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Autore: hypermuse    26/01/2014    1 recensioni
[Bastille]Rimasti orfani, senza neanche un parente vicino, Woody e Sharon erano riusciti finalmente ad andare avanti e a voltare pagina anche grazie ai loro amici. Non sempre però gli amici fanno del bene, alcune volte riescono ad essere letali, la tranquillità dei due fratelli verrà spezzata da una serie di eventi che travolgeranno ancora una volta le loro vite.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap2 Scusatemi per questo lunghissimo ritardo!!!!!!!!! In questo periodo sono sempre occupata e non trovo mai un po' di tempo per scrivere. Ho modificato qualcosa nei due capitoli precedenti perché.. boh non mi convincevano molto e poi perché mi serviva farlo per poter continuare la storia. Spero di non fare mai più un ritardo del genere.. scusatemi ancora!! E spero che il capitolo soddisfi le vostre aspettative c:

Capitolo 2

Ero appena salita in camera ed avevo chiuso la porta dietro le mie spalle, quando un sentimento di felicità mi colse all'improvviso, avevo voglia di saltare sul letto e urlare dalla gioia, per la prima volta nella mia vita mi sentivo trasgressiva perchè avevo fatto una cosa che non dovevo fare, uscire con un amico di Woody, senza di lui, era troppo protettivo riguardo certe cose e poi era ora che iniziassi a vivere la mia vita, ormai avevo quasi vent'anni.
Poi iniziai a farmi delle domande. 'Perchè sono così felice solo per un'uscita con Dan?' 'Forse perché non c'è mio fratello?'. A queste domande non volevo rispondere ero troppo felice per farlo. Il fusso dei miei pensieri fu interrotto da Dan che bussò alla porta.

"Sharon?" disse picchiettando

Sobbalzai. Andai subito ad aprire, alzati gli occhi da terra ammirai il ragazzo in tutto il suo splendore, aveva una camicia a quadri rossa con maniche rigirate a tre quarti, pantaloni attillati neri e converse alte rosse.

"Io esco, devo sbrigare una commissione" disse sorridendo

"Ok, ci vediamo dopo"  ricambiai il sorriso

"Ciao" mi fece l'occhiolino



Finita la doccia indossai una felpa, un paio di jeans e le all star bianche, presi la borsa ed uscii. Quella mattina stranamente non faceva molto freddo e non c'era un filo di vento, le strade erano trafficate come al solito e la gente correva avanti e indietro. Cinque minuti ed arrivai a lavoro. Un piccolo bar al centro di Londra, tutte le mattine veniva un sacco di gente che puntualmente andava di corsa, chiedevano un caffè e mentre aspettavano o picchiettavano sul bancone o sbuffavano e guardavano l'orologio, facendo intendere che avevano fretta. Dopo un certo orario l'ambiente si fece più tranquillo, vedevo le coppie di anziani che prendevano il cappuccino, seduti ai tavolini, mi facevano tanta tenerezza, erano così carini.

"Ehi Sharon muoviti che ci sono tanti caffè da preparare" disse Mark, il mio capo, lanciandomi il grembiule.

Raggiunsi il bancone e li, un'altro noioso giorno di lavoro iniziò. Inspiegabilmente la giornata passò abbastanza veloce. Alle quattro finii il turno e tornai a casa.

"Ehi Dan?" non rispose, qualche attimo dopo si affacciò dalla camera

"Ehi ciao" sorrise

"Per che ora devo essere pronta?"

"Mhh.. più o meno per le nove"

"Bene"

"Com'è andata a lavoro?"

"Mh come al solito, ho fatto caffè su caffè"

Sorrise e ritornò in camera.


Erano le nove meno dieci ed io ancora non sapevo cosa mettere, aprii l'armadio e presi la prima cosa che mi capitò sott'occhio. Un maglioncino bianco e blu e un paio di jeans attillati a cui abbiani il solito paio di converse bianche. Lo so, avevo dei gusti del cavolo, ma a me piaceva vestire semplice. Misi un filo di trucco, presi la borsa e raggiunsi Dan in salotto.

"Pronta?"

"Si" sorrisi

"Bene, andiamo."

Usciti di casa mi scortò fino alla macchina, dove aprì lo sportello per farmi entrare. Salì e mise in moto. Inizialmente ci fu un silenzio imbarazzante, così accesi la radio. Passavano 'Roar' di Katy Perry. Qualche minuto più tardi arrivammo.
Il locale era enorme, pieno di tavolini colmi di gente già ubriaca alle nove di sera, la musica a palla e le luci soffuse. Dan ed io ci avvicinammo al bancone, ordinò qualcosa da bere ma non riuscii a sentire cosa per via del casino. Prese i due bicchieri e ci andammo a sedere.

"Allora.. di preciso per quale motivo tuo fratello è partito?"

"Per lavoro, è trasferta, dovevano mandarci un suo collega ma ha avuto un problema familiare e alla fine hanno deciso di mandare lui perché ha più esperienza.. tu invece hai trovato lavoro?"

"Mhh no, ultimamente però sto suonando in qualche locale, incrociamo le dita"

"Speriamo bene dai" dissi sorridendo

Dopo qualche altro drink iniziai a perdere la lucidità, i pensieri scomparivano poco a poco, come le preoccupazioni. Dan mi portò al centro della pista dove già altre persone si stavano scatenando, e iniziò a ballare trascindandomi da una parte all'altra del locale finchè non si ritrovò con la schiena al muro, li cambiò le carte e fui io a ritrovarmi addosso alla parete. Mi guardava dritta negli occhi, i suoi erano lucidissimi per via dell'alchol, mi accarezzò la guancia con la sua mano calda. Si avvicinò di più, sentivo il suo respiro sulla pelle, poi posò le sue labbra sottili sulle mie.


La cuccia del gatto di Kyle

Eccomi col nuovo capitolo.. finalmente lol
scusatemi ancoraaaa c:
fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo c:
alla prossima stormers xx



  
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