Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: mylittlebird    31/01/2014    1 recensioni
- Perché mi hai baciato ieri sera?
- Perché lo desideravo.
- Ma tu non mi hai mai desiderato prima d'ora...
- Tu dici?
- Non mi avevi mai baciata cosi.
- Non sempre faccio tutto ciò che voglio! - fu la sua secca replica.
- Credevo il contrario - osservai con noncuranza.
- Mi stai provocando per caso?
- Non so,non ci sono abituata,però potrebbe essere divertente.
- Sta attenta a dove metti i piedi! - mi avvertì corrucciato in viso - E' un campo minato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La notte 
rende folli le persone,
senza farle pensare alle conseguenze.

Stropicciai gli occhi impastati dal sonno e la stanza era invasa da una luce azzurrina tipica dell'alba.
Era l'alba di un nuovo inizio,con accanto il ragazzzo che non mi sarei mai immaginata di avere accanto.
Mi girai dall'altra parte,verso Zayn.
Era bellissimo.
Era l'immagine dell'amore,della tenerezza.
Non mi sembrava vero di giacere nello stesso letto con lui nostante ora lo stessi accarezzando per rendere tutto ciò ancora più credibile.
Deposi un piccolo bacio sulla spalla destra e mi accostai più vicino al suo corpo cercando di non svegliarlo.
Speranza vana.
- Ehi! - soffiò cingendomi la vita e avvicinandomi al suo petto,ancora scottante,o forse erano solo i miei sensi che lo percepivano cosi.
- Scusa,non volevo svegliarti!Ritorna a dormire,è ancora presto! - sussurrai accocolandomi ulterioemente a lui.
Mi sorrise e si chinò a baciarmi. Labbra dolci,soffici e delicate che non chiedevano niente e per questo avrebbero avuto tutto.
Ero felice.
Come non lo ero da tempo.
E come si dice un bacio tira  l'altro,tanti altri.
La spossatezza ci cullò di nuovo a un sonno ristoratore.
"Tenetevele strette le persone che vi fanno addormentare col sorriso" veniva citato in una pagina di un libbro che attualmente mi sfuggiva.
Come darle torto se poi,quando chiudi gli occhi,capisci che ciò che più desideravi era stretto a te.

Poggiato sul cuscino c'era un foglio bianco. Era un disegno a matita,il ritratto di una ragazza dormiente.
Ero ... io. Girai il foglio e nell'angolo in basso lessi una scritta,in una grafia regolare e curata.

Come sei bella.
Dormivi cosi bene,stanotte.


Appena sotto una firma: Zayn.

Mi lasciai cadere a peso morto all'indietro emettendo un sospiro profondo.
Non valeva! Come facevo a restare lucida se lui faceva cosi.
Nell'attesa mi persi a pensare alla scorsa notte,ancora vivida in me.

