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Autore: Giulia12g    28/01/2014    2 recensioni
E' ora di pranzo di sabato, Olivia e Peter a casa loro si accingono a pranzare quando squilla il telefono, è Boyles, c'è un altro caso da risolvere. Omicidi con un'arma biologica con un movente comune.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Astrid Farnsworth, Olivia Dunham, Peter Bishop, Phillip Broyles, Walter Bishop
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scatta la serratura.
Olivia: Finalmente!
Peter: scusa ho avuto da fare, Walter non voleva lasciarmi andare.
Olivia: non preoccuparti, ora come sta?
Peter: meglio, Astrid si sta prendendo cura di lui, si rimetterà presto. Tu come stai?
Olivia: bene, ti stavo aspettando, ho ordinato il cinese, avevo paura che arrivasse prima di te.
Suona il campanello
Peter: appena in tempo! Vado io…
Emerson: buonasera, ha ordinato cinese?
Peter: sì grazie
Emerson: sono quindici dollari e novanta
Peter: tenga il resto
Emerson: grazie e buon appetito.
La porta si chiude.
Peter: allora che film hai scelto?
Olivia: pensavo a qualcosa di romantico, basta horror e gialli ne vedo fin troppi nella vita reale!
Peter: commedia romantica? No ti prego! A questo punto preferisco un talent show
Olivia: va bene ho capito, metto un horror!
Peter: da quando ti piacciono gli spaghetti di soia?
Olivia: non lo so, ne ho avuta una voglia improvvisa.
Peter:  ok…
Olivia: non c’è nessun film nuovo qui, possiamo farne a meno?? Magari parliamo un po’..
Peter: per me va bene..
Olivia: alloga…stavo pensaddo di fave una gita nel week-end che e dici?
Squilla il telefono.
Olivia: Dunham.
Broyles: Agente, è richiesto il vostro intervento alla  22esima di Bond Street, ci vediamo lì. Porti i Bishop.
Olivia: d’accordo, ma non avevo il week-end libero?
Boyles: mi spiace i casi fringe sono affidati a voi.
Olivia: va bene saremo lì fra mezz’ora, dobbiamo attraversare tutta la città.
Broyles: d’accordo ci vediamo lì.
Attacca la cornetta.
Olivia: era Broyles c’è bisogno di noi.
Peter: mai un po’ di tregua! Vado a prendere i giubbotti!
Olivia: ok intanto sparecchio!
escono di casa.


Olivia: allora cosa succede?
Broyles: venite entriamo in casa.
Olivia: cosa gli è successo?
Broyles: non lo sappiamo, l’abbiamo trovato così disteso nel letto, ma non riusciamo a capire come sia morto o cosa abbia causato la sua morte..
Walter: affascinante…
Peter: avete parlato con la donna che era qui?
Boyles: sì, sua moglie ha detto che era malato, una banale influenza. Stanotte aveva accusato i primi sintomi di febbre, ma niente di grave..quando è tornata dal lavoro l’ha trovato morto.
Walter: quando ancora non esistevano medicinali antinfiammatori si moriva di febbre alta, ma mai per l’influenza, che lavoro fa il signor..?
Broyles: Marcus Fletcher. È un impiegato nell’ufficio contabile di Boston, ma aveva passato l’ultima settimana in campagna da sua sorella per aiutarla con il gregge.
Walter: con il gregge dice?!
Peter: hai qualche idea Walter?
Walter: non ancora, ma mi verrà non appena avrò analizzato il corpo,  Asper chiedi di far portare il signor Fletcher in laborario.
Astrid: si Walter…
Olivia: signore potrei parlare con la signora Fletcher?
Broyles: è sconvolta, ma va pure, dovrebbe essere fuori ad aspettare notizie.
Peter: vengo con te.
Olivia: lei è la signora Fletcher?
Sig.a Fletcher: sì sono io.
Olivia: le dispiacerebbe parlarci di suo marito?
