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Autore: barbara91    26/01/2014    0 recensioni
Yumi è la figlia di un capitano ed è fidanzata con Jet per volere di suo padre.
Grazie alle sue migliori amiche, Azula, Mai e Ty Lee, riesce a passare i suoi giorni serenamente, ma cosa succederebbe se un giorno incontrasse Zuko, il fratello di Azula?
Note: Le vicende di Avatar sono ambientate nei nostri giorni e sono passati cinque anni dalla guerra.
Azula dopo la guerra ha capito di aver sbagliato e si è unita al gruppo avatar.
Mai e Zuko non sono mai stati insieme.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jet, Nuovo personaggio, Zuko
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Yumi e Zuko'
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Le porte del cuore

Era un giorno come un altro, quello in cui la mia vita subì un svolta che mi avrebbe cambiata per sempre.

Avevo 21 anni.

Mio padre era capitano di una grande e maestosa nave, sin da piccola lo avevo accompagnato nei suoi viaggi, da quando mia madre ci aveva lasciati.

Avevo anche un fidanzato: Jet. Eravamo insieme per volere di mio padre, non per amore, io non ero mai stata innamorata di lui.

 

 

Una mattina mi svegliai di buon umore, mi vestii, e dopo aver fatto colazione  mi diressi verso il ponte della nave per prendere un po’ d’aria, con in braccio il mio fedele gatto Midnight.

Vi trovai un ragazzo che non avevo mai visto, era seduto su una panchina, chino su un libro.

Mi ritrovai ad osservarlo, cercando di non farmi notare troppo, ma all’improvviso la sua testa si alzò di scatto e i miei occhi castani incontrarono i suoi, del colore dell’oro.

Lo scrutai più attentamente, nel complesso era davvero un bel ragazzo, ma la mia attenzione fu attirata da una grossa cicatrice sull’occhio sinistro, sembrava una bruciatura.

D’un tratto qualcuno mi saltò sulle spalle e io per la sorpresa feci cadere Midnight, che con un miagolio di protesta, si allontanò.

Mi girai per ritrovarmi la faccia sorridente di Ty Lee a pochi centimetri dalla mia –Buon giorno Yumi, dormito bene?- Disse lei euforica.

-Di un po’ ma sei impazzita?-

-Dai Yumi perdonala, dovresti saperlo è fatta così- Sospirò Azula comparsa dal nulla con accanto Mai.

-In effetti Azu, hai ragione, è fatta così- Sorrisi.

-Allora sbaglio o stavi fissando mio fratello?- Domandò Azula con un sorriso divertito.

-Chi?- Chiesi a mia volta cercando di far finta di niente.

-Mio fratello Zuko, è il ragazzo che stavi guardando prima… Cos’è ti piace?-

–No… ma che dici…-

-Ma guardati Yuyu sei diventata tutta rossa- Rise Ty lee intromettendosi nel nostro discorso.

-Non è vero!-

 -Come no, ora potresti somigliare ad un peperone- Continuò Mai intromettendosi a sua volta.

-Cos’è, è scattato l’angolino dell’umorismo? Io sono fidanzata e non guardo gli altri ragazzi!-

-Oh andiamo Yu, lo sappiamo tutti che Jet non lo calcoli neanche di striscio, fosse per te saresti già scappata via- Disse Azula ridendo.

A volte si divertiva a torturarmi in quel modo, e Ty e Mai non aiutavano di certo, ma erano mie amiche e gli volevo bene.

-Cosa succede qui?- Quella terribile voce si abbatté su di noi come un’ombra su di una giornata di sole.

 –Niente Jet, sto parlando con le mie amiche, non c’è bisogno che controlli ogni mia mossa!- Sbottai arrabbiata.

-Ok ok, stavo solo controllando- Disse mentre si infilava tra le labbra la sua solita spiga,  e si allontanò con le mani nelle  tasche.

-Dio quanto è odioso- Sbruffò Ty Lee mimando una linguaccia alle sue spalle.

 -Yumi sta sera facciamo una festa, ti unisci a noi?-

-Certo!-

-Ok sta sera alle nove, nella nostra sala comune, mi raccomando, non portare Jet!- Non feci più di tanto caso a quell’avvertimento, infondo loro odiavano Jet.

