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Autore: Damon Salvatore_Cit    03/02/2014    0 recensioni
Durante la serata dei Golden Globe mi sono immaginata una storia simile, e Fran può essere ognuna di noi Echelon che durante le riprese di Dallas Buyers Club, anche se non in carne ed ossa, è stata accanto a Jared e gli ha dato sostegno e forza per interpretare al meglio il ruolo di Rayon.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte dei Golden Globe dello scorso 13 Gennaio noi Echelon non la dimenticheremo mai, così ho immaginato una breve storia tra Jared e questa presunta ragaazza di nome Fran in cui potete immedesimarvi ognuna di voi, perché infondo siamo state accanto al nostro Jared durante le riprese di Dallas Buyers Club ed è un po' come se avessimo vissuto con lui quei momenti, standogli accanto durante quei momenti di sacrificio che poi gli è stato ripagato con la vincita del meritato Golden Globe. 
Che dire, spero vi piaccia, grazie per la visita, spero che mi lascerete qualche recensione :)
Buona lettura.
xo


Era giunta l’attesa serata dei Golden Globe, 13 Gennaio 2014, quella fu una serata magica, memorabile e piena di emozioni.
Jared aveva vinto nella categoria come Migliore Attore non protagonista, e quando era salito sul palco per ricevere il premio e fare i ringraziamenti, Fran non riusciva a smetterla di guardarlo con orgoglio e ammirazione, applaudendo assieme a tutte le altre grandi star del cinema presenti nella sala del galà.
Fran indossava un abito bianco avvitato con la gonna che scendeva leggermente larga fino all’altezza delle ginocchia, le maniche erano decorate con pizzo bianco che faceva un effetto trasparente lungo tutte e due le braccia, era davvero elegante e chic.
I suoi lunghi capelli scuri raccolti in un’acconciatura di classe rendevano il suo stile adatto alla serata, trucco semplice ma ad impatto, una linea di eyeliner nero lunga tutta la palpebra mobile rendevano i suoi occhi color verde smeraldo ancora più intensi.
Unica nota che stonava erano le sue scarpe: i tacchi quella sera le causavano un leggero dolore ai piedi, che però cercava di mascherare sotto un sorriso cordiale.
Era stata invitata assieme al suo caro amico Leonardo Di Caprio che con piacere aveva rincontrato accompagnato dalla sua cara madre.
In ogni caso non si sarebbe mai persa quel momento, quella premiazione, lui: Jared.
Aveva fatto una promessa durante le riprese di Dallas Buyers Club, quando ancora stavano insieme, aveva promesso a Jared che qualunque cosa fosse successa, lei non sarebbe mancata ai Golden Globe per nulla al mondo; così come gli era stata accanto durante il periodo difficile per la preparazione del ruolo di Rayon, così ci sarebbe stata anche nei momenti di gioia durante la premiazione dei Golden Globe.
Ora tutto era diverso però, i due non stavano più insieme, avevano chiuso la loro storia ormai da mesi, e anche se lei continuava ad amarlo, non poteva averlo, perché sembrava che lui non ricambiasse il sentimento.
La sofferenza era atroce, ma la gioia di quei pochi minuti, sembrò eclissare tutto il resto.
Prima dell’annuncio aveva trattenuto il fiato per qualche secondo dall’ansia, ma sapeva, in cuor suo sapeva che Jared avrebbe vinto.
Lo guardò salire sul palco ancora emozionato e col suo solito sorriso leggero dettato dall’emozione. Gli occhi parlavano da soli, e Fran sapeva leggerci tutte le emozioni che nascondevano.
Riuscì a trattenere le lacrime, e si limitò ad ascoltarlo, guardandolo con ammirazione e con immenso orgoglio, perché il suo Jared ce l’aveva fatta.
Non si aspettava di certo che la menzionasse nei ringraziamenti finali e personali, ma lo sguardo che le rivolse prima di scendere dal palco, fu eloquente, anche se breve.
Si guardarono per due secondi, forse, eppure bastarono per comunicarsi qualcosa che valeva molto più di mille parole che probabilmente era meglio non dire.
Distolse lo sguardo, e quando Jared fu sceso dal palco, lo perse di vista e neppure si voltò a cercarlo tra gli altri ospiti seduto a qualche tavolo dietro di lei.
Finita la diretta televisiva, il galà proseguì tra gli invitati, e Fran notò che Jared oltre alla compagnia di Shannon, di Matthew e sua moglie, aveva anche quella di Katia, una modella che non sapeva come mai si trovasse alla cerimonia, né voleva chiederselo; infondo se era con Jared non c’era da stupirsene.
Si limitò a lanciargli sguardi fugaci tra la folla, senza mai farsi notare, mentre cenava in compagnia di Leo, sua madre e altri, senza mai perdere il sorriso che sempre la distingueva da tutti gli altri. Un sorriso contagioso, piacevole, e gentile.
La madre di Leo adorava la sua compagnia, e Fran, anche se quella serata se l’era immaginata diversamente, gradiva molto anche lei quella della donna e di suo figlio che si rivelava sempre un ottimo amico.
Trascorsa qualche ora, Fran non riusciva più a starsene in quella sala che sembrava farsi sempre più affollata, aveva bisogno di una boccata d’aria, così si diresse nel giardino appena fuori la sala che precedeva l’uscita dall’hotel.
Era un grande giardino circondato da verde, e grandi palme,, vi era una fontana che faceva dei piacevoli e rilassanti giochi d’acqua e qualche muretto che recintava dei giardinetti.
Andò a sedersi proprio su uno di quei muretti, facendo attenzione al vestito, e dalla borsetta tirò fuori le sigarette.
Benché fosse una ballerina, e il fumo era sconsigliato, decise di concedersi una sigaretta, come accadeva in ogni momento in cui era davvero sotto stress.
Non fumava mai, solo in occasioni rare, e quella era proprio l’occasione adatta.
Si accese la sigaretta e fece un tiro, per poi espirare il fumo e scaricare tutto lo stress della serata, chiuse gli occhi e poggiando le mani lungo toccò le pietre del muretto su cui era seduta composta a gambe accavallate, provò a rilassarsi.
Cercò ardentemente di non pensare a come avrebbe voluto che fosse stata quella serata, cercò di non pensare a lui, a quel breve momento sul palco, ma non ci riuscì.
Doveva smettere di pensarci ancor prima di cominciare, ma fortunatamente dei rumori in lontananza la distrassero, e si focalizzò ad ascoltare le voci.
« Oh andiamo non era così male…
« Io dico che faceva schifo!
« Ahah… sei tremendo! Povero Paul…
« Posso accettare tutto ma non quella sciarpa, e non su quella giacca!
« Hai mai pensato di fare il giurista ad American’s Nex Top Model?
« Mmmh… me l’hanno già proposto, ma ho rifiutato. Non vorrei mandare in crisi Tyra Banks
« Ahahaha fanculo Jared!

