima volta, risalì sull’Arcadia e il portellone si richiuse. Io guardai in alto e vidi Yama che mi salutava, io lo ricambiai. Mentre l’Arcadia volava via, tutti noi li salutammo. Ormai avevamo perdonato definitivamente il Capitan Harlock.
Vorrei darvi un consiglio: “ Mai farsi sopraffare dall’odio, ascoltiamo sempre il nostro cuore e vivremo tutti felici “.
Fine
   
 
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