- Resta con me stanotte.
E per la seconda volta non gli risposi,emisi solo un leggero sospiro.I miei neuroni non erano in grado di eseguire una sinapsi e suggerirmi qualcosa.
Nada. Tabula rasa.
Con i polpastrelli mi sfiorò una guancia.
- Lo senti? - mi chiese.
Certo che lo sentivo,probabilmente lo avrei sentito anche se fossi morta.
Ogni suo tocco era come il fuoco dell'inferno,il mio inferno personale.
- Cosa dovrei sentire? - domandai facendo finta di niente,cercando di sottrarmi a quel contatto.
- Le tue palpitazioni! - mi rispose come se fosse la cosa più ovvia e normale del mondo. 
Il mio cuore rullava come un tamburo,più cercavo di mantenere regolare il respiro più questo diventava affannoso.
- Sono una che ha il battito cardiaco accelerato.E allora? - chiesi spavalda.
- Hai finito con le stupidaggini? - chiese ridendo,senza poi attendere veramente una risposta.
E non gli serviva a nulla chiedere,lui pretendeva sapendo già che non avrei mostrato nessun segno di opposizione.
Si avventò sulle mie labbra come un'assetato che ha trovato la sua sorgente d'acqua.
Era chiaro che volesse dimostrare che ero in suo potere,completamente.
E,dannazione,lo ero davvero.
Mi sollevò ,afferrandomi i finchi,quel poco per adagiarmi sulla scrivania e porsi fra le mie gambe in modo da far aderire i nostri petti.
- Allora,cosa eri venuta a dirmi? - soffiò sulle mie labbra,una volta staccatosi.
Il mio meraviglioso discorso - cosi come il mio encefalo - se ne erano andati a puttane.
E come poteva fare altrimenti,se qualcuno stava giocando sporco?
- Che sei veramente stronzo! - balbettai dandomi dell'emerita idiota.
Si accigliò per poi acquietarsi,forse intuendo i miei pensieri.
- E sei venuta qui per dirmi questo?
Durante il tragitto da casa mia alla sua e anche durante la festa mi ero preparata un bel discorsino,ma ora che me lo ritrovai cosi vicino e più bello di quello che la mia mente potesse proiettare,parlare diventava un compito arduo.
Continuava a scrutarmi sorridente in attesa che parlassi ma il mio cervello era caduto in uno stato catacombico.
Nada,tabula rasa.
Lo fissavo a mia volta, imbambolata, col disperato tentativo di trovare le parole che avevo perso; poi le mie labbra si mossero automaticamente, senza il benché minimo preavviso.
- Per qualche motivo che ignoro,mi piaci moltissimo. Niente di tascendentale o irragionevole,direi quel poco che basta per fregarmene di quel maledetto succhiotto,mettere da parte l'orgoglio e venire qui,senza  munizioni né difese,a chiederti ....vuoi fare parte della mia vita?
Non sapevo dove trovai il coraggio di confessarlgi tutto ciò e nemmeno come riuscii a non balbettare per l'emozione,sapevo soltanto che il mio cuore stava scoppiando,che il suo suono sfondava i timpani e che un leggero tremore metteva a repentaglio il mio precario equilibrio.
Nella mia vita non avevo fatto niente che si potesse almeno avvicinare a una cosa cosi per un ragazzo,e il fatto che lui continuasse a guardarmi senza dire una parola aumentava la paura albergata in un letto di delusione,amarezza e quella brutta sensazione che si ha quando si comprende di aver fatto una grande cazzata.
Forse l'ho spaventato mettendogli tutto il mio cuore in mano... e se continuava cosi ne sarebbe rismasto solo dei piccoli brandelli sfraccellati.
Era meglio battere in ririrata,ed era quello che cercai di fare.
- Dove vai,fermati! - si avvicinò ancora di più prendendomi per le spalle - E' tutta la sera che mi stai sfuggendo. Smettila.
Mi abbracciò delicatamente e poco più tardi prese ad accarezzarmi la schiena facendo distendere i miei muscoli troppo tesi,ma non ricambiai:ora ero io che attendevo una risposta.
- Sei la ragazzza più dolce e insicura che io abbia mai conosciuto,ma mi piaci anche per questo! - sussurrò dopo avermi baciato la fronte e aver inchiodato il suo ipnotico e caloroso sguardo al mio,che al confronto era inespressivo.
Credetti di stare per impazzire: stavo ricorrendo a tutta la mia buona volontà per impedirmi di baciarlo.
Sentivo che la tensione cresceva sempre di più, mentre ci fissavamo in silenzio, esplorandoci a vicenda; respiravamo a fatica, quasi con affanno, vittime di uno strano incanto.
Mani sapienti mi solleticavano la schiena mentre delle labbra tumide s'impossessarono improvvisamente delle mie.
Deciso,energico e risoluto nei suoi gesti e nelle sue parole,quasi non sembravava lui.
Ma m'intrigava questo suo lato,tanto da non farmi più pensare a niente che non alle sue mani su di me e la sua bocca che esplorava la mia.
Senza mai smattere di inebriarmi col suo sapore cominciò a sollevarmi la felpa per poi sfiorarmi la pancia.
Abbandonò le labbra scendedendo al collo,quando emisi un suono incomprensibile di piacere.
- Possiamo togliere questa maglietta? - chiese con voce arrochita.
- No, non possiamo! - risposi preoccupata. 
Insomma,io ero andata a casa sua per dei chiarimenti barra dichiarazioni improvvisate, non per andarci a letto.
Non poteva spogliarmi,non potevo cedere cosi clamorosamente.
- Dobbiamo,invece! - sibilò piano vicino al mio orecchio,scendendo a mordermi il lobo mentre io inizio di nuovo a perdere il lume della ragione.
Tant'è che quando tenta di sfilarmela definitivamente non incontrò nessuna resistenza.
Ormai ero quasi creta nelle sue mani,poteva definirmi,giostrarmi a suo piacimento.
Hmm,davvero una notevole forza di volontà,la mia.
Una soffice scia di baci attraversava la congiunzione costale fino ad arrivare all'addome dove la sua lingua saggiò avida ogni centimetro e penetrò quel centro gravitazionale,inarcai la schiena concededomi ulteriormente alle sue tentazioni.
Il mio corpo non ripsondeva più alla mia volontà,bensì seguiva quell'irrazionale voglia carnale,spirituale dettatata da lui.
La vista di tutto ciò, delle sue mani e della sua bocca su di me cominciava ad essere opprimente,troppo.
Cosi chiusi gli occhi nella speranza di scacciare quegli squarci d'immagine,invece mi ritrovai a stringere una mano tra i suoi capelli.
- Zayn,ti prego basta! - lo implorai contorcendomi.
Il mio corpo si ribellava alla mia ratio.
Si sollevò,appriandosi fugacemente delle mie labbra.
- Ho appena cominciato! - mi sorrise sbarazzino.
Aveva un espressione che di sfuggita poco volte gli ho visto prima:era sensuale,giocosa,oserei dire felice.
La voglia di toccarlo era divenuta dolorosa.
Insinuai le mie mani sotto la sua maglietta entrando in contatto con un epidermide in fiamme o forse erano le mie dita che andavano a fuoco.
Rise - sorrise - sornione,soddisfatto della mia reazione.
- Ho sempre pensato che non mi sarei mai più legato a qualcuno,ma con te ci sono ricascato.Se non mi avessi ignorato questi due insopportabili giorni ti avrei detto che le mie intenzioni sono serie! - soffiò.
Il suo respiro caldo mi lambì il collo causandomi la pelle d'oca,poco dopo fu la sua bocca a procurarmi brividi ovunque.
Tremai d'eccitazione,sia per ciò che mi aveva detto sia per quelle dolci carezze.
Non potei più far tacere i miei desideri più profondi.
Cosi presi a baciarlo con impeto.
Credo che sia rimasto spiazzato dalla mia iniziativa,ma si riprese subito.
Mi sospinse contro di sé,facendo aderire i bacini,senza però sollevarmi dalla scrivania.
I baci divennero famelici, avidi, bramosi di superare i limiti.
Zayn fece scorrere le mani sulle mie cosce, accarezzandole sensualmente;ansimai sulla sua bocca, in preda al turbinio di emozioni che mi stavano assalendo.
Era attrazione fisica? O qualcosa di più?
In quel momento non volevo pensarci, poiché il mio cervello era completamente annebbiato dal desiderio.
Zayn mi sollevò in braccio portandomi con sé sul letto, dove mi sovrastò col suo corpo; mordicchiai e succhiai le sue labbra come avevo segretamente sognato fino a qualche istante prima, facendolo sospirare. 
I nostri corpi si muovevano in sincrono, come se volessero fondersi insieme, intralciati dagli indumenti che non gli permettevano di avere un contatto più intimo.
Al diavolo tutto,volevo solo che per una volta fosse stato completamente mio.