A quel nome le si gelò il cuore. Sbarrò gli occhi, restando immobile, sperando che non la vedessero, ma era inevitabile, si trovava proprio al centro di quell’enorme giardino.
Si maledisse per essere uscita, ora come poteva andarsene senza farsi notare?
Aveva anche tolto le scarpe per far riposare un po’ i piedi.
Intanto i due in sottofondo continuavano a ridersela e a scherzare tra loro.
« Avrai vinto anche il Golden Globe, ma non tirartela troppo adesso!
« Oh baby io posso…

Ci fu qualche risatina, poi tornarono seri.
« Sono molto fiera di te…
La ragazza cambiò tono di voce, e sembrò essere quasi un momento d’intimità tra due amanti. Fran si sentì morire, ma restò ad ascoltare con più interesse, immaginandosi la scena davanti agli occhi, anche se era di spalle.
« Grazie, lo apprezzo molto.
Disse lui, forse accorgendosi della presenza di Fran, perché il tono risuonò abbastanza imbarazzato e freddo, e Jared non era solito esserlo in compagnia di altre donne; era come se qualcosa lo avesse frenato, e forse la sua presenza era proprio il motivo.
La ragazza invece sembrò non notarla, o comunque non le diede alcuna importanza.
« Beh comunque… grazie tante per avermi accompagnato alla limousine.
« Ma figurati, avevo davvero bisogno di una boccata d’aria, dopo una serata simile…

