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Autore: PRISHILLA    07/02/2014    8 recensioni
L'ossessione che Harry Potter ha per Draco Malfoy sta portando i suoi amici all'esasperazione. Cosa succederà quando Ginny, stanca delle sue continue lamentele, deciderà di prendere in mano la situazione per dimostrargli una volta per tutte che Draco non è stato marchiato e che le sue sono solo paranoie?
Scopriamolo insieme che ne dite..? ^^
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 1



Harry ne era quasi certo: Draco tramava qualcosa.

Erano settimane ormai, più o meno dall'inizio di quell'anno scolastico, che il pensiero gli dava il tormento...

In realtà la cosa poteva anche andar bene così, se non fosse che... lui dava il tormento agli altri!

Diceva di trovarlo cambiato, lo sentiva diverso, avvertiva che c'era qualcosa che non andava in Draco Malfoy.

Come se in passato invece avesse trovato qualcosa che andasse bene nel biondino serpeverde...

Ma ad ogni modo, ad ogni loro segno di protesta lui trovava di che difendere la sua tesi ormai esasperata e soprattutto... esasperante! Arrivò presto quindi il momento in cui decise che Draco Malfoy era diverso, Draco Malfoy era cambiato... lo avevano di sicuro marchiato!

Questo almeno secondo Harry Potter.

Ron, Hermione e Ginny non poterono far altro che riderci sopra. Letteralmente, sì, perché nell'esatto momento in cui disse quelle parole i ragazzi non riuscirono a trattenere le risa.

Tutti sapevano fin troppo bene che il ragazzo era un codardo. Sapevano che era solamente un ricco ragazzino viziato, certamente non adatto al ruolo di mangiamorte.

Il problema si poneva dunque nel momento in cui nessuno gli dava retta.

Ron, Hermione e anche Ginny, continuavano a ripetergli fino allo sfinimento che le sue erano solo paranoie e che soffriva di ossessione. Secondo loro era ossessionato dal ragazzo. Era ossessionato dall'odio che provava per Draco e che lo spingeva a trattarlo e a considerarlo un nemico, acerrimo si potrebbe facilmente aggiungere, e che quindi la sua mente tendeva ad accusarlo dei crimini peggiori solo spinto dall'ira e dal rancore.

Che sciocchezze! Pensava invece Harry, che sapeva benissimo che si sbagliavano. Si sbagliavano tutti!

Non poteva dimenticare di quella volta in treno. Ci aveva quasi rimesso la pelle per la miseriaccia!

Fortuna aveva voluto che Luna fosse presente in quel momento, lei e le sue stranezze gli avevano salvato la vita.

Ma l'odore di morte ormai aleggiava su quel ragazzo, lo perseguitava, lo seguiva ovunque andasse. Era fin troppo evidente ai suoi occhi quello che Malfoy tentava così disperatamente di nascondere a tutti gli altri, e a quanto pareva ci stava riuscendo anche alla grande.

Ma a lui proprio non glie l'avrebbe fatta sotto il naso!

Sembrava però che nessuno volesse dargli retta.

Perché non gli volevano credere? Eppure lui era attendibile, o almeno sarebbe dovuto risultare così...

Era dei suoi amici che si parlava. Neanche loro gli credevano?

Quando anche Ginny quella mattina a colazione lo aveva contraddetto per l'ennesima volta dichiarandolo un maniaco, psicopatico, ossessionato da Draco Malfoy, il suo mondo parve disintegrarsi in quell'istante. Capì che ci sarebbe voluto più tempo del previsto per illuminare il gruppo. Ma non avrebbe demorso e avrebbe continuato con la sua tesi sostenendola fino all'inverosimile!

-Vi ripeto che non mi piace affatto.- insistette lui battendo un pugno sul tavolo guardando poi a destra e a sinistra con aria sospetta. Tenne fermi i suoi dubbi sostenendoli a perdifiato.

-Lo sappiamo Harry...- sorrise Ginny sarcastica guardando in su.

-Non in quel senso...- Harry era affranto e sbuffava sconfitto. La presa in giro era proprio l'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento.