Decisi di passare il resto della giornata a giocare con Midnight, quel povero gattino stava sempre chiuso nella mia cabina, gli faceva bene stare un po’ all’aria aperta.

Alle otto, decisi di rientrare per prepararmi, mi feci una bella doccia, mi acconciai i lunghi capelli castani, indossai un vestito molto carino con le scarpe abbinate, entrambi del mio colore preferito: il blu.

Mi truccai un po’ gli occhi, sul viso invece non misi niente, la mia pelle era leggermente scura e sembrava che fossi sempre abbronzata.

Una volta finito, mi diressi verso la sala comune.

Appena arrivata notai che c’era un sacco di gente: molti sconosciuti, ma riconobbi subito le mie amiche e mi avvicinai. Mentre mi dirigevo verso il folto gruppetto, notai Zuko accanto ad Azula.

Il mio cuore perse un battito, mi sentivo strana quando lo vedevo, ma cosa mi stava succedendo?

Notai che stava parlando con una ragazza molto carina, con dei lunghi capelli castani e degli occhi azzurri come il cielo.

-Yumi finalmente sei arrivata- Disse Ty Lee, e istantaneamente Zuko si voltò nella nostra direzione.

 –Vieni ti presento gli altri- Continuò tirandomi.

-Ragazzi lei è Yumi, allora loro sono Sokka e la sua ragazza Suki, Aang e Toph- Indicò a turno un ragazzo più o meno della mia età che teneva tra le braccia  una ragazza con i capelli corti e castani e un ragazzo calvo al fianco di una ragazzina cieca dai capelli  neri che sembravano avere all’incirca 17 anni.

-Lei è Katara, la fidanzata di Aang- Concluse indicando la ragazza che avevo visto intrattenersi con Zuko poco prima. Quindi lei era fidanzata con il ragazzino calvo? Sentii immediatamente il mio cuore farsi più leggero.

Strinsi la mano a tutti coloro che mi venivano presentati, fino a quando non arrivò il turno di  Zuko –Infine, lui è Zuko, il fratello maggiore di Azula- Ridacchiò Ty Lee mentre noi due ci stringevamo la mano -Ciao, io sono Zuko- Disse lui leggermente imbarazzato.

-Io Yumi- Risposi, non meno imbarazzata di lui.

-Zuko perché non inviti Yumi a ballare? Anche lei è sola come te- Esclamò Ty Lee mentre mi spingeva verso lui.

-Certo- Sorrise prendendomi  per mano mi portò in pista. Poco dopo le dolci note di un lento iniziarono ad avvolgerci. Incrociai lo sguardo di Ty Lee, Mai e Azula che mi rivolgevano dei sorrisini quasi sadici: l’avevano fatto apposta ne ero sicura, ecco perché mi avevano vietato di portare Jet.

Zuko invece, incurante del diabolico piano di cui era inconsciamente protagonista, mi aveva attirato a se iniziando a ballare.

-Da quanto conosci Ty Lee, Mai e Azula?- Chiese cercando di rompere il ghiaccio.

 –Da quando è finita la guerra. Un giorno sono arrivate su questa nave, ma si sono subito messe nei guai  e sono state rinchiuse dalle guardie, io ho assistito alla scena e le ho fatte liberare, ma me ne sono subito pentita, sono tremende- Dissi ridendo.

 –Si hai ragione sono davvero tremende- E iniziò a ridere con me.

La serata trascorse bene e mi divertii parecchio, ma come tutte le cose belle si concluse fin troppo presto.

 

I giorni passavano ed io e i ragazzi ci incontravamo spesso, e ovviamente con loro  c’era anche Zuko. Era un ragazzo davvero simpatico e sincero, una qualità che apprezzavo molto, specialmente perché in contrasto con la falsità di Jet.

Una sera tornai in cabina, mi cambiai per stare un po’ più comoda, indossando un semplice pantalone nero aderente, una maglia abbastanza pesante e degli stivali ricoperti di pelliccia, in genere la sera faceva molto freddo.

Non ero per niente stanca, così mi infilai una giacca e mi diressi sul ponte. Una volta arrivata, mi sedetti su una panchina ad osservare l’orizzonte.

