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Autore: bolt    04/02/2014    1 recensioni
In una terra lontana
Naruto era il principe di una terra prospera. Suo padre governava il regno con saggezza affiancato dalla sua consorte.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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In una terra lontana
Naruto era il principe di una terra prospera. Suo padre governava il regno con saggezza affiancato dalla sua consorte.
Era giunta l’ora per Naruto di assumersi qualche responsabilità. Il padre gli aveva dato l’incarico di scortare le provviste dei contadini fino ai granai all’interno della città. Non era un viaggio lungo, i campi erano fuori la città ma i briganti erano sempre in agguato. Il principe aveva il compito di tenere al sicuro i contadini e le provviste durante il tragitto dalle campagne alla città. Ovviamente avrebbe avuto una scorta di soldati. Ma Naruto conosceva bene i suoi doveri di principe, in caso di pericolo viene prima il popolo.
-Naruto mi raccomando stai molto attento. Dalle informazioni che ci hanno dato alcune spie, i briganti attaccheranno i carri con le provviste. Mi fido di te figliolo- disse il re.
-Grazie padre. Non vi deluderò.
-Una volta passati dentro le mura, saranno tutti al sicuro. Ora vai, la tua scorta ti attende.
-A dopo padre.
Naruto uscì dal castello, montò a cavallo e si diresse con la scorta verso i campi dei contadini.
Arrivato lì aiutò i contadini a caricare le provviste sui carri. Finito il lavoro il principe disse alla scorta di posizionarsi in formazione. In seguito partirono verso la città.
Arrivati davanti le mura Naruto fece entrare i contadini con i carri dentro la città.
Secondo il principe era un po’ strano che i briganti non avessero neanche provato ad attaccare. Eppure le informazioni date al re erano sicure. Meglio così, ora tutti erano al sicuro nella città.
 Sul punto di entrare a cavallo in città, Naruto si accorse che vicino alla distesa davanti le mura una ragazza scappava da sette briganti. Ecco perché non li avevano attaccati, stavano inseguendo un’altra preda. Non che una ragazza potesse definirsi in tale modo.
Naruto disse alla scorta di andare fino ai granai mentre lui andò a fermare i briganti. Non poteva permettere che una fanciulla fosse rapita davanti i suoi occhi.
Galoppò spingendo il cavallo al massimo. Arrivato al lago riuscì a bloccare gli inseguitori della fanciulla. L’avevano appena fatta cadere dal suo cavallo.
-Fermatevi. Come osate trattare così una fanciulla indifesa.
-Taci moscerino. Aspetta un po’ ma tu sei il principe di queste terre. Cosa vi porta fuori il vostro castello principino?- disse uno dei briganti.
-Non sopporto che si maltratti una ragazza.
-Quella ragazza fa parte del nostro gruppo e ci ha rubato qualcosa. Lasciaci in pace. Ce l’abbiamo con lei non con te.
-Siete un bugiardo oltre che un vile. Nonostante la ragazza abbia una mantella, posso notare che porta vestiti di alta sartoria e i suoi capelli sono ben curati. Non può far parte del vostro gruppo. Se non la lasciate in pace sarò costretto a combattere contro di voi.
-Povero pivellino. All’attacco uomini.
Naruto sfoderò la spada e in pochi minuti mise a terra tutti i briganti. Poi si avvicinò alla fanciulla e la aiutò ad alzarsi.
La fanciulla davanti i suoi occhi era bellissima. Aveva gli occhi chiari, i capelli lunghi e scuri, il viso liscio, la pelle bianca e due labbra rosse come un rubino. Il vestito che portava le stava d’incanto, lungo e con qualche merletto qua e là. Fra i capelli portava un fiocco celeste in tono con il vestito.
-Grazie per avermi salvato vostra altezza- disse la fanciulla inchinandosi.
-Non sia così formale signorina. Venga con me al castello le daranno un pasto caldo e un cambio di abiti.
-Grazie. Ma il mio cavallo è scappato.
