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Autore: The Ross    30/01/2014    4 recensioni
allora questa idea è nata mentre guardavo la puntata dove Cara viene catturata e torturata da Rahl e subito mi è sorta una domanda... e se il figlio di Cara non fosse morto?!
Ed ecco che è nata questa storia, spero di avervi almeno un po incuriositi
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cara, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un Nuovo Inizio

 

 

-Mio signore la Mord-sith che avete chiamato è arrivata!- Dichiarò uno dei soldati più fidati di Darken Rahl.

-Bene falla entrare- Ordinò Rahl mentre guardava fuori dalla finestra.

Il soldato si affrettò ad aprire la porta facendo entrare la Mord-sith che, con portamento fiero, percorse la grande sala fino a raggiungere il padrone del palazzo.

-Lord Rahl- Disse subito inchinandosi difronte al suo signore;

-Allora?!- Chiese lui girandosi ad osservare la Mord-sith ancora inginocchiata al suo cospetto.

La luce del tramonto, che penetrava dalla grande finestra alle spalle di Rahl, illuminava il viso della giovane donna facendone brillare i lunghi capelli ramati che erano legati nella classica treccia tipica delle Mord-sith e creando dei giochi di luce sulla divisa rosso sangue; Tutto ciò rendevano il suo aspetto, se possibile, ancora più freddò e senza scrupoli.

-Ha appena partorito un maschio, le mie sorelle hanno già provveduto a prenderlo per fare di lui un soldato D'Hariano-

-No!- La interruppe subito -Uccidetelo!- Ordinò senza pietà Darken Rahl.

-Come ucciderlo? Ma s-signore è solo un b-bambino... vostro figlio per giunta- si intromise il soldato che aveva ascoltato il discorso in silenzio.

-Non importa. Essendo L'oscuro signore di D'Hara non posso permettermi che un giorno un bastardo venga a sfidarmi- Dichiarò impassibile.

-M-ma... - Tentò di ribattere il soldato, ma questa volta fu interrotto dalla Mord-sith.

-Sinceramente, mio signore, penso che uccidere il bambino non sia molto saggio. Pensateci bene, certo non potrà mai essere alla vostra altezza, ma ha pur sempre il sangue dei Rahl nelle vene e questa potrebbe far di lui un guerriero utile- Spiegò la donna senza scomporsi.

Passarono diversi minuti, nel quale nessuno parlò; Dopo aver valutato con attenzione le parole della Mord-sith, Darken Rahl si decise a rispondere.

-Beh... non hai tutti i torti, soprattutto se conti che Cara è una delle Mord-sith migliori che ho al mio servizio. Ma ciò non toglie che questo bambino potrebbe essermi d'intralcio; tu cosa proporresti di fare?- chiese alla ragazza.

- Beh... Lord Rahl io penso che dovreste addestrarlo personalmente, cosi da assicurarvi che un giorno non possa mettersi contro di voi-

-Sai mi hai convinto, forse non è cosi tremendo come pensavo, chi sa magari la sua nascita potrà anche rivelarsi utile, grazie Dahlia ora puoi andare.- Dichiarò Rahl;

Dahlia non rispose, fece un inchino per poi uscire dalla stanza così da poter tornare al suo tempio.

 

***5 anni dopo***

 

Cara non riusciva a capire dove si trovava, aveva ancora gli occhi chiusi a causa del dolore alla testa. Dal bruciore ai muscoli delle braccia e dalla mancanza di terreno ai suoi piedi doveva essere stata catturata. In un istante si ricordò tutto, Dahlia, il bambino e la trappola che era stata tesa a lei e a Zedd dalle altre Mord-sith.

Aprì lentamente gli occhi, le immagini da prima sfocate riacquistarono la loro forma naturale.

Cara si trovava nella sala delle torture del tempio Mord-sith, delle catene la tenevano legata al soffitto dalle braccia, mente sotto ai suoi piedi un piccolo pozzo le mostrava il vuoto; davanti a lei, in tutto il suo splendore, Darken Rahl la osservava con interesse.

