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Autore: LenK    26/01/2014    6 recensioni
[SPOILER! Capitolo 368]
«Dimmi dove si trova Gerard, e sarai libera».
«Non lo so!» ansimò Erza, il petto nudo che si alzava e si abbassava freneticamente.
«Ma… se lo sapessi?».
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Gerard
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non lo so!
 
Le segrete della base di Tartaros erano fredde e le catene le stringevano polsi e caviglie in una gelida morsa d’acciaio, ma non era per quello che il corpo nudo di Erza Scarlet tremava come un fuscello scosso dal vento. Le sue membra esposte erano state percosse e maltrattate crudelmente e a lungo. Quando Kyouka tornò nella cella, i tentacoli di Yakudoriga che le avvolgevano le braccia mollarono la presa; Erza crollò in ginocchio, offrendo alla sua torturatrice il pietoso spettacolo di una regina sofferente costretta all’umiliazione.
«Non è abbastanza?» ghignò perfidamente il demone.
«Mira… Libera Mira…» riuscì ad articolare a fatica la maga.
Lo sguardo di Kyouka si fece duro e impietoso. «Dimmi dove si trova Gerard, e sarai libera».
«Non lo so!» ansimò Erza, il petto nudo che si alzava e si abbassava freneticamente.
«Ma… se lo sapessi?».
Sulle labbra sottili di Erza si delineò un sorriso che appariva terribilmente fuori posto nel suo volto trasfigurato dal dolore. Non aveva neanche bisogno di pensare alla risposta a quella domanda: la conosceva già da molto tempo.
 
«L’hai vista passare, non è così?» ringhiò il carceriere rivolto al bambino dalla chioma blu e un tribale tatuato sul viso.
«Chi?» rispose pigramente Gerard Fernandes, giocherellando distratto con un lembo della maglia lacera che gli pendeva floscia sul costato magro.
«Non fare l’innocentino, moccioso! Dov’è Erza? C’è una bella dose di frustate che aspetta quella piccola strega!» sbraitò con voce stridula la creatura che accompagnava l’uomo, uno degli strani anfibi antropomorfi che affiancavano i carcerieri della Torre del Paradiso.
Gerard alzò lo sguardo. «Non lo so!» digrignò i denti il bambino.
Il pugno dell’uomo più alto si infranse contro lo zigomo di Gerard, e la violenza lo scaraventò a terra.
«Sei sicuro?».
«Non lo so!» ripeté ostinato, sfidandolo con gli occhi.
Questa volta un calcio lo colpì alle costole, facendolo scoppiare in un violento attacco di tosse. Ne seguì un altro diretto alla schiena, e questa volta Gerard si lasciò sfuggire un urlo soffocato.
Soddisfatto dal pestaggio, il carceriere si voltò dall’altra parte, rivolto ai compagni. «Andiamo».
Una volta che il gruppo ebbe svoltato l’angolo, Gerard si tirò in piedi sofferente. Quando fu certo che il pericolo fosse ormai lontano, arrancò fino alla sua branda, tenendosi il petto con una mano, e con l’altra scostò la coperta polverosa.
Raggomitolata sotto quel nascondiglio di fortuna, c’era una bambina vestita di stracci, con le gambe scorticate strette al petto e lo sguardo spaurito di un animale braccato.
«Ora puoi uscire» sussurrò Gerard a Erza Scarlet, carezzando con affetto la chioma rossa.
 
«Non te lo direi».
Kyouka sorrise a sua volta, maligna; si aspettava questa risposta dall’orgogliosa e integerrima regina delle fate. Ma fino a che punto poteva arrivare l’amore prima di soccombere al dolore più assoluto?
«Sto per duplicare la tua ricettività al dolore, un’altra volta» la informò serafica, prendendole il viso spossato tra le dita, quasi ad accarezzarlo. «Continua, Yakudoriga» ordinò poi al mostro.
Le urla di Erza Scarlet tornarono a riecheggiare nelle segrete della base segreta di Tartaros, acute e strazianti. La mente era invasa dalla sofferenza, le fitte penetravano nel cervello come punte di trapano. Ma anche se fosse riuscita a pensare, non avrebbe mai potuto immaginare che, da qualche parte nel regno di Fiore, Gerard in quel momento stesse morendo.
Erza, perdonami.
Fu un attimo. All’improvviso, una voce esplose nella sua mente. Era successo una volta sulla spiaggia della Torre del Paradiso dopo che era stata sottratta all’Etherion, ed era accaduto di nuovo sull’isola Tenrou. Ma quella era la prima volta che la sentiva così sofferente.
Avrei voluto rivederti ancora una volta. Avrei voluto salvarti ancora una volta.
Perdonami.
Erza era sconvolta. Sentiva le parole di Gerard nella sua testa, il suo timbro caldo come se lui le stesse bisbigliando all’orecchio. Le lacrime che aveva trattenuto fino ad allora iniziarono a scorrere libere sulle sue guance, nel realizzare che Gerard non le avrebbe bisbigliato all’orecchio mai più.
Sii forte.
Se n’era andato. Con uno sforzo sovrumano, la Regina delle Fate si liberò delle catene ai polsi in un unico strattone. Poteva bastare. Quel mondo l’aveva ferita a sufficienza.
 
 
 
 
 
 

 
Se siete arrivati fino a qui vuol dire che avete letto il nuovo capitolo di Fairy Tail… Che dire? Ho dovuto per forza scriverci qualcosa di getto!
Nonostante quello che ho scritto nella One-shot, io non credo che Gerard sia davvero morto. Ha ancora una parte da recitare in questa saga ;) Però questa storia ho voluto scriverla così, giusto perché mi piace immaginare un’Erza badass che fa un bel po’ di casino a Tartaros dopo aver realizzato la morte di Gerard – perché tra loro due c’è un legame così speciale che l’uno sa sempre quando sta succedendo qualcosa di particolarmente negativo all’altro, no? **
E soprattutto non ce la faccio più a vedere Titania così maltrattata come sta succedendo in questi capitoli: mi fa male al cuore, davvero.
Spero di poter scrivere presto qualcosa di più allegro °-°
Alla prossima!
 
Len
  
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