Sig.a Fletcher: Marcus era un uomo straordinario. Eravamo sposati da venticinque anni, ma non abbiamo mai potuto avere figli. Avevamo pensato all’adozione, ma il suo lavoro e sua sorella lo tenevano sempre molto impegnato. Aveva tempo per me solo nel fine settimana e io mi accontentavo di quelle poche ore che riusciva a dedicarmi perché ero sicura che lo facesse con amore.
Olivia: ultimamente suo marito è stato dalla sorella?
Sig.a Fletcher: si Anita vive in periferia e ha una fattoria molto grande. Suo marito se ne è andato pochi mesi dopo il matrimonio e l’ha lasciata a gestire due figlie e una fattoria.
Olivia: crede che suo marito abbia qualche nemico, qualcuno che possa volergli fare del male?
Sig.a Fletcher: Non che io sappia. I suoi colleghi sono sempre stati gentili con noi, i nostri amici di una vita non avrebbero nessun motivo di fargli del male. Per favore potete dirmi cosa gli è successo?
Olivia: signora mi dispiace, ma per ora non sappiamo niente. Le assicuro che non appena avremo notizie le faremo sapere.
Peter: signora, l’agente Broyles ci ha riferito che suo marito era andato alla fattoria soprattutto per aiutare la sorella con il gregge, lei ne sa qualcosa?
Sig.a Fletcher: sì, tra tutti i lavori della fattoria il suo preferito era quello di andare al pascolo con le pecore. Credeva che fosse un momento estremamente rilassante e sua sorella odiava quegli animali perciò se ne occupava sempre e solo lui, lei quasi non osava avvicinarvisi.
Peter: ok, grazie mille signora.
Olivia: grazie per la sua disponibilità. A presto.
Sig.a Fletcher: a presto e per favore fatemi sapere, altrimenti non riuscirò a darmi pace.
Olivia: ma certo, faremo tutto il possibile.
Olivia: perché le hai chiesto del gregge?
Peter: ho in mente qualcosa, ma devo prima parlarne con Walter, potrebbe essere pericoloso portare il corpo in laboratorio.
Olivia: ok….
Peter: Walter!! Cosa stai facendo vicino al furgoncino dei gelati?
Walter: è sicuro di non avere il gusto al mirtillo rosso con una spruzzata di menta? Dovreste farlo sa? E non avete nemmeno le liquerizie?
Gelataio: no mi spiace…
Walter: che furgoncino scadente!
Peter: lo scusi, quando è affamato non sa quel che dice!
Gelataio: non c’è problema.
Peter: Walter, sai che siamo qui per risolvere un caso vero?
Walter: si figliolo, ma quando la fame prende non puoi fermarla.
Peter: ok al ritorno ci fermeremo a comprare le caramelle. Però ora ascoltami. Mentre ero a Baghdad ho saputo che qui negli Stati Uniti, dopo l’attacco dell’11 settembre erano state recapitate ai senatori delle lettere con tracce di spore che al contatto con la pelle infettavano i destinatari provocando problemi a livello polmonare e che in pochi giorni causavano la morte.
Walter: Peter, figlio mio, ti ricordo che sono stato chiuso al Saint’ Claire per molto tempo e non potevo venire a conoscenza di tutte queste informazioni. Tuttavia mi era giunta voce di attacchi da parte di bioterroristi dopo l’attentato alle torri gemelle.
Peter: bene, trassi informazioni sulle origini di quelle spore e scoprii che provenivano da animali, in particolare ovini: le pecore. La signora Fletcher ci ha detto che suo marito se ne era occupato per tutta la settimana nella fattoria della sorella, potrebbe aver contratto così la malattia.
Walter: sì certo, ci avevo pensato anche io,  potrebbe essere così, ma sono certo che ne sapremo di più quando avrò effettuato i primi accertamenti.
Peter: no Walter, non potrai effettuare quelle analisi: il corpo potrebbe emanare delle spore!
Walter: se è così farò depositare il corpo in un’incubatrice da laboratorio. Oh guarda un altro furgoncino, vado a vedere se loro hanno le caramelle gommose.