-Ok Harry!- Ginny sedutagli difronte sbottò. Appoggiò un gomito sul tavolo sventolando la mano come per darsi delle arie. -Credi davvero che Draco sia un assassino?- Harry annuì rinvigorito. Ginny si appoggiò meglio sul tavolo sporgendosi per non essere udita che dal loro gruppetto. Si diede un'occhiata intorno furtiva. -Allora faremo così...- i ragazzi, dopo essersi guardati con sospetto, si avvicinarono ancora un po' a lei curiosi di capire cosa le ronzasse nella mente. -lo smaschererò io!- affermò soddisfatta non appena si furono avvicinati quel tanto che era bastato a farli sobbalzare per lo stupore.. e perché no anche per lo spavento.

-Cosa?!- fu l'unica risposta che i tre riuscirono a darle non appena furono di nuovo in grado di parlare.

Ginny ridacchiò soddisfatta. -Avete capito benissimo.- confermò. -Lo seguirò, lo pedinerò! Sarò la sua ombra celata nel buio. Non si accorgerà mai di me, ma io sarò sempre presente pronta a cogliere ogni sfaccettatura, pronta a smascherarlo all'evenienza!- levò un braccio in aria come a voler rendere meglio l'idea. Sembrava una paladina della giustizia pronta a dare battaglia al nemico.

Quante sciocchezze si stavano dicendo quel giorno intorno a quella tavola. -Ginny calmati dai... è di Draco che stiamo parlando. Anche se non fosse ancora un mangiamorte presto lo diventerà di sicuro...-

Prima che Hermione potesse finire la frase intervenne Ron indignato. -E' pericoloso!- sostenne guardando la sorella con uno sguardo che non ammetteva repliche.

Hermione un po' stizzita non poté far a meno di constatare che... -Mi hai tolto le parole di bocca.-

Ginny fece roteare gli occhi. -Ma dai... ragazzi cosa volete che mi faccia che non mi abbia ancora fatto? E' Draco... so come comportarmi con lui.- Ginny era sicura di se. Non era certo una sprovveduta, sapeva benissimo come trattare con Draco Malfoy, tutto quello che voleva fare era vederlo con le braccia scoperte per provare ad Harry che il ragazzo non era un mangiamorte. La cosa era in apparenza molto semplice.

-Non è il Draco che conoscevamo Gin.- le ricordò Harry.

-Me la caverò.- continuò lei sicura.

Sì, era convinta anche lei che non fosse proprio un tipo affidabile, ma non era colpa sua se era nato in una famiglia tanto scellerata, comunque non poteva far a meno di pensare che Draco non avrebbe avuto la stessa sorte toccata al padre.

Non era certo un asso quel ragazzo a suo parere, anzi ai suoi occhi era decisamente troppo codardo e abbastanza furbo da tenersi alla larga da certi giri. Un conto era fare il bulletto a scuola, un altro era immischiarsi in qualcosa di decisamente più grande di lui.

-Benissimo ci sto.- esordì Harry ignorando gli amici, stuzzicato dall'idea di vedere Ginny in azione. Ma soprattutto ignorando le urla indignate di Ron. Anche se questa era una cosa che gli era costata non poca fatica.

-Ma Harry...- continuava a protesta invano.

-Ginny è grande abbastanza da cavarsela da sola, e poi finché è ad Hogwarts non le potrà accadere nulla di male.- sorrise di rimando a Ginny che soddisfatta non vedeva l'ora di dargli torto sulla questione del tatuaggio.

In realtà Harry sapeva benissimo che protestare sarebbe stato inutile. Quando la piccola di casa Weasley si metteva qualcosa in testa non c'era verso di farle cambiare idea.

Probabilmente era stato così quando aveva deciso di essere innamorata di lui anni prima, ed era stato così anche quando aveva deciso di non esserlo più. Era un po' ormai che Ginny si era convinta che stargli dietro fosse una gran perdita di tempo ed energie.

Forse però, più semplicemente non lo amava più, glielo leggeva negli occhi, quegli occhi che non brillavano più per lui ma che in quel momento brillavano di sfida.

La piccola Ginny non era più l'eterna innamorata di Harry Potter, adesso era solo Ginevra Weasley, la ragazza più cocciuta, più energica e più indomabile che avesse mai conosciuto. Era simile a Ron per certi versi, forse per questo riusciva ad andarci tanto d'accordo.

