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Autore: Sabu_chan    10/06/2008    2 recensioni
Un bambino curioso vuole scoprire la ragione della malattia umana. One shot venuta di getto, ponderata quel tanto che basta. Attendo commenti.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trasse il respiro, dando dei colpetti di tosse

Trasse il respiro, dando dei colpetti di tosse. Che argomento delicato. Come poteva trattarlo?

A chiedere spiegazioni fu un bambino sognatore che voleva scoprire la malattia che affligge tutte le persone, i grandi, coloro che paiono tanto lontani e allungando la mano non puoi toccarli.

Come affrontare il problema? I bambini sono così curiosi, non si può negar loro una conoscenza richiesta, quella cosa che li rende tanto frenetici e che deve essere soddisfatta.

Scosse la testa. Ed iniziò:



C’era una volta

Una ragazza, una contadina

Che andava ogni giorno al mercato

Col suo carretto colmo dei suoi frutti

Non mele

Non arance

Non fragole

Il suo era un frutto che pochi poteva assaggiare

E che oltretutto era molto ricercato

Il suo carretto era colmo d’Amore

Ma la poverina

Ogni giorno che lì si recava

Non riusciva a vendere nemmeno uno dei suoi frutti

Nessuno voleva Amore

O ne avevano già

O lo rifiutavano

Ma cos’aveva di così strano questo frutto?

Era dolce

Intenso

Forte

E graffiava strideva sanguinava bruciava annullava

Tutti avevano paura che quel frutto fosse infetto

Tutti voleva averne ma non volevano restarne avvelenati

Allora perché lo cercavano?

La ragazza un giorno si fermò per strada

I suoi frutti abbondavano

Era pesanti

Carichi di affetto

E per questo dovette lasciarne alcuni per strada

Li lasciò lì per la via

Senza padrone

Continuò il suo cammino con i frutti rimanenti

Era affranta

Ogni tanto qualche frutto cadeva sul terreno incolto

Lei continuava a camminare

Ed i frutti cadevano cadevano cadevano



Le chiese come finiva la storia. Dove stava la morale. Cosa doveva imparare.

Nulla.

La morale non esisteva e tantomeno la fine.

La ragazza non si volse. Quindi, chissà.

I frutti sarebbero marciti o qualcuno li avrebbe raccolti, correndole incontro?

Ognuno ne crei una propria fine, ed un proprio inizio.

   
 
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