Peter: Olivia, abbiamo un’ipotesi, ma ora chiama Astrid e dille di stare lontana dal corpo e di farlo depositare in un’incubatrice, altrimenti non possiamo analizzarlo.
Olivia: ok la chiamo subito, ma poi spiegami cosa pensi per favore...
Peter: va bene, aspettaci in macchina, vado a prendere Walter.
Olivia: ok.
In laboratorio
Olivia: quindi il signor Fletcher potrebbe essere stato infettato da spore emanate da pecore?
Walter: non sono proprio emanate dalle pecore, ma dal suolo in cui le pecore mangiano l’erba.
Peter: nutrendosi di erba contaminata le pecore ingeriscono le spore e il virus si nutre dell’organismo dell’animale, ma quando le risorse del corpo stanno per terminare, l’agente patogeno tramite spore si spande all’esterno per trovare un altro soggetto da invadere.
Walter: è esatto: l 'infezione più  acuta è causata dal batterio Bacillus anthracis. Generalmente si manifesta come malattia endemica in animali erbivori selvatici o domestici, quali pecore, bovini, cavalli, capre e suini, ma può anche svilupparsi nell'uomo, per esposizione ad animali infetti, tessuti di animali infetti o inalazione di spore. Il nostro Marcus deve aver contratto la forma polmonare. I sintomi dell'antrace polmonare, detto anche "carbonchio", sono inizialmente molto simili a quelli di una comune influenza ma nell'arco di tre, quattro giorni degenerano verso un quadro clinico molto più grave, con difficoltà respiratorie, stato di shock e perdita di conoscenza.
Olivia: ok, ma allora perché le pecore sono ancora vive? E come fa ad esserci questo batterio nel suolo del pascolo?
Peter: se la nostra teoria è giusta le pecore saranno vive ancora per poco.
Walter: il batterio dovrebbe essere ben visibile nelle cellule polmonari del signor Fletcher, devo estrarne un campione. Assid! Portami un vetrino presto!
Astrid: eccoti il vetrino Walter, Olivia vieni qui a vedere.
Olivia: è il giornale di oggi.
Astrid: sì e guarda cosa c’è nell’area “Medicina e salute”. Un intero gregge alla periferia di Boston completamente annientato, le cause sono ancora oscure, la proprietaria Anita Fletcher afferma .  Forse sarebbe opportuno fare dei controlli su quel territorio.
Peter: si Astrid hai ragione. È possibile organizzare una squadra speciale per l’analisi dell’aria e del suolo?
Olivia: credo di sì, chiamo Broyles.
Broyles: Agente Dunham mi dica pure.
Olivia: signore crediamo che dei bioterroristi siano i responsabili della morte del signor Fletcher, sarebbe possibile avere una squadra di analisi per questo pomeriggio?
Broyles: si agente, la squadra sarà pronta alle 16 fuori dal Federal Building per seguirla.
Olivia: perfetto, grazie signore.
Astrid: l’indirizzo della fattoria lo sapete?
Peter: no in effetti, ma credo di sapere dove dobbiamo andare.


Olivia: signora Anita Fletcher?
Anita Fletcher: sì, lei chi è?
Olivia: perdoni l’intrusione sappiamo che è un momento difficile. Io sono l’agente Olivia Dunham FBI.
Anita Fletcher: mi scusi per la risposta arrogante, prego accomodatevi.
Olivia: stiamo indagando sulla morte di suo fratello, e crediamo che sia colpa delle sue pecore.
Peter: in realtà riteniamo che dei bioterroristi abbiano attaccato il suolo del pascolo con l’obbiettivo di uccidere suo fratello tramite gli animali.
Anita Fletcher: non credo sia possibile, chi mai vorrebbe uccidere mio fratello è sempre stato un brav’uomo.
Olivia: signora ci serve la sua autorizzazione per prelevare dei campioni di aria da quel terreno di sua proprietà.
