Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: King_Peter    06/02/2014    1 recensioni
Storia Vincitrice del contest "Disney at Hogwarts", indetto da ellacowgirl - 1° posto
“Stiamo tornando." sospirò l'unica ragazza della combriccola, giocando con il gatto di Filippo, con una voce mista tra malinconia ed emozione.
Aveva ragione: ogni anno, come quello in cui avevano ricevuto la loro lettera per Hogwarts, era "magico" come il primo, il primo in cui si erano conosciuti e si erano giurati di rimanere uniti per sempre.”
[…]
"È così che si fa, Phil! Quella strega ha avuto ciò che si meritava, finalmente." esclamò, battendogli in cinque, “"Oddio, non ho mai goduto così tanto!”
"Già, esilarante! Peccato che adesso siamo tutti in punizione!" ringhiò Aurora, battendo i piedi a terra, "I Maschi."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tassorosso
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 


Because a Gryffindor is stronger than a bitch
 
Il treno correva sui binari, mentre le foglie secche venivano trasportate dal vento, premute contro i vetri della carrozza. Filippo seguiva con lo sguardo lo scorrere del paesaggio, giocando distrattamente con il pelo castano di Sansone, il gatto che aveva sulle gambe che prese a fare le fusa.
Il ragazzo sorrise, continuando a grattarlo dietro la testa con una mano e passandosi l'altra tra i capelli, scompigliandoli.
Fu riscosso dai suoi pensieri, solo quando suonò qualche colpo alla porta. Alzò lo sguardo su Hercules e Aurora.
Vedendo lo scorrere della luce sui biondi capelli della ragazza, avvampò: aveva sempre avuto una cotta per lei, anche se non era ricambiata. Era fidanzata, infatti, con Hercules.
Il ragazzo gli diede una pacca sulla spalla, mentre Aurora sorrideva e, scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, si sedeva accanto al finestrino dello scompartimento.
"Altezza." disse Hercules, imitando una voce pomposa e fingendo un inchino. Filippo gli diede una gomitata, sorridendo.
Non era cambiato minimamente da quando lo aveva conosciuto: stessi occhi, azzurri più dello stesso cielo, stessa espressione e sorriso beffardo. Di lui si mormorava che fosse figlio di un dio, ma Filippo non glielo aveva mai chiesto, da tre anni a questa parte.
"Mi scusi se vi ho offeso." replicò, in tono piatto e trattenendo una risata, andandosi a sedere accanto alla ragazza, "Vostra Maestà."
Proprio mentre era sul punto di rispondergli, il treno deragliò per un attimo: si vide passare qualcosa appena davanti al naso. Sansone gli scappò dalle mani.
Sentì un tonfo, poi un gemito strozzato: un calderone di bronzo era cascato dal vano oggetti della carrozza e stava balzellando, allegramente, sulla moquette che aveva attutito il suono.
Filippo guardò Hercules, fingendosi scioccato.
"Quel calderone stava per uccidermi!" esclamò, "Stava per uccidere me, me, capito?" chiese, per poi scoppiare in una risata.
"Quel calderone ci metterà nei guai." gli rispose Aurora, con le lacrime agli occhi, "Prima o poi."
Filippo non capiva esattamente il significato di quell'affermazione, ma continuò a sorridere, scambiandosi occhiate furtive con "il figlio del dio."
Poi, come fossero mossi dai medesimi fili, si voltarono a guardare fuori dal finestrino.
"Stiamo tornando." sospirò l'unica ragazza della combriccola, giocando con il gatto di Filippo, con una voce mista tra malinconia ed emozione.
Aveva ragione: ogni anno, come quello in cui avevano ricevuto la loro lettera per Hogwarts, era "magico" come il primo, il primo in cui si erano conosciuti e si erano giurati di rimanere uniti per sempre.
La luce scorreva sui capelli di Aurora, mentre fuori cominciava a piovere.
Lacrime di commozione dal cielo.
- - -
Filippo correva lungo i corridoi dei sotterranei, con un paio di libro sotto braccio, mentre un ciuffo di capelli continuava a frustarlo davanti agli occhi.
BLAM.
La porta dell'aula di pozioni sbatté violentemente sulla parete scura: tutti si voltarono a guardarlo, mentre attraversava la stanza noncurante delle occhiate degli altri, dirigendosi verso il tavolo che divideva con Aladdin, un suo compagno di casata.
Riprese fiato, poggiando i libri accanto al calderone, in cui borbottava qualcosa dall'aspetto decisamente non amichevole. Salutò con lo sguardo Hercules ed Aurora, prima che un dito freddo gli accarezzasse la schiena.
"Ma bene, mio principe."
La figura spettrale di Malefica sembrava essersi plasmata dal nulla, con i suoi occhi verde morte, il bastone scuro e il corvo, dello stesso colore delle sue vesti, sulla sua spalla. Mosse un passo verso di lui.
"Ritieni che le mie lezioni non siano interessanti, come posso notare."
I suoi occhi scintillarono di piacere, le luci delle candele persero della loro forza, gettando la stanza nella semi oscurità.
"10 punti in meno a Grifondoro."
Filippo inghiottì un boccone amaro, abbassando lo sguardo, mentre la megera tornava alla sua cattedra, da dove continuò a parlare.
"Quest'oggi preparerete il Distillato della Morte Vivente." mormorò, mentre alcuni gessi incantati prendevano a scrivere il nome della pozione sulla lavagna scura, "Sempre che ne siate capaci."
 
