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Autore: A g n e    01/02/2014    5 recensioni
Come da titolo, il mirabolante esame che condusse il povero Malocchio Moody sull'orlo della follia.
Insomma, Malocchio: non la persona più posata del pianeta, ma di sicuro un carattere saldo. Fu proprio il vedere Moody essere a un passo dallo strisciare sui muri con entrambi gli occhi fuori dalle orbite che fece serpeggiare il dubbio che aver permesso a Ninfadora Tonks di frequentare il corso per Auror fosse stata una pessima idea.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alastor Moody, Nimphadora Tonks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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NdA: dunque, ehm. *cerca spiegazioni per questo paciugo* nata per un contest non andato a buon fine, da un pacchetto che prevedeva: 1. l'obbligo di salvare un drago; 2. l'obbligo di bruciacchiare le sopracciglia a qualcuno; 3. il divieto di usare il genere drammatico; 4. un bonus se nella storia ci fosse stata un'esplosione.
Io sono partita con le mie migliori intenzioni e sono finita... aehm, qui. Spero vi possa almeno piaciucchiare. Era da una vita che volevo scrivere di sti due *fangirla senza dignità*
Tutte le informazioni che sono riuscita a scovare sugli Auror le trovate qui, insieme a tante invenzioni di sana pianta come quasi tutti gli esami, il C.R.U.P. e lo S.N.A.S.O., il povero Percy McGuffin...
Insomma, enjoy.

***


 -Come fu che Tonks diventò un'Auror.-

La prima cosa da sapere riguardo ad Alastor "Malocchio" Moody era l'impossibilità di definirlo una persona pienamente equilibrata. Tuttavia, era un ottimo Auror, un combattente capace, preciso fino ad essere pignolo e ossessionato dalla sicurezza. 
Nel Dipartimento ancora si scommetteva sulla sua capacità di far venire un infarto alle giovani reclute sibilandogli nell'orecchio "Vigilanza costante!" quando meno se l'aspettassero; qualcuno aveva anche proposto di inserire Malocchio come prova di fermezza di carattere, poi avevano concluso che ciò avrebbe garantito lo sterminio delle graduatorie e l'idea era stata a malincuore accantonata. 

Insomma, Malocchio: non la persona più posata del pianeta, ma di sicuro un carattere saldo. Fu proprio il vedere Moody essere a un passo dallo strisciare sui muri con entrambi gli occhi fuori dalle orbite che fece serpeggiare il dubbio che aver permesso a Ninfadora Tonks di frequentare il corso per Auror fosse stata una pessima idea.

***

Il coraggioso o la coraggiosa giovane (per gli amici: "il pazzo scellerato") che decidesse di frequentare il corso per diventare Auror, sempre che fosse uscito sano di mente da Hogwarts con i Mago necessari, doveva sottoporsi a test psicologici e attitudinali che davano il via a tre anni di studio e corsi pratici.
Qualora si superasse indenni e con tutti gli arti al proprio posto il triennio, si poteva sperare di aver accesso ai Dieci Esami Finali (per gli amici: "la DEFenestrazione").
Coloro che non perivano nel tentativo di passarli, venivano nominati Auror nel corso di una toccante cerimonia (il cui aspetto più toccante era l'essere sopravvissuti agli anni di addestramento, nonostante ogni anno il Ministro in carica spergiurasse, nel discorso ai nuovi allievi, che nessuno avesse mai subito danni irreversibili).

I D.E.F. prendevano il loro nome dai corsi in programma nell'addestramento Auror, cioè:
Occultamento e Travestimento;
Segretezza e Inseguimento;
Decifrare e Tradurre;
Trasfigurazione e Ritrovamento;
Pozioni ed Erbologia;
Incanto e Persuasione;
Combattimento e Difesa;
Addestramento e Richiamo.
A questi otto esami si aggiungevano due test, lo S.N.A.S.O. (Solo Nervi Assolutamente Saldi Oltremisura), che stabiliva la mantenuta sanità mentale del futuro Auror, e il C.R.U.P. (Cultura Responsabilmente Utilizzata e Permanente), che richiedeva la padronanza di nozioni di cultura magica e babbana di base, secondo l'ispirata frase di un professore del corso che auspicava che 'nessuna capra illetterata passasse il test'.