-Andremo con il mio. Le dispiace salirci con me?
- No. Sono in debito con lei. Non potrei fare storie. Ma non ho mai cavalcato in due.
-Guiderò io, non si preoccupi.
Naruto fece salire la ragazza a cavallo e poi si posizionò dietro di lei. Poi si diressero verso il castello.
-Perdoni la mancanza. Non ho chiesto il vostro nome.
-Mi chiamo Hinata.
-Da come parlate, dagli abiti che portate e dal portamento evinco che siete una nobile.
-Sono una principessa. I briganti hanno ucciso la mia scorta mentre ero fuori le mura del castello di mio padre per andare a incontrare il mio futuro sposo. Mio padre mi ha detto che il castello del mio consorte era vicino al lago dove ci trovavamo prima. Ma in seguito ho incontrato i briganti. Volevano vendermi per ricavarne denaro o chiedere un riscatto a mio padre.
-Mi dispiace deve essere stata una brutta esperienza.
-Per colpa mia tutti i soldati della scorta sono morti. Sono solo una ragazzina inutile.
Hinata iniziò a piangere e Naruto la strinse verso di lui per farla sentire al sicuro. Notò che la fanciulla tremava. Odiava vedere le persone soffrire.
-Principessa la colpa non è sua. Per favore si calmi. Le lacrime non si addicono al vostro viso.
Hinata si asciugò le lacrime e sorrise per l’affermazione del ragazzo.
-Grazie principe. Ora che ci penso, non so il vostro nome.
-Mi chiamo Naruto e quello davanti a lei è il castello di mio padre.
Naruto entrò nelle mura e si diresse verso le stalle del castello.
-Ora siete al sicuro principessa Hinata.
-Grazie. Permette una frase che forse non dovrei dire per etichetta. Ma sento di doverlo fare.
-Parli pure liberamente.
-Fra le vostre braccia principe mi sentivo già al sicuro.
A Naruto si illuminò il viso più di prima. Mai in vita sua aveva incontrato una fanciulla più dolce. Tutte le ragazze che gli si erano avvicinate in precedenza pensavano solo al suo status, ai gioielli e ai vestiti.
-Siamo arrivati.
Naruto prese per mano Hinata e la scortò verso la sala del trono.
Arrivato lì lo aspettavano suo padre e sua madre per rimproverarlo.
-Naruto sei uscito senza scorta. Sei un incosciente. Ti punirò severamente- disse il re.
-Padre ascoltatemi.
Prima che Naruto finisse di parlare Hinata si inginocchiò a terra per chiedere perdono ai sovrani.
-Vostra maestà non è colpa di vostro figlio se è uscito dalle mura. Il principe è corso fuori per salvarmi dai briganti. Vi prego non punitelo.
-Sei una fanciulla molto giudiziosa e coraggiosa. Va bene, non punirò Naruto. Figliolo presentami la tua amica.
-Padre, madre, lei è la principessa Hinata. I briganti hanno ucciso la sua scorta mentre si recava dal suo promesso sposo. Può rimanere mentre si riprende?
-Certo Naruto. Lei è la tua promessa sposa- disse la madre.
-Cosa? Io non sapevo niente. Mi avete organizzato un matrimonio senza dirmelo.
-L’abbiamo fatto per te Naruto. Prima o poi tutti i principi si sposano. Alla tua età io ero già sposato con tua madre- disse il re.
-Perché non me lo avete detto?
-Perché ti saresti opposto con forza. Accetterai la nostra decisione.
-Sì padre.
-Posso parlare vostra maestà?- domandò Hinata.
-Certo.
-Non sapevo che fosse questa la destinazione. Allora è a voi che devo consegnare il documento che mi ha dato mio padre.
Hinata porse il documento al re che si accertò se lei era la ragazza giusta.
-Siete proprio voi la principessa che aspettavamo. Qui c’è lo stemma di vostro padre e qui il mio. E ci sono anche le nostre firme. Ho siglato questo documento un mese fa nella visita al castello di vostro padre.
