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Autore: Prince Lev Swann    27/01/2014    1 recensioni
Racconto leggero sul viaggio del Genio.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Presto il Genio raggiunse la Città di Halloween.
Si ritrovò in un piccolo spazio che era l’ingresso per la città. L’aria dell’eterna notte era fresca e il silenzio assoluto era un po’ inquietante. Volò lungo la stradina affiancata da piccoli lampioni a forma di luminose zucche di Halloween.
Raggiunse la piazzetta principale, al centro della quale un liquido verde usciva da una fontana. Era tutto scuro, e la piazza era circondata da piccoli edifici scuri dalle strane forme.  C’era anche una ghigliottina.
Un cancello era aperto su una casetta almeno apparentemente piccola e slanciata verso l’alto; una gradinata di pietra per raggiungere l’ingresso.  La porta si aprì improvvisamente e ne uscì uno scheletro, urlò, alzando le mani e facendo una smorfia per spaventarlo; ma l’effetto, almeno per lui, era più buffo che spaventoso. Ma Jack Skeletron abbassò la testa, deluso alla vista dell’espressione divertita del Genio.
“Sei davanti a Jack Skeletron, il re delle zucche e del terrore…” annunciò infine, senza entusiasmo e abbassando il capo.
“Ooooh, tu sei Jack, Jack Skeletron!” esclamò entusiasta. “ Bene, ho tante cose da proporti! Questa città non è proprio piacevole da visitare, sai. L’ho notato quando Sora mi chiamava; ci sono tantissimi meccanismi per passare da una zona all’altra, e non sono molto comodi… “ parlava molto velocemente e non stava fermo un attimo. “Ma se mi lasci fare qualcuna delle mie magie vedrai che sarà molto meglio, i turisti pagheranno oro per vederla, vedrai…” A queste parole l’umore di Jack cambiò di colpo.
“Puoi davvero cambiare questo luogo? Fantastico! Potremmo rendere il prossimo Halloween una meraviglia con il tuo aiuto, ehm…” e inclinò il capo, “creatura blu fluttuante!”
“Oh giusto, non mi sono presentato… Io sono il Genio! Il Genio, certo, ma non della lampada. Non più, grazie al mio amicone Al! Comunque, ci stai oppure no? Ti va di rendere questa città più… spaventosa?”
“Hmmm” fece Jack, “e se poi non mi piace?”
“Oh, questo non è un problema,” garantì il Genio “in quel caso la cambiamo di nuovo…”
Jack non parve molto rassicurato, ma acconsentì.
Il Genio si lanciò in cielo e iniziò a girare, sovrastando la città e lasciando cadere scintille luminose e bluastre. C’era una bellissima foresta poco lontano. L’avvicinò alla città… Poi cambiò il cimitero, lo fece più semplice ma più spaventoso, con enormi lapidi raffiguranti la morte, incappucciata, e lo mise all’ingresso della città, subito prima della foresta. Eliminò la zona dove una volta c’era il castello del Baubau e allontanò dal cimitero la collina riccioluta, creando un comodo e cupo sentiero per arrivarci, aperto da un cancello nel cimitero… Animò la ghigliottina, la fontana e il cancello del cortile di jack, in modo che provassero ad aggredire gli passanti che si avvicinavano troppo, senza danni mortali, chiaramente. Ma Jack cercava un modo per rendere più originale Halloween… Qualcosa di diverso… E allora ricordò, un viaggio di centinaia di anni prima, fatto con un vecchietto allora custode della lampada che voleva visitare luoghi mai visti da nessun’altro saggio di Agrabah… Sì, allora avevano visitato i mondi delle feste come Natale e Pasqua...
Ecco cosa serviva a Jack, qualcosa di diverso… Quei mondi erano tutti legati da una magia speciale… Ma aveva abbastanza potere?
Tentar non nuoce, pensò… Radunò tutte le forze, pensò attentamente a quei mondi e a un modo facile per raggiungerli da lì. E poi una luce accecante invase il buio, poco dopo il limitare della foresta, ma finì dopo qualche secondo. Si era aperto un piccolo spazio tra gli alti alberi, lasciandone uno in mezzo. Il Genio aguzzò la vista e riuscì a distinguere una porta colorata e a forma di albero di natale stilizzato sul tronco dell’albero in mezzo, con una pallina come pomello per entrare, e anche sugli alberi al margine della zona c’erano delle porte che evidentemente portavano nei vari mondi delle feste, un enorme uovo per il mondo di Pasqua, un cuore di un rosso vivo per l’ingresso a quello di San Valentino…
Ma Jack sarebbe andato nella Città del Natale, ne era sicuro, forse per questo quell’ingresso era posizionato al centro…
Il Genio scese in picchiata verso Jack e urlò “Buh!” fortissimo, facendo sobbalzare Jack, che protestò: “Non rubarmi il lavoro!”
Ma il genio si stava già innalzando nuovamente in volo, urlando: “Splendido, Jack! Spero ti piaccia il mio lavoro… Ti consiglio di visitare la foresta! A presto!” e sparì.

   
 
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