Indossavo ancora una t-shirt che avevo rubato a Zayn quella mattina quando mi ero svegliata più tardi senza trovarlo al mio fianco.
Alzandomi e andando alla ricerca dei miei indumenti ,convinta che fossero da qualche parte intorno alla scrivania quando scorsi qualcosa a cui non avevo posto attenzione prima:un paio di occhiali neri da vista.
- E questi? - gli domandai esponendoli alla sua vista.
Alzò lo sguardo e credo di averci letto stupore.
Per cosa poi?
- Ehm ...sono miei . - ammmise.
Continuava a toccarsi i capelli sponstandolgi da una parte all'altra,sembrava veramente in imbarazzo.
- Come mi stanno? - gli chiesi,accorgendomi poi che aveva un paio di gradi in meno,chissà se riusciva a vedermi bene.
- Sei buffa! - sibilò sorridente e sensuale avvicinandosi a due passi da me.
- Non te gli ho mai visti prima?
- Gli uso solo quando disegno,sai per definire meglio il lavoro,  - mi spiegò - non mi piacciono come mi stanno. - confessò incuriosendomi.
Come sarebbe cambiato il suo viso con quelli? E di quanto?
Cosi li tolsi e feci per mettergli a lui.
- Posso? - domandai per scrupolo.
Era titubante,e riluttente all'idea ma poi, debolmente, annui.
- Mi sento veramente un cesso con questi addoso! - confessò levandoseli qualche secondo dopo.
E ciò mi stupì.
Cioè non riuscivo proprio ad associare la parola "cesso" a zayn.
Inoltre,per quel poco che ho potuto ammirare,quegli occhiali gli aggiungevano qualcosa in più.
Lo rendevano più suggestivo,uno di quei artisti belli e dannati e misteriosi.
Quindi,no:secondo me,era semplicemente perfetto.
- Quanto sei scemo! - gli diedi un puffetto sulla spalla - A mio avviso,ti stanno bene! - mi limitai a dire.
- Ehm... detto da una che è di parte,non vale!
- Ehi,non ho detto che faresti cascare tutte ai tuoi piedi con quegli affari lì,semplicemente che io non ti trovo brutto.Hai un non so che di particolare. E poi,riesco ad essere oggettiva nei miei giudizi. - concludo la mia breve filippica, ormai paonazza nel viso.
Certo lui non aiutava se continuava a guardarmi come se mi volesse mangiare.
- Queste è una delle cose che mi piace di te! - alitò pericolosamente vicino alle mie labbra.
- Cosa? - chiesi intrappolando il suo labbro inferiore tra le mie,non resistendo più alla tentazione di sentirle su di me.
- Vedi in me ciò che io non vedo! - balbettò  baciandomi la punta del naso.
- Chiunque lo vedrebbe: è cosi chiaro e trasparente da acceccare anche il più stolto.
- Penso che potrei montarmi la testa se continui cosi! - sostenne ironico mordicchiandomi il lobo sinistro,con quella braba sfatta da almeno due giorni che mi pizzicava la pelle  e le sue mani che,sapienti,ardivano a risvegliare sensazioni da poco sopite.
Erano violente,cosi come lo era il mio desiderio di lui.
- Ma smettila e pensa a baciarmi! - lo redarguii spavalda.
Detto fatto.
La mattina sarebbe stata molto molto lunga.


