Prologo
L’aria era pregna di polvere, lì, nella mansarda di
Villa Malfoy.
Fra i libri di magia nera ammonticchiati in pile,
pareti piene di arazzi e sigilli con grosse e sinuose S incise su, un ragazzo
biondo stava chino sul davanzale, attento a non perdere un movimento di quello
che stava accadendo là fuori, proprio nel suo giardino.
Erano in dieci quella notte.
Tutti incappucciati. Tutti malvagi. Tutti asserviti agli ordini di Lord Voldemort.
Circondavano e spintonavano dentro casa
un gruppo di ragazzi e ragazze disarmati, laceri e impauriti.
Draco scosse il capo, premuto contro la finestra. Da
quando Voldemort aveva vinto, erano iniziate quelle
purghe di nati babbani. Venivano quasi tutti portati ad Hogwarts, adesso trasformata in
prigione. Ad Azkaban andavano solo i più fortunati. Ma
i peggiori, gli ex sostenitori di Potter (adesso un
nome impronunciabile), venivano portati direttamente
lì, a casa sua.
Cosa ne fosse di loro era
ben chiaro dalle urla provenienti dalle prigioni.
E’ inutile dire che, una volta morto Potter, i principali ricercati, finora scampati alla
cattura, erano i suoi due più fedeli compagni. Ron Weasley ed Hermione Granger.
Draco ebbe un fremito pensando a cosa sarebbe potuto
succedere loro se li avessero presi.
Non riusciva a spiegarsi perché, ma provava puro
orrore al pensiero che questa eventualità potesse accedere. Eppure nei
confronti di tutti gli altri, Mezzosangue e non, era stato freddo come il
ghiaccio. In questo caso però, sarebbe stato diverso…
I suoi pensieri furono interrotti da un urlo di
selvaggia felicità.
Osservò fuori.
“Siiiiiiii! Era ora!” Bellatrix stava spintonando i Mangiamorte
per avvicinarsi a dei prigionieri.
Il cuore di Draco si fermò
Hermione Granger era fra i
prigionieri.
So
che è poco, ma mi serve un prologo che spieghi bene la situazione di partenza. Fatemi
sapere cosa ne pensate.