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Autore: Marks Elenders    27/01/2014    1 recensioni
Harry Potter è preoccupato per suo figlio Al.
Teme il ritorno di Lord Voldemort.
Genere: Azione, Fantasy, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry Potter il ritorno ad Hogwarts
Capitolo 10

I Medimaghi portarono via il cadavere di Malfoy mentre Harry, Ginny e Ron si preparavano per dirigersi nei sotterranei.
Harry guardando sua moglie negli occhi le disse “Tu ci aspetterai qui! Siamo d’accordo?”.
“No!” rispose Ginny decisa e continuò “Ricordi? Abbiamo promesso di finirlo insieme e lo faremo insieme”.
I due si scambiarono un bacio ma furono interrotti da Ron, che inizialmente se ne stava li a guardarli, e disse “Scusate ragazzi, il tutto è molto romantico e commovente ma siccome anche a me piacerebbe di nuovo fare la stessa cosa con mia moglie, possiamo muoverci?”.
La McGranitt guardandoli tutti e tre con sguardo fiero disse loro “Riportate di nuovo la pace ad Hogwarts ragazzi” e aggiunse “Hagrid sarà con voi”.
Harry rivolto ad Hagrid disse “No. Non posso metterti in pericolo di nuovo amico”
Hagrid avvicinandosi a lui disse “Ci vuole ben altro che una sedia per mettermi k.o.  ragazzo”.
“D’accordo andiamo ragazzi” disse Ginny.
La preside di Hogwarts li guardò tutti e quattro mentre si allontanavano e urlò
“Ragazzi” loro si voltarono a guardarla e la preside disse “Buona fortuna!”
I tre ragazzi sorrisero, Hagrid invece sembrò quasi commuoversi e borbottò
“Adoro questi momenti. Non solo mi piacciono … li amo”.
I quattro eroi entrarono silenziosamente nei sotterranei.
Harry allora disse “Dobbiamo dividerci!”
Ma Ginny intervenne “No! Stavamo per lasciarci la pelle poco fa. Dobbiamo restare uniti!”
Harry allora ribatté dicendo “Se ci separiamo abbiamo più possibilità di trovarla! Ron, tu e Hagrid guardate in queste stanze. Io e Ginny seguiamo il corridoio e vediamo dove ci porta”.
“Ok!” rispose Ron.
Hagrid e Ron cominciarono a controllare porta da porta la prima ala dei sotterranei mentre Harry e Ginny proseguirono fino alla fine del corridoio dove c’era un grande porta.
Ginny molto lentamente abbassò la maniglia e sempre lentamente aprì la porta mentre Harry estrasse la bacchetta. I coniugi Potter si ritrovarono al buio allora Harry alzando la bacchetta esclamò “Lumos!”. La bacchetta illuminò, ma non abbastanza, la stanza ad un certo punto però la grande porta dietro di loro si chiuse con violenza i due sobbalzarono guardandosi all’indietro. Nello stesso attimo che la porta si chiuse si accesero delle fiaccole in tutta la stanza. Harry e sua moglie si guardarono in torno: era un grande salone circolare.
Harry prese la mano di Ginny e cominciò ad avvicinarsi alle pareti per cercare qualche traccia ma Ginny disse “Andiamo via qui non c’è niente Harry!”.
Harry invece restò a guardare con la speranza di trovare qualcosa che potesse portali al ritrovamento di Hermione. Ginny si avvicinò alla porta e tentò di aprirla ma esclamò “Fantastico! Siamo chiusi dentro”.
Ma Harry sembrò non fregarsene e continuò a cercare qualcosa. “Guarda!” disse chiamando Ginny e indicando una delle fiaccole e continuò “Ci sono delle nicchie. E in ogni nicchia una fiaccola che si sono accese con la chiusura della porta”.
Ma poi si avvicinò ad altre nicchie dicendo “Queste quattro sono diverse dalle altre!” guardando altre nicchie e aggiunse “Sembrano nuove rispetto alle altre”.