 
 
"Fagioli Saporosi, Artemisia, Asfodelo." ripeté Filippo, a mente, il nome degli ingredienti che aveva già inserito nel suo infuso, mentre Aladdin andava a mescolare il suo Distillato con un mestolo che andava contorcendosi su se stesso per la sua eccessiva acidità.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, borbottando qualcosa in arabo, arabo vero e proprio, mentre Filippo tratteneva una risata.
"Ebbene?" chiese Malefica, avvicinatasi almeno un'altra decina di volte per controllare il suo lavoro, rimbrottandolo più volte con la sua voce gracchiante.
Filippo non provava paura, al contrario della maggior parte della classe, lui la odiava direttamente. Il suo corvo lo guardò con i suoi occhi gialli, cercando di scoprire chissà cosa.
"Ho terminato." le rispose lui, con un tono che non le sfuggì. Agitò l'infuso, sorridendo soddisfatta, mentre i suoi occhi scintillavano di nero piacere.
"Hai aggiunto poca Artemisia, principe." disse, in modo che tutta la classe sentisse, "Il tuo Distillato è scialbo, debole che non ucciderebbe nemmeno una mosca."
Filippo aggrottò la fronte: basta, quella era l'ultima goccia. Sorrise, beffardo, prendendo una manciata di Artemisia e gettandola nel calderone.
BOOM.
La pozione saltò sul viso di Malefica, iniziando a corrodere le sue vesti. Il suo corvo volò via gracchiando, mentre Hercules prendeva a ridere di gusto, nel silenzio più totale dell'aula.
"TU." urlò, indicandolo, con tutta l'intenzione di maledirlo.
"Chi?" chiese Filippo, "Io?"
"ARGH!" Lo prese per il colletto, mentre i suoi occhi lampeggiavano di pericolosità.
"Ringrazia il cielo che non posso ucciderti." sibilò, "Se fosse per me, saresti già morto."
 
- - -
 
Il cielo era livido di rabbia quando i tre giunsero alla capanna del guardiacaccia.
"Guarda in che guaio ci siamo cacciati." borbottava Aurora, non lasciandosi avvicinare nemmeno da Hercules, "Lo dicevo io."
Il Tassorosso rise.
"È così che si fa, Phil! Quella strega ha avuto ciò che si meritava, finalmente." esclamò, battendogli in cinque, "Oddio, non ho mai goduto così tanto! Nemmeno quando abbiamo bersagliato quel tipo di Serpeverde con le Caccabombe, ricordi?” chiese.
Filippo accennò ad un sorriso.
"Già, esilarante! Peccato che adesso siamo tutti in punizione!" ringhiò Aurora, battendo i piedi a terra, "I Maschi."
Toc.Toc.Toc.
La porta della capanna si aprì con un tonfo, mentre ne rivelava la figura di un uomo dai capelli neri come la notte.
"Uh?" chiese, squadrandoci con i suoi occhi chiari.
"Ehm, siamo i tre in punizione." puntualizzò Aurora, scandendo per bene l'ultima parola, guardando Filippo ed Hercules. Quest'ultimo si strinse nelle spalle. "Ci hanno detto di venire qui."
"Ah, giusto." rispose, come se si ricordasse solo in quel momento, "Entrate."
Fu il calore ad investirli appena entrati nella capanna: semplice, circolare e accogliente, anche se in verità un pò stretta.
Filippo si meravigliò di non esserci mai entrato in quei tre anni che aveva trascorso ad Hogwarts, cosa che aveva fatto nemmeno Aurora.
"Eric!" esclamò Hercules, "Tutto bene?"
La ragazza sembrò sul punto di un collasso.
"Lo conosci?" gli chiese, aggrottando le sopracciglia, come fa quando si sente tenuta all'oscuro di tutto da qualcuno.
"Eccome!" rise il ragazzo, presentandocelo. "Ho sempre passato con lui le punizioni di Malefica."
"Uh, wow." rispose Aurora, sospettosa, mentre Filippo tratteneva una risata.
"E che altro ci nascondi, Herk?"
Lui si strinse nelle spalle, mentre Eric sorrideva, offrendoci del tè.
"Dove diamine ho messo il bollitore?" si chiese, mentre metteva a soqquadro la capanna in cerca del recipiente di metallo. Avanzava con passo pesante, mentre dei rami secchi di erbe aromatiche dondolavano appesi al soffitto, sopra le loro teste.
Passò più di una volta davanti ad Aurora che tossicchiò, cercando di farsi notare.
"Accio bollitore."
Qualcosa schizzò nelle sue mani, rilucendo alla luce delle fiamme del focolare. Eric sorrise.
"Diamine!" esclamò, protendendosi verso la ragazza e agguantando il bollitore vuoto, "Eccolo!"
Hercules rimase impressionato, o fece finta, mentre Filippo notava il loro feeling, spostando il suo sguardo da lui a lei: quanto avrebbe voluto esserci lui al posto del suo amico!
"Non ci avevo pensato!" se ne uscì lui,
Aurora finse una risatina isterica.
"Dovrei pensare di appellare anche la tua intelligenza, che ne dici?"
"Quanto sei cretina!" rispose lui, baciandola. Filippo distolse lo sguardo, guardando le zucche arancioni, enormi, fuori dalla finestra del guardiacaccia.
 
