Faceva freddo un freddo cane , e nevicavano piume d’oca posandosi con grazia di una ballerina quando ricade sulle punte, tenendosi un equilibrio sulla punta scontenta dell’aria .

Nessuna vita sussurrava sulle case silenziose e addormentate solo il fracasso dei sogni in un mondo di confusione rimaneva limpido in quel ridicolo giorno freddo.

Un chiarore appena accennato illuminava l’inizio di quel nuovo giorno cosi vicino al precedente da non accorgersi neanche che era passato in precedente e venuto il successivo o almeno chi ancora dormiva non lo sapeva ,ma si cullava nella consapevolezza di essersi appena addormentato che brutta sorpresa avrà quando scoprirà che in quel momento di sogno gli mancavano solo due ore al risveglio .

Alla fermata dell’autobus seduta su una panchina un anziana signora dall’aria scaltra si stringeva al suo scialle cercando disperatamente di coprirsi dal freddo ,lavorava con la velocità di una ferrari a un maglione giallo canarino .

Alzò lo sguardo quasi con un movimento casuale davanti a lei si ergeva un bellissimo giovane dalla pelle scura sui venti anni aveva dei grandi occhi neri luminosi come le stelle con degli altissimi capelli ricci a cespuglio.

Apparentemente sorridente ma con un velo di ostilità negli occhi che sicuramente alla vecchia signora non risultava sorprendente.

-sei arrivato finalmente!-

-sono in perfetto orario-

-come sempre –la vecchia strinze leggermente gli occhi

-che **** di freddo che fa –

-sei abituata a temperature più alte immagino-

-immagini bene-

-stai tranquilla tornerai presto –

-allora muoviamoci –

la vecchia si alzò e i due cominciarono a camminare fianco a fianco .

-immagino che voi mandiate il vostro migliore –

-perché dovremmo ?e solo l’anima di un ragazzo-

-proprio per questo un anima senza precedenti con una bontà e un innocenza che ancora non ha perso dalla sua infanzia ,è molto più difficile che prendere l’anima di un detenuto orgoglioso-

-tu lo credi ma non è cosi ,i ragazzi a quest’età sono stufi di essere buoni vogliono la perdizione il peccato ,vogliono l’amarezza il sesso…-disse la fecchia con il sorriso caratteristico di chi nella sua vita e nella sua morte ne ha viste tante.

il ragazzo scoppiò a ridere –come se il sesso fosse un peccato che cosa stupida –

-no certo che non lo è ma il mondo lo interpreta come un peccato ergo apre una confidenza con l’apparenza del peccato-

-pultroppo l’uomo interpreta molte cose, troppe per la verità, in modo sbagliato-

-questo non importa adesso-

-allora chi manderete ? –

-un ragazzino ,molto scaltro però-

-certo deve avvicinarsi –

-saranno in classe insieme –un sorriso gli sbocciò sul volto

-pericoloso…-

i due si scambiarono un occhiata e poi scoppiarono a ridere .

-Gia speriamo che non si facciano scoprire-

-speriamo bene –

-la sua anima –disse la donna guardando una casa rossa in cui si accese una luce

-è importante –

-tutte sono importanti-

-già-

-Ashim io…-

-non importa-disse il giovane uomo abbassando lo sguardo tristemente a terra .

-no non è vero-

-devo andare –

una corda d’oro venne calata dalla coltre di nuvole ,il giovane ci si aggrappò salutando con la mano la vecchietta che continuava a guadarlo tristemente negli occhi con tante scuse da fare senza poterle porgere,perchè si sa i diavoli non chiedono mai perdono .