Sebbene i professori preposti all'addestramento fossero tutti di altissimo livello e capaci di versatilità e rinnovamento, l'avvento di Ninfadora Tonks aveva sconvolto l'intero Quartier Generale.
Tanto per cominciare, la sua incapacità di mettere insieme tre passi senza inciampare era stata considerata esiziale dalla maggior parte dei frequentatori del Dipartimento, che avevano cominciato a posizionare a miglia di distanza da lei qualsiasi cosa potesse avere anche la vaghissima possibilità di finirle tra i piedi (e rompersi); ciò nonostante, Tonks riusciva ad abbattere giornalmente dai tre ai quindici oggetti (dati alla mano) presenti sul pavimento. O sugli scaffali. O sulle scrivanie. O tra le mani dei colleghi.

Al primo mese di corso, le possibilità di Tonks di diventare Auror erano, secondo il parere unanime, pari a quelle di trovare Voldemort a cogliere margheritine. Tuttavia, l'indomita ragazza aveva passato indenne (lei) il triennio di addestramento, nonostante tutti pensassero che sarebbe esplosa al solo contatto con il suo R.A. (Responsabile di Addestramento), Alastor "Malocchio" Moody. 
Il 14 luglio 1994 Ninfadora Tonks era approdata al primo quintetto di esami, passandoli tutti più o meno gloriosamente (a parte Segretezza e Inseguimento, passato per il rotto della cuffia). Il 18 avrebbe affrontato i restanti tre esami, Incanto e Persuasione, Combattimento e Difesa e Addestramento e Richiamo, accorpati tutti in un'unica prova. 

Dal momento che Addestramento e Richiamo richiedeva la padronanza della situazione davanti ad una qualsiasi Creatura Magica, qualche esperto particolarmente sadico del Ministero aveva pensato di far affrontare ai candidati un drago.
Vero.
In squame ed ossa.
E fuoco.

Quando la pergamena sigillata contenente la prova fu aperta, Malocchio si attaccò alla fiaschetta del Whisky Incendiario, in barba a qualsiasi regolamento mai esistito sul bere in servizio.

***

- Rilassati, Malocchio. La stai mettendo giù troppo dura.
- RILASSARMI?! Senti un po', ragazzina, stiamo andando ad affrontare un dannatissimo drago, tu sei una dannatissima pasticciona e io ho delle DANNATISSIME sopracciglia bruciate nel tentativo di allenarti a difenderti dal fuoco...
- ...che ti donano, peraltro.
SILENZIO! E non sei tu che devi rassicurarmi, per Merlino e Salazar, con te va sempre tutto alla rovescia!

L'altra cosa che bisogna sapere su Malocchio è che nel già ridotto ventaglio degli stati d'animo che era in grado di provare non c'era spazio per la calma.
Era in grado di apparire ragionevolmente posato o sereno, ma chiunque lo conoscesse almeno un po' era in grado di vedere distintamente una scintilla di nervosismo pulsare nel suo magico occhio blu. E chiunque fosse sano di mente, non sottovalutava mai -ma proprio mai- la suddetta scintilla.
A parere unanime, Ninfadora Tonks non era sana di mente; peccato che con lei, come abbiamo già visto, il parere unanime contava esattamente come il due di dragoni quando la Magibriscola era boccini.

Quel giorno Malocchio era palesemente non calmo e la cosa che lo irritava ancora di più era la serenità intaccata e a quanto pare intaccabile di Tonks.

- Se non ti conoscessi, ragazzina, direi che non sei assolutamente in grado di valutare l'importanza -e la gravità- della situazione. Ti è chiaro che stiamo andando ad affrontare un drago?
- Certo che mi è chiaro.
- E ti è anche chiaro che non sappiamo esattamente come si andrà a svolgere la prova, quanto è pericoloso il tuo drago, se sopravviverai o meno...
- Oh, dacci un taglio, Malocchio, non vorrai mica ricominciare con il quasi-diplomato che è morto carbonizzato non ricordo quante decine di secoli-
- PERCY MC GUFFIN! 1964! Morto calpestato da un Ippogrifo giusto perché-
- ...non ha ascoltato il suo maestro, lo so, lo so. Se la cosa ti consola, io ti ascolterò. Lo giuro. Promesso. Cascasse il mondo...

Mentre questo amabile dialogo avveniva, gli esperti del settore a cura delle Creature Magiche del Ministero avevano trascinato un riottoso Ungaro Spinato in una zona adibita ad arena, resa Indisegnabile e invisibile ad occhio babbano e certificata dalla Squadra di Localizzazione e Valutazione, che si occupava di stabilire se e in quale misura un determinato luogo fosse adatto all'attività magica.
Insomma, il posto più sicuro sulla terra - a parte Hogwarts, naturalmente.