Anita Fletcher: certo fate pure.
Peter: vado ad avvertire la squadra.
Olivia: grazie per il consenso. Faremo di tutto per trovare il colpevole. Nel frattempo isoleremo la zona dell’abitazione e tutti gli altri animali. Potrebbe essere estremamente pericoloso sia per loro che per lei.
Anita Fletcher: va bene.
Peter: Olivia credo che dovresti venire a vedere.
Olivia: allora signora Fletcher, grazie per il suo prezioso aiuto. Le faremo sapere appena possibile.
Agente di analisi Sam: agente Dunham abbiamo isolato questo campione e risulta altamente pericoloso. Il suolo è infestato di un batterio dalle dimensioni piuttosto grandi. Dobbiamo isolare tutta l’area circostante alla fattoria.
Olivia: d’accordo grazie Sam.
Peter: avevamo ragione: è il Bacillus anthracis.
Olivia: già, torniamo in laboratorio.
Walter: buone notizie, ho isolato il batterio!
Peter: si ce lo abbiamo anche noi, eccolo.
Walter: sì sono uguali.
Squilla il telefono
Olivia: Dunham.
Broyles: agente c’è stato un altro caso di morte improvvisa per “influenza” in una casa di campagna a Cambridge. Potete recarvi lì entro tre ore?
Olivia: faremo il possibile, grazie signore. Ci sarà anche lei? Dobbiamo parlarle!
Broyles: sì io sto andando.
Olivia: ok a dopo allora.
Peter: che succede?
Olivia: un altro uomo è morto nella sua casa di campagna: un pastore!
Astrid: perché mai questo terrorista dovrebbe avercela con pecore e pastori?!?!?!
Olivia: non ne ho idea. Ti mando il profilo della vittima così potrai fare un controllo incrociato fra i due e magari troviamo qualche collegamento.
Astrid: ok ti aspetto.
Walter: oh Peter, caro, al tuo ritorno potresti portarmi del gelato al limone?
Peter: sì walter!
Olivia: andiamo!
 
ἄνθραξ
Astrid: qui agente Fansworth.
Olivia:  Astrid sono io.  La vittima si chiama Eric Milton, sessantatré anni.. Il cadavere è stato trovato da una vicina che di solito va a portargli la cena. È un signora piuttosto anziana, Peter la sta interrogando. Intanto vedi se trovi qualcosa sapendo il nome. Ah..dimenticavo! non era un pastore vero e proprio, ma un tosatore di pecore. Fammi sapere qualcosa.
Walter: Aspirin!!
Astrid: ok Olivia, ora devo andare che mi sta chiamando Walter. A dopo.
Olivia: a dopo.
Peter: la signora Laine non ha una buona memoria, sa dirmi soltanto che il signor Milton non ha mai avuto figli, ha solo  una nipote di nome Juli che vive a New York e questo è il suo numero, lo teneva per le emergenze.
Olivia: ok la chiamo subito.
Peter: aspetta, prima di chiamare. La signora Laine mi ha detto che da qualche giorno Milton era a letto con la febbre alta e difficoltà respiratorie. Sono sicuro che siano state quelle spore. Il terrorista ha colpito ancora! Una notte si è svegliata per il dolore alle ossa e mentre preparava una camomilla si è fermata a guardare il buio oltre la finestra e le è sembrato di vedere un uomo nel recinto delle pecore. Pensando che fosse il signor Milton non ha detto niente, ma solo in seguito, si ricordò che quella stessa notte, Milton aveva dormito a New York dalla nipote e che sarebbe tornato solo il giorno dopo.
Olivia: la signora Laine è stata in grado di descriverti quell’uomo?
Peter: no, ma mi ha detto che la mattina dopo è andata a bussare alla porta di casa di Milton e ha notato un particolare mai visto prima.
Olivia: cioè?
Peter: sul lato di parete accanto al campanello c’era una scritta in una lingua che non ha saputo leggere
                                        ma l’ha copiata su un foglietto è greco, significa “carbone” e rimanda secondo me
                                        al nome del batterio, antrace.
