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Autore: Pirilla_Echelon    01/02/2014    1 recensioni
Una sagra. Una ragazza annoiata. Ed un ragazzo spigliato che ama sapotare i balli degli anziani signori.
Cosa succede quando finisce tutto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Iniziai a passeggiare lungo la riva del torrente.
 
L'aria pulita che si respirava mi avrebbe fatto solo che bene.
 
Ultimamente, ovunque andassi, in qualsiasi stanza fossi e con qualsiasi persona mi incontrassi, mi sentivo soffocare; mi mancava proprio l'aria.
 
E tutto questo mi accadeva da dopo quella sera. Quella in cui ballammo insieme la mazurka alla sagra della polenta e salsiccia.
 
Si, forse non era stato proprio romantico come luogo, però grazie a lui mi ero divertita.
 
Ti avvicinasti al mio tavolo, mentre attendevo le mie cugine che erano andate a fare la fila per le patatine fritte, proprio mentre stavo raggiungendo il culmine della noia. Mi guardasti un attimo e mi dissi: << wow, deve essere davvero uno strazio per una ragazza della tua età partecipare a una sagra, attorniata da vecchi e marmocchi. Voglio dire, già è uno strazio per me...figuriamoci per una signorina.. >>
 
Alzai lo sguardo. << già. È tutto molto deprimente..peggio dei libri di Nicholas Sparks! >>
 
Alzasti un sopracciglio << tu leggi Nicholas Sparks? >> 
 
<< si, mi piace..ma ti sconsiglio di leggerlo quando sei depresso. Ti dà il colpo di grazia! >>
 
Ridesti ad alta voce.
 
<< hai ragione! Quel uomo ha bisogno di qualche antidepressivo! >> risi con te.
 
Mi guardasti un attimo, dritta negli occhi. << comunque, io mi chiamo Travis >> ed allungasti una mano.
 
La presi e la strinsi << Sofia. >> ti sorrisi << Travis. Che nome insolito, sei di queste parti? >>
 
<< si, è che i miei hanno la smania per i nomi strani..e poi meglio un nome insolito che uno scontato come Sofia >>
 
<< ehi, Sofia non è un nome scontato! >>
 
Feci una smorfia << tss. Eccome se lo è! Qui ci sono un sacco di Sofie..vedi, quella laggiù si chiama Sofia, e anche quella ragazza laggiù..perfino quelle due bambine si chiamano così! >>
 
Lo guardai sconcertata. E lui che ne sapeva << tu che ne sai? >>
 
Alzò le spalle << beh, ho parlato con tutte loro! >>
 
Ridacchiai << complimenti >> sfottei
 
<< si, beh..a dire il vero volevo provarci con loro, ma a quanto pare, nessuna di quelle ragazze va bene >> iniziò ad indicarle una ad una << quella è un oca...quella è un'assatanata e...quella, quella mi conviene starle lontana se ci tengo alla salute! E per quanto riguarda le due bambine, credo che fossero state loro a provarci con me >>fece un'espressione preoccupata
 
Lo guardai allibita << e immagino che tu sia qui per provarci con me, Travis? >>
 
Sorrise << si. Ed ho una buona notizia: tu vai bene! Non sei nè oca, né assatanata e non mi hai ancora minacciato di morte >>
 
Ridacchiai. Beh, se non altro era sincero e tuttavia, non era affatto brutto. Aveva occhi e capelli castani, un viso dolce ed era simpatico. Soprattutto era semplice.
 
<< diciamo che per il momento non ti ho ancora minacciato, ma non ti assicuro che nel corso della serata non lo farò >> risi
 
<< allora cercherò di comportarmi bene... >>
 
Annuii<< e te ne sono grata.
 
Vuoi sederti? >> domandai facendogli spazio
 
<< oh, no grazie. Pensavo che, visto che mi hai dato il permesso di provarci con te...pensavo che magari potremmo andare a ballare >> 
 
Risi per la sua affermazione. Mi piaceva la sicurezza che mostrava. Ma c'era un piccolo dettaglio:io ero completamente incapace a ballare e diciamo che il tipo di ballo non era proprio il massimo.
 