-E' deciso.- affermò Ginny afferrando un bicchiere di acqua portandolo a mezz'aria. -Brindiamo alla mia vittoria...- disse levandolo ancora un po' e sorrise alla faccia arrabbiata di Ron. Qualcosa però la distrasse, lo sguardo s'incupì di colpo e rimettendo il bicchiere bruscamente sul tavolo annunciò: -Scappo, la mia preda si sta allontanando... meglio che lo segua.- un ultimo occhiolino, un sorrisetto furbo, e anche lei uscì dalla Sala Grande come un fulmine.

-Io insisto a pensare che la cosa sarà pericolosa.- affermò Hermione esasperata.

-Lasciatela stare, infondo in questo momento abbiamo tutti bisogno di un diversivo per non pensare a cosa accade la fuori. Draco Malfoy sarà il suo.- Harry lo disse tristemente, quella guerra aveva spento più anime di quante non ne avesse uccise il signore oscuro.




Era già trascorsa una settimana... ma nulla.

Ginny non era riuscita a cavare un ragno da un buco!

Draco era dannatamente bravo ad essere schivo e riservato, ma Ginny lo attribuì semplicemente al suo modo naturale di essere, al modo in cui era stato cresciuto, al suo appartenere ad una famiglia altolocata dove la forma e l'etichetta valevano più della vita.

No, nulla di tutto quello che Draco faceva o diceva le appariva sospetto o sconveniente. Anzi, era arrivata addirittura al punto di considerarlo terribilmente noioso.

Era un tipino abitudinario insomma, decisamente diverso da lei che invece aveva bisogno di sperimentare cose sempre nuove.

Lui usciva sempre dal suo dormitorio alla stessa ora, si recava in Sala Grande dove faceva sempre la stessa colazione: un caffè con poco latte, due zollette di zucchero e un cucchiaino di miele (probabilmente nel tentativo di addolcirsi la vita... Pensó.), dopo averlo bevuto sorseggiandolo con così tanta lentezza da farle tornare il sonno si alzava pronto per cominciare la sua giornata di studio.

Il pomeriggio?

Forse un po' peggio della mattina...

Finite le lezioni era l'ora della... biblioteca! E li rimaneva precisamente un'ora sfogliando tomi degni solo di Hermione (che fosse tanto studioso non se lo aspettava affatto, dovette ammettere che i suoi bei voti non erano poi così tanto comprati come aveva sempre creduto...); finito con la biblioteca era l'ora del quidditch o in alternativa si rifugiava nel suo dormitorio fino al mattino seguente.

Non riusciva a spiegarselo ma, la vita di Draco Malfoy era una vera noia.

Ginny aveva creduto di assistere a scene spiacevoli alle quali avrebbe dovuto assistere da spettatrice senza avere la possibilità di reagire per non far saltare la copertura, cose come ad esempio trovarlo intento a dar noie ai più piccoli, o a pomiciare con ragazzine ignare attratte unicamente dal fascino del male... e dai suoi soldi ovviamente.

Ma nulla.

Nulla di tutto ciò era accaduto nell'arco di quella settimana.

I suoi piani d'azione poi facevano acqua da tutte le parti. Eppure non ne capiva il motivo considerando che nella sua mente erano perfetti... Peccato solo che poi nel metterli in pratica c'era sempre quel qualcosa, quel particolare che, guarda caso, le era sfuggito...

Sentiva di sbagliare in qualcosa, ma proprio non riusciva a capire in cosa. Prima di agire rifletteva abbastanza e i suoi piani le parevano perfetti e molto facili da sviluppare, sì, certo, salvo imprevisti...

Una volta aveva tentato di sbirciare nel bagno dei ragazzi sperando di vederlo intento a lavarsi le mani.

La sua teoria in merito era che per lavare le mani bisognasse arrotolare le maniche. Scontato no?

Eh no!

Peccato, davvero un peccato che la gente comune non facesse i conti con quelli che come Draco Malfoy avevano capacità fuori dal mondo.

Peccato davvero che non avesse messo in conto che un ragazzo tanto posato, tanto ben educato, riuscisse a lavarsi le mani anche senza arrotolarsi barbaramente le maniche rischiando poi di sgualcirle.

La fregatura era constatare che effettivamente riusciva a non bagnarsele.

Per la miseria almeno sarebbe stata una magra consolazione...