-Che ci fai qui tutta sola?- Sorrisi riconoscendo la voce, mi girai e trovai Zuko davanti a me –Non riuscivo a dormire e tu?-

-Volevo leggere un po’, questo è l’unico posto tranquillo che conosco- Rispose mostrandomi un libro a mo’ di spiegazione.

 -Posso vederlo?- Lui me lo passò e poi si sedette accanto a me .

-Non dirmi che piace anche a te leggere-

–Stai scherzando? Io adoro leggere- Dissi sfoderando il mio miglior sorriso.

-Hai un libro preferito?- Chiese curioso mentre io continuavo a sfogliare il suo.

- A dire il vero ne ho tanti-

-Hai altre passioni oltre alla lettura? Raccontami qualcosa di te-

–Vediamo, non ascolto molto la musica, quindi non ho nessun tipo di musica preferita, e anche se ho visitato molte città non ne ho mai avuto una preferita e ho molti difetti, e adoro vedere un film che si intitola l’ultimo dominatore dell’aria, conosco anche la serie animata sono i miei preferiti- Conclusi,  soddisfatta del mio breve resoconto.

-Ty Lee mi ha detto che hai un ragazzo- La sua espressione tornò seria.

 –Si, ma per volere di mio padre, io non ho mai provato niente per Jet, non lo sfiorerei neanche con un dito se fosse per me, credo che mio padre si diverta a vedermi infelice- Sospirai lasciando il libro e portandomi le ginocchia al petto.

-Ti capisco, anche il mio non prova una particolare simpatia per me-

–Il mio mi sta costringendo a sposare un uomo che non amo e che in più detesto, il tuo cos’ha fatto di tanto male?- Gli chiesi sorridendo.

-Mi ha fatto questa, basta come motivo per odiarlo?- Rispose sfiorando la cicatrice che aveva sul viso.

–Ok hai vinto- Il mio sorriso si incurvò per poi sparire del tutto.

-Mio padre è un dominatore del fuoco, ha sempre prediletto Azula perché è molto più potente di me quando si tratta di dominio, mi ha ustionato ed esiliato perché avevo parlato a sproposito durante una riunione di guerra con un generale, avevo tredici anni- Continuò guardando l’orizzonte.

-Mi dispiace- Confessai sinceramente.

 -Non importa, sono passati otto anni da quando è successo e l’ultima volta che l’ho visto è stato cinque anni fa, ora sto bene, avevo perso anche mia sorella durante la strada, ma poi lei ha capito che stava sbagliando e si è tirata indietro.

Comunque oltre a tutti i difetti che dici di avere hai un pregio-

- E sarebbe?- gli chiesi curiosa.

–Sai ascoltare-

All’improvviso mi accorsi della vicinanza dei nostri visi, di come i nostri occhi fossero immersi gli uni negli altri, e di come i nostri respiri avessero iniziato ad accelerare in sincrono, mi alzai di scatto ma lui mi bloccò.

Mi attirò ancor di più a se facendomi scontrare con il suo petto, e ancora una volta mi ritrovai a fissare quegli occhi dorati così profondi.

Con una lentezza quasi sfiancante, le nostre labbra accorciarono sempre più le distanze fino ad appoggiarsi le une sulle altre.

Gli cinsi il collo con le braccia, mentre lui mi stringeva dolcemente i fianchi, era leggermente chinato, io non ero bassa, sfioravo il metro e settanta, ma lui mi superava almeno di quindici centimetri.

Quando ci staccammo, non persi tempo e mi allontanai velocemente lasciandolo li. Appena arrivata nella mia cabina mi misi una mano sul cuore: batteva forte, come se volesse scoppiare.

Mi avvicinai allo specchio e mi osservai: le mie guance erano arrossate e i miei capelli un po’ scompigliati per la corsa appena fatta, ma il cambiamento più evidente, sul mio viso, era un enorme sorriso.

Tutto questo poteva essere dovuto solo ad una cosa: come una ragazzina, ero totalmente innamorata di Zuko

Il giorno dopo mi svegliai di buon umore, decisi di raggiungere le mie amiche per fare colazione, ma quando arrivai trovai solo Zuko.

Cercai di andarmene nella speranza che non mi avesse ancora vista, ma lui mi afferrò una mano –Perché sei scappata ieri sera?-

-Me lo chiedi anche? Se Jet e mio padre lo scoprissero ti farebbero uccidere!- Risposi io guardandolo negli occhi.

