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Autore: bradorable    03/02/2014    8 recensioni
Come poteva lui, Bradley William Simpson, diventare padre a diciotto anni?
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bradley Simpson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're just a small bump unborn
in 4 months you're brought to life.
You might be left with my hair
but you'll have your mother's eyes. Hold your body in my hands
be as gentle as I can
now you're a scan of my unmade plan. 

A small bump
in 4 months you're brought to life.



 
Brad ricorda alla perfezione il giorno in cui ha conosciuto Chiara.
Aveva appena compiuto i sedici anni allora, mentre lei, di uno anno più piccola di lui, ne aveva appena quindici. 
Erano gli inizi di agosto, lui e gli altri avevano deciso di andare a prendere qualcosa da bere nel bar infondo alla via di James, come al solito. 
Chiara, seduta nel tavolo accanto con altre amiche, si era avvicinata a Connor e l’aveva salutato calorosamente. 
Erano vecchi amici, a quanto pare, Brad riuscì a captare che andavano a scuola insieme. 
Ma la prima cosa che lo aveva colpito erano stati i suoi occhi, di quel marrone così simile al suo ma infinitamente più luminosi e profondi, spettro di quell’innocenza che la caratterizzava.
Si presentarono tutti e Brad ricorda di non essersi impegnato per nascondere il suo interesse per lei fin dall’inizio. 
«Piacere sono Brad, sai dovremmo uscire qualche volta» le aveva detto fuori dai denti, e lei era arrossita copiosamente, gesto che sarebbe diventato una delle sue cose preferite di Chiara. 
Il riccio non aveva paura, sapeva che avrebbe accettato, lo aveva capito dagli sguardi che si erano scambiati fin dal primo momento ancora prima di parlarsi. 
Non avrebbe mai pensato di credere a quel genere di cose, ma ne ebbe la prova concreta con il loro amore. Con quell’amore che aveva travolto entrambi da subito tanto che non potevano aspettare nulla.
 
I'll hold you tightly
I'll give you nothing but truth.
If you're not inside me
I'll put my future in you.
 
 
Brad amava Chiara e la sua ingenuità, la amava mentre scopriva timidamente la vita insieme a lui. 
E Chiara amava Brad in un modo così impacciato da dargli alla testa. 
Fin da loro primo appuntamento c’era  stato qualcosa di unico tra di loro, celato dietro gli sguardi, gli sfioramenti, i baci. 
Passarono due anni e il riccio vedeva quella bambina crescere davanti ai suoi occhi e diventare sempre più forte anche grazie al suo sostegno che non le avrebbe mai negato. 
Ricorda quella volta che erano andati insieme al Luna Park ed era rimasto un’intera ora a cercare di vincere un orso enorme mentre Chiara lo prendeva in giro e lo pregava di cambiare bancarella. 
Ma lui voleva quell’orso, a tutti i costi. 
E quando ormai aveva perso le speranze, lo aveva vinto. E con l’orgoglio di chi aveva ragione lo aveva regalato a Chiara, e Brad si era sentito morire, perché nei suoi occhi aveva rivisto quella luce infantile e innocente di quando l’aveva conosciuta.
Perché con lui poteva restare sempre la sua bambina.

Questa consapevolezza lo travolse con una semplicità stravolgente, tanto che si dimenticò completamente di quello stupido orso, le prese il volto tra le mani, la baciò e la amò, amò la sua piccola per tutta la notte, come a volerla tenere lontana dalla cattiveria del mondo per il resto dei loro giorni.
 
Cos you are my one, and only.
You can wrap your fingers round my thumb
and hold me tight.
Cos you are my one, and only.
You can wrap your fingers round my thumb
and hold me tight. 

You will be alright.