Quando il drago fu posizionato al suo posto, la commissione d'esame aprì la prima delle pergamene sigillate che contenevano le esatte disposizioni per l'esame.
La candidata avrebbe dovuto addormentare (o tramortire o rendere inoffensiva) la creatura magica con il solo ausilio della bacchetta magica; il Responsabile di Addestramento era autorizzato a rimanere accanto al candidato, rispondendo alle sue domande solo ed esclusivamente per dare il proprio parere sulla fattibilità del piano del candidato, ma senza aiutarlo in nessun modo e senza suggerire alcunché.
Il candidato aveva un'ora esatta di tempo, scaduta la quale la prova sarebbe stata decretata non superata.

Tonks avanzò decisa nel Cerchio di Manovrabilità Magica dopo il segnale della commissione, con l'idea di valutare la situazione e decidere con calma le manovre da fare. Era un esame, dopotutto, non un'effettiva spedizione, quindi perché non usare completamente il tempo messo a disposizione?
Il ragionamento non era del tutto infondato; peccato che i draghi non fossero precisamente le creature più pazienti del creato. Gli Ungari Spinati, poi, parevano avere una particolare inclinazione per l'eliminazione diretta e cruenta di chiunque solo pensasse di interferire nelle loro faccende.
L'esemplare in questione, infatti, chiaramente infastidito dal fatto di essere stato trascinato lì senza che nessuno gli chiedesse niente, scattò in avanti appena i fasci di energia che lo tenevano immobile furono rilasciati e tentò di incenerire la ridicola umana coi capelli fucsia davanti a lui, ritenendola un perfetto capro espiatorio per tutto il disturbo che si era dovuto prendere.

Fortunatamente per lei e per il debole cuore del suo R.A. (cuore che diventava debole sono quando voleva farla sentire in colpa, strategia che funzionava una volta su dieci), Tonks riuscì a combinare un'azione di sortilegio Scudum e Conjuntivictum che allontanò l'Ungaro Spinato giusto per quei quarantacinque secondi necessari a riprendere fiato.
Dopodiché il drago decise di arrabbiarsi sul serio, Tonks di sentirsi ai ferri corti dopo un tempo ridicolmente breve e Malocchio di rassegnare le sue dimissioni e andarsene a coltivare piantagioni di Tranello del Diavolo.

*** 

Dopo quaranta minuti, la situazione non era migliorata. Tonks non riusciva ad intervenire in modo diverso dall'autodifesa e il drago pareva non aver perso interesse nel rincorrerla come un gatto col topo.

- TONKS! Ti decidi a fare qualcosa di utile?!

La voce irritata di Malocchio le giunse all'orecchio proprio un secondo prima che il drago tentasse di calpestarla per la quindicesima volta. Tonks evitò la zampa per un soffio e si voltò verso il suo maestro con l'aria delle grandi occasioni.

- Grazie del suggerimento, Malocchio, pensavo invece di fare una cosa assolutamente inutile che complicasse la situazione!
- Non distrarti e ragiona, maledizione! C'è una cosa che puoi fare! Più di una, in realtà, ma non me la sento di sperare in miracoli...
- La sola cosa che mi viene in mente è Trasfigurare le rocce in qualcosa di esplosivo e sperare che il drago sbagli mira e le faccia esplodere!
- Davvero geniale, Tonks, un'idea brillante e che di sicuro non ti sfuggirà di mano.

Malocchio aveva appena finito di congratularsi con se stesso per la quantità di ironia che era riuscito a comprimere in sole quattordici parole, quando la scellerata (epiteto con il quale avrebbe definito la sua allieva di lì ai venti mesi successivi) mise in pratica le sue idee apocalittiche. E dato che le disgrazie non vengono mai da sole, il drago aveva pensato bene di appiccare fuoco al miscuglio di sostanze non meglio identificate ma di sicuro catastroficamente infiammabili e/o esplosive che lo circondavano.
Tonks fece appena in tempo a sentire la prima sillaba di quello che non era di certo un ruggito di approvazione da parte del suo Responsabile di Addestramento che il fuoco sbuffato dall'Ungaro Spinato fece esplodere le polveri e crollare gli strati superficiali del terreno dell'arena, creando una sorta di voragine in cui il suddetto drago precipitò senza avere il tempo di alzarsi in volo; i membri della Commissione si Smaterializzarono prontamente come un solo uomo sulla collina accanto alla zona d'esame e Malocchio, in barba a qualsiasi promessa di non-intervento, afferrò una sconvolta Tonks per la maglia giusto un decimo di secondo prima che pensasse bene di inciampare in tutta la sua gloriosa goffaggine e finire a fare compagnia al drago, per poi mettere entrambi al riparo.  

