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Autore: ImPeach    30/01/2014    7 recensioni
[..] Philo, mia sorella.
La persona più saccente, noiosa, petulante, lamentosa e guastafeste che possa esistere. [..]
[..] Lilith, mia sorella.
La persona più egoista, antipatica, incosciente, irresponsabile e bambina che possa esistere.[..]
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Philo.
Mia sorella.
La persona più saccente, noiosa, petulante, lamentosa e guastafeste che possa esistere.
Fidatevi se vi dico che tra tutte le persone su questo pianeta, avrei davvero venduto un rene pur di evitare di essere costretta a condividere l'appartamento con lei.
I miei genitori mi avevano raccomandato di badare a lei, rifilandomi per l'ennesima volta la storia del "Sei la più grande". Che poi tecnicamente nei parti gemellari il bambino più grande è quello che esce dopo, e non quello che nasce prima.
Comunque fatto stava che ora me la ritrovavo tra i piedi, di nuovo.
Avevo sperato di liberarmi di lei con la maggiore età, e invece no: sono ancora qui, dopo un anno, con questa palla al piede.
Perché diciamocelo, Philo è davvero pallosa. Sta sempre lì, a leggere e studiare, a esercitarsi con quel suo dannato violino, sul quale più volte avevo fantasticato di spaccarglielo in testa.
"È una persona riflessiva!" dicono sempre tutti. No no, Philo non è riflessiva.
Philo è una grande rompipalle punto.
Eppure siamo sorelle e per qualche strano tiro mancino del Destino - che prima o poi me la pagherà - me l'ero dovuta trascinare con me qui a Londra.
Si lo so, Londra ormai e lo scenario di ogni storia possibile (fumetti di Topolino compresi), ma che ci posso fare io se mi hanno spedito a studiare qui?
Io me ne sarei rimasta volentieri con quei due folli dei miei genitori archeologi/vagabondi/hippie. Vivere girando di città in città non era per niente male, sembrava quasi la vita delle rock band solo con meno droga e più cultura.
Ma i miei pseudo-hippie avevano deciso diversamente, portando avanti il loro "Siamo pur sempre londinesi, dovete andare a studiare lì!" ed ogni santa volta io mi chiedevo "Perché se siete londinesi avete girato il mondo per 20 anni e non siete rimasti a casa?".

Londra di giorno fa schifo.
La mattina si vedono tutti questi pinguini che si affrettano per arrivare in tempo al lavoro o i ragazzini brufolosi che corrono a scuola nelle loro uniformi dai calzini troppo alti.
Londra è bella di notte.
Le luci accese nella notte, l'atmosfera soffusa e misteriosa, carica di tensione, i luoghi nascosti da trovare che hanno un non so che di etereo.
 "The city never sleeps" cantava qualcuno, ecco Londra è così, sempre sveglia per restarti accanto quando combatti con i tuoi demoni e non vuoi dormire.
E le feste! Oh santo cielo, fidatevi se vi dico che se azzeccate la gente giusta, c'è da divertirsi!
Non fraintendetemi, non sono una sciacquetta che si struscia dopo neanche il secondo giro, io l'alcool lo reggo, ma ci si diverte anche solo a guardare gli altri.
Ho confermato questa mia teoria pochi giorni fa, quando una bionda ossigenata "vestita" di rosa si è spalmata sul cofano del taxi fuori dal locale, rovesciandosi il drink addosso. Fidatevi, è stato esilarante.
Però c'è sempre una spina nel fianco: mia sorella Philo.
Sempre lì che mi ricorda quanto sia perfettina e diversa da me.
Ma qui a Londra, forse riuscirò a liberarmene.
Forse qui Lilith Romans troverà la propria autonomia.



Lilith.
Mia sorella.
La persona più egoista, antipatica, incosciente, irresponsabile e bambina che possa esistere.
Fidatevi se vi dico che tra tutte le persone di questo mondo avrei preferito condividere l’appartamento con chiunque altro se non lei, chiunque altro. Sarei stata disposta per fino a condividerlo con Marcus denti di ferro, quel ragazzino che alle elementari sbavava perché aveva tutta quella ferraglia in bocca.
Quando avevo deciso di partire i miei genitori mi avevano detto di tenerla d’occhio, conoscendo la sua propensione per i guai e avevano ribadito – per la milionesima volta – quanto fossi più responsabile e capace di badare a entrambe.
E ora mi toccava averla tra i piedi, di nuovo
Ero arrivata a tanto così dal partire e rimanere finalmente sola, senza lei tra i piedi, e invece no. Ora sono qui, nella città dove studio, con una sorella che si comporta da ragazzina.
Perché Lilith è davvero una ragazzina certe volte.
Oltre ad avere il nome più figo del mio - perchè 'Philomena' non è per niente un nome adatto ad una ragazza che vive nel Ventunesimo secolo - è la più bella delle due. E non chiedetemi come sia possibile che due gemelle monozigote possano essere diverse, perché è tutta la vita che me lo chiedo anch’io. Mia sorella è decisamente quella attraente tra le due: labbra più piene, capelli con i riflessi più accessi, curve più giuste, occhi più brillanti ecc ecc.
Però ho imparato a non curarmi di queste cose. L’importante è quello che hai dentro, non come sei fuori! Bisogna portare dei risultati e andare sempre avanti!
Questo mi ha portata ad essere qui a Londra, al King’s College London. Con Lilith.
Vedendo mia sorella non direste mai che è una persona da Università.
Eppure è riuscita a passare l’esame d’ammissione alla facoltà di Storia senza neanche il minimo sforzo. “Fortuna” mi aveva risposto, ma io so che in realtà è perché ha decisamente un cervello sprecato per una come lei.
Da quando avevamo sistemato tutte le nostre cose nell’appartamento – beh, io avevo sistemato, Lilith si era praticamente defilata dopo neanche due ore, accusando “lancinanti dolori alla schiena” – non l’avevo praticamente mai vista.

Londra di giorno è stupefacente.ù
L’aria è elettrica e si sente la carica frenetica di una città appena sveglia, pronta a lavorare.
Camminare tra la gente per strada, scrutare i visi delle persone mentre camminavano e immaginare mille e mille storie diverse sul loro conto è diventata ormai un’abitudine.
L’odore di caffè per le strade, le persone che corrono in giro, le risate, i bambini che andavano a scuola, l’odore dell’erba tagliata o bagnata dalla rugiada mattutina, gli artisti di strada…
Tutto a Londra ti ricorda che è un nuovo giorno per ricominciare.
Londra di notte, invece, è pessima.
Barboni, ubriachi e fattoni che si aggirano per la città senza il minimo senso del pudore.
E tra questi soggetti poco raccomandabili molto spesso c’è anche quella disagiata di Lil.

Lil qui è la mia nota storta, quella che sbagli sempre sulla corda del Mi anche dopo 4 ore di esercizi.
Sempre lì, a ricordati che non sarai mai brillante come lei.
Ma qui a Londra, forse ho trovato un modo per essere unica e non la sua brutta copia.
Forse qui Philomena Romans troverà la propria autonomia.






Awawawawawawawawaaa!
Salve a tutti!
Prima di tutto vi ringazio di essere passati da questa storia (che poi in realtà è solo il prologo).
Come potete notare - o almeno spero si noti - c'è una leggera vena sarcastica in questo prologo, vena che cercherò di mantenere in più o meno tutta la storia.
Facendo un giro su EFP mi sono accorta di quanto in questa sezione scarseggino storie di questo tipo.
Spero vi sia piaciuto questo prologo! 
Lasciate una recensione se volete!

Peach.


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