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Autore: Stray cat Eyes     09/06/2008    11 recensioni
Come nella più comune tradizione romantica:
Pioggia, buio e la frase sbagliata al momento più giusto.
Anche se, beh.. non dimentichiamo che per Soubi è sempre il momento giusto..
[Oneshot-Follia momentanea -_^ Pairing: Soubi/Ritsuka]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ritsuka Aoyagi, Soubi Agatsuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Credevo di aver messo una pietra su questo genere di fanfiction, ma evidentemente è proprio il mio genere e non posso staccarmene neanche volendo. At least, così pare. ^^
Ridete di me, se volete; ma godetevi pure la mia pazzia.



Questa è per Soubi e Ritsuka,
la coppia più dolce di cui abbia mai letto.
Dedicata alla mia Oneechan,
anche se non la leggerà mai.
E in onore alla mia pazzia,
senza cui non potrei vivere.

Oh, già; al mio cervello,
che tutto sommato non mi abbandona mai.
E a voi tutti, miei prodi lettori ed utenti tutti di EFP!




After Rain Kiss


- Subete no koibito ni ame ga furu -





Il pennello scivolava sulla tela bianca, ora veloce, ora lento, guidato dal polso sottile ed esperto.

Ritsuka si concesse di respirare dopo alcuni secondi di apnea, scrutando Soubi chino a dipingere.
Il suono leggero delle setole sulla tela risultava ancora più soffuso dalla pioggia che scrosciava là fuori, e che gli impediva da una mezz'ora di fare ritorno a casa. Non che ci tenesse più di tanto.

Il ragazzino sorrise, tracciando linee circolari sulla finestra.
In realtà, preferiva così. Preferiva che il temporale imperversasse sulla città, preferiva dover aspettare lì, in quell'atmosfera così tranquilla, così rilassante, disturbata ogni tanto solo da un tuono.
Sapeva quanto potesse suonare ambiguo, ma in qualche modo gli piaceva l'idea di essere con lui, in casa sua.
Era una consapevolezza in cui adorava crogiolarsi, accucciato accanto alla porta-finestra che dava sul balcone, con la tempia appoggiata al vetro freddo.

Senza contare che poteva voltarsi quando voleva e trovarlo ancora lì, intento ad usare i colori o a tamponare gli acquerelli.

Ritsuka chiuse gli occhi per un istante, tornando poi ad osservare la pioggia che batteva contro il vetro e sui tetti.
Stare lì a guardarla era quasi ipnotizzante. Sembrava quasi che potesse esserne cullato e addormentarsi così, seduto sul pavimento a poco più di un metro da Soubi.


« Vorrei sapere cosa c'è di tanto interessante da tenere i tuoi occhi incollati alla finestra. »

La sua voce lo fece tremare.
Era un po' roca, poiché erano rimasti in silenzio a lungo, e proprio per questo poté sentire un brivido scendere giù per la schiena.
Un brivido che portava con sé qualcosa di piacevole.

Ritsuka strinse le dita al tessuto dei pantaloni, percependo un vago calore sulle guance.
Credeva che, concentrato sulla pittura, Soubi non l'avesse degnato di uno sguardo per tutto il tempo; e invece non era così.
Oh, anche quella era una dolce consapevolezza.. benché un pochino imbarazzante.

In ogni caso, alla sua domanda implicita non rispose che con un'altra domanda.

« Soubi.. a te piace la pioggia? »

Non sapeva con esattezza perché gliel'avesse chiesto, ma gli era sorto quasi spontaneo.
Continuando il proprio lavoro, l'altro rifletté.

« E' molto pittoresca. Artistica, direi. Sarebbe un soggetto interessante da dipingere, se ci riuscissi. »
Fece una pausa, ancora stendendo il colore umido sulla tela non più candida. « E a te piace? »
Ritsuka seguì con lo sguardo il percorso delle stille che serpeggiavano lungo il vetro, ponderando la risposta.
« Non saprei. » Disse infine. « E' una cosa che assume molteplici significati a seconda di come la si guarda. Anzi, a seconda di chi la guarda. »
Soubi asciugò il pennello con un panno chiazzato di verde chiaro e di un giallo brillante, prendendone poi uno più sottile.
« Per esempio? »
« Per esempio.. Per un bambino, rappresenta la noia di un pomeriggio trascorso in casa piuttosto che fuori a giocare. »

Ritsuka si fermò, scrutando assorto le nuvole scure che si addensavano nel cielo.