La madre di Naruto si alzò e andò ad abbracciare Hinata.
-Benvenuta in famiglia Hinata. Naruto, caro, porto la principessa nelle sue stanze per farle fare un bagno rilassante. Naruto ascoltami bene finché non sarai sposato non osare intrufolarti nella sua stanza di nascosto- disse la regina minacciosa verso Naruto.
-Madre per chi mi prendete.
-Naruto sei un ragazzo giovane e ti conosco. Sei affidabile e dolce ma sei pur sempre un ragazzo. A dopo.
Hinata si inchinò e salutò Naruto.
Il principe non riusciva a distogliere lo sguardo da Hinata.
-Naruto, Naruto. C’è qualcuno in casa?
Erano minuti che il re chiamava il figlio ma il ragazzo era rimasto imbambolato sul punto in cui era sparita Hinata.
Il re si avvicinò e gli tirò una botta dietro la schiena.
-Naruto sai come si chiama quello che stai facendo.
-No.
-Si definisce amore a prima vista. Senza saperlo ti sei innamorato della tua futura sposa. Ma stai attento a non fare arrabbiare tua madre.
-Va bene padre.
Passate tre ore, Hinata si era lavata e vestita con l’aiuto della regina che le aveva preparato un bellissimo vestito da sera.
-Sei bellissima Hinata. I capelli legati nello chignon ti donano. Naruto resterà a bocca aperta. Andiamo è ora di cena.
-Grazie per tutto quello che fa per me vostra maestà.
-Hinata chiamami mamma o Kushina. Vostra maestà mi rende troppo vecchie.
-Grazie.
Quando Kushina e Hinata entrarono nella sala, Naruto rimase a bocca aperta come aveva detto la madre.
-Cara vai da Naruto. Ti attende.
-Come vuole regina. Volevo dire Kushina.
Hinata andò verso il principe mentre Kushina si sedeva al fianco di suo marito.
-Hinata sei bellissima.
-Grazie. È tutto merito di tua madre. Mi ha scelto questo splendido vestito.
-Prego accomodati.
La cena trascorse tranquilla. Poi Hinata e Naruto andarono a fare una passeggiata nel giardino.
-Caro non sono carini?
-Hai ragione Kushina. Devi sapere che Naruto è cotto di lei. Amore a prima vista.
-Anche Hinata è cotta di lui. Non riesce a pronunciare il suo nome che inizia a balbettare e a agitarsi. Abbiamo fatto un’ottima scelta.
-Sono in accordo con te.
Nel giardino
-Hinata credo di essermi innamorato di voi.
La principessa divenne rossissima in faccia e dovette sedersi su una panchina nel giardino.
-State bene Hinata?
-Sì Naruto. Dammi del tu, mi crea imbarazzo se mi parli secondo il protocollo. E poi vorrei dirti che …
-Cosa Hinata. Non temere.
-Io vi amo.
Naruto abbracciò di colpo Hinata e lei svenne fra le sue braccia. Il principe la prese in braccio e la portò da sua madre.
-Madre, Hinata è svenuta.
-Naruto cosa hai combinato?
-L’ho solo abbracciata.
-Figliolo Hinata è una fanciulla timida e delicata. Hai molto ancora da imparare. Portala nella sua stanza senza combinare altri guai.
-Va bene.
Naruto scortò Hinata in camera e aspettò che si riprendesse.
-Meno male vi siete svegliata.
-Dove sono?
-Siete svenuta e vi ho portato in camera vostra. Mi dispiace per averti turbata.
-Non è colpa tua. Sono io che mi agito subito. Il tuo abbraccio mi ha fatto piacere.
Naruto si avvicinò a Hinata e la baciò delicatamente sulle labbra.
-Hinata noi avremo una splendida vita insieme.
-Ne sono sicura mio principe.
I due ragazzi presto si sarebbero sposati e avrebbero vissuto una splendida avventura insieme. Un’avventura che prende il nome di amore eterno.
  
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