Notò la mia espressione << oh, suvvia! Di sicuro non sarà un pezzo di Macklemore, ma credo che sarà divertente ostacolare i vecchietti mentre ballano. Quando gli sbatti contro fanno delle facce epiche, come se avessi appena interrotto la loro migliore performance degna di Ballando con le stelle! >>
 
Risi ancora. Beh, se quello era il nostro scopo, perchè no?
 
<< e va bene! >>
 
Mi alzai, mi sistemai la gonna, i capelli e mi avvicinai a Travis. Cavolo,era molto più alto di me.
 
Mi sorrise e mi prese a braccetto, trascinandomi verso la pista.
 
Una volta arrivati lì, si posizionò di fronte a me, mise una mano sul mio fianco sinistro e l'altra la pose a mezz'aria, aspettando che vi appoggiassi la mia.
 
<< devo avvertirti, Travis, non sono una gran ballerina e questa musica non è molto stimolante! >>
 
Sbuffò e fece girare gli occhi << oooh, insomma! Dici così perchè non senti il tempo, non ti lasci trasportare da questa meravigliosa melodia! Eeee, un due tre! >>
 
Con uno strattone, prese a trascinarmi per la pista, continuando ad urlare << e un due tre..un due tre... >>
 
Mentre io, continuavo a mandare strilletti, vista la poca grazia che ci stava mettendo.
 
<< pronta Sofia? >> mi strizzò l'occhio, indicandomi una coppia di vecchietti alle nostre spalle.
 
<< pronta! >>
 
Mi fece vorticare così velocemente che la testa prese a girarmi, tanto che andai a sbattere contro la coppia di vecchietti che Travis aveva addocchiato prima.
 
I due vecchi si voltarono e ci guardarono in cagnesco cominciando a borbottare tra loro.
 
Oh Cielo. Travis aveva ragione, facevano delle facce epiche, della serie ''fate spazio ai professionisti, ragazzini!''
 
Guardai Travis e scoppiammo a ridere. 
 
Il suo sorriso era qualcosa di stupendo e la sua risata sguaiata era davvero contagiosa.
 
<< okay, okay. Soff, ora tocca alla coppia laggiù. >>
 
Guardai gli altri vecchietti e scoppiai a ridere. La signora era tutta una ruga unica, bassa e tarchiata, mentre lui era piuttosto alto e secco, con due profonde occhiaie sotto agli occhi.
 
<< Dio, quel vecchio sembra che possa avere un infarto da un momento all'altro! >> 
 
<< okay, attenzione e, scontro tra 3, 2, 1 >> 
 
Andai a sbattere contro il vecchio ossuto e pensai di averlo spezzato da quanto era magro.
 
La vecchietta si girò verso di noi ed iniziò ad urlare << fate attenzioni, razza di bambocci irresponsabili! >>
 
Un'altra volta, io e Travis, dopo aver fatto finta di essere dispiaciuti, ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere.
 
Adoravo la sua risata e la nostra complicità era così spontanea
 
<< avevi ragione, Travis, è veramente uno spasso! >>
 
Lui mi guardò mentre ridevo, facendo lo stesso.
 
<< ma non è finita qui. Ora, c'è la fase più difficile della nostra missione ''sabota la mazurka ai vecchi''
 
Ora dovremmo affrontare quei due là >> e mi indicò una copia di vecchi con l'aria da fenomeni. Lui indossava una camicia fucsia, abbinata alla gonna della partner. Inguardabile! E poi, si atteggiavano come un re ed una regina, erano uno spasso.
 
<< il loro look è tremendo:bocciati! >> esclamai
 
Ridacchiò << vedi, loro sono il re e la regina della pista. I Ginger Rogers e Fred Astaire della situazione. Ma devo avvertirti, sono dotati di un forte ego e, probabilmente, dopo che li avremo sabotati, tenteranno di mutilarci, perciò sii pronta per scappare >> mi guardò quasi seriamente.
 
Rimasi per un attimo vittima dei suoi occhi.
 
<< capito? >> domndò
 
Sbattei le palpebre e cercai di concentrarmi.
 
<< si! >>
 
Riprendemmo a vorticare, sempre più veloce e..sbam!
 