Quella volta fu addirittura beccata nell'atto di sbirciare nel bagno, e per la barba di Merlino, avrebbe desiderato certamente di morire nel momento in cui i ragazzi avevano deciso di prenderla in giro chiamandola “guardona” e qualche aggettivo in più che preferiva dimenticare al più presto.

Si divertirono un mondo a tormentarla, e quanto baccano riuscivano a fare una decina di ragazzi messi assieme.

Draco in tutto ciò si asciugò le mani e, scansandola, se ne andò, semplicemente, senza degnarla d'uno sguardo.

Non l'aveva ritenuta neanche degna d'un offesa.

Non sapeva cosa le avesse dato più fastidio, se l'essere stata ignorata da lui o etichettata ingiustamente (per colpa sua) dagli altri.

In ogni caso s'innervosì parecchio.

In un'altra occasione invece credette di essere davvero fortunata. Questo era di certo un piano geniale caduto dal cielo, non poteva assolutamente finire nel modo in cui invece poi, contro ogni previsione, era finito.

Aveva appena terminato gli allenamenti e il campo doveva essere ceduto ai Serpeverde. I ragazzi erano già arrivati, chiusi nello spogliatoio si stavano cambiando.

Fin qui tutto nella norma, ma poi...

Passando da lì davanti notò che non si erano affatto chiusi dentro, anzi! La porta era abbastanza aperta da lasciar intravedere la bionda chioma del ragazzo che di spalle si cambiava la maglietta.

Era stata una manna dal cielo, non poteva non approfittare di un'occasione tanto ghiotta.

Aspettò che i suoi compagni si ritirassero nello spogliatoio intimando loro mentalmente di darsi una mossa. Si avvicinò furtiva all'uscio sperando, quasi pregando, che il ragazzo si voltasse. Quando però la porta si aprì del tutto e si ritrovò davanti un ragazzone grande e grosso a coprirle quasi tutta la visuale, con un balzò si allontanò spaventata.

Era stata beccata!

A quel punto quello si accorse che Draco era senza la maglietta e ridendo prese a canzonarla affermando che neanche la Weasley era immune al fascino del loro capitano. Tutta la squadra prese a ridere di lei che arrossiva vistosamente tentando di giustificarsi con le scuse più banali alle quali neanche lei avrebbe mai creduto. Ma non era mai stata un gran che nell'inventare scuse, soprattutto nel momento opportuno...

Draco in allora si era voltato, ancora senza la maglia, ma sfortunatamente le maniche già infilate coprivano le braccia. Ginny si soffermò un attimino di troppo sulla sua figura beccandosi un sorrisetto sapiente dal ragazzo e una battutina sarcastica sull'essersi innamorata di lui.

Tutta la squadra rise e a lei non restó che andar via sconfitta, amareggiata e ferita nell'orgoglio.

Ma ancor peggio, con quella battutina che si ripeteva come un disco rotto nella sua mente: -Ti sei incantata Weasley.- seguita dalla sua risatina sarcastica.



Si stava avviando in Sala Grande per far colazione. Sul suo volto la delusione di non essere ancora riuscita a ricavare nulla di buono dalle sue indagini e la certezza, visti gli sguardi dei ragazzi, che c'era assolutamente qualcosa di sbagliato nel suo modo d'agire.

-Come va Gin?- le chiese Hermione mentre la ragazza le si accomodava al fianco.

-Ehi Weasley, Draco si allena anche oggi, se vuoi posso aiutarti ad entrare nello spogliatoio senza che sbirci dalla serratura.- un ragazzetto del primo anno Serpeverde passando di lì non riuscì a non dire la sua, come tutti ormai del resto.

-Ecco come va, uno schifo. Anche i mocciosi mi prendono in giro.- affermò immergendo il cucchiaio nel porridge. Anche i ragazzini avevano il coraggio di prenderla in giro, e lei più che minacciarli di morte non poteva fare. -Non solo non sono riuscita a scoprire nulla di interessante, ma mi sono anche beccata la nomea di guardona e di innamorata di Draco Malfoy.- Addentò il cucchiaio come fosse una coscia di pollo e masticò sonoramente il porridge storcendo il naso.

-Com'è stato possibile?- chiese Ron irritato.

