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Autore: Gio_Snower    05/02/2014    3 recensioni
[GRUVIA] [DEDICATA A @JuviaHoran su Twitter]
Il problema di Gray è uno, o meglio, una: Lluvia.
Sì, lui che dopo la morte di Ur ha chiuso il suo cuore all'amore romantico si ritrova in difficoltà con la sua spasimante (Lluvia) che è fin troppo bizzarra.
Lei che si caccia sempre nei guai, lui che risponde freddamente...
Ci sarà un lieto fine o un inizio per loro?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray, Fullbuster, Lluvia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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GRUVIA
 
Pioggerella Estiva
 

Anche un sasso viene consumato da una pioggia troppo forte.
Arthur Golden, Memorie di una geisha
 
 
Il problema di Gray era solo uno, o meglio, una; per essere ancora più precisi era lei.
Sì, Lluvia, quella svitata e strampalata ragazza dai boccoli azzurri e dai freddi occhi che sembravano diventare a cuore – forse per opera del caso – alla vista di lui.
Lui che non faceva altro che rivolgerle parole dure e fredde.
Ma lei non demordeva e l’esasperava fino a farlo scaldare dentro, fino a fargli venire la voglia di urlare a tutti polmoni “Perché lo fai?!”.
No, non s’aspettava una risposta né aveva intenzione di porgere quella domanda.
Eppure se lo chiedeva sempre più spesso. Perché lui?
S’era innamorata Lluvia e molte volte glielo diceva.
S’attaccava a lui, arrossiva, lo fissava – inquietandolo con quel suo sguardo assassino – e faceva anche di peggio.
Era rumorosa, agitata e si deprimeva con niente.
Come poteva, quindi, essersi innamorata di lui? Gray aveva un cuore gentile, ma di ghiaccio.
Sì, perché nel ghiaccio s’era rifugiato, nella sua magia del ghiaccio, quando Ur era morta.
Quando la donna che amava come una madre era morta per proteggerlo.
Che stupido era stato.
Che sciocco bambino aveva commesso quell’enorme errore pagato con  una vita; la vita di lei.
Ciononostante Lluvia era lì. Gli parlava agitata, arrossiva guardandolo, si scioglieva – letteralmente – ad ogni sua parola quasi dolce.
Perché?
Perché lui?
Quella donna l’avrebbe fatto diventare pazzo, ne era sicuro Gray.
C’avrebbe scommesso se non fosse che già altri avevano scommesso su di loro.
«Gray-sama…» lo chiamava lei con quella sua voce dolce.
«Sì?» rispondeva lui, scocciato.
«Lluvia ti proteggerà.» affermò lei fissando per una volta i suoi occhi, non dirigendo lo sguardo su altro.
Perché? Pensò.
«Perché?» se lo lasciò sfuggire dalle labbra senza volerlo davvero chiedere a Lluvia.
«Perché ti amo.» disse lei e poi svenne in mezzo alla piazza.
«Merda!» esclamò Gray sorreggendola e trascinandola via con sé.
Sempre questi brutti scherzi gli faceva Lluvia.
Eppure lo amava.
Perché?
Gray sapeva d’essere carino, ma non gli importava.
Che gli importavano i suoi capelli neri e lucidi? Il suo bel volto o il suo corpo atletico?
Non avrebbe amato nessuna.
Amare era pericoloso. Amare poteva portare il pericolo, la tristezza, il dolore più profondo.
Era già difficile quell’amore per i compagni.
Non bastava ?
Quando Lluvia rinvenne cacciò un grido.
L’aveva trascinata a casa con sé e s’era accorto solo dopo d’essere in mutande.
Merda. Pensò passandosi una mano sul viso.
Lei lo fissava tutta rossa d’imbarazzo.
Presto iniziò a fulminare fuori.
Era la sua magia.
«Lluvia.» borbottò.
Lei trasalì.
«Puoi smetterla di far piovere?»
«Oh, eh, bè, ehm…» rispose lei.
Sì o no? Si chiese spazientito Gray.
Lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi di Lluvia.
Le piccole spalle sussultavano a ritmo dei suoi singhiozzi; lei si portò le mani sul viso con un gemito.
«Su, non fare così.» la rassicurò lui.
L’abbracciò. Si sentiva in colpa.
Piangeva per come l’aveva trattata, probabilmente.
«Mi spiace Gray-sama, non ne combino mai una giusta.» singhiozzò lei tirando rumorosamente su con il naso.
Gray sorrise e gli accarezzò la testa.
«Lo so, ahimè.» rispose ironico.
Lei alzò gli occhi su di lui e sorrise impercettibilmente.
Se la depressione di Lluvia era pioggia, se il tormento di Lluvia era temporale, il suo sorriso, la sua felicità erano il sole.
E sì sa che il sole e la pioggia sciolgono il ghiaccio e erodono le pietre.
Va bene. Sospirò dentro di lui.
M’arrendo.
Lui alzò le spalle e lei ridacchiò, così, senza motivo.
«Lluvia?»
«Sì, Gray-sama?»
«…Va bene.»
«Cosa?» chiese lei perplessa.
«Ho detto che se mi ami va bene. Ho capito.»
Lei sorrise raggiante.
Il ghiaccio s’arrendeva.
La pietra al posto del cuore si riscaldava.
Un possibile e bell’amore nasceva.
 
 
 

Auguro un BUON COMPLEANNO a Maka!
Tanti auguri, cucciola mia!
Stai diventando grande ♥




 
   
 
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