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Autore: Ziggie    27/01/2014    3 recensioni
Se prima le Mary Sue vivevano le loro gioie in alcune storie, ora è proprio esploso il FANDEMONIO! E allora cosa succederebbe se un capitano pirata e il dio dell'inganno norreno si incontrassero al bar dei cattivi per scambiare opinioni in merito davanti ad un buon boccale di liquore?
N.B. Si chiama ironia, keep calm e fatevi una risata.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hector Barbossa, Jack Sparrow
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Se prima le Mary Sue vivevano le loro gioie in alcune storie, ora è proprio esploso il FANDEMONIO!!! Diciamolo, non c'è più rispetto, non si può essere più contrari ad un qualcosa riguardante un attore, un cantante, un qualsiasi essere che respira, che subito si viene attaccati con insulti a random, minacce da ghetto e simili. Ho affrontato l'argomento svariate volte sul mio blog, ma ho ben pensato di unire l'utile al dilettevole ossia la mia passione per i cattivi unita a due personaggi che tanto ammiro: il capitan Barbossa e Loki; immaginazione ed umorismo.
Il tutto perché non se ne può più di storie create solo per copulare con un personaggio perché è il figo di turno e chissenefrega del suo vero carattere, sbatto le ciglia, schiocco le dita e lui cade ai miei piedi. NO! BASTA! TREGUA! Scrivere di un personaggio significa cercare di entrare nella sua ottica, nella sua prospettiva, mettersi sul suo stesso piano, capirlo e solo allora si potrà sfornare idee per dare vita alla storia. Così ho fatto con questa shot.
Si chiama ironia, keep calm e fatevi una risata!
Ziggie

Fandemonio

 

Il vento batteva sulle imposte in legno della bettola. Il buio regnava sovrano là fuori ed un tiepido tepore cullava le menti dei presenti prossimi ad un'ubriacatura. L'insegna riportava un nome insolito: Evil. Il luogo? Un posto dimenticato da Dio su un'isoletta a metà tra il tutto e il niente, non riportata sulle mappe e lontana dagli ambienti che ospitavano i cosiddetti bravi ragazzi.

- Oste, la cosa più forte che hai e subito - ordinò l'uomo. Un giovane per l'esattezza, alto, slanciato, dai capelli neri e dal vestiario regale che alternava l'oro al verde e al nero.

- Ti vedo provato, dio dell'inganno - ridacchiai da un angolo del locale. Il più in ombra per l'esattezza, amavo mettermi nella penombra ed osservare quanto accadeva intorno, era un ottimo modo per studiare le persone e apprendere le migliori offerte - il ragazzo ha bisogno di un po' di Rum Fustian, Jill! Non dargli la solita roba norvegese che gli offri di solito, è troppo sciupato il poverino - ironia? Giusto un pochino, ma entrambi parlavamo la stessa lingua, non era affatto un problema e se anche lo fosse stato, non era mio.

- Provato, Hector? Stai scherzando? - mi guardò scuotendo il capo in segno di disapprovazione - non posso pianificare un qualcosa che BOOM uno stuolo di ragazzine bavose mi assale -.

Ridacchiai, bevendo un sorso di rum dal boccale che avevo in mano - sei la novità del momento, caro Loki -.

- La novità, Barbossa? Sono il dio dell'inganno, sono andato nelle gambe del diavolo per stringere patti, ho condotto Asgard alla rovina, condannato mio fratello a morte, fatto accordi con questo mondo e quell'altro ed ora vengo venerato perché ho un bell'aspetto, perché il cattivo fa rebel o tante altre storie su questo genere di cose! La mia prima versione portava una tutina aderente verde e dei mutandoni squamosi gialli, per Odino! Quando ho detto che avevo un esercito, non intendevo certo una cosa del genere! - il ragazzo alzò gli occhi al cielo e sospirò. Fu allora che decisi di avvicinarmi a lui, mi sedetti al bancone ed ordinai altro rum.

- La novità, Loki, la novità - confermai quanto dettato poco prima - Prendi Sparrow, per esempio. Non so se hai una vaga idea di quante oscenità circolino presso il nostro... come si dice? - mi grattai la barbetta, i nomi troppo moderni non riuscivo a masticarli - fandom, mi pare si dica così -.