 
Ciaoooooo :)
lo so,mi stato odiando per questo enorme - infinito - ritardo.
Avete tutte le ragioni di questo mondo per inveirmi contro.
CHIEDO PERDONO!
sono perdonata????
Si?
In realtà spero che sia rimasto in voi ancora un pò d'interesse per questa storia.

Come ricorderete (hahaha povera illusa,NO)vi avevo lasciato per delle ragioni serie,anzi serissime.
Mia mamma,la mia ragione di vita e la sua battaglia quotidiana contro uno dei tumori brutti esistenti.
OK,questo non vi interesserà,ma influenza tanto il proseguire di questa ff.
Ebbene queste ragioni permangono,pertanto il mio tempo
resta sempre limitato.
Ragion per cui pubblicherò appena riuscirò a mettere su un capitolo "buono"
per non cadere nel banale/scontato e venir incontro alle vostre e mie aspettative.
Vi sto facendo annoiare,quindi la smetto!

E ci tengo a sapere pareri, vecchi e nuovi.
Quindi...
Beh che tu sia una lettrice silenziosa o una recensitrice alla cui sono anche affezionata,
spero di leggerti tra le recensioni!




Ultima cosa poi la finisco veramente:
passereste qui,grazie.

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2227728&i=1



E' una storia che avevo iniziato un pò di tempo fa,e sulla quale vorrei approprinquarmi prossimamente.
Sarà come una sfida cimentarmi in un mondo a me straneo come quello della boxe.
Una sfida che lanci a me ma anche a voi.
Accettate?


 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: mylittlebird