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Autore: KIAsia    06/02/2014    1 recensioni
STORIA INCOMPLETA.
Ciao caro Ignaro che sta leggendo,
So che può sembrarti strano che una strega racconti una storia proprio a te, ma è così. Una storia di amore, di magia e di altro ancora.. sta a te scoprire di cosa però. Ovviamente non ti svelerò tutto il mio mondo su due piedi, dovrai essere paziente e pronto a sorbirti i due protagonisti innamorati e i loro amici per poter venir a capo di ogni particolare.
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FanFiction Klaine ambientata in un contesto fantasy (come si era capito) che col tempo verrà svelato, non ci saranno solo loro, ma anche xxx che è fondamentale non dirvelo adesso. E' ambientata nei tempi nostri. Kurt trova un peluche per strada e decide di riportarlo alla propria casa, imbattendosi in ragnatele, polvere e un proprietario basso con gli occhi color nocciola: Blaine Devon Anderson.
Ma cosa avrà da nascondere quella casa, o sarà la casa stessa a dover essere nascosta? Chi sarà a ridacchiare alle disavventure di Kurt o a parlare con Blaine?
Genere: Fantasy, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Prologo - Sotto la cenere e dietro la porta.

 

Ehy caro amico mio che hai aperto questa FanFiction, sappi che già mi stai simpatico! *cerca di accaparrarsi lettori* .

Ho scritto questa “cosa” dopo aver visto una cosa(?) e beh, era nata per essere davvero simile a quello, ma poi è andato tutto come la mia mente pian piano si è immaginata e l'idea iniziale è andata a farsi friggere quasi del tutto..... ops.

Spero ti piaccia e che trovi il tempo di recensirla alla fine... (Ti sto pregando, fallo! *piange*)

Ti lascio leggere!

Volevo ringraziare le ragazze che hanno letto in anteprima alcuni capitoli e che mi hanno supportato nella scrittura degli altri, se non ci foste state voi probabilmente sarebbe finita nel dimenticatoio!

ElisaThad; SoniaBelle; NaliKurtye e RobertaKyle.

 

Kurt stava ancora facendo la spesa mentre quel povero peluche lo aspettava impaziente di poter tornare a casa, non aveva mai sopportato le automobili.

Si sarebbe messo volentieri a correre quando una bambina tutta pelle e ossa le si era avvicinata come se fosse una montagna di gelato e cavolo, aveva una voglia matta di urlare a quella marmocchia di smammare, ma sicuramente quello non era il massimo.

Quindi rimase immobile e vigile, ringraziò il cielo e chiunque lo ospitasse quando la mamma della piccola peste la prese fermamente per un braccio borbottando che non doveva avvicinarsi ai giocattoli per terra perché potevano essere portatori di germi.

Mi viene da ridere al pensare che il povero peluche si arrabbiò molto di più, fantasticando di prendere a parole la povera donna, del fatto che gli aveva dato giustamente di “giocattolo” e non perché aveva detto che era un germe e malattie vivente.

Quando vide quelle due sparire dietro ad un muro si passò una soffice zampa blu sulla fronte e sospirò sollevato, per quanto un orsacchiotto di peluche potesse fare ovviamente.

Si guardò il corpo blu scuro e sentì stretto al collo il collare rosso che in ogni momento gli ricordava il perché. Aveva capito ormai da tanto tempo che doveva fare di tutto per tornare indietro, a qualsiasi costo.. tranne che a costo della vita!
Oh, dopotutto gli orsacchiotti vivono finché qualcuno non gli si rompe.. giusto? O forse c'era una scadenza da qualche parte? ...

 

Ma lasciamolo nei suoi assurdi pensieri e torniamo a noi: buongiorno Umani o Babbani o Mondani o come vi pare, so che vi piace offendervi da soli per la vostra ignoranza in materia, come se poi gli scrittori non fossero proprio come voi.. non vi capisco, e pensare che per metà sono come voi. Che schifo sinceramente, ma senza offesa eh.

Capisco se vi starete chiedendo cosa ci fa una stregona di così alta fama e conosciuta da tutti a fare due chiacchiere con voi.. beh, ve lo spiego subito.

Voglio raccontarvi una storia, una storia vera che ha avuto dell'incredibile e, ammettiamolo, me ne prendo tutto il merito cazzo!

Ok, mi avete passato parole poco adeguate per una signorina come me, ma ormai siamo nel XXI secolo quindi lasciamo questi termini “veeecchio stile” a casa.

Comunque, dicevo che voglio parlarvi di questa piccola avventura fin troppo da diabete per la mia acidità, ma ci si accontenta così. Non so proprio perché ho scelto questa qua, forse perché a dei pazzi romantici come voi potrà piacere, e molto.

Penso inoltre che i nostri cretin-eroi, i nostri eroi ovviamente, siamo un po' tardivi perché se fosse stato per me tutto sarebbe finito in un battito di ciglia mentre loro la fanno così lunga da farla quasi assurdamente divertente, senza il quasi.

Ah, importante: non mi interessa minimamente cosa la società in cui siete cresciuti vi dice: qui il sesso e l'amore sono due cose diverse.. pure per me che non ho nel mio vocabolario parole come “am-amu-amore” ed ho detto tutto cari. Quindi se si amano una donna ed un uomo, due uomini, un pesce ed un gatto, una carota e un broccolo, non ce ne fotte una sega.

Penso che in questo periodo siete sia andati avanti con tutti quei cosi assurdi che ti fanno parlare con una persona lontana chilometri e chilometri da te e sia andati indietro con tutti questi pregiudizi che vi auto-imponete.

.. devo ancora capire come ha fatto un umano a riuscire ad inventare tutti quegli aggeggi!

Sto divagando, porca merda.

Allora che stavo dicendo? Ah si, Leggete.

Leggete e capite in che mondo vivete, con peluche che si muovono, risate senza motivo, doppia personalità e occhi di gatto (io ancora mi sbellico per quella scena.. Kurt ha davvero rischiato il linciaggio quella volta!).

Leggete e indovinate cosa si cela dietro quel portone di legno scuro e sotto quella polvere grigia che ricopre ogni piano possibile ed immaginabile. Non fermatevi a scorrere gli occhi sulle parole però, dovete captare tutto ciò che vi racconterò perché ci sono cose che non sentirete ripetere mai più, se per sfortuna o fortuna non lo so, sta a voi deciderlo.

Oh, ehy.. sta arrivando.

 

Il giocattolo che non voleva essere chiamato giocattolo aspettò il ragazzo e sbuffò quando si accorse che era troppo lontano per potersi far vedere. Così con un paio di culate finì in mezzo al marciapiede e sorrise dolorante quando qualcuno lo colpì al fianco inciampandosi sopra.

Ottimo.

 

KIAsia Channel:

Ecco, questo è ovviamente un piccolo prologo e spero di averti incuriosito almeno un po'!
Per adesso non hai capitolo nulla giustamente, ma sarà tutto chiarito!

Beh, alcuni capitoli sono già scritti e quindi spero di aggiornare regolarmente una volta a settimana.
 

Alla prossima, Asia. 

  
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