- Fandom, si, credo sia corretto - ci pensò su a sua volta - ma non penso possa esistere qualcosa di peggio di ragazzine urlanti che creano storie improponibili e tentano di farmi sembrare caratterialmente umano. Diamine! Come glielo devo dire che sono un fottuto cinico bastardo?  - il dio dell'inganno afferrò il boccale che l'oste gli porse e ne bevve un gran sorso, strizzando gli occhi - Però, è forte questa bevanda! - commentò e gli sorrisi, di rimando, da buon intenditore.

- Io non ci metterei la mano sul fuoco. Ogni fandom nasconde cose che noi personaggi fatichiamo ad immaginare. Menti perverse la fanno da padrone; improponibili relazioni amorose con il protagonista che potrebbe essere loro padre; caratteri stravolti, le nostre storie ufficiali accantonate e le cosiddette Mary Sue che regnano indisturbate. Oh! Ne ho viste e sentite tante, Loki - feci una pausa, il dio dell'inganno conosceva meglio di me i termini in voga nel nuovo millennio, io sono sempre stato al passo con i tempi, ma non masticavo troppo le innovazioni terminologiche - il mondo di internet è così pieno di queste novità, che i viaggi compiuti, gli incontri con creature mitologiche o personaggi dai caratteri svariati diventano le cose più comuni e semplici che possa aver visto e vissuto -.

- Non mi pare che la tua persona pulluli di schiere di fan bavose - fece ovvio, un sopracciglio alzato.

- Figliolo, sono il cattivo! L'unico con un attimo di cervello in quella gabbia di matti, avrò anche charme e fascino, ma per la Disney e gli sceneggiatori non basta. A Sparrow danno le avventure, le storie più improbabili; a me fanno fuori, mi relegano in marina, mi amputano una gamba e, quando ne esco facendo il culo a tutti senza nemmeno un briciolo di fortuna, che attornia sempre il mio collega, tentano in qualsiasi altro modo di stravolgermi la vita: quinto film, la mia fantomatica figlia che si invaghisce di Sparrow! Non so se aprire un buco in fronte agli sceneggiatori o a coloro che gettano in giro questi rumor -.

- Maledetta Disney - brontolò, sospirando ed alzando il boccale. Facemmo un brindisi e bevemmo alla goccia quanto rimaneva nella tazza.

La porta si aprì e il vento entrò con il nuovo avventore. Un personaggio che non mi aspettavo certo di trovare da quelle parti, soprattutto perché con quel posto non aveva nulla a che vedere.

- Sparrow! Dico, sai leggere le insegne? - lo accolsi con pungente sarcasmo. Lui e la sua dannata bussola che lo conduceva ovunque volesse, cosa diavolo era venuto a fare?

- Mi fischiavano le orecchie - bofonchiò lui, prendendo posto tra me e il dio norreno - sapevo dei tuoi dubbi gusti, ma non fino a questo punto, Hector - sussurrò dopo aver passato a rassegna Loki. Roteai gli occhi al cielo, sospirando.

- Non credo che i vostri, siano da considerare migliori, capitan Sparrow - esclamò Loki con un'occhiata glaciale, di quelle che ti trapassano da parte e parte peggio di un proiettile.

- La mia fama mi precede, vedo - sghignazzò pavoneggiandosi come ogni volta qualcuno dimostrava di conoscerlo.

- Fama e convenevoli a parte, come mai il tuo culo si trova seduto dove non dovrebbe stare? - preferii andare dritto al nocciolo della questione, a differenza sua non mi occorrevano giri di parole per richiedere o spiegare qualcosa.

- Sono circondato. L'ennesima Mary Sue ha fatto porto a Tortuga - osservai Loki come a fargli notare il te l'avevo detto precedente, prima di tornare a guardare Jack, ordinando nuovamente da bere - ho dato l'incarico a Gibbs di inventarsi qualcosa, a quanto ho capito è la classica figlia di qualche nemico, nobildonna, o meglio nobilbimba, che è fuggita da casa perché si è invaghita di me solo avendo letto o sentito le mie avventure. Non ce la faccio più!!!! Chi diavolo li scrive i libri che parlano di me? Un tempo anche miss Swann li aveva accennati, quanto mai non li ho fatti sparire tutti! -

- Non credere di essere l'unico in questo circolo vizioso di matte! Flotte di Midgariane arrapate giungono ad Asgard come se piovesse, sono sempre costretto a prendere le sembianze di qualcun'altro o a rifugiarmi - convenne Loki, guardandolo torvo - e di libri sul mio conto ne circolano a bizzeffe, tutti che mi dipingono nella mia vera natura di ingannevole figlio di puttana misogino. Dove le partoriranno queste idee scellerate? Mah! -

- Dì un po' amico, hanno mai provato ad interpretarti in un gioco di ruolo e a farti figliare come fossi un coniglio con qualsiasi essere di sesso femminile? - eccolo là! Quando trovava un qualcuno con disavventure simili alle sue Jack doveva sempre mettersi in primo piano, giocando al gioco del "io sono il capitan Jack Sparrow e ho visto di peggio, comprendi?"