<< brutti idioti! >>
 
<< delinquenti! se vi prendo... >>
 
Travis mi prese per un braccio << corriii! >>
 
I due vechietti, alle nostre spalle, presero ad inseguirci. Corremmo ancor piu veloce, finché i due non si arresero. Ancora un po'e per quei due avremmo dovuto chiamare l' ambulanza. O, forse, direttamente il becchino.
 
Andammo a rifugiarci dietro ad un albero, stringendoci per non farci vedere.
 
Mi voltai e, giusto il tempo di guardarci appena negli occhi che, scoppiammo a ridere senza tregua.
 
Stavo morendo:avevo il fiato corto e il cuore mi palpitava.
 
<< credevo che ci volessero ammazzare! >> esclamai
 
<< già, la faccia della vecchia è stata davvero esilarante! >>
 
Andammo avanti a ridere per un bel po', finché le risate non andarono lentamente ad esaurire.
 
Smettemmo di ridere e rimanemmo a fissarci un pò negli occhi. Aveva qualcosa di assurdamente magnetico nello sguardo.
 
Solo in quel momento, mi resi conto di quanto fossimo vicini.
 
Il cuore partì a battere più veloce di prima e le mani mi presero a tremare.
 
Anche lui si era accorto della stretta vicinanza dei nostri visi e fece un lieve sorriso
 
<< sai che sei davvero carina? >> 
 
Sorrisi. Abbassai leggermente lo sguardo e poi tornai a guardarlo << grazie. >>
 
Ridacchiò in modo suadente. Mi spostò una ciocca dietro alle orecchie continuando a sorridere e poi mi disse : << ti va di fare due passi? >> 
 
Annuii e lo seguii nella piccola strada in salita. Lì c'era un piccolo parco nel quale ci inoltrammo.
 
<< dunque, tu vai alle sagre per incontrare ragazze e per rovinare le serate ai vecchietti? >> domandai sfottendo.
 
<< no, vado alle sagre perchè mi ci trascinano i miei fratelli e, si anche per conoscere delle ragazze >> fece una pausa e mi guardò << delle belle ragazze >>
 
Sorrisi ancora. Ci sapeva fare, davvero.<< devo dire che sei bravo. Insomma, ci sai fare con le ragazze.
 
I tuoi complimentimi fanno davvero sentire lusingata >>
 
Alzò le spalle << beh. Come dire, mi sono allenato! >> disse spensierato, con un mezzo sorriso.
 
Continuammo a passeggiare ed a chiacchierare del più e del meno.
 
Avevo scoperto che stava per diventare un pediatra, che amava leggere, che il suo scrittore preferito era Charles Bukowski e che aveva molti animali.
 
Mi aveva parlato anche del suo passato, del divorzio dei suoi genitori, della difficile convivenza con i suoi fratelli e delle sue pene d'amore.
 
Avevo ascoltato ogni sua singola parola con estremo interesse ed avevo espresso le mie opinioni senza timore che se la prendesse. Anzi, sembrava davvero interessato a sapere cosa pensassi di lui.
 
Dopo aver parlato così tanto, ci rendemmo conto che le parole che avevamo da dire erano terminate.
 
Rimanemmo in silenzio, nel buio del piccolo parco. Si sentiva solo il chiacchiericcio dei grilli e il rumore dei nostri passi.
 
Mi sentivo angosciata. Mi iniziavo a sentire in imbarazzo accanto a lui. 
 
Mi ero sentita così bene durante la serata che, sapendo che nel giro di poco sarebbe finito tutto, mi sentivo sconfortata.
 
Era strano da dire così precocemente, ma lui mi piaceva davvero e, non so perchè, ma sapevo che dopo quella sera, non lo avrei più rivisto.
 
<< che succede?il gatto ti ha mangiato la lingua? >> disse ridacchiando.
 
Lo guardai un attimo, poi lo presi per mano.
 
<< no, è solo che, non voglio che questa serata finisca. Tutto qui >> ammisi.
 
Si fermò e mi guardò negli occhi << beh, non è detto che dopo questa serata non ci vedremo più >> mi carezzò una guancia.
 
Lo guardai dritta negli occhi << quindi, mi stai dicendo che ci rivedremo? >>
 
<< se tu vuoi, si >>
 
gli sorrisi.
 