Le parole si dispersero man mano che i due si allontanarono da lei, le passarono di fianco, e inevitabilmente, Fran lanciò un’occhiata fugace ai due, che tra una risata e l’altra scomparvero dalla sua vista.
Restò immobile col capo chino a fissare un punto nel vuoto e a chiedersi cosa accadeva tra i due, magari un bacio, o forse due, forse era meglio smettere di pensare, ma come poteva?
Il destino sembrò giocare a suo sfavore anche quando aveva deciso di allontanarsi da tutto quello per qualche minuto.
Svariati minuti dopo, vide ritornare soltanto Jared, la ragazza, Katia, probabilmente anzi sicuramente era andata via.
Lui camminando diretto a rientrare in sala, passandole accanto, le lanciò un’occhiata rapida, forse più lunga di quella precedente che le aveva rivolto durante la premiazione, lei non alzò neppure la testa, ma lo guardò con la coda dell’occhio allontanarsi sempre più, fin quando non le fu di spalle.
Furono attimi interminabili, durante il quale il cuore le batteva incontrollabilmente, una volta scomparso dalla sua vista, sospirò profondamente, quasi facendosi scivolare tutte quelle sensazioni che solo lui riusciva a causarle.
Ma proprio quando credeva di essere rimasta di nuovo sola con sé stessa, un rumore di passi che affondavano nelle pietrine del vialetto, destarono la sua attenzione.
« E così… sei venuta…
Si voltò visibilmente stupita di udire la sua voce, anche se non era necessario voltarsi per riconoscere una voce che avrebbe distinto tra milioni.
Quando i loro sguardi si incontrarono, inevitabilmente si sentì il cuore salirle su per la gola, e per qualche attimo non riuscì a parlare.
Lui le si avvicinava e la guardava con uno sguardo intenso, senza mai staccarle gli occhi di dosso, osservando ogni sua reazione.
Dopo essersi voltata verso di lui, che le spuntava alle sue spalle sulla destra, lui a piccoli passi si mise difronte a lei, non potendo fare a meno di notare la sigaretta che nel frattempo si era consumata tutta.
Fran non l’aveva più fumata, e la sigaretta si era incenerita, restando comunque intatta, era come una sigaretta di ceneri, e Jared fu attratto da quella cosa che lo sorprese alquanto, perché sapeva che non fumava mai,
« Ti sei dimenticata di fumarla?
Fran tornò in sé e spostò il suo sguardo sulla sigaretta, e si accorse anche lei che ormai non vi era rimasto più nulla da fumare, così con un tocco fece crollare la cenere a terra e gettò il mozzone a terra, senza badarci più di tanto, e solo quando il suo sguardo fu rivolto verso il basso a guardare il mozzone rotolare a terra, gli rispose:
« Beh, mantengo le mie promesse…
« Sono contento che tu lo faccia.

A quelle parole, alzò lo sguardo e lo guardò sorpresa di sentirgliele pronunciare.
Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, se non sentiva così freddo, avrebbe giurato che quello era tutto un sogno, eppure erano lì e lui sembrava essere diverso dall’ultima volta che l’aveva visto, e questa volta l’estetica non c’entrava nulla.
C’era qualcosa di diverso nella sua voce, nei suoi occhi.
Fran fece un cenno col capo, socchiudendo le labbra in una smorfia di consenso tacito, quasi a confermare qualcosa, poi tornò a guardarlo, anche se quegli occhi faticava a reggerli su di sé, erano come un peso, un macigno, erano più potenti di mille paio d’occhi messi insieme fissi su di lei.
« Sono felice che tu abbia vinto stasera, te lo meriti…
« Grazie…

Non riuscì a dire altro, fu già molto se riuscì a congratularsi con lui, fortunatamente però il silenzio non durò molto, e lui aggiunse:
« Avrei volentieri fatto il tuo nome stasera nei ringraziamenti, ma temevo che non avresti apprezzato…
Fran lo guardò con stupore, non se lo aspettava minimamente, eppure accigliò lo sguardo, come poteva pensare che non avrebbe apprezzato? Forse era solo una scusa, forse lo diceva soltanto per giustificare quello scambio di sguardi durante la premiazione.
Una marea di pensieri iniziarono ad affollarle la mente prima ancora che se ne rendesse conto, così cercò di fermarli, e disse:
« Perché non avrei dovuto?
Jared si strinse nelle spalle e distolse lo sguardo sul suo vestito per qualche attimo, guardandola per intero, poi tornò ai suoi occhi.
« Non saprei… l’ho solo pensato e così non l’ho fatto.
Fran acconsentì tristemente con il capo e guardando anche lei il vestito di lui, e lasciandosi distrarre dalla sciarpa che portava lungo la giacca, parlò quasi a voce roca:
« Capisco… Ma figurati non c’è problema, dopotutto non dovevi affatto ringra…
« E invece dovevo!