 
Brad aveva diciotto anni e Chiara diciassette quando successe.
Bradley era andato via un weekend con James, Connor e Tristan, e quando era tornato non si sarebbe mai aspettato di trovare Chiara in casa sua, seduta sul suo letto, con gli occhi spenti e gonfi di chi aveva pianto per giorni. 
Appena lo aveva visto non si era mossa di un millimetro.
«Ciao piccola» l’aveva salutata, visibilmente confuso. Ma in tutta risposta lei era scoppiata di nuovo a piangere, tanto che Brad scattò a sedersi accanto a lei e le prese subito la mano preoccupato. 
Non fece neanche in tempo a chiedere che cosa fosse successo che «Sono incinta» aveva sussurrato tra le lacrime, spaventata dalle sue stesse parole. 
E tutto il mondo gli era caduto addosso. Incinta. Lasciò la mano di lei incapace perfino di respirare. 
Ricorda che non riusciva a formare un pensiero di senso compiuto, le parole di Chiara gli rimbombavano nella testa troppo rumorosamente. 
Come poteva lui, Bradley William Simpson, diventare padre a diciotto anni. 
Si ritrovò in piedi senza nemmeno rendersene conto. 
Diede un pugno al muro con non sa nemmeno lui che forza e solo i singhiozzi forti di Chiara lo riportarono lucido per quanto fosse possibile.
Si rimise accanto a lei e le prese il viso tra le mani tremanti, cercando di ricacciare indietro le lacrime o sarebbe stato peggio.
«Sei sicura?» le aveva chiesto aggrappandosi ad un’ultima, vana speranza. 
Lei aveva annuito e Brad le asciugò alcune lacrime copiose che le rigavano le guance.
«Shh» le sussurrava accarezzandole i capelli castani «affronteremo tutto questo insieme, penseremo a cosa fare, andrà tutto bene ok? Te lo prometto» continuava a ripetere, e nonostante la voce tremante ne era davvero sicuro. 
La guardò negli occhi e ormai ne era certo: Chiara non sarebbe stata mai più la sua piccola bambina.

 
 
You're just a small bump unknown
and you'll grow into your skin.
With a smile like hers
and a dimple beneath your chin.
Finger nails the size of a half grain of rice.
And eyelids closed to be soon opened wide.
A small bump
in 4 months you will open your eyes.
 
 
Tra tutte le decisioni da prendere, quella di tenerlo era stata la più difficile. E si ritenevano anche fortunati, perché dopo averlo detto ai loro genitori avevano potuto contare sul loro totale supporto. 
Chiara era cambiata molto dopo tutta quella storia, nonostante tutti gli sforzi di Brad aveva dovuto crescere tutto di un colpo, da un giorno all’altro. 
Anche Brad era cambiato, ma se prima proteggeva la sua ragazza perché gli piaceva farlo, ora lo faceva perché doveva farlo. 
Era strano vedere il corpo esile di Chiara venire sopraffatto da una creatura che nasceva all’interno di lei. 
Avevano anche avuto degli alti e bassi tra di loro. 
Bradley ricorda quella volta che avevano ligato per decidere in che casa sarebbe dovuto stare il bambino. 
Ormai parlavano solo di quello, naturalmente. 
Non era più come una volta tra di loro. 
Chiara insisteva che stesse da lei, così che sua madre avrebbe potuto aiutarla ad occuparsene. Ma Brad voleva a tutti costi che lei finisse serenamente la scuola, poteva tenere lui il bambino durante il giorno insieme a tutta la sua famiglia, mentre per la notte Chiara poteva stare benissimo da lui. Ma lei sembrava non capirlo. Nessuno dei due sembrava capire l’altro.
«E’ la soluzione migliore!» aveva urlato Brad mentre si torturava compulsivamente i ricci e gli occhi di Chiara si erano inumiditi, aveva stretto le mani allo stomaco ormai accentuato dalla gravidanza e si era messa a piangere perché ogni cosa le sembrava sempre la fine del mondo in quei mesi. 
E Brad sapeva che erano gli sbalzi di ormoni a parlare per lei, ma si limitò a far passare di nuovo la mano nei ricci e sbuffare, e poi con uno scatto a stringerla forte tra le sue braccia. 
Perché sì, odiava vederla piangere qualunque fosse il motivo. 
Erano rimasti così per minuti interi, Brad le accarezzava delicatamente i capelli e le baciava la testa cercando di calmarla.
«Ti porto fuori stasera» aveva detto poi sorridendo, e dopo che lei acconsentì le alzò il mento con due dita e la baciò «Non mi piace litigare con te» aveva aggiunto lei con quella sua faccia da cucciolo che lo faceva impazzire e lui rise appena «Nemmeno a me».
Bradley ricorda di averla portata fuori a cena, in un ristorante elegante perché aveva deciso di fare le cose per bene. Era andato tutto alla perfezione, erano ancora Bradley e Chiara, Chiara e Bradley e insieme avrebbero superato di tutto. Erano solo loro due in tutto il mondo, per una sera.