Quando la polvere si fu depositata a terra, la Commissione dovette valutare con estremo sbalordimento  che la prova era stata superata. Il drago - definito poi nel resoconto d'esame, per la prima volta nella storia, "la povera bestia" - era stato colpito da una roccia esattamente sul muso ed era crollato tramortito diversi metri sottoterra.
Ai piedi della collina, intanto, Malocchio, ignaro dell'esito dell'esame, stava rimproverando la sua allieva con invidiabile aplomb.

- Ora mi spieghi cosa diavolo ti è passato per quell'ammasso di pietre che osi coraggiosamente chiamare cervello!
- Ehm, vuoi la verità? Il fatto è che papà aveva quel manuale di chimica a casa e uhm, ricordo che da bambina-
- Mi stai dicendo che hai messo in pratica delle fanfaronate BABBANE per sconfiggere una creatura MAGICA?! Tu non hai delle pietre, in testa, Ninfadora! Hai una colonia di BUNDIMUN! Sei probabilmente la peggiore disgrazia che mi sia capitata tra le mani! Io ti-
- Professor Moody?

La sequela di complimenti di Malocchio fu bruscamente interrotta dall'arrivo della Commissione. Moody si preparò psicologicamente alla richiesta di spiegazioni sulla totale dabbenaggine della propria allieva, quando il Presimago di Commissione avanzò verso di loro con una mano tesa e un sorriso soddisfatto.

- Complimenti, signorina. La prova è stata superata. Come può vedere, il drago giace inoffensivo nel cratere dell'esplosione e-
- IL DRAGO È PRECIPITATO IN UN CRATERE?!

Prima che il Presimago riuscisse a mettere insieme una risposta e che Malocchio riuscisse a capire cosa avesse in mente di fare quella testa quadra della sua alunna, Tonks si era già lanciata di corsa verso il drago, lanciando vari Schiantesimi alle rocce che lo tenevano intrappolato.

- Signorina, si fermi! Cos'ha intenzione di far- Professor Moody, mi dica che non sta davvero andando a recuperare il drago perché non posso credere ai miei occhi.
- Mi creda, signor Presimago, - replicò Malocchio con aria afflitta - vorrei non dover credere ai miei.
- Che tipo! - commentò giulivo un altro membro della Commissione, famoso in tutta l'Inghilterra magica per la sua petizione per la Rivalutazione Sociale delle Creature Ammazzamaghi. - Tra qualche anno la vedremo addomesticare Lupi Mannari, credete a me!

Nel frattempo, il drago si era risvegliato ed era tornato abbastanza irritato per farsi largo a forza di zampe ed ali ed uscire dal cratere. A quel punto, i Guardiadraghi, che nel mentre erano rimasti da parte a godersi con sommo divertimento le manovre di Tonks, ebbero la decenza di intervenire e rendere definitivamente inoffensivo l'Ungaro Spinato.

Malocchio, invecchiato di quindicimila anni negli ultimi minuti, preferì Smaterializzarsi al Dipartimento meditando vendetta contro allieve fuori di testa, lasciando una soddisfattissima Tonks a godersi i complimenti della Commissione.

***
Il 25 luglio 1994 il Dipartimento di Difesa Contro Le Arti Oscure poté vantarsi di un nuovo membro; Malocchio passò l'intera giornata a ringhiare contro chiunque fosse così temerario da chiedergli dettagli sulla prova di esame di Tonks e Tonks passò tutta la giornata ad evitare che Malocchio si rifacesse del danno subito (parole sue) arrostendo le sopracciglia di qualche malcapitato.

Rimase il dubbio su chi avesse inciso a lettere dorate sulla nuova scrivania dell'Auror Tonks "La salvatrice dei draghi", incisione che terminava con un decoro a forma di drago che lanciava indecorose pernacchie a chiunque gli passasse davanti.
Malocchio Moody si definì negli anni a venire "un mago troppo serio per simili bambinate".   
   
 
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