                                        
Olivia: cosa c’entra il carbone con tutto questo?
Peter: se la mia teoria è corretta il cadavere dovrebbe presentare delle lesioni scure sulla schiena. Da qui la derivazione di “carbone”.
Olivia: chiamo Walter.
Astrid: Pronto Olivia?!
Olivia: Astrid di a Walter di controllare la schiena del cadavere.
Astrid: Walter Olivia dice di controllare la schiena del cadavere.
Walter: ma certo! Come ho fatto a non pensarci!
Astrid: che succede?
Walter: l’antrace provoca delle lesioni scure sulla schiena color carbone. Ecco sono qui.
Astrid: Walter dice che ci sono delle macchie scure!
Olivia: Peter aveva ragione. Ti richiamo se ci sono novità.
Peter: allora ce le ha?
Olivia: sì, ma ora che sappiamo con certezza qual è l’arma come facciamo a risalire al colpevole?
Peter:  in qualche…
Olivia: aspetta! Ricordo che uno scienziato francese importò l’arma qui da noi. Aveva un nome importante, lo catturammo nel 2001 ma riuscì ad evadere dalla prigione e poi si dice che si sia suicidato, ma forse ha lasciato il batterio a qualche figlio, nipote…la questione è qual è il movente degli omicidi.
arriva Broyles
Broyles: allora di cosa dovevate parlarmi?
Olivia: sono spiacente signore, ma non c’è tempo per spiegare.
Peter: dobbiamo far controllare tutte le porte di tutti i pastori degli Stati Uniti?
Olivia: no, forse solo quelli senza figli…
Peter: già potrebbe essere una pista, attiviamoci allora.
squilla il telefono.
Olivia: Dunham.
Astrid: Olivia ho trovato qualcosa. Sia il signor Fletcher che il signor Milton sono stati “ donatori” per l’inseminazione artificiale nel 1964, ma le loro mogli non sono mai riuscite a rimanere incinte. Ciò è avvenuto presso la clinica Presbiteryan Hospital di New York.
Olivia: grazie Astrid.
Peter: cosa ha detto?
Olivia: Ti spiegherò strada facendo, dobbiamo arrivare al New York Presbyterian Hospital prima che sia troppo tardi.
Peter: ok, ma sai che ci vorrà un po’?
Olivia: abbiamo tutta la notte! L’agente Broyles ci autorizza.
Olivia: buonasera, sono Olivia Dunham dell’FBI, vorrei avere accesso ai donatori che hanno tentato l’inseminazione artificiale nel 1964.
Kate:  vorrei aiutarla, ma…
Olivia: abbiamo l’autorizzazione del dipartimento della sanità.
Kate: sembra valido, allora seguitemi…
Olivia: Grazie.
Kate: ecco questo è l’elenco, per qualsiasi cosa chiamatemi pure.
Peter:  cosa stiamo cercando di preciso?
Olivia: un uomo che ha tentato l’inseminazione artificiale, ma che è fallita, che lavora in campagna e che abbia qualche connessione con le pecore.
Peter: ok, dammi quei fogli, cercherò lì…
Olivia: Simon Charity, Boston Massachussets. Trentaquattro anni, sposato con Emily Wilson. Professione: operatore agricolo (impiegato soprattutto nella tosatura e nel pascolo dei caprini). Si certifica che i signori Charity nell’anno 1964 tentarono, senza successo, l’inseminazione artificiale presso il nostro dipartimento per  l’inseminazione.  Credo che sia lui, che ne pensi?
Peter: sì, io non ho trovato nessuno che svolgesse lavori simili.
Olivia: nemmeno io oltre a lui.
Peter: c’è il suo indirizzo?
Olivia: Edison Street. Dovrebbe esserci solo la sua casa in questa via, il numero civico non è indicato.
Peter: ok, avvertiamo la squadra.