-Non mi importa-

–A me si! Non capisci, non potrei sopportare se ti facessero del male a causa mia!- Scoppiai in lacrime.

Lui si avvicinò –Perché?-

–Perché ti amo- In un attimo le sue labbra furono sulle mie.

Non so per quanto tempo rimanemmo li, ma all’improvviso un rumore fuori dalla cabina ci fece sobbalzare. Zuko si avvicinò alla porta e l’aprì –Non c’è nessuno- Affermò rientrando.

-Io non ce la faccio così- Piagnucolai guardandolo dritto negli occhi –Allora vieni via con me, la nave ha appena attraccato ad un porto, va nella tua cabina e prepara le valigie, io sarò da te tra poco- Io annuii e corsi nella mia cabina.

Appena entrata mi fiondai letteralmente verso il mio armadio, ma mentre preparavo le mie cose sentii la porta sbattere, mi girai  spaventata e incrociai gli occhi arrabbiati di Jet.

-Ti sei divertita?- Sibilò velenoso mentre si richiudeva la porta alle spalle con violenza.

 -Di cosa parli?- Domandai spaventata, lui mi afferrò il collo con una mano.

 –Ti ho vista insieme al tuo “amico”- Continuò a stringere la presa, cercai di spostarlo ma uno schiaffo mi colpì in piena faccia.

Mi fece sbattere contro il muro –Non avresti dovuto tradirmi- Urlò dandomi altri due schiaffi, io mi ero ormai arresa ad un pianto disperato.

-Cosa fai piangi? Fai bene, ho appena incominciato- Disse mentre con un altro colpo mi fece cadere a terra, cercai di allontanarmi, ma lui mi afferrò per una gamba e mi trascinò sotto di se.

-Adesso mi diverto io- Sul suo volto si era appena aperto un sorriso terrificante, ma all’improvviso Zuko spalancò la porta della cabina e senza esitazioni si buttò su Jet prendendolo a pugni.

-Zuko!- Al mio urlo si fermò e velocemente mi afferrò la mano –Andiamo via, corri- Ansimò, con il poco fiato rimanente tirandomi via.

Riuscimmo a scendere dalla nave e a raggiungere un piccolo alberghetto poco distante dal porto.

 -Stai bene?- Domandò ansioso appena entrati nella stanza

–Si- Risposi gettandogli le braccia al collo –Grazie- Lui mi baciò, e questa volta mi lasciai andare del tutto.

Ci stendemmo sul letto con le labbra ancora incollate, ci amavamo, e volevamo amarci in tutto e per tutto.

 -Sei sicura?-

-Si- Sospirai riprendendo a baciarlo.

Fu la cosa più emozionante che avessi fatto in tutta la mia vita, facemmo l’amore per tutta la notte, fino ad addormentarci l’una nelle braccia dell’altro e col sorriso sulle labbra.

Il mattino seguente ci svegliammo ancora abbracciati. Dopo esserci rivestiti uscimmo dalla nostra camera per andare via, ma trovammo Jet ad aspettarci, con i suoi fedeli scagnozzi.

Mi afferrò rudemente per la vita trascinandomi via –No lasciami! Zuko!- Gridai in preda al panico.

–Yumi!- Lo sentivo urlare il mio nome ma gli scagnozzi di Jet lo avevano afferrato prima che potesse correre a liberarmi.

Jet mi riportò sulla nave, dove trovai mio padre ad aspettarmi, mentre Zuko fu rinchiuso nelle prigioni .

-Figlia mia, ma cosa ti ha fatto quel delinquente- Sospirò sfiorandomi i lividi causati dagli schiaffi di Jet.

Scappai via, raggiunsi la mia cabina e scoppiai a piangere. Midnight si avvicinò facendo le fusa, io lo presi e lo abbracciai stendendomi sul letto.

Poco dopo qualcuno entrò: l’ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento, Jet.

-Vattene via!- Gli urlai contro, mentre giravo il volto dall’ altra parte per non guardarlo –Sono qui per farti una proposta- Disse ignorando completamente il mio ordine  e sedendosi comodamente sulla sedia accanto alla scrivania.