A un tratto una delle quattro nicchie si aprì e apparve un uomo dicendo “Complimenti signor Potter! Molto scaltro!”.
Avanti agli occhi di Harry e Ginny apparve un uomo alto con i capelli brizzolati pettinati all’indietro  vestito con una tunica nera.
“Chi diavolo sei tu?!” Chiese Harry.
L’uomo sorrise e rispose “Non avere fretta giovane mago! Ammira!” e dicendo ciò indicò le altre tre nicchie che si aprirono. Dentro c’erano incatenati rispettivamente Hermione Ron e Hagrid. Harry con aria sbalordita guardò gli amici che privi di sensi erano legati nelle nicchie.
“Liberali subito bastardo!” urlò Harry.
“Come ho gia detto, non avere fretta!” rispose l’uomo con tono calmo e sicuro di se e continuò camminando per la stanza con le mani dietro la schiena
“Voglio raccontarti tutto dall’inizio, da sempre ho sognato di essere un grande mago ma qualcuno veniva sempre prima di me. Conoscevo tuo padre Harry che mi promise di farmi studiare ad Hogwarts di farmi almeno entrare ma la lettera non arrivò mai. Ho passato tutta la mia vita a fare il prestigiatore in un dannato circo per ben dieci anni. Ma in tutto questo tempo il mio unico pensiero era quello di vendicarmi di tuo padre. Poi seppi che il Signore Oscuro aveva ucciso i tuoi genitori e ciò servì solo a tormentarmi di più perché volevo essere io a guardare tuo padre soffrire come avevo sofferto io cosi quando ho saputo che eri diventato l’eroe di Hogwarts e che saresti stato ricordato come il suo grande erede ho pensato che dovevo portare a termine quello che Voldemort aveva cominciato. Ma non potevo agire da solo mi serviva qualcuno che ti odiasse quasi quanto ti odiavo io e qui entra in scena Draco Malfoy, ho ucciso la sua famiglia e gli ho fatto credere di averli come prigionieri e lui non ha esitato un attimo grazie a lui ho progettato il piano di fuga per quei due idioti che dovevano solo spaventarti e costringerti a venire ad Hogwarts. Cosi la sera al parco quando eri con il tuo amico Weasley per controllarti loro erano a casa tua per spaventare tua moglie. Sapevo che saresti corso in suo aiuto all’istante cosi mi precipitai anche io a casa tua e poco prima che quell’uomo potesse parlare l’ho ucciso. Sei arrivato qui e ho controllato ogni tuo minimo spostamento. Purtroppo ho avuto un piccolo imprevisto, Anderson, che per puro caso ascoltò la conversazione tra me e Malfoy così simulammo il suo suicidio spezzargli il collo non è stato un problema con me come ho fatto con le guardie che controllavano Draco. Anche quella è stato tutto pianificato mi serviva sempre più vicino a voi, cosi organizzammo la finta aggressione a tuo figlio Albus. Doveva solo recuperare la bacchetta ma purtroppo ha fallito e ha fatto la fine che meritava. Dovevo svantaggiarvi però. Cosi ho rapito Hermione lei doveva essere la prima e poi tutti gli altri sarebbero dovuti morire uno a uno prima di te. La morte di Malfoy è stato un altro imprevisto ma per ironia della sorte ti ha rivelato il mio nascondiglio e adesso eccoci qua Potter tu ed io. Consegnami la bacchetta di Sambuco cosi potrò diventare come il potente Signore Oscuro” dicendo queste ultime parole l’uomo si avvicinò ad Harry che con forza ma sangue freddo lo colpì in faccia con un pugno dicendogli
“Comincia a far sparire il naso se vuoi essere come lui”.
L’uomo cadde a terra e pulendosi il sangue che fuoriusciva dal naso cominciò a ridere e rialzandosi disse “Bravo Potter bella mossa!” indicando le fiaccole nelle nicchie dove erano legati i suoi amici disse “Appena il fuoco si spegnerà moriranno. Il tempo sta per scadere grande mago tic tac tic tac. Vuoi salvarli? Devi mettere i piedi su quella pedana!”
