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Autore: Purple_Rose    31/01/2014    2 recensioni
"-Kagami-kun, lo sai che domani è il mio compleanno?-
-Eh? Certo che lo so!.-
-E sai anche che io odio le feste perché non mi piacciono troppe attenzioni?-
-Diciamo che era intuibile, mister fantasma…-
-Quindi, per favore, domani non organizzarmi una festa, okay?-
-Va bene!-
-Dico sul serio, Kagami-kun.-
-Ti ho detto che va bene, non ti organizzo niente! Promesso!-

-Kagami-kun, credo che io e te abbiamo un concetto diverso della parola “promessa”-"
(tantissimi auguri di buon compleanno al nostro fantasma preferito! ^ ^)
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Seirin, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HAPPY BIRTHDAY KUROKO!
-Kagami-kun, lo sai che domani è il mio compleanno?-
-Eh? Certo che lo so!.-
-E sai anche che io odio le feste perché non mi piacciono troppe attenzioni?-
-Diciamo che era intuibile, mister fantasma…-
-Quindi, per favore, domani non organizzarmi una festa, okay?-
-Va bene!-
-Dico sul serio, Kagami-kun.-
-Ti ho detto che va bene, non ti organizzo niente! Promesso!-

 
-Kagami-kun, credo che io e te abbiamo un concetto diverso della parola “promessa”-
Kagami soffocò una mezza risata, distogliendo giocosamente lo sguardo dal festeggiato e spingendolo leggermente verso la sala addobbata. A Kuroko parve quasi di affondare in quel mare di coriandoli colorati che il Seirin non la finiva di sparargli addosso. Istintivamente pensava a quando avrebbero dovuto ripulire tutto e sperava sinceramente che, in un’ipotetica morra cinese, quel simpaticone maledettamente sorridente accanto a lui avesse la peggio.
Il quale, per di più, manteneva un atteggiamento deliberatamente innocente.
-Qual è il problema?-. Kuroko alzò le spalle, puntando il suo tipico sguardo spento verso il neo-scoperto luogo della sua festa.
-Niente, considerato il tuo quoziente intellettivo non dovrei nemmeno essere sorpreso.-
-TU, BRUTTO…!!! Ringrazia che è il tuo compleanno!-. Kagami storse il naso offeso, le braccia conserte. –Puoi fare l’irritante quanto vuoi, tanto non hai nulla da rimproverarmi! Tu mi hai detto di non organizzare niente! È stata un’idea loro!-. Indicò Kiyoshi e Hyuga, impegnati in una delle loro solite litigate di cui probabilmente loro stessi avevano già dimenticato il motivo. –Quindi ho rispettato la promessa! Non puoi dirmi niente!-
Kuroko lo fissò senza dire una parola, gli occhi leggermente spalancati. Poi inclinò la testa di lato, grattandosi leggermente una guancia con fare sorpreso.
-Strano, perfino arguto. Chi sei tu? Che fine ha fatto Kagami-kun?-
-MALEDETTO…!!!-. Ancora una volta la festa della sua nascita lo salvò da un cazzotto o due, e per questo fu in effetti parecchio lieto. In fondo, con la palestra addobbata in modo così allegro e tutto il calore della squadra attorno, sembrava davvero una bella festa. Ma non era davvero il suo stile. –E sorridi almeno! Abbiamo fatto tutto in segreto, potresti almeno fingerti sorpreso!-
-E lo sono, non si vede? Questa è la mia faccia normale.-. Kuroko si indicò il viso con una mano. –Mentre questa è la mia faccia sorpresa.-. Si limitò a indicarlo anche con l’altra. –Non noti la differenza?-. E ancora una volta dall’ennesimo assalto fu salvato dalla festività.
Iniziava davvero a prenderci gusto.
-Kagami, Kuroko! Venite, abbiamo la torta!-. Il Seirin si precipitò verso la tavolata, spostata nella palestra per l’occasione, anticipando l’ospite d’onore e la sua luce ancora irritata. La quale gettò uno sguardo incuriosito al compagno: non era mai stato un tipo discreto.
-Ma è solo per l’attenzione che non ti piacciono le feste?-. Kuroko si fermò un attimo, squadrando il gruppo di amici affollato attorno al dolce. Alzò appena le spalle.
-Non mi sembra così strano.-
-Beh…-
-In verità da piccolo me ne organizzavano spesso, ed era anche divertente. Ma tra una cosa e l’altra mi seccavano commenti come “che fine ha fatto il festeggiato?”, “non sapevo fosse il tuo compleanno” o anche “non credevo anche lui ne avesse uno”. Diventava piuttosto irritante.-. Kagami batté le palpebre, allibito. Più che irritante, a lui sembrava alquanto tragico. –D’altra parte è dura pensare che anche io abbia iniziato ad esistere in un determinato giorno.-. Kuroko abbassò lo sguardo, e Kagami non seppe interpretarlo come un improvviso calo di umore, o un momento di pausa prima di uscirne con una battuta sarcastico-offensiva. Sperò per la prima, non tanto per intima rivincita – anche se in fondo ci stava -, ma più per il pensiero di vedere la sua piccola ombra trasmettere un’emozione meno laconica. Così poteva almeno associarlo ad una persona vera.
Sorrise appena, scompigliandogli i capelli nel tipico modo che lui odiava tanto.
-Sai, se può esserti d’aiuto, sono felice che tu abbia iniziato ad esistere oggi.-