-Non voglio sentirti!-

–Sei sicura di non voler ascoltare? Neanche se servisse a salvare la vita del tuo “amico”?- A quelle parole il sangue mi si raggelò nelle vene, mi voltai puntandogli addosso uno sguardo glaciale –Ti ascolto-

-La mia proposta è questa: tu accetti di sposarmi e di non vederlo mai più, io in cambio lo lascerò andare per la sua strada, cosa ne pensi?- Un sorriso divertito aleggiò sulle sue labbra.

-Ho altra scelta?- Sputai guardandolo con disprezzo –Certo, guardarlo morire- Rispose, ancora più divertito di prima, come se non aspettasse altro che rispondere a quella domanda.

Non avevo scelta, se volevo salvare Zuko, avrei dovuto accettare la sua proposta.

-Accetto, ma se non manterrai la parola e farai del male a Zuko, giuro che ti uccido con le mie mani- Minacciai, provocando in lui una risata leggera.

-Preparati, ci sposiamo sta sera- E se ne uscì dalla stanza così com’era entrato.

Riuscii senza farmi vedere a raggiungere le prigioni. Li trovai Haru, un mio vecchio amico, da sempre innamorato di me –Yumi cosa ci fai qui?-

-Haru ti prego, fammelo vedere- Haru mi guardò stralunato –Vuoi vedere l’uomo che ti ha rapita e picchiata? Ma cos’hai in testa?-

-Haru non è stato lui, è stato Jet! Io lo amo non mi ha rapita sono scappata con lui dopo che Jet mi ha fatto questo- Indicai i lividi piangendo a dirotto. Forse impietosito dalle mie lacrime, o forse per l’amore che provava nei miei confronti, mi permise di vedere Zuko.

-Zuko, amore mio- Era seduto per terra, con la schiena poggiata al muro e la mano premuta sul fianco: era coperto di lividi e sangue.

Quando sentì la mia voce si alzò in piedi con difficoltà e si avvicinò.

–Yumi-  Lasciò un leggero bacio sulle mie labbra attraverso le sbarre.

 –Come stai?-

–Bene, ho la pelle dura - Gli sfiorai una guancia–Mi dispiace, se non ci fossimo mai conosciuti tutto questo non sarebbe successo- Una lacrima scese silenziosa  sulla mia guancia.

Lui l’asciugò con una carezza –Io invece non cambierei niente, preferisco morire oggi, che continuare a vivere senza di te, e se potessi tornare indietro, rifarei tutto de capo, perché ti amo Yumi- Disse baciandomi.

-So solo una cosa, si vive una volta sola, ma se lo fai bene, una volta è abbastanza. Ora sono sicuro, di aver vissuto la mia vita al meglio grazie a te, ora posso morire in pace- disse sorridendo.

Lo guardai negli occhi, ma non ebbi il coraggio di dirgli che stavo per sposare Jet -Voglio che tu sappia, che comunque vada, io ti amerò per il resto della mia vita- Prima che potesse rispondere Haru ci interruppe -Yumi devi andare via, sta arrivando qualcuno- Lo salutai con un ultimo bacio e andai via.

Corsi nella mia cabina, dove trovai delle donne pronte per aiutarmi, indossai un vestito bianco e una volta pronta, mi diressi verso il ponte della nave.

Mi stavano tutti aspettando: mio padre con la sua uniforme pronto a sposarci, e Jet, che appena lo raggiunsi mi prese per mano.

 

Intanto nelle prigioni...

Azula, Katara, Sokka e tutti gli altri con l’aiuto di Haru erano riusciti ad entrare nelle prigioni senza essere visti.

Una volta arrivati davanti alla cella di Zuko, Sokka si avvicinò –Ehi amico, hai proprio una brutta cera- Gli disse scherzando –Sei venuto a vedermi morire? – Chiese Zuko sorridendo a malapena –No siamo venuti a liberarti, non so se lo sai, ma Yumi per salvarti la vita in questo momento si  sta sposando con Jet!-

-Oh Sokka spostati!- Sbuffò Katara arrabbiata.

Le chiavi della cella le custodiva Jet, così con il dominio dell’ acqua tagliò la serratura riuscendo ad aprire la porta.

Immediatamente usò i suoi poteri curativi per guarire le ferite di Zuko.

