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Autore: Jaqueline    28/01/2014    5 recensioni
Bianca/Nico/Hazel, brothership | Raccolta di flash!fic | AU, Raccolta | Introspettivo, Malinconico
1. Everything is gonna be alright ~ Bianca/Nico: - Andrà tutto bene, Nico - aveva detto, e lui aveva tirato su col naso, con uno sguardo scettico, ma al contempo speranzoso, negli occhi. - Sono qui con te, ci sarò sempre, lo sai.
2. Be strong ~ Bianca/Hazel: Nel letto di Hazel, Bianca aveva lasciato cadere le lacrime che cercava di nascondere dalla morte di sua madre.
3. Believe ~ Nico/Hazel: - Non smettere mai di credere in te, nella vita, nella tua famiglia. Non lasciarti andare. Credi.
Nico non aveva capito cosa intendesse, ma aveva mugugnato un assenso.
[ V classificata al contest I love you brother! indetto da EmmaStarr ]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bianca di Angelo, Hazel Levesque, Nico di Angelo
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Rick Riordan.
Se fossero stati miei, avrebbero sofferto di meno, i miei bbs.




.:You were strong and you believed:.
 



1.  Everything is gonna be alright ~ Bianca/Nico




La prima sera, Bianca non era riuscita a dormire. Se chiudeva gli occhi vedeva ancora i lampi, le lingue di fuoco, sentiva ancora il calore impressionante delle fiamme. Si vedeva da sola, terrorizzata (non ci si vede dall'alto in punto di morte?), la mano stretta dolorosamente in quella di Nico, mentre i pompieri li portavano fuori e dicevano loro che non avrebbero più rivisto la loro mamma.
Neanche Nico ci era riuscito, apparentemente, o forse aveva avuto un incubo, perché si era infiltrato in fretta e furia nel suo letto, con le manine tremanti strette alla maglietta del suo pigiama e le lacrime gelate che gli scorrevano sul viso. una paura cieca, profonda si era impossessata di Bianca: non si era resa conto di essere rimasta sola a doversi prendere cura di Nico fino a quel momento, fino a quella sera. Avrebbe voluto gridare, cacciare il fratellino dalla sua camera, dirgli che se aveva gli incubi poteva benissimo correre nel letto dei loro nuovi genitori, ma sapeva benissimo di non poterlo fare; sarebbe stato orribile, avrebbe aperto una frattura così profonda in Nico, tra loro due, che probabilmente non si sarebbe mai chiusa. Si era sentita male a quel pensiero. Si era sentita in colpa, e non voleva pensare mai più una cosa del genere. Allora si era rannicchiata contro suo fratello, si era messa ad accarezzargli i capelli e a mormorargli parole dolci all'orecchio.
- Andrà tutto bene, Nico - aveva detto, e lui aveva tirato su col naso, con uno sguardo scettico, ma al contempo speranzoso, negli occhi. - Sono qui con te, ci sarò sempre, lo sai.
Nico si era asciugato le lacrime coi palmi delle mani e aveva chiesto titubante: - E la mamma?
Un nodo di panico, dolore, terrore, risentimento e un altro miliardo di sentimenti orribili si era formato alla base della gola di Bianca; aveva inghiottito e aveva continuato a parlare. 
- La mamma non c'è più, Nico. Ora tu pensi di essere solo, nel mondo, ma non è vero. Ci sono io, i due nuovi mamma e papà e la tua nuova sorella. Puoi fidarti di loro. Non sei solo; non siamo soli.
Nico aveva mugugnato qualcosa (- Quella non è mia sorella, non ha nemmeno il mio stesso colore di pelle. Sei tu mia sorella), ma aveva smesso di singhiozzare.
Aveva appoggiato la testa sul petto di Bianca e un po' di tensione era sparita dal suo viso.
Bianca si era sentita meglio.
- Bravo ragazzo - aveva sussurrato. - Ora me lo fai un sorriso? Sai quanto amo vederti sorridere.
Nico aveva fatto un sorriso e uno sbadiglio, e aveva appoggiato la testa sul cuscino; in meno di cinque minuti, già si era addormentato, accoccolato vicino al suo fianco, le gambe intrecciate alle sue.
Sorrideva, nel sonno, e la sua fronte non era più corrugata. Chissà cosa stava sognando.
Bianca si era concentrata sul suo respiro tranquillo, sul lieve su e giù del suo petto.
Quella notte, abbracciata al corpo caldo di Nico, non aveva avuto incubi.




















Note d'Autrice Felice:
Questa storia che voi vedete qua è arrivata quinta al contest I love you brother indetto da EmmaStarr. 
Sono felicefelicefelice, perché sto cercando di affinare il mio stile descrittivo e questo era un po' un "esperimento", e mi piace com'è venuto :)
Le frasi in corsivo (come d'altronde titolo e sottotitolo) sono traduzioni di alcuni versi di una bellissima canzone che è Believe degli Yellowcard. Lieta di averla utilizzata bene perché era una delle canzoni preferite della giudice XDD
Detto questo, critiche e commenti sono ben accetti :)
 
   
 
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