« Per tante persone la pioggia è sintomo, o meglio, sinonimo di depressione, di negatività, qualcosa che rovina la giornata. Per altre, invece, è qualcosa di bello. Addirittura, c'è chi trova che la pioggia sia romantica. »
Continuò un attimo dopo, con un filo d'imbarazzo.
Con la coda dell'occhio notò Soubi fermarsi a volgere lo sguardo verso di lui, come incuriosito.
« Romantica? » Gli fece eco, con aria interessata.
Ritsuka deglutì, sentendo il calore in viso aumentare poco a poco e lo stomaco fare capricci.
Aveva toccato l'argomento sbagliato, se lo sentiva.
« Sì, hai.. hai presente quelle.. » Borbottò, tenendo gli occhi fissi al parquet. « .. quelle classiche scene da film? »

Sul viso di Soubi affiorò uno strano sorriso, mentre si decideva a riporre colori e pennelli accanto al piccolo ritratto ormai ultimato.

« Vorresti essere baciato sotto la pioggia, Ritsuka? »

Una domanda curiosa che alle sue sensibili orecchie di gatto suonò come una bizzarra proposta.

Ritsuka non poté evitarsi di sussultare, arrossendo di botto.
« N-no! » Ribatté, quasi gridando. « Non rischierei di ammalarmi per una cosa simile! »
Era imbarazzante come non mai, trovarsi in quella situazione.
Gli sembrava che Soubi avesse travisato le sue parole, leggendovi significati che lui non aveva assolutamente previsto né voluto intendere.
Per questo continuò, sull'orlo di una comica isteria. « Per quello andrebbe molto meglio Shinonome-sensei! »

Un tuono seguì le sue parole, accompagnato da un fulmine che illuminò ulteriormente la stanza.

« Ma lei non è qui. »

Un altro tuono, e la luce del lampadario lampeggiò due o tre volte, per poi spegnersi come tutte le altre nel quartiere.
Ritsuka tremò, non tanto per il buio, ma per l'aver improvvisamente incontrato lo sguardo di Soubi nell'oscurità.
In un riflesso incondizionato, si avvicinò di più alla finestra, finché la schiena vi si trovò praticamente appiccicata contro.
Nel frattempo, Soubi si era alzato in piedi.

« E poi, » Disse, « si può stare sotto la pioggia anche con un ombrello. Certo, si perderebbe parte del romanticismo, ma non prenderesti il raffreddore. » Procedette, con un sorriso che Ritsuka vide chiaramente alla luce di un secondo lampo.

Lentamente, il ragazzo si stava facendo più vicino, per poi inginocchiarsi giusto di fronte a lui.

« Sai, anche il buio è interpretato in diversi modi. » Spiegò, poggiando le mani sul pavimento, ai suoi lati.
« Sono pressappoco gli stessi della pioggia, solo che un bambino ne è spaventato, non annoiato. »
Ritsuka fremette, sentendolo avvicinarsi ulteriormente e cogliendo perfettamente le implicazioni di quella frase.

« Anche un bacio dato al buio risulta estremamente romantico, lo sapevi? »

Arrossendo all'inverosimile, lui si limitò a fissare un punto imprecisato nella maglia di Soubi, cercando di non pensare a quanto poco distasse.

« Allora bisognerebbe.. che piovesse di notte. » Bisbigliò, muovendosi a disagio contro la porta-finestra. Che si aprì con uno scatto.

Ritsuka cadde all'indietro, e si ritrovò riverso per metà sul balcone, metà all'interno della stanza, testa e schiena sorrette dalle mani di Soubi.
Quest'ultimo gli sorrise, dall'alto della sua posizione, appena un po' preoccupato.
« Avevi fretta di provare? » Fece, sentendo la pioggia che prendeva a battere anche su loro due.
« No! Per niente! » Protestò il ragazzino, senza cogliere l'ironia nella sua voce.
Ad un tratto notò la luce riaccendersi, mentre la pioggia continuava a scrosciare.
« E se ti baciassi? » Propose l'altro, tuttora sopra di lui.