 
 
"Aurora."
"Si?" chiese lei, mentre gli altri due erano usciti per raccogliere foglie di menta per il tè, guardandolo dritto negli occhi.
Per un attimo le loro iridi si scontrarono: quelle castane, imbarazzate, di Filippo contro quelle chiare, delicate, di Aurora.
"Devo dirti una cosa."
"Ok."
I loro occhi si scontrarono ancora. Un groppo gli salì su per la gola, mentre la parole faticavano ad uscire. Cercò di focalizzarsi su qualsiasi cosa non fosse lei: l'orologio a cucù della capanna, lo scoppiettare del fuoco, persino le pentole di rame che erano appese alle pareti.
Tutto tranne lei.
"Beh?" chiese, dubbiosa, mentre la sua bocca si plasmava in un sorriso, completamente diverso da quello che aveva preso piede sul suo volto quando erano arrivati alla capanna di Eric.
Tump.Tump.Tump.
"Aurora io ... io ti amo." disse, sentendosi improvvisamente avvampare le guance, indietreggiando. Lei trattenne una risata, facendo ondeggiare la sua chioma bionda.
"Sono davvero così ridicolo?" le chiese, imbarazzato come non mai, cercando di sfuggire ai suoi occhi.
"Se solo tu ti vedessi ora."
Rise.
"Io ... lo so che stai con Herk, ma dovevo ... dovevo dirtelo. Ecc ..."
Il bacio arrivò, inaspettato, mentre la porta della capanna si apriva con un tonfo.
 
  * * * 
Nota
- Sansone è il nome del cavallo che compare nel cartone della Disney, qui adattato ad un gatto.


 
Titolo storia: Because a Gryffindor is stronger than a bitch
Autore: King_Peter 
Casata: Grinfondoro e Tassorosso
Personaggi scelti: Filippo, Aurora, Hercules
Calderone: Si. Prompt: Calderone, Capanno del guardiacaccia, Accio (incantesimo)
Introduzione:
 
“Stiamo tornando." sospirò l'unica ragazza della combriccola, giocando con il gatto di Filippo, con una voce mista tra malinconia ed emozione.
Aveva ragione: ogni anno, come quello in cui avevano ricevuto la loro lettera per Hogwarts, era "magico" come il primo, il primo in cui si erano conosciuti e si erano giurati di rimanere uniti per sempre.”
 
[…]
 
"È così che si fa, Phil! Quella strega ha avuto ciò che si meritava, finalmente." esclamò, battendogli in cinque, “"Oddio, non ho mai goduto così tanto!”
"Già, esilarante! Peccato che adesso siamo tutti in punizione!" ringhiò Aurora, battendo i piedi a terra, "I Maschi."
 
Altri eventuali personaggi: Aladdin, Malefica, Eric.
Rating:Verde
Genere: Generale
Avvertimenti: Crossover tra Harry Potter e la Disney
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: King_Peter