 
 
You can lie with me,
with your tiny feet
when you're half asleep,
I will leave you be.
Right in front of me
for a couple weeks.
So I can keep you safe
 
 
Incredibile come nove mesi potessero passare tanto in fretta. Bradley ne aveva avuto la prova sulla sua stessa pelle perché ora si ritrovava a stritolare la mano di Chiara che si contorceva dal dolore delle doglie. 
Gli infermieri continuavano a incitarla per qualcosa, ma a Brad sembrava di non sentire nulla se non il cuore martellargli nelle orecchie.
Era come guardare un film muto, le scene si susseguivano intorno a lui a rallentatore, tutto andava avanti senza di lui. L’unica certezza che aveva era il terrore.
Fino a quando lo sentì.
Un pianto sommesso, ma che alle sue orecchie arrivò come la più bella delle melodie.
Il pianto della sua bimba.
Quando avevano saputo che era una bambina, Bradley aveva provato mille volte ad immaginarsela, ma mai avrebbe immaginato fosse così bella. Una creatura che ai suoi occhi di padre rasentava la perfezione. 
Non sentiva nemmeno le congratulazioni dei medici intorno a lui.
«Amore» disse rivolto a Chiara senza staccare nemmeno un attimo gli occhi da loro figlia, che intanto continuava a piangere ed era sotto le prime cure dei medici. «ce l’hai fatta, è bellissima» e si accorse che stava per scoppiare a piangere proprio come un’idiota perché la voce gli era uscita spezzata, tanto che Chiara sorrise – bellissima anche in quelle condizioni – e gli strinse di più la mano avvicinandosi al suo petto. 
Dopo averla sciacquata, diedero in braccio la bambina a Chiara e Brad sentì ormai le lacrime rigargli le guance. 
Ammirò la scena in silenzio e pensò che Chiara sarebbe stata una madre semplicemente fantastica. 
Per quanto riguarda lui, si promise che avrebbe fatto del suo meglio. 
Tutto quello che avrebbe potuto, perché ora aveva un’altra bambina di cui prendersi cura.
 
 
Cos you are my one, and only.
You can wrap your fingers round my thumb
and hold me tight.
Cos' you are my one, and only.
You can wrap your fingers round my thumb
and hold me tight.
 