-Lo stavo sbirciando mentre era nello spogliatoio.- ammise lei masticando con noncuranza.

Harry scoppiò a ridere. -Vedo che ti stai divertendo.-

-Immensamente Harry.- confermò la ragazza lanciandogli uno sguardo di stizza.

-Sta attenta a quello che fai, non vorremmo proprio avere un Malfoy in famiglia...- anche Ron ormai aveva preso a canzonarla.

-Be allora com'era?- le chiese Hermione ridacchiando.

-Cosa?-

-Draco nello spogliatoio...- le disse stuzzicandola col gomito.

-Herm...- Ron la riprese scandalizzato.

-In forma direi.- affermò però Ginny senza curarsi della sua faccia esterreffatta mentre Hermione rideva come una matta nel vedere Ginny esaltare così tranquillamente davanti al fratello la fisicità di un ragazzo, di Draco per giunta.

-Poi però ha aperto bocca... è tutto è finito lì con un semplice: Ti sei incantata Weasley?- scimmiottò la voce del ragazzo mentre Hermione prendeva a ridere di cuore senza più contegno. -Quanto lo odio!- annunciò immergendo con forza il cucchiaio nel porridge e masticando con forza ripetendo di tanto in tanto: -ti sei incantata Weasley?- con la bocca ancora piena.

-Dai non demoralizzarti, puoi sempre rinunciare.- tentò di persuaderla bonariamente Harry.

Ginny in effetti aveva già meditato di lasciar perdere, ma a quel punto si sentiva punta sul vivo. Era diventata una questione di principio per Merlino!

E quella di Harry cos'era? Una sfida forse?

Voleva che lasciasse perdere per rinfacciarle di non essere riuscita nell'impresa e continuare a tormentare tutti loro con la storia del “buon sangue non mente”?

No, non sarebbe mai riuscita a sopportarlo.

-Tranquillo Harry non ho mai detto di voler abbandonare la missione. Ho semplicemente detto che è più difficile di quanto pensassi. Ma la cosa non mi spaventa affatto.-

-Dovrebbe invece. Già circolano voci su te e lui... cosa succederebbe se effettivamente lui decidesse di dar retta a quello che si dice in giro?-

Ron non aveva tutti i torti, ma in quel momento qualcosa di più importante stava attirando la sua attenzione: la preda si era mossa.

-Be Ron non so che dirti, forse meglio così.- iniziò alzandosi in tutta fretta. -Forse l'unica soluzione è sedurlo in effetti, così da levargli la maglietta e scoprire quello che c'è da scoprire.- con un sorrisetto furbo si allontanò da loro lasciando il fratello boccheggiante, indignato da quello che aveva appena udito. Neanche le parole di Hermione lo calmarono anche se continuava a ripetergli che Ginny stava solo scherzando.

Ma Ginny stava solo scherzando? Si chiese poi tra se la riccia.

La risposta doveva certamente essere si.

 

 

 

 

Eccoci qui!
Ebbene come avrete capito (e letto...) è un'altra Draco/Ginny. Ma sono loro i “miei” personaggi, non posso cambiarli o sostituirli non sarebbe lo stesso per me! XD 
Vi avevo promesso che avrei iniziato a scrivere una nuova storia e ogni promessa è debito!
Inizio col premettere che non sarà lunga come l'altra. La mia idea è di una decina di capitoli circa, qualcuno in più forse, ma poi vedremo comunque... (ma non fidatevi troppo di quello che dico perché anche l'altra volta pensai la stessa cosa e poi...XD)

 Spero solo sia all'altezza delle vostre aspettative. Spero vi piaccia e che non la troviate troppo banale. Ma soprattutto spero che leggerla vi allieti almeno un po'.
Fatemi sapere cosa ne pensate perché per me è fondamentale sapere dall'altra parte (dalla vostra parte...) cosa vi suscita. E spero che mi seguiate in tanti fino alla fine :)
Siete il mio carburante e il mio motore e vi ringrazio tutti in anticipo (sia chi recensisce sia chi legge tacitamente) augurandovi un buon proseguimento e buona lettura!
Un bacio e al prossimo capitolo!!! 

ps non so ancora ogni quanto aggiornerò, vedremo... spero di aggiornare almeno una volta la settimana o se tutto ve bene anche due, non so. Ciao!! ^.^

  
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