La maglietta prendeva velocemente a bagnarsi, così come i suoi capelli e il viso. Ma non fu per il freddo che Ritsuka tremò.

« Non voglio! Sarebbe solo per gioco, una presa in giro! » Gli rispose, rosso in viso e un po' arrabbiato. « Fammi tornare dentro! »
Soubi non smise di sorridere, scuotendo appena la testa.
Si sollevò, aiutandolo a rialzarsi a sua volta; quando furono entrambi all'asciutto, richiuse e gli porse un asciugamano.

Ritsuka, in un angolo, frizionò i capelli e le orecchie, tenendo gli occhi ben incatenati a terra.
Si sentiva furioso, in un certo senso. E più in imbarazzo che mai, era ovvio.
Ma la maglia ormai attaccata alla schiena e completamente zuppa d'acqua non sembrava un fastidio poi così grande.

Tanto meno Soubi, quando gli si avvicinò di soppiatto e s'intrufolò sotto l'asciugamano che lui reggeva in testa.

Al contrario, sentire le sue labbra e la lingua che carezzava dolcemente la sua fu tutt'altro che fastidioso.
E quando poi lo lasciò andare, lui s'imbronciò.

« Bacio post-pioggia. » L'informò Soubi, cercando i suoi occhi. « Molto meglio che starsene lì al freddo e al bagnato. »
Ritsuka tornò ancora una volta ad assumere una tonalità poco distante dal bordeaux, senza riuscire a sostenere il suo sguardo per più di qualche secondo.
« Soubi..! » Inveì, gettandogli l'asciugamano contro.
Ma lui sorrise, come sempre.

E dovette ammettere che aveva tremendamente ragione.
Quello era molto meglio che raggelarsi sul balcone.





***

"Subete no koibito ni ame ga furu": Letteralmente "La pioggia cade su tutti gli amanti". Naturalmente la frase ha un senso metaforico, ma io ho voluto adattare quello più letterale alla fanfiction. Mi perdonate? ^^



D'accordo. Ditemi voi se posso continuare a vivere oppure no.. XD

Beh, a parte gli scherzi: questa oneshot mi 'piace'. Lo ammetto a me stessa per una volta: mi piace. Non perché l'ho scritta io, per come l'ho scritta (Ah! Figurarsi! XDD): solo ed unicamente per l'idea base (che non era esattamente come ora la vedete, in origine, ma molto più profonda e con molto più senso).
Era sera quando mi è venuta in mente questa cosa un po' bizzarra, ed ho pensato "Dio, sarebbero dolcissimi!" *__* e mi sono detta "Ok, quasi quasi la scrivo, al diavolo l'OOC e tutto il resto..". E l'ho fatto davvero.
Ci ho messo giorni a decidermi a buttarla giù, e quando l'ho fatto ho sentito di essermi liberata da un peso; un peso piuttosto dolce, ma che mi dava enorme frustrazione. E' così ogni volta che ho un'idea e non riesco a scrivere, in effetti.. ^^

Giuro, non è per vanagloria che lo sto dicendo. E' solo per dimostrare a me stessa che, per una volta, anch'io riesco ad apprezzare una mia idea. Ed è cosa rara! XD
Beh, la verità è più semplicemente che mi piacciono loro due, quindi è chiaro che qualsiasi cosa riesca a scrivere di loro diventi per me oggetto di adorazione.. Ma fino ad un certo punto. E' che li amo! Soprattutto quando sono insieme! *__*

Bon, scusatemi per la piccola parentesi, e per qualunque cosa vi avesse dato fastidio. Giuro che non mi vanterò mai più! -_^
Anyway, ditemi pure quel che ne pensate, se ne avete voglia.
Grazie infinite per aver letto fin qui (o forse solo qui! XD), vi voglio bene! ^^

Sayounara!


  
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