 
Brad sta giocando nella sabbia con Kiley e come al solito sta facendo il cretino solo per farla ridere. 
E’ passato un anno e mezzo da quando è nata la piccola ed è cresciuta in fretta, forse troppo, risultando una piccola peste decisamente troppo vivace. 
Di solito i suoi coetanei fanno vacanze con gli amici, quelle da sballo che poi non ricordi nemmeno il tuo nome, e invece Brad non riesce a credere che lui, a diciannove anni, sta facendo una tranquilla vacanza di famiglia insieme alla sua ragazza e a sua figlia di un anno e mezzo.
Non è stato facile, e sicuramente non lo sarà mai. 
Ma Kiley ha due occhioni marroni che ti sciolgono, e quando accenna una specie di «papà», Brad capisce che hanno preso la decisione giusta. 
Chiara è stata una roccia, a volte probabilmente anche più forte di lui. 
E’ cresciuta tantissimo, e insieme hanno fatto squadra e superato tutte le difficoltà.
«Andiamo dalla mamma? » propone a Kiley prendendola in braccio e facendola saltare un paio di volte e lei ride e si aggrappa alle spalle del papà. 
Adora quel gioco.
Raggiungono Chiara che si è sdraiata sotto il sole per rilassarsi qualche minuto, e quando li vede lancia un sorriso enorme. Brad appoggia la bambina sulla sdraio accanto a lei e Chiara inizia a farle il solletico e farla ridere con alcuni giochetti che facevano praticamente sempre.
E Bradley si ritrova ad ammirare quella scena, di nuovo. 
Ripensa a quel giorno al bar quando l’aveva conosciuta. Ripensa ai primi appuntamenti, alle guance arrossate e ai baci regalati. Ripensa a quando la loro storia ha iniziato a farsi più seria, ripensa al momento in cui ha capito di amarla, ai suoi tentativi di proteggerla sempre da tutto, quando è stato il primo a metterla nei casini. 
E Kiley. 
Kiley era solo il coronamento del loro amore così travolgente, così infinito. 
E Bradley è sicuro di quello che sta per fare, forse in quel momento più che mai. Ci ha pensato tante volte ed è arrivato sempre alla stessa risposta.
Tossicchia appena e si sistema i ricci, nervoso.
Chiara lo guarda confusa e si lascia scappare una risata, per poi riconcentrarsi sulla bambina.
«Principessa, siediti qui e stai buona, papà deve dire una cosa» dice prendendo in braccio Kiley e mettendola di nuovo sulla sabbia, ma ovviamente lei si alza in piedi e ridendo corre verso di lui e gli salta di nuovo in braccio. 
Maledetto il giorno in cui ha imparato a camminare.
«Ti saresti mai immaginato di ritrovarci con un terremoto al posto di una figlia?» chiede Chiara  mentre continua a guardarlo a metà tra il confuso e divertito, perché Brad è evidentemente nervoso anche se fa di tutto per nasconderlo. 
Si siede sulla sdraio accanto alla sua, sistema Kiley seduta davanti a lui e lascia che giochi con le sue dita così grandi rispetto alle sue. 
Chiara osserva intenerita la scena e scuote appena le spalle. «ma è la nostra bambina».
Brad deglutisce a fatica e si sente uno stupido. 
Ha preparato milioni e milioni di discorsi per dirglielo, sono mesi che prepara le parole giuste, ed è tutto lì nella sua testa. 
Ma  in quel momento, con gli occhi di Chiara che lo guardano come se fosse una delle cose migliori dela sua vita non riesce a concentrarsi e le parole si confondono tra di loro in un groviglio.
«Sposami, Chiara» si lascia scappare senza distogliere lo sguardo da lei.
Mesi e mesi di prove andate a puttane. 
Kiley, ovviamente troppo piccola per capire, inizia a richiedere le attenzioni su di lei ma tutto quello che vede Bradley è Chiara sgranare gli occhi e subito si maledice.
«Voglio dire, guarda quello che siamo… Cioè pensa a quello che abbiamo avuto… Intendo tu sei la cosa più…» tenta di dire, ma si accorge di star solo peggiorando la situazione. 
«Ok ci riprovo… Io…» ma non riesce a finire la frase, perché Chiara si è alzata e lo ha baciato, forse per accettare, o forse solo per farlo stare zitto, probabilmente entrambi. 
Stando attenti a non schiacciare Kiley si baciano fino a quando Brad si stacca e la guarda speranzoso. 
«Mi daresti l’onore di diventare mia moglie?» le chiede a fior di labbra. 
Decisamente clichè, ma almeno avrebbe riparato al casino di prima. 
«Ovviamente sì» risponde lei con la voce rotta dall’emozione. 
Brad si allunga a prendere l’anello nascosto nella tasca dei pantaloni abbandonati vicino all’ombrellone, lo infila al dito di Chiara e riprende a baciarla.  
Chiara sorride nel bacio e sembra tutto così perfetto.
Kiley continua a chiamarli e sono cotretti a staccarsi, ma continuano a sorridere.
Avevano superato tutto e lo faranno per sempre. Ora sono una famiglia.

 
 
You're just a small bump unborn
just four months then torn from life. Maybe your needed up there
but we're still unaware as why.
  
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