Sulla pedana c’era un meccanismo che se pressato avrebbe trasferito tutto li il fuoco delle fiaccole.
“Se ci salirai sopra morirai al loro posto, Potter. Ma li salverai. Ti conviene sbrigarti il tempo scorre tic tac tic tac. Se non salirai in tempo, appena il fuoco delle fiaccole finirà cadranno nel vuoto. Se salirai invece il fuoco verrà trasferito tutto su di te le catene si sbloccheranno e saranno liberi” poi guardando Harry negli occhi aggiunse “Ma se tu mi consegnerai la bacchetta tutto finirà qui. Io diventerò il mago più potente di tutti i tempi quello che per colpa di tuo padre James Potter non sono mai stato ma grazie a tanti anni di esperienza non mi è servita la magia per fare tutto questo”.
“Prima dimmi chi sei!” disse Harry.
“Tu puoi chiamarmi V” rispose. Harry sconcertato guardò la moglie ma l’uomo continuò “V, come vendetta!”.
Harry non avendo altra scelta estrasse dalla tasca la bacchetta di Sambuco ma proprio quando stava per dargliela la spezzò a metà.
V senza parole lo spinse e lo sbatté a terra disarmandolo anche della sua bacchetta che finì vicino la porta e urlò “ Maledetto! Non importa mi basterà vederti morto Potter!”
All’improvviso però entrò Albus accompagnato da Nevil. V si voltò a guardarli e fu colpito con un calcio da Harry che si rialzò.
Albus allora urlò “papà prendi!” lanciando la bacchetta al padre che la afferrò e urlò “Stupeficium!” V fu colpito e cadde all’indietro finendo sulla pedana. Il fuoco si trasferì su di lui e nella stanza si senti solo il suo urlo di dolore mentre bruciava. Come previsto le catene si aprirono Ron Hermione e Hagrid si svegliarono e scesero dalle nicchie. Albus corse ad abbracciare la sua famiglia.
Ron poté finalmente riabbracciare Hermione. Tutti uscirono dai sotterranei e si ritrovarono nel cortile della scuola dove circondati da tutti gli studenti e dai professori furono accolti da un grande applauso.
La preside McGranitt abbracciò Harry e disse “Hogwarts è di nuovo salva grazie a te”
Harry allora rivolto al figlio disse “Ma come hai fatto a sapere dove eravamo Al?”
Nevil allora intervenne “Come suo padre non si fa mai gli affari suoi e non riesce a stare fuori dai i guai. Mi ha convinto a seguirlo”. Harry abbracciò Al e gli disse “Sei stato molto coraggioso Al, sono fiero di te!”
Al sorridendo rispose al padre “Grazie papà”.
Hagrid si commosse e Ron abbracciato ad Hermione guardandolo gli disse “Cosa fai piangi?”
“Chi io?” rispose Hagrid e continuò “Ma figurati, mi è finito qualcosa nell’occhio”.
La preside rivolta ad Harry disse “Vuoi essere il nuovo professore di difesa contro le arti oscure?”
Harry meravigliato chiese “Dice sul serio?”.
La McGranitt ricordando le parole dette da Harry gli rispose “Ti sembra che io stia scherzando? È il minimo che io possa fare”.
Harry guardò Ginny e gli altri e chiese “Che ne dite?”
Ma nessuno rispose meno che Gazza che borbottò “Guai in vista! Dannazione”.
“Devi decidere tu amore” rispose Ginny sorridendo e aggiunse “Ma qualsiasi cosa farai resteremo sempre tutti uniti”.
Harry allora felice guardando la McGranitt rispose “Ci penserò!”.
 
 
FINE
Spazio dell’autore
E siamo giunti alla conclusione della mia storia. Spero vi sia piaciuta. Mi scuso per il ritardo tra un capitolo e l’altro. Il “mio” Harry forse tornerà forse no chi può dirlo per ora ho in mente altro ma spero che continuiate a seguirmi lo stesso. Grazie a tutti!
Mark’s Elenders
  
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