-Sono lieto di vederti Cara-

-Dovevo saperlo che era tutto un tuo piano, dov'è Zedd?- Disse Cara

-Sai Cara, mi commuove la tua preoccupazione- Rispose sarcasticamente -Non temere, il mago è vivo... almeno per il momento! Comunque sono pronto a perdonare la follia che ti ha spinto ad allearti con mio fratello e a farti ritornare da noi... sai sei mancata molto alla tua famiglia-

Disse Darken Rahl accarezzandole il fianco, fu in quel momento che Cara si rese conto di avere addosso solo un top che le copriva a stento il seno e dei pantaloncini a fasciargli le cosce, entrambi in pelle nera.

Devono avermi svestito mentre ero priva di sensi.

Pensò rabbrividendo al tocco di quello che una volta considerava il suo padrone e tentò si scostarsi per quanto le catene lo permettevano.

-Mio figlio... non è mai stato rapito non è vero?!- Chiese Cara

Il sovrano di D'Hara la osservò bene per qualche secondo, sul corpo stavano già iniziando a spuntare i primi lividi che si aggiunsero ai tagli e graffi causati dallo scontro con Dahlia e le altre Mord-sith. Rahl fissò i suoi freddi occhi blu in quelli verdi di lei e iniziò a parlare con tono freddo e distaccato.

-Tuo figlio è stato uccido il giorno in cui è nato. Non potevo permettere che un giorno un bastardo sarebbe venuto a sfidarmi-

Ucciso!

Nel sentire quelle parole Cara sentì un dolore alla base del petto, non sapeva come definire quella sensazione, non aveva mai provato niente del genere ed era peggio di ogni tortura mai provata, in un attimo sentì gli occhi inumidirsi.

Seppur ancora sconvolta dalle strane sensazioni mai provate prima, Cara continuò a mantenere il contatto visivo con Darken Rahl; Egli che intanto aveva assistito al conflitto interiore della sua prigioniera, non si lasciò scappare l'occasione per infierire.

-Oh, Cara! Stare in compagnia del cercatore ti ha rammollita-

Mentre parlava prese a camminare per la stanza andando alle spalle della ragazza ancora legata; raggiunse un tavolo su cui era appoggiato un Agiel insieme a molti altri strumenti di tortura.

-Tuttavia ammetto che la colpa è mia- Ammise afferrando l'Agiel -Ho lasciato il tuo addestramento a dei sottoposti, una persona del tuo calibro merita la mia personale attenzione; ma questa volta non commetterò lo stesso errore.-

Cara che aveva assistito a tutta la scena si preparò a ciò che avrebbe subito di lì a poco.

-Beh... Sbrigati a torturarmi prima che mi addormenti e me lo perda.- Disse in tono di sfida.

Per tutta risposta lui sorrise malignamente e senza esitare appoggiò la parte superiore del bastoncino rosso sul suo fianco. Cara avvertì immediatamente il dolore lancinante al fianco spandersi per tutto il corpo, ma nonostante ciò strinse i denti e dalle sue labbra non uscì neanche un lamento.

Passarono le ore o forse erano solo minuti, ormai Cara aveva perso la cognizione del tempo; Darken Rahl, dal canto suo, la stava torturando colpendola ininterrottamente con l'Agiel, fu in quel momento che Dahlia entrò nella stanza.

-Lord Rahl, nessun segno delle sorelle dell'oscurità, ma continuiamo a tenere gli occhi aperti; nel frattempo potrei parlare in privato?-

Rahl ripose l'Agiel sul tavolo, per poi seguire Dahlia in una stanza adiacente.

-Vede Lord Rahl, non riesco a fare a meno di chiedermi il motivo per il quale avete mentito a Cara dicendogli della morte del bambino-

-è semplice Dahlia, tutto il tempo speso a proteggere quell'inutile di mio fratello ha reso Cara debole; e ne ho avuto la prova quando gli ho dato la falsa notizia sulla morte del bambino- Spiegò -Tutto ciò che dobbiamo fare è rieducare Cara, cosi da poterla riavere con noi... perché tu vuoi riaverla con non è cosi Dahlia?!-

Chiese accarezzando la guancia di Dahlia che rispose prontamente

-Non desidero altro, Lord Rahl!-

 

Angolo personale

 

Ciao a tutti,

spero che la storia vi sia piaciuta, nonostante sia una delle prime pubblico :)

spero che siate clementi e che lasciate una recensione, bella o brutta che sia :)

Ross.

  
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