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Autore: Lau_McKagan    27/01/2014    5 recensioni
“…ho solo bisogno di stare da solo per un po’, lontano da qui, da tutto questo… ho fatto un bel casino”
“E stai scappando dalle conseguenze”
“Si, lo sto facendo”
“Forse non è stata una buona idea”
“Forse avrei dovuto farlo da un pezzo, non credi?...”
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Averlo di nuovo tra le braccia lo fece tremare, e Jared dovette accorgersene perché si strinse ancora di più a lui, passandogli leggermente le mani sulla schiena. Lo sentiva ancora singhiozzare leggermente ma era certo che il peggio fosse passato “Hey… va meglio?” mormorò. Lo vide annuire ma non si staccò da lui e questo lo fece sorridere. Quella specie di vacanza isolamento aveva preso una piega inaspettata. Non aveva idea di cosa avrebbero fatto ora, quel che era certo, era che se Jared si fosse ancora allontanato da lui, non ce l’avrebbe fatta questa volta a sopportarlo. Si amavano ancora, punto. Non c’era molto altro da aggiungere “Rimarresti qui con me Jay? Qualche giorno, o il tempo che vuoi” chiese mordendosi il labbro in attesa di una risposta, sentendo il cuore fermarsi quando l’altro sollevo lo sguardo annacquato sul suo, e vi lesse inquietudine.
“Lo vorrei tanto Colin”
“Ma?”
“Ma…” riabbassò di nuovo lo sguardo e sciolse leggermente quello stretto abbraccio “Cosa ne sarà di noi? Non voglio ricominciare tutto da capo, non ne ho la forza, davvero…”
Era questo dunque il problema. Gli accarezzò di nuovo i capelli, adorava quei capelli, tra l’altro “Ci siamo distrutti così tanto tempo Jared… potremmo iniziare a costruire qualcosa, ad esempio… insieme, io e te… come avrebbe sempre dovuto essere”
Il cuore di Jared sobbalzò. Si sentiva così a posto con lui, tra le sue braccia. Come se quello fosse sempre stato il suo posto, e ora vi aveva fatto ritorno. Tante cose lo spaventavano, ma forse, non era più il momento di tirare fuori paure ed esitazioni. Colin aveva avuto il coraggio di affrontare il mondo, cosa che lui non aveva mai avuto. Scherzava, faceva lo sbruffone, e giocava sul fatto di fare mossettine effemminate e battutine ambigue sulle sue gambe e sull’essere femminile, specie dopo la parte in Dallas Buyer Club. Ma da li a dire la verità la strada era lunga, e lui non l’aveva mai percorsa. Prese un respiro profondo e abbassò le mani cercando quelle di Colin “Si Cole…”
L’irlandese sorrise stringendo la presa e intrecciando le loro dita “Te lo chiedo una volta per tutte allora… come te lo chiesi anni fa… vuoi vivere con me Jared? Alla luce del sole, senza nasconderci dal resto del mondo?” erano quasi le stesse parole che aveva usato una sera di tanti anni prima. E quella sera non era finita molto bene.
“Si Colin, si!”
Lo slancio di Jared lo colse quasi impreparato, tanto che quasi si sbilanciò cadendo a terra quando gli saltò letteralmente al collo. Rise, Dio che bello era ridere con lui, aveva dimenticato il dolce suono della sua risata. Lo strinse e lo sollevò facendogli fare mezzo giro “Cristo santo, quanto pesi adesso?! L’ultima volta eri molto più secco!”
“Sto mettendo su un po’ di massa, non ti pace?”
“Non lo so, dovrei verificare… anche se ho avuto parecchie tue foto mezzo nudo sotto agli occhi, e direi che si, mi piace…”
Jared si morse il labbro. Passato il sentimentalismo e l’emozione iniziale di averlo ritrovato, in lui si stava facendo di nuovo strada il desiderio, la passione che aveva soppresso in tutto quel tempo. Irrefrenabile, caldo, e straripante “Guardavi le mie foto su internet?”
“Jared nel caso non te ne fossi accorto, sei ovunque ultimamente, anche non volendo la tua faccia e il tuo corpo erano spiattellati su tutti i giornali, persino sui cartelloni pubblicitari… un giorno ero in auto e su un cartellone luminoso c’era un articolo con una tuo foto coperto solo da un asciugamano, ed era chiaro che te lo stavi asciugando…  per poco non inculavo quello davanti che si era fermato al semaforo”
Rise “Addirittura?”
“Non esagero… e avrei voluto uccidere Terry per quegli scatti… non sopporto l’idea che qualcun altro ti guardi, non l’ho mai sopportata” in realtà aveva il sospetto che Terry non si era limitato solo a guardarlo, ma non voleva averne conferma. Sapeva che Jared ora era di nuovo suo, di nessun’altro e questo gli bastava.