- Non è colpa mia se ti hanno scambiato come il deposito attivo della banca del seme - convenne Loki senza scomporsi - ma so cosa significa stravolgere e venire stravolti, solitamente è il mio compito -.

- Oh! E chi saresti tu? - signori e signore, il capitan Jack Sparrow e le domande inutili.

- Ma fa sul serio? - mi domandò Loki, alzando un sopracciglio.

- Il sole e il rum hanno la capacità di renderlo più idiota di quanto non sia - gli confermai, annuendo - Ed ora è normale! Quando si trovava nel limbo dello scrigno di Davy Jones, a metà tra la vita e la morte, era anche peggio - feci presente tra un sorso e l'altro - purtroppo il capitan Sparrow in questione vede solo la sua persona e mai quella degli altri -.

- Così mi sminuisci, Hector -.

- Tu dici? - lo additai con ironia, mentre lui mi riservò una delle sue classiche smorfie, la risposta che sceglieva sempre quando non trovava nulla con cui ribattere.

- E comunque, signor "stravolgere è compito mio", non credo che tu abbia mai scorto persone che tentano di imitarti in tutto e per tutto, persino quando hanno chili e chili di troppo sul groppone. Libertà di espressione, d'accordo, ma credo che neanche tra qualche anno avrò la ciccia che trasborderà in quel modo - una smorfia di disgusto apparve sul suo volto e, da questo punto di vista, non potevo dargli torto.

Loki ridacchiò e scosse il capo - Cos'è, una competizione su io ho visto cose che tu nemmeno ti sogni? - ribatté prontamente, solitamente non parteggiavo per gli dei, tendevo a tenermene alla larga dato alcune vicessitudini passate, ma dovevo ammettere che il dio norreno del caos stava acquistando diversi punti simpatia da parte mia. - Credimi ho visto di persone che mi interpretano che pare abbiano mangiato la mia versione attuale, la mia versione donna e la mia versione kid ed ho detto tutto! -.

- La tua versione donna? - esclamò tra lo stupito e l'incredulo Jack.

- Seriamente, Hector, questo tizio fa sul serio? -

- Seriamente, Loki. Agli albori dei suoi tempi lo si poteva additare come uno scellerato, ma in gamba, ora è affetto dalla crisi di mezza età - ed era seriamente così, dopo che era stato creato il quarto film e che la Perla era stata imbottigliata, Jack non era più Jack, o meglio, era Sparrow ma con qualche rotella fuori posto in più.

- Ti ho sentito sai! - biascicò tra un sorso di rum e un altro.

- Devo ricordarti perché ti trovi qui? Fino all'altro ieri non avresti certo detto di no, ad una tua fan, anzi... - lo punzecchiai.

- Non è colpa mia se creano certe scempiaggini! -

- Non è colpa mia se sei un maestro nell'arte dell'abbindolamento. Ultimamente la vecchia volpe dalla lingua lunga si fa incantare, piuttosto che truffare - lo schernii, alzando appena il boccale in aria, un brindisi di conclusione.

- Non è colpa mia se sei represso perché, dopo che ti ho ucciso, ti hanno fatto resuscitare e poi ti hanno amputato la gamba, sostituendola con quella protesi - era incredibile come doveva e voleva sempre avere l'ultima parola.

- Almeno ho una riserva di rum garantita e ti ricordo che ne hai espressamente chiesta una anche tu - feci presente, ricordando bene le parole scambiate con il mio collega la sera che eravamo stati catturati dagli Spagnoli in Florida. A sentire la mia lieve frecciatina, il dio dell'inganno si voltò a guardare Jack con un ghigno che racchiudeva ironia e malignità insieme, tanto che sentii Sparrow deglutire forte a vuoto: - che dici, rastafarian, provvediamo subito? - domandò il signore del caos e quella fu l'ultima volta che il fatidico capitano mise piede nel pub dei cattivi; un pub che ospita le peggiori canaglie provenienti da ogni angolo della terra; un pub che raccoglie gente con charme e vicende diecimila volte maggiori di quelli di un classico protagonista; un pub che raccoglie storie e le diffonde senza troppi problemi.

 

 

 

 

  
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