Si avvicinò lentamente a me, facendo balenare i suoi occhi dai miei alle mie labbra. << posso baciarti? >> sussurrò.
 
Mi stava davvero chiedendo il permesso per baciarmi? << chiedi sempre il permesso? >> ridacchiai.
 
Strizzò gli occhi << a dire il vero no, ma non vorrei che tu diventi violenta. >> rise ed io feci lo stesso.
 
Lo guardai dritta negli occhi << comunque si. Ti assicuro che non riceverai cazzotti sul naso >>
 
Risi, ma stavolta lui non lo fece. Continuò ad avvicinarsi alle mie labbra molto lentamente.
 
chiusi gli occhi in attesa delle sue labbra.
 
Quando arrivarono, erano decise, ma allo stesso tempo dolci. 
 
Mi godetti quel bacio, come ci si gode una torta al cioccolato appena sfornata. Diavolo, era davvero bravo.
 
Quando si staccò, mi sentivo in ebollizione. Ero anche rossa in faccia, me lo sentivo.
 
Mi carezzò un'altra volta e mi diede un atro piccolo bacio a stampo.
 
Quando si staccò, mi venne spontaneo ridere.
 
<< che c'è? >> domandò ridacchiando anche lui.
 
Scossi la testa << niente, stavo solo pensando che sei un gran baciatore >> poggiai la mia mano sul suo petto e lo guardai beffarda.
 
Girò gli occhi, facendo finta di riflettere << beh,anche tu non sei male >> 
 
A rovinare quell'atmosfera, fu il mio cellulare che prese a squillare:era mia cugina.
 
Mi rispose agitata, domandandomi dove fossi, con chi fossi e perchè non ci fossi più al tavolo.
 
Risposi con la massima tranquillità che ero con un ragazzo e di non preoccuparsi.
 
Dopo questo interrogatorio, mi annunciò che era ora di tornare a casa. Risposi che andava bene e misi giù. 
 
<< immagino che tu debba andare >> disse con aria un po moscia.
 
Annuii.
 
<< capisco, beh. Mi lascio il mio numero, almeno possiamo sentirci, che dici? >>
 
<< si, è sensato direi >> mi sorrise ancora una volta e si segnò il numero.
 
<< beh, ci vediamo >> dissi arricciando le labbra. Non sapevo che fare:avevo voglia di baciarlo prima di andare via, ma boh..non riuscivo a trovare il coraggio.
 
Lo abbraccia forte << grazie per la serata. Mi sono divertita molto >>
 
<< anche io >> mi staccò leggermente e mi baciò un'altra volta.
 
Quando mi staccai ero di nuovo paonazza e in iperventilazione.
 
Mi lasciò andare e con un ciao striminzito, mi voltai e me ne andai.
 
Ed ora eccomi qui. A passeggiare da sola, pensando ad un ragazzo che avevo conosciuto e baciato in una sera e che non avevo più sentito per una settimana.
 
Ma perchè non gli avevo chiesto il numero e gli avevo dato solo il mio?!
 
Continuai a passeggiare, guardandomi intorno e continuando a pensare a quella sera. Ah, mi era piaciuto cosi tanto passare la serata con lui.
 
Mi fermai davanti ad un cartello:SAGRA DELLA PAELLA, VENERDÌ 18 MAGGIO.
 
Una sagra. 
 
La tasca mi vibrò. Tirai fuori il cellulare
 
''venerdì 18, fai qualcosa?''
 
Un sorriso mi si stampò sul volto. ''credo che andrò ad una sagra a disturbare i potenziali partecipanti di Ballando con le stelle, tu che fai?''
 
''pensavo che mi serviva giusto una bella ragazza con cui sabotare il ballo di anziane coppiette. Magari, a ritmo di mazurka''


ciao a tutti..spero che questa os vi piaccia...non è nulla di che, ma avevo voglia di scrivere e questo è quello che è uscito :)
p.s.il seguito di personal trainer è pronto, lo metterò appena avrò una rete wwi-fi decente 
a presto,
Bacii<3

 
 

ecco qui Travis (Dylan O'Brian)



e Sofia (Michelle Trachtenberg)
  
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