Olivia: grazie mille signorina Kate, abbiamo trovato ciò che ci serviva.
Kate: bene, arrivederci.
Peter: (speriamo di no)
Olivia: Signore dobbiamo recarci a Edison Street, crediamo che il prossimo attacco sia all’abitante di quella casa.
Broyles: ok ci vediamo lì.


Olivia: Astrid forse abbiamo trovato il colpevole. Verifica che un certo Simon Charity, abbia provato l’inseminazione artificiale al Presbyterian  e che viva in una casa a Edison Street, stiamo andando lì!
Walter: ASTRO! RICORDA A PETER IL GELATO AL LIMONE!
Astrid: si le informazioni sono corrette, Walter ha detto…
Olivia: sì l’ho sentito. A dopo..
Peter: siamo nel posto giusto, bussiamo.
Tosse
Olivia: signor Charity?
signor Charity: mi dispiace non voglio niente.
Olivia: signore sono Olivia Dunham dell’FBI apra per favore, la sua vita è in pericolo.
signor Charity: lo so cosa volete: volete solo le mie capre!
Peter: no signore, deve aprirci immediatamente!
signor Charity: chi mi assicura che non siete quell’uomo?
Olivia: che uomo ? signore la prego apra!
scatta la serratura
signor Charity: siete davvero dell’FBI?
Olivia: sì signore.
signor Charity: allora entrate svelti!
Olivia: signore dobbiamo farle qualche domanda?
signor Charity: è venuto un uomo ieri, mi ha detto che se non gli consegnavo le pecore per i suoi esperimenti le avrebbe uccise tutte, e avrebbe ucciso anche me! Poi stamattina ho trovato quella strana scritta e so che torneranno. Stanotte!
Olivia: si calmi signore, sa descriverci l’uomo con cui ha parlato?
signor Charity: era molto buio, ma ho potuto notare che era un uomo piuttosto anziano, avrà avuto la mia età.
Olivia: è solo in casa signor Charity, ha figli?
signor Charity: no sono solo, non ho mai avuto figli, mia moglie è morta di cancro al seno tre anni fa.
Olivia: oh mi dispiace. Senta deve dirci qualche altro dettaglio riguardo all’aspetto dell’uomo che l’ha minacciata..
signor Charity: non lo so, davvero, non ho potuto vedere molto, le ripeto che era buio.
Olivia: si sforzi un pochino, era alt….
Peter:  Olivia zitta.
signor Charity si affaccia alla finestra.
signor Charity: sono loro! Ecco ieri sono venuti esattamente a quest’ora. Se scoprono che ho chiamato l’FBI mi uccidono sicuramente, per favore aiutatemi.
Peter: spegnete tutte le luci e mettetevi in posizione, lei signore vada in camera da letto e non si muova da lì.
campanello, la porta si apre.
Olivia: FBI METTETE LE MANI IN VISTA!
tentata fuga, sparo a uno dei due. L’altro si ferma e viene arrestato.
Olivia: Pasteur, ecco perché mi ricordavo del suo nome importante.
Peter: te ne intendi di chimica?
Olivia: per niente ahahahah
Broyles: agente Dunham, Bishop, ottimo lavoro. Ci penso io a portare il signor Pasteur nella struttura per lui più adatta. È stata una giornata molto intensa per voi, andate a casa.
Olivia: grazie signore.


Peter: aah finalmente a casa! Chiamo Walter.
Olivia: intanto vado a riempire la vasca, ci vuole proprio un bel bagno caldo, il nostro cinese si è raffreddato un po’ troppo.
Peter: ok, aspettami! Walter, il caso è risolto, abbiamo preso il responsabile. Domattina verranno a prendere il corpo. Buonanotte.
Walter: cavolo Peter, una cosa ti ho chiesto: del gelato al limone! Grazie per avermelo portato!
Peter: avanti Walter non fare il bambino, domani mattina te lo porto, promesso!
Walter: non ci credo più alle tue promesse. Buonanotte figliolo.


 
  
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