Anime & Manga > My HiME - My Otome
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Autore: HerrCat    28/01/2014    0 recensioni
"Quello era il segno delle loro capacità innate, destinava loro alle nano-macchine ed alla difesa delle persone e dei Paesi. Un compito un po' complicato, per una che preferiva stare sui libri come Yukino. " (cap. 1)
È una AU, quindi contiene coppie e situazioni assolutamente non canon. È un'opera parallela a Mai-HiME e Mai-Otome, che riprende luoghi e personaggi dell'uno e dell'altro.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Un po' tutti, Yukino Kikukawa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scendere dalla nave si rivelò più facile del previsto. Viste le sue condizioni, Akira aveva insistito per portarle le valigie. Era interessante vedere quella sorta di piccola polvere sobbarcarsi di quattro valigie molto, molto più grandi di lei - le sue e quelle di Yukino - più le due borse con le relative uniformi. Nao aveva rifiutato di dare una mano alla cugina, sostenendo che non voleva rovinare la sua immagine. Aveva optato per un look piuttosto semplice, ma appariscente: pantaloncini di jeans, maglietta a righe bianche e rosa, sandali con un lieve tacco, occhiali da sole e cappellino beige. Non era particolarmente alta, né formosa, ma era molto magra e qualsiasi cosa le donava. In più sapeva come far risaltare i punti giusti alla perfezione. Aveva messo la borsa sopra il trolley, e camminava lungo il ponte metallico che dalla nave portava a terra solo sfiorando leggermente la ringhiera. A vederla così sembrava un po' una turista ingenua, in realtà aveva calcolato perfettamente ogni singola mossa, in modo da accalappiare lo sguardo sia di chi sarebbe venuto a prenderle, sia di eventuali passanti. Più in particolare, sapeva che all'ingresso del Guarderobe si sarebbe stipata una folla di curiosi intenti ad osservare le nuove Coral, e tra questi ci sarebbe potuto essere qualche nobile, o comunque qualche ricco. Era bene che la notassero sin da subito. Akira non condivideva affatto questa sua opinione: preferiva essere notata e scelta esclusivamente per i suoi risultati. Era certa che studiando come si deve, frequentando assiduamente e migliorando di giorno in giorno nel combattimento, sarebbe riuscita a svolgere più che bene il suo compito e ad ottenere un incarico di tutto rispetto. Aveva un'incredibile sicurezza nelle sue capacità e, soprattutto, nella forza del suo impegno. In effetti, di rado le due cugine si trovavano d'accordo su qualcosa. Anzi, praticamente mai. Bisticciavano continuamente, e a volte era d'obbligo dubitare dell'affetto che provavano l'una per l'altra. Ma Yukino non poteva dimenticare la perfetta coordinazione e la fiducia con cui si erano mosse nella stiva. Dovevano aver imparato chissà da quanto tempo e chissà in quali modi i limiti e le potenzialità l'una dell'altra e, sinceramente, non era sicura che Nao davvero non sapesse che Akira aveva il destino segnato proprio come lei e che il Fuuka-Guarderobe le attendeva entrambe. A guardarle bene, sembravano molto più legate di quanto volevano dare a vedere. A dimostrazione di ciò, con un gesto elegante della mano, Nao tolse in quel momento la borsa di Yukino dalle mani della cugina.
- Così non fai la parte del buon cavaliere da sola.- disse.
Akira stava per rispondere, ma perdere la borsa le costò anche la perdita dell'equilibrio e cadde rovinosamente a terra, le valigie sopra di lei. 
-Ehm...ti sei fatta male?- le chiese Yukino, mentre provava ad abbassarsi per tenderle una mano. 
-No, tranquilla. - 
Akira non considerò minimamente la mano tesa di Yukino e si rialzò.
-Quanto sei maleducata, cuginetta! Se qualcuno cerca di aiutarti, si accetta e si ringrazia con dolcezza!- la rimproverò Nao con il suo solito tono sornione. Akira la fulminò con lo sguardo, ma non disse nulla. Prese Yukino quasi di peso, la mise in piedi, le porse la stampella, da bravo cavaliere, poi senza mostrare alcuno sforzo tirò su le valigie e proseguì dritta. Ad attenderle giù c'era  un' insegnante della scuola. Si poteva riconoscere dalla tipica uniforme, un semplice vestito grigio con la gonna ampia, a campana  fino al ginocchio ed una cappa bianca che arrivava a coprire poco più delle spalle, lasciando scoperte le braccia. Si avvicinarono a lei. Aveva in mano un piccolo taccuino. Buttò un'occhiata ai fogli, le guardò intensamente con i suoi grandi occhi azzurri ed alla fine sorrise.