La interruppe, e lei alzò lo sguardo verso il suo e i loro occhi si incontrarono ancora una volta, e ancora una volta le si bloccò il respiro per qualche attimo. Jared proseguì.
« Ma forse è meglio se lo faccio qui e adesso…
Improvvisamente il suo tono di voce cambiò di botto, e si fece più serio, fece un passo in avanti avvicinandosi a lei, che restava sempre seduta.
« Probabilmente se ho ricevuto quel premio è stato anche merito tuo… Se non fossi stata al mio fianco in quel periodo, forse non ce l’avrei fatta. Tu mi hai dato la forza e la fiducia per riuscirci. Se oggi Rayon piace, parte del merito lo devo a te…
Fran perse completamente il respiro, gli occhi le si riempirono di lacrime, che però non fuoriuscirono dagli occhi, quelle parole le entrarono direttamente nel cuore e probabilmente non sarebbero mai più uscite da lì. Non aveva parole, forse non le avrebbe mai avute di adatte per ricambiare la gioia che le stava regalando, ma c’era un dolore che le lacerava il petto e rovinava quel momento, ed era il dolore del ricordo del passato, di quel passato non troppo lontano in cui lui rifiuta il suo amore e l’allontana.
Invece adesso? Adesso tutto quello. Non riusciva a gestirlo, eppure cercò di farlo per non risultare una statua di ghiaccio.
Chinò il capo guardando verso il basso, cercando le parole adatte, ma fu in quel momento che sentì il tocco di Jared sulla sua pelle, si era tolto la giacca e gliela stava poggiando sulle spalle con gentilezza, abbozzando un piccolo sorriso, al quale ricambiò anche lei.
« Fa freddino, dovresti coprirti se non vuoi ammalarti…
Non seppero dirsi di meglio, ma quei piccoli sorrisi, fecero accellerare i battiti dei loro cuori.
« Grazie… Per quello che hai detto. Lo apprezzo molto.
« Non devi ringraziarmi.
« Neanche tu dovevi, eppure lo hai fatto.
Jared le rivolse uno sguardo confuso, così lei aggiunse per chiarire:
« Sai bene che ti sono rimasta accanto perché credevo, credo… in te.
Alzò lo sguardo e lo guardò intensamente per tutto il tempo che parlò.
« Ce l’avresti fatta anche senza di me, se hai talento non è di certo merito mio…
« Il talento non c’entra.
« Io dico di sì.
« E invece no. No tiriamone su una discussione, Fran, sto cercando di dirti qualcosa…

Sentirgli pronunciare il suo nome, la fece sobbalzare, e gli rivolse un lungo sguardo senza capire a cosa si stesse riferendo con quella frase.
Passarono svariati secondi, e lui non aggiunse nulla, così lei si alzò infilandosi le scarpe, e ad un passo da lui, si sfilò via la giacca che precedentemente le aveva dato per coprirsi dal freddo.
« Citando le parole della tua amica di prima, che ho udito pur non volendo udire… sono fiera di te, Jared.
Gli confessò sorridendogli dolcemente, e gli ridiede la giacca, lui la guardò quasi abbagliato da quel bellissimo sorriso, e forse un po’ felice del fatto che lei avesse ascoltato i due e che forse si era anche leggermente ingelosita di Katia e non le era stata indifferente, le sorrise con una leggera malizia compiaciuta.
« Sarà meglio che ritorno dentro o si chiederanno dove sarò finita.
Impaziente di uscirsene da quella situazione, mosse qualche passo verso la direzione opposta a quella di Jared, poi si voltò e gli disse:
« Comunque… grazie per avermi ringraziato a quattrocchi, l’ho apprezzato tanto.
Socchiuse le labbra e forse con un po’ di tristezza si votò abbassando lo sguardo e si incamminò verso l’entrata della sala.
« Fran!
Jared urlò il suo nome, lei si fermò e non fece in tempo a voltarsi che fu travolta da lui che le mise le mani sul volto e la baciò sulle labbra con dolcezza e anche una leggera passione crescente. Le loro labbra si erano private l’una dell’altra per molti mesi.
Lei dopo i primi secondi di smarrimento, portò le mani sul suo volto e lentamente e con dolcezza cominciò a ricambiare quel bacio accarezzandogli il volto per poi scivolare a sfiorargli i capelli.
Non volevano smettere di baciarsi, non volevano terminare quel bacio, era tutto perfetto, quasi magico: il cielo stellato sopra di loro, la natura attorno, ma tutto sembrò sparire, sembrava ci fossero solo lui e lei, nient’altro.
Per non restare senza fiato, però, dopo alcuni minuti di quel bacio travolgente e pieno d’amore, si fermarono all’unisono.
Lentamente lei riaprì gli occhi e incontrò quelli di Jared che le sembravano più belli del solito, si perse in quel blu, in quella perfezione, mentre col tocco leggero delle dita, gli accarezzava teneramente una guancia guardandolo totalmente innamorata persa di lui.
Stava per dire qualcosa, ma lui la fermò mettendole un dito sulle labbra.
« Shh.. tocca a me dirlo stavolta.
Le sorrise dolcemente, perdendosi anche lui nei suoi occhi smeraldo, per qualche secondo, poi si avvicinò a sfiorarle il naso teneramente contro il suo, con un filo di voce le sussurrò:
« Ti Amo.

   
 
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