Quando lui si alzò in piedi Sokka gli toccò una spalla –Andiamo a riprendere la tua donna amico!-

 

La cerimonia stava proseguendo, ancora pochi minuti e sarei stata la moglie di Jet.

All’improvviso un colpo di dominio del fuoco ci interruppe, dividendomi dal mio futuro marito.

Mi girai e trovai Zuko in posizione d’attacco insieme ai nostri amici, tutti dietro di lui.

Jet afferrò le sue spade uncinate, che portava sempre con se e vi si avventò, mentre i suoi scagnozzi si lanciarono sugli altri.

I miei amici se la cavavano bene: Azula, Aang e Katara grazie al loro dominio stavano lottando contro due degli scagnozzi, Suki e Sokka combattevano contro un uomo alto il doppio di loro, Ty lee bloccava tutti quelli che cercavano di attaccare gli altri alle spalle, Mai colpiva con i suoi stiletti chiunque  gli capitasse a tiro, mentre Toph, grazie al suo dominio del metallo sbaragliava tutti senza pietà.

Il mio sguardò però, era fisso su Zuko e Jet: Zuko usava il dominio del fuoco, ma Jet prontamente lo schivava e cercava di colpirlo con le sue spade, finché non ci riuscì.

Vedendo come Jet avesse ormai le vittoria in pugno con la spada conficcata in una delle sue braccia e la mano a bloccare l’altro per impedirgli di usare il dominio, decisi che era arrivato il momento di intervenire. Mi avventai su Jet che mi scaraventò per terra senza fatica.

Non ne rimasi sorpresa, avevo ottenuto quello che volevo: adesso aveva rivolto la sua attenzione su di me, dando così a Zuko l’opportunità di attaccare.

-Sai Yumi, mi hai davvero stancato, non mi interessa più averti, adesso posso anche toglierti di mezzo!- Esclamò alzando una delle spade per colpirmi, ma prima che potesse farlo, Zuko lo colpì alla testa, facendogli perdere i sensi. Nel frattempo anche gli altri avevano sconfitto e legato tutti i loro perfidi avversari.

-Zuko!-Urlai a perdifiato mentre mi tuffavo tra le sue braccia, lui mi strinse forte e mi baciò. Quando ci staccammo, notai mio padre in piedi accanto a noi, temevo il suo giudizio, ma non successe ciò che mi aspettavo: mi attirò a se e mi abbracciò –Ti voglio bene Yumi- Disse mentre mi accarezzava i capelli.

-Ti voglio bene anch’io papà- Lasciai un bacio sulla sua guancia, e quando mi lasciò andare si avvicinò a Zuko -Hai salvato mia figlia, sarò davvero onorato di averti nella mia famiglia al suo fianco- Gli disse poggiando amichevolmente una mano sulla  sua spalla.

-Grazie signore- Rispose Zuko con rispetto, poi si avvicinò a me per baciarmi, ma fummo interrotti da Azula –E basta a baciarla Zuko diglielo!- Sbuffò.

Zuko sorrise, poi mi prese per mano –Yumi mi vuoi sposare?- Sorrisi felice –Si, si!- Gli saltai al collo per baciarlo, e sta volta nessuno ci interruppe.

Successivamente Jet fu imprigionato, e sulla nave tutti iniziarono a darsi un gran da fare per organizzare il matrimonio.

 

Il giorno delle Nozze, tutte le mie amiche mi aiutarono a prepararmi.

Mio padre entrò nella mia stanza –Sei pronta tesoro?- Chiese con un sorriso –Si- Risposi sorridendo a mia volta.

Quando arrivai di fianco a Zuko, e alzai lo sguardo immergendomi ancora una volta nei suoi occhi dorati rischiai di scoppiare a piangere, ma mi trattenni, memore di aver pianto abbastanza nell’ultimo periodo.

Stavo per sposare l’uomo che amavo, ed ero sicura che con lui sarei stata felice per sempre. Fine.

Questa Storia ha partecipato al contest "Io sopra al mondo" di Gatta.Pelosa.

Salve a tutti =)
Eccomi qui con un'altre storia, spero tanto che vi piaccia, se vi va potete dirmi cosa ne pensate =)
A presto Baby

 

  
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