Al nome di Terry, Jared abbassò lo sguardo. Era palese che Colin non lo sopportasse, a quanto pare nessuno lo sopportava “E’ stata una stupidata sai, tra ragazzi…” in realtà era fatto quel giorno ma non voleva certo dirglielo “niente di che… e non me lo stavo asciugando”
“Come no!” lo strinse di nuovo “Allora… rimani?”
“Certo, non vado da nessuna parte, sto bene esattamente dove sto” le sue mani furbamente trovarono un piccolo accesso sotto al maglione che Colin indossava, e riuscì ad accarezzare leggermente la pelle della bassa schiena. La sua pelle, il suo corpo caldo contro al suo, le sue mani ovunque… in quel momento non riusciva a pensare ad altro “Colin…”
La voce di Jared era suonata come una supplica “Cosa?”
“Mi sei mancato tanto… in tutti i sensi”
“Specifica quali sono questi sensi” lo provocò.
“Andiamo, lo sai…”
“Non lo so!” gli piaceva giocare con lui, Jared ora sembrava tanto timido, ma lui aveva visto e vissuto la sua parte più perversa.
“Mi stai provocando”
“Io? Sei tu che ti stai strusciando su di me” ridacchiò.
“Non mi sto strusciando su nessuno! Io…”
“Jay” lo fermò “Baciami, e sta zitto”
Jared sorrise, ed esaudì la sua richiesta, attaccandosi alle sue labbra con veemenza, esplorando di nuovo il suo corpo con le mani, per quel che portava visto gli abiti che ancora indossavano, ma che presto, era sicuro, sarebbero stati solo un ricordo.
“Non ti ho ancora detto una cosa…” fece Colin mentre le labbra di Jared si stavano adoperando per lasciargli sul collo un segno degno di un marchio di possesso “Congratulazioni”
Jared si staccò un po’ contrariato “Per cosa?”
“Per il Golden Globe… per tutti i premi che hai vinto, e per la tua nomination agli Oscar… sono dannatamente fiero di te” aveva appreso la notizia mentre era in volo, e non ci poteva credere. Aveva pianto. Jared era cresciuto, Jared era un bellissimo uomo, un musicista affermato e una attore sulla cresta dell’onda. Si, era dannatamente fiero di lui.
Jared invece in tutto quel trambusto si era completamente dimenticato della nomination “Oh, quello… grazie… non ci avevo più pensato”
“Non hai idea di quanto avrei voluto abbracciarti quella sera e dirti, hey, sei grande, e…ti amo... te l’avrei detto forse, se avessi avuto le palle per farlo”
“Non te l’avrei permesso”
“Già…”
Era stato difficile rivederlo quella sera, Jared se la ricordava benissimo. Ricordava quello sguardo triste, ma allo stesso tempo orgoglioso e fiero… aveva concluso il discorso in fretta e furia quando aveva sentito che stava per cedere “Colin, pensavo…”
“Cosa?”
“La serata degli Oscar… ” Colin lo guardò senza capire “Vieni con me”
“Cosa?!” quella proprio non se l’aspettava.
“Vieni con me! Non voglio Shannon, o mia madre… cioè, possono venire anche loro se vogliono, ma io… vorrei che ci fossi tu al mio fianco” Colin non rispose subito “hai detto che dovremmo costruire qualcosa… e forse quella è l’occasione giusta per cominciare… non mi importa cosa penseranno, vorrei… vorrei solo averti con me…”
Era la richiesta più bella che potesse fargli. Quella notte sarebbero usciti allo scoperto, e avrebbero festeggiato di fronte al mondo intero la vittoria di Jared. Si perché Colin era certo che avrebbe vinto “Sarò con te Jay… al tuo fianco, sempre” il sorriso che Jared gli regalò lo ripagò di tutto, la sofferenza di quegli anni, il dolore, la solitudine… tutto.
“Sempre Cole?”
“Per sempre…” sussurrò unendo di nuovo le loro labbra, di fronte al mare di Positano, che per giorni e giorni, li vide innamorati e felici senza ombre, senza sotterfugi e bugie. Insieme, alla luce del sole, come sempre avrebbe dovuto essere.


- FINE -


***

Hemmm... ok, finito... che dire, sono riuscita a finire questo capitolo che a dire il vero, mi torturava da un paio di giorni buoni. Non so come sia venuto in realtà, Non ho voluto trascendere, mi piace così da una parte, anche se forse un po' di piccantino non avrebbe guastato. Ma non so, mi è venuto così e basta.
Considerando che doveva essere una roba di 3 o 4 capitoli, è andata fin troppo bene direi!
In conclusione, ringrazio tutte voi che avete letto questa storia, in particolare chi mi ha sempre spinto ad andare avanti anche con modi poco carini (ci tengo a precisare che Vicky mi ha minacciato u.u) e che ha sempre commentato lasciandomi il proprio parere, ma anche alle lettrici silenziose. Grazie mille, grazie di cuore. E niente... magari ci risentiamo non appena l'ispirazione tornerà a trovarmi.
Ciao!
Lau
   
 
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