Kuroko sgranò gli occhi, lentamente volgendo il viso porpora verso l’insostituibile stella del Seirin. E ci volle parecchio perché proprio questo si rendesse conto di quanto potesse essere traducibile ciò che per puro istinto gli era uscito dalla bocca. Era tanto, troppo simile ad una dichiarazione.
Avvampò di colpo, rischiando che il viso diventasse un tutt’uno con i capelli, gesticolando come un forsennato sperando che la sua mente gli desse all’istante una buona scusa.
-Ah! No! Cioè, non era quello che…! Insomma, quell’altra cosa era…! Insomma, ecco… BUON COMPLEANNO!!! AHAHAHAHAH!!!-. Evidentemente lassù c’era uno sciopero penoso: dentro di sé desiderò ardentemente andare a seppellirsi da qualche parte. Magari avrebbe telefonato ad Aomine, sicuramente lo avrebbe appoggiato entusiasta all’idea.
Kuroko rimase a fissarlo senza parole, cercando di capire come potesse una persona mettersi nel sacco da sola e ricordandosi della persona che aveva di fronte. Con il viso ancora docilmente rosso si allargò in un placido sorriso, lieve solo per non rischiare di rovinare i lineamenti morbidi del viso. E Kagami constatò quanto bastasse quella semplice curva affinché l’illusionista del Seirin acquistasse improvvisamente un fascino irresistibile.
Ne rimase incantato.
-Kagami-kun, mai sentito parlare della ragione? È quella cosa che ti impedisce di fare cose stupide…-. E così come arrivò al settimo cielo dovette fare i conti con quello stesso piano da cui fu lanciato e spiaccicato a terra.
-MA CHE CI PARLO A FARE CON TE???-. Kagami lo distanziò di qualche passo, ancora frenato dall’importanza di quel giorno e bisognoso di riprendersi dopo quella figura pietosa. E in proposito, schivando l’esigenza di strozzare un fantasma dall’ironico sorriso, buttò fuori un sospiro e ficcanasò nella cartella scolastica.
Fronteggiò Kuroko, ancora impregnato in quell’ironica ma dolcissima espressione, e gli porse qualcosa, che lasciò l’azzurro senza parole: un piccolo fiore semplice e pulito, avvolto da solo un delicato velo di plastica. Ma ciò che davvero gli saltò all’occhio non fu il pensiero semplice o l’idea fin troppo femminile, ma un pensiero che si riconduceva esattamente a quel tipo di fiore.
-… un tulipano?-. Kagami si grattò la nuca, lievemente a disagio.
-Volevo comprarti qualcos’altro, ma non sapevo bene cosa ti sarebbe piaciuto e così… con i fiori di solito si va sul sicuro!-. Allungò il gambo verso di lui, sussultando appena qualche le dita affusolate lo sfiorarono delicatamente. –Ehm, la commessa ha detto che per i liceali alle prime armi sono meglio i tulipani delle rose! Non so bene che voglia dire…-. Kuroko avvicinò il fiore al petto, annusandone appena il profumo solo accennato.
-Lo conosci il linguaggio dei fiori?-
-Stai cercando di darmi dell’ignorante di nuovo? Perché va bene che è il tuo compleanno, ma non esageriamo!-
-Veramente…-
-Ehi, voi due! Non fate aspettare così tanto i vostri senpai, o vedrete!-. Hyuga li richiamò spazientito, frenando insieme ad Izuki e Mitobe il tuffo di un Koganei troppo goloso e troppo impaziente di fronte alla torta. Kagami assentì, facendo un cenno a Kuroko.
-Andiamo, ti spetta la prima fetta! Ma vedi di tenere i tuoi commentini per te, dato che l’ho fatta io!-
L’azzurrò annuì soprappensiero, osservando il rosso precederlo velocemente. Strinse le dita attorno al gambo del fiore senza riuscire a nascondere un tenero sorriso che gli salì direttamente dal cuore. E per la prima volta da quando lo aveva ricevuto ringraziò mentalmente Midorima per il volume di florigrafia che gli aveva regalato, con fare disinteressato, con ben venti giorni di anticipo.
Tulipano rosso --> dichiarazione d’amore.
-Bakagami…-. Il cuore in tumulto e il viso sereno, Kuroko aspettò un minuto solo per riacquistare la sua aria posata e inflessibile, nascondendo quel piccolo e inconsapevole pegno d’amore dietro la schiena. E quando, facendosi finalmente largo tra i suoi più cari amici, vide la scritta in kanji sulla torta col cioccolato, non poté trattenere nemmeno quel nuovo sorriso.
Era scritto sbagliato.
Era proprio l’idiota di cui era innamorato.
-Uno, due… BUON COMPLEANNO KUROKO!!!-
E finalmente, di questo giorno, fu felice di aver iniziato ad esistere.


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Milla Little Corner
Ohayou, amici del forum di Kuroko no Basket! Ecco il mio esordio!
Innanzitutto colgo l’occasione per fare tanti auguri al nostro festeggiato! Anche se teoricamente lui non esiste, per non rimane l’indiscusso protagonista di questa bellissima serie! Auguri Kuro-chan! ^ ^
Parlando della fic, mi sono ispirata vedendo la foto che ho messo alla fine, volevo solo una bella fic per festeggiare e intanto(dato che non guasta mai) shippare un po’ di Kagakuro fluffuosa! Perché è il mio credo, la mia verità e la mia religione se fossi credente… ma questa è un’altra storia…
Il significato del tulipano l’ho trovato su Wikipedia, a chi interessa! Se ne trovano altri!
Grazie a chiunque legga e recensisca!
Alla prossima, ciao!
Purple_Rose
  
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