-Voi dovete essere Yuuki Nao, Okuzaki Akira e Kikukawa Yukino, giusto? Buongiorno, io sono miss Yukariko, Otome e vostra insegnante per quest'anno!- Batté le mani e proseguì, sempre sorridendo. -Su, seguitemi! L'auto che ci porterà sino al Guarderobe ci attende!-
Si voltò ed inizò a camminare. Le tre ragazze la seguirono. Akira procedeva impettita e fiera, con le valige sue e quelle di Yukino. Quest'ultima si guardava intorno piuttosto spaesata: una vita da principessa tra sfilate, balli e presentazioni ufficiali non l'aveva abituata allo sguardo costante e curioso dei passanti. Nao ci riusciva molto meglio. Superata la confusione al molo, giunsero alla dogana, e lì miss Yukariko mostrò semplicemente il proprio orecchino ed il taccuino su cui, a quanto pareva, c'erano le loro foto, con nomi, cognomi, descrizioni e dati anagrafici di vario genere a fianco. Uscirono da quello stretto ufficio in fretta e, finalmente fuori dal porto, si aprì loro una vista straordinaria: la città di Windbloom, capitale dell'omonimo regno, sgranava davanti ai loro occhi una serie di edifici più o meno imponenti, ma tutti ugualmente chiari e luminosi. Molti erano altissimi. Più in là si ergeva il Palazzo Reale, con in cima il suo enorme, caratteristico fiore. Yukino era stata più volte in quella città ed in quel castello, ma ogni volta si stupiva. Oggi più del solito, dato che non era accompagnata dalla sua famiglia e che non era in visita ufficiale, né in vacanza. Davanti a loro una lunghissima limousine color avorio le aspettava, con tanto di autista in livrea rossa che caricava nel baule i loro bagagli. Salirono sull'auto, seguite da miss Yukariko. Yukino prese a guardare fuori dalla finestra.
-Al vostro arrivo vi saranno date le vostre camere, una per ciascuna, di cui vi dovrete occupare personalmente.- iniziò a spiegare miss Yukariko, parlando a macchinetta. - Al Guarderobe non ci sono privilegi in base al ceto sociale o alla ricchezza, tutte le ragazze vengono trattate allo stesso modo, per cui tutte dovrete occuparvi della vostra stanza, presentarvi a lezione, pulire a turno il cortile, il corridoio e tutte le zone comuni della scuola. La colazione è alle 7:00, il pranzo alle 12:30, la cena alle 19:00. Dopo la cena è severamente vietato uscire dalla scuola, mentre durante il giorno è concesso solo tramite permessi speciali della Direttrice.-
A Yukino passò un lampo nella mente.
-Dov'è la Direttrice?- chiese.
- La Direttrice è già su un'altra auto privata diretta al Guarderobe, miss Yukino.- rispose miss Yukariko, mostrando un lieve stupore. Poi proseguì con la spiegazione delle regole della scuola: era obbligatorio presentarsi ai pasti, così come indossare costantemente la divisa; avrebbero trovato delle divise di riserva nell'armadio; i contatti con l'esterno erano limitati ai contatti con le famiglie, anch'essi limitati ad un incontro o telefonata a settimana. Il giorno dopo le nuove Coral sarebbero state accolte dalle Pearl Otome e dalle studentesse HiME della scuola, oltre che dalle insegnanti e dalla Direttrice stessa, con una cerimonia ufficiale cui dovevano presentarsi in divisa. Si sarebbe tenuta alle 9:00 del mattino. Yukino continuava a guardare fuori dal finestrino. Improvvisamente invidiava più del solito le persone lì fuori. Desiderava aprire la portiera e correre all'aria aperta, sulle mille aiuole di Windbloom. Ma non poteva. Ad ogni modo già il paesaggio stava cambiando, e presto videro gli ultimi palazzi sparire all'orizzonte. Nao sembrava annoiata quanto lei dal discorso di miss Yukariko, mentre Akira non mostrava alcuna emozione. Nel giro di dieci minuti videro una struttura bianca ed azzurra, grande e magnifica. Il Guarderobe. Lì si sarebbe decisa la loro vita. Anzi, era già decisa, le stavano solo andando incontro. Il grande cancello verde si aprì per loro e, quando si chiuse alle loro spalle, Yukino si sentì ancora più in trappola. Scesero davanti ad un piccolo palazzo a tre piano.
- Questo è il dormitorio degli studenti. Al piano terra si trovano la mensa e la spa, mentre ai piani superiori troverete le vostre camere e quelle delle altre studentesse.- Spiegò miss Yukariko. Non aveva tolto il sorriso dalla bocca neanche per un attimo da quando le aveva salutate al porto. Entrarono e furono accolte da una ragazza alta, con i capelli biondi e la divisa chiara delle Pearl Otome.
-Miss Yukariko.- disse, e fece un piccolo inchino.
-Miss Shizuru. - miss Yukariko rispose all'inchino. -Ti affido le nuove Coral di Aries. Le altre sono già arrivate?-
-Ancora no.- rispose miss Shizuru.
- Bene, attenderemo.- poi miss Yukariko si rivolse a loro. - Lei è Viola Shizuru, Pearl Otome del regno di Windbloom. Appena sarete tutte, vi guiderà alle vostre camere e, se necessario, vi aiuterà a sistemare le vostre cose, che troverete già lì. Bene, a questo punto il mio compito per oggi è terminato. Vi auguro ancora un felice soggiorno nella nostra scuola.- 
Girò i tacchi e se ne andò.
-Vorrei sapere quando ci ha già augurato questo felice soggiorno.- sussurrò Nao.
Miss Shizuru, anzi, miss Viola, come avrebbero dovuto chiamarla loro, la squadrò da capo a piedi, sorridendo enigmatica.
- Tu sei...? -
- Miss Nao.-
-Benvenuta, miss Nao. Volete un tè nell'attesa?-
Le ragazze si guardarono tra di loro. Dove erano finite, esattamente? Accettarono il tè e continuarono ad aspettare.
  
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