ODISSEA AL
BAR
-Dospendere? In che senso?- protesto Rufy mentre lui e topo salivano
le scale per raggiungere al terzo piano l'aula lim.
-Sospendere..- lo corresse lei.
-Spero che non mi sospendano per i piedi allora perchè soffro di
vertigini-
Topo lo guardò perplessa -Non stai scherzando vero? Perchè nel caso fosse
una battuta era una pessima battuta.-
Lui ricambiò il suo sguardo
contrariato -Seriamente, io odio essere
appeso per i piedi..-
Dopo le due rampe di scale
arrivarono davanti all'aula e si aggregarono al gruppetto in corridoio che
aspettava che la prof aprisse la porta.
L'aula era occupata.
La professoressa Urbani,
insegnante di disegno geometrico e alternativa al triennio. Pessima reputazione,
chiamata "la tedesca" (con taaanta fantasia) perchè appunto era
tedesca. Doppio, ma anche triplo mento, i problemi di tiroide l'avevano resa
una ciambellona ripiena, qualche anno prima aveva avuto un cancro da cui è
guarita, ma aveva ancora i capelli che stavano ricrescendo e quindi cortissimi
e biondi, gli occhi di ghiaccio. Un tempo, raccontava sempre ai suoi alunni
durante le lezioni di alternativa che era stata un'attrice, e raccontava di essere
diventata una medium dopo la guarigione dal cancro. Ovviamente nessuno credeva
a una sola delle sue parole, ma era divertente ascoltare le sue storie di vita
passata, o almeno più di guardare l'intero catalogo di gioielli che teneva sulla
chiavetta, cosa che fecero dopo che la prof irruppe incazzata nell'aula e cacciò
via il prof della classe che la occupava abusivamente per poi cacciare via
anche gli studenti, a cui non sembrava dispiacere affatto il battibecco dei due
prof. L'unica cosa che disse Rufy durante tutta l'ora era riferita a quanto
sarebbe piaciuta una lezione su come si creano perle, brillanti e gioielli a una
certa Nami, poi appoggiò la testa sul banco nostalgico e si addormentò non
senza fare rumore.
Dopo la lezione la classe (che
si era divisa all'inizio dell'ora nel gruppo di religione e in quello di alternativa)
si ricompose. Dal terzo piano scesero fino alla palestra (piano -1) Rufy non
aveva biascicato parola fino a quando non sentì l'odore di pizza venire dal bar
situato praticamente di fianco agli spogliatoi, a quel punto si ritrovò a seguire
l'odore come se ne andasse della sua vita. Topo poggiò lo zaino e la giacca in
palestra e lo inseguì. Lo raggiunse, lui era fermo, e fissava la lunghissima
fila che gli si trovava davanti. Una specie di gregge di ragazzi tutti appiccicati
chiamavano Nadia (la commessa) da una parte all'altra del bancone e lei, una
donnetta tarchiata e sulla cinquantina con i capelli corti a spazzola e di
colore un misto fra il nero e il grigio, quella poverina correva da una parte
all'altra per accontentare tutti i ragazzi ma la fila sembrava infinita.
-Se vuoi prendere un panino Rufy dimentica i tuoi sogni di gloria, quando
finirai la coda probabilmente sarai un vecchietto- lo scosse rude la Vale.
Lui rimase fermo a pensare a lungo mentre lei cercava di scroccare tutto ciò
che poteva da ogni persona che conosceva nella piccola mensa circostante al bar,
quando ebbe finito tornò da Rufy, che era ancora lì davanti a fissare la fila.
-Io ho pranzato.- disse lei tutta fiera di esser riuscita a
scroccare qualcosina a un po' tutti. Rufy la guardò e poi avanzò con fare
militare verso la fila. Era sicuro che per una volta in quel contesto sarebbe
riuscito ad attenersi a regole del tipo "si aspetta il proprio turno"
ma appena l'odore di panini e pizza si fece più forte non potè trattenersi, e
si fece avanti fra la "folla" spintonando qua e la senza accorgersi minimamente
che topo stava cercando di tirarlo fuori da lì. Lei si rese conto di aver
fallito quando Rufy fu esattamente davanti al bancone. Sentì quello di fianco a
lui che ordinava un panino alla cotoletta e allora iniziò anche lui a chiamare Nadia:-Nadiaa per me due panini alla cotoletta..
anzi tre!-. Nadia non lo cagò di striscio intenta a servire e ad ascoltare due
ragazzi alla volta, allora lui si ripetè finchè Nadia non lo notò e dopo aver
scaldato due panini con la cotoletta glieli diede, Rufy approfittò del fatto
che un altro ragazzo l'aveva distratta per ordinare e se la diede a gambe
tornando indietro attraverso la folla. Topo era rimasta lì inebetita. La
commessa cercò con lo sguardo il ragazzo col cappello di paglia, ma al suo
posto c'era topo. -Hai visto dov'è andato
il ragazzo con due panini? Non ha pagato!-
-No no. Io non l'ho visto.- rispose imbarazzata la vale e scappò via
inseguendo Rufy.
PS: Dopo secoli che non
aggiorno..
Angolino
dell’autriiiiiceeeeeeeeee
Ragazzi
da quanto tempo non aggiorno! Ho preso l’abitudine di scrivere le ff sul telefono e dato che da ottobre ho cambiato tipo tre
telefoni (e ho perso l’ipod :’( ) quindi diciamo che
non ho aggiornato per indisposizione ahah (come si
giustifica a scuola..).
Comunque
alla fine va sempre a finire che dico che aggiorno regolarmente ma alla fine
aggiorno ogni 6 mesi quindi ho deciso. Siete avvisati, io aggiorno quando mi
pare, poi se volete vi avviso quando metto un nuovo